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Questo blog è stato aperto da Mario Ardigò per consentire il dialogo fra gli associati dell'associazione parrocchiale di Azione Cattolica della Parrocchia di San Clemente Papa, a Roma, quartiere Roma - Montesacro - Valli, un gruppo cattolico, e fra essi e altre persone interessate a capire il senso dell'associarsi in Azione Cattolica, palestra di libertà e democrazia nello sforzo di proporre alla società del nostro tempo i principi di fede, secondo lo Statuto approvato nel 1969, sotto la presidenza nazionale di Vittorio Bachelet, e aggiornato nel 2003.

This blog was opened by Mario Ardigò to allow dialogue between the members of the parish association of Catholic Action of the Parish of San Clemente Papa, in Rome, the Roma - Montesacro - Valli district, a Catholic group, and between them and other interested persons to understand the meaning of joining in Catholic Action, a center of freedom and democracy in the effort to propose the principles of faith to the society of our time, according to the Statute approved in 1969, under the national presidency of Vittorio Bachelet, and updated in 2003.

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L’Azione Cattolica Italiana è un’associazione di laici nella chiesa cattolica che si impegnano liberamente per realizzare, nella comunità cristiana e nella società civile, una specifica esperienza, ecclesiale e laicale, comunitaria e organica, popolare e democratica. (dallo Statuto)

Italian Catholic Action is an association of lay people in the Catholic Church who are freely committed to creating a specific ecclesial and lay, community and organic, popular and democratic experience in the Christian community and in civil society. (from the Statute)

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Questo blog è un'iniziativa di laici aderenti all'Azione Cattolica della parrocchia di San Clemente papa e manifesta idee ed opinioni espresse sotto la personale responsabilità di chi scrive. Esso non è un organo informativo della parrocchia né dell'Azione Cattolica e, in particolare, non è espressione delle opinioni del parroco e dei sacerdoti suoi collaboratori, anche se i laici di Azione Cattolica che lo animano le tengono in grande considerazione.

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Scrivo per dare motivazioni ragionevoli all’impegno sociale. Lo faccio secondo l’ideologia corrente dell’Azione Cattolica, che opera principalmente in quel campo, e secondo la mia ormai lunga esperienza di vita sociale. Quindi nell’ordine di idee di una fede religiosa, dalla quale l’Azione Cattolica trae i suoi più importanti principi sociali, ma senza fare un discorso teologico, non sono un teologo, e nemmeno catechistico, di introduzione a quella fede. Secondo il metodo dell’Azione Cattolica cerco di dare argomenti per una migliore consapevolezza storica e sociale, perché per agire in società occorre conoscerla in maniera affidabile. Penso ai miei interlocutori come a persone che hanno finito le scuole superiori, o hanno raggiunto un livello di cultura corrispondente a quel livello scolastico, e che hanno il tempo e l’esigenza di ragionare su quei temi. Non do per scontato che intendano il senso della terminologia religiosa, per cui ne adotto una neutra, non esplicitamente religiosa, e, se mi capita di usare le parole della religione, ne spiego il senso. Tengo fuori la spiritualità, perché essa richiede relazioni personali molto più forti di quelle che si possono sviluppare sul WEB, cresce nella preghiera e nella liturgia: chi sente il desiderio di esservi introdotto deve raggiungere una comunità di fede. Può essere studiata nelle sue manifestazioni esteriori e sociali, come fanno gli antropologi, ma così si rimane al suo esterno e non la si conosce veramente.

Cerco di sviluppare un discorso colto, non superficiale, fatto di ragionamenti compiuti e con precisi riferimenti culturali, sui quali chi vuole può discutere. Il mio però non è un discorso scientifico, perché di quei temi non tratto da specialista, come sono i teologi, gli storici, i sociologi, gli antropologi e gli psicologi: non ne conosco abbastanza e, soprattutto, non so tutto quello che è necessario sapere per essere un specialista. Del resto questa è la condizione di ogni specialista riguardo alle altre specializzazioni. Le scienze evolvono anche nelle relazioni tra varie specializzazioni, in un rapporto interdisciplinare, e allora il discorso colto costituisce la base per una comune comprensione. E, comunque, per gli scopi del mio discorso, non occorre una precisione specialistica, ma semmai una certa affidabilità nei riferimento, ad esempio nella ricostruzione sommaria dei fenomeni storici. Per raggiungerla, nelle relazioni intellettuali, ci si aiuta a vicenda, formulando obiezioni e proposte di correzioni: in questo consiste il dialogo intellettuale. Anch’io mi valgo di questo lavoro, ma non appare qui, è fatto nei miei ambienti sociali di riferimento.

Un cordiale benvenuto a tutti e un vivo ringraziamento a tutti coloro che vorranno interloquire.

Dall’anno associativo 2020/2021 il gruppo di AC di San Clemente Papa si riunisce abitualmente il secondo, il terzo e il quarto sabato del mese alle 17 e anima la Messa domenicale delle 9. Durante la pandemia da Covid 19 ci siamo riuniti in videoconferenza Google Meet. Anche dopo che la situazione sanitaria sarà tornata alla normalità, organizzeremo riunioni dedicate a temi specifici e aperte ai non soci con questa modalità.

Per partecipare alle riunioni del gruppo on line con Google Meet, inviare, dopo la convocazione della riunione di cui verrà data notizia sul blog, una email a mario.ardigo@acsanclemente.net comunicando come ci si chiama, la email con cui si vuole partecipare, il nome e la città della propria parrocchia e i temi di interesse. Via email vi saranno confermati la data e l’ora della riunione e vi verrà inviato il codice di accesso. Dopo ogni riunione, i dati delle persone non iscritte verranno cancellati e dovranno essere inviati nuovamente per partecipare alla riunione successiva.

La riunione Meet sarà attivata cinque minuti prima dell’orario fissato per il suo inizio.

Mario Ardigò, dell'associazione di AC S. Clemente Papa - Roma

NOTA IMPORTANTE / IMPORTANT NOTE

SUL SITO www.bibbiaedu.it POSSONO ESSERE CONSULTATI LE TRADUZIONI IN ITALIANO DELLA BIBBIA CEI2008, CEI1974, INTERCONFESSIONALE IN LINGUA CORRENTE, E I TESTI BIBLICI IN GRECO ANTICO ED EBRAICO ANTICO. CON UNA FUNZIONALITA’ DEL SITO POSSONO ESSERE MESSI A CONFRONTO I VARI TESTI.

ON THE WEBSITE www.bibbiaedu.it THE ITALIAN TRANSLATIONS OF THE BIBLE CEI2008, CEI1974, INTERCONFESSIONAL IN CURRENT LANGUAGE AND THE BIBLICAL TEXTS IN ANCIENT GREEK AND ANCIENT JEWISH MAY BE CONSULTED. WITH A FUNCTIONALITY OF THE WEBSITE THE VARIOUS TEXTS MAY BE COMPARED.

Il sito della parrocchia:

https://www.parrocchiasanclementepaparoma.com/

venerdì 24 settembre 2021

Progettare una riforma nelle realtà di base

 

Progettare una riforma nelle realtà di base

 

  La gerarchia, l’ordinamento dell’autorità ecclesiastica impersonata dal clero, non appare oggi riformabile, per vari motivi che è inutile enumerare.

  Sono passati quasi sessant’anni dal Concilio Vaticano 2° e il suo impianto fondamentale non è mutato: è rimasta un’autocrazia nettamente separata dal resto del popolo dei fedeli. Rimanda ad un’immaginifica mitologia per mantenere una certa propria sacralizzazione, che però di fatto si è ridotta a ben poco.

  Nelle realtà di prossimità è diverso.

  Definisco realtà di prossimità la chiesa vicino casa, intesa sia come ambiente liturgico che come aggregazione sociale.

  In quest’ambito la burocrazia gerarchica è molto meno sensibile e le persone laiche possono essere molto più attive. La scarsità del clero, che senz’altro crea problemi in ambito sacramentale, può essere, ed è stata effettivamente, un’opportunità in processi di riforma. Si può dire che la via dei ministeri laicali  sia aperta. Ora si tende a concepirli come ausiliari di quelli ordinati, ma possono essere molto più sviluppati. Ad esempio, la stessa partecipazione all’assemblea parrocchiale potrebbe essere configurata come espressione di un ministero, vale a dire di una funzione, di quel tipo. Così, ancora, si può pensare a posizioni di direzione partecipata delle attività collettive che vada ben oltre la struttura degli attuali consigli pastorali parrocchiali, anche se ne può costituire uno sviluppo innovativo mediante espansione di fatto delle loro attribuzioni.

   Escluse le funzioni propriamente sacramentali, ogni altro ministero in parrocchia dovrebbe essere esercitato in maniera sinodale, vale a dire partecipata, il che richiede, prima, la costituzione di  una specifica organizzazione collettiva laicale distinta da quella presbiteriale e, poi, una sede assembleare di codecisione, con  l’affermazione del principio che nessuna delle due componenti possa prevalere  e che ogni decisione debba ottenere l’assenso di entrambe.

 Una organizzazione ispirata a quel modello caratterizza il Sinodo della Chiesa tedesca, i cui atti normativi sinodali, lo Statuto  e il Regolamento interno trovo esemplari, per chiarezza, precisione, concisione, essenzialità, coerenza, espressione di principi democratici (al contrario dell’irritante e ingiustificato rifiuto di essi che troviamo nel recente Documento preparatorio per il Sinodo (universale - italiano?) che inizierà nel prossimo ottobre. Quei documenti potrebbero essere utilmente essere presenti nella redazione di atti organizzativi di nuovi organismi parrocchiali di partecipazione da attuare in via sperimentale.

Si veda

https://www.viandanti.org/website/sinodo-della-chiesa-tedesca/

Mario Ardigò - Azione Cattolica in San Clemente papa - Roma, Monte Sacro, Valli

 

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Statuto del Cammino sinodale Adottato tramite risoluzione dell’Assemblea plenaria della Conferenza Episcopale Tedesca il 25 settembre 2019 - Adottato dell’Assemblea plenaria del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi (ZdK) il 22 novembre 2019

in https://www.synodalerweg.de/fileadmin/Synodalerweg/Dokumente_Reden_Beitraege/2019_Satzung-des-Synodalen-Weges-italienisch.pdf

 

 

Preambolo La Chiesa cattolica in Germania intraprende un cammino di conversione e rinnovamento. Ci troviamo di fronte ad una grave crisi che, anche a causa dello scandalo degli abusi, scuote profondamente la nostra Chiesa. Contiamo sul grande impegno di tutti coloro che collaborano attivamente nella Chiesa. Noi, uomini e donne battezzati, siamo chiamati a divulgare con le parole e con i fatti la “bontà e l’amore di Dio verso gli uomini” (Tit 3,4) affinché essi possano ascoltare e accettare in libertà la Lieta Novella. Tramite il Cammino sinodale vogliamo migliorare le condizioni per poter adempiere a questo compito in modo credibile. In occasione del Cammino sinodale Papa Francesco ha scritto una lettera al “popolo pellegrino di Dio in Germania” (29.06.2019). Egli condivide con noi la nostra “preoccupazione per il futuro della Chiesa in Germania” e ha rafforzato il nostro proposito di “cercare una sincera risposta all’attuale situazione” rivolgendosi al nostro senso ecclesiale per preservare l’unità di tutta la Chiesa organizzando dalla base il processo sinodale. Egli ci ha incoraggiato ad “abbracciare il primato della evangelizzazione” unendo la dimensione spirituale del Cammino sinodale alle sfide strutturali. Mettiamo al centro Dio e il cammino che Lui vuole percorrere con l’uomo d’oggi. Riconosceremo che per molti è la Chiesa stessa che nasconde l’immagine di Dio. Affidiamoci alla forza dello Spirito Santo per rinnovare la Chiesa, affinché essa sia credibile testimone di Gesù Cristo luce del mondo.

Fammi conoscere le tue vie, SIGNORE, insegnami il cammino da seguire; sei Tu il Dio che mi salva ogni giorno sei la mia speranza. (Ps 25, 4-5)

Nella loro comune responsabilità nei confronti del Cammino sinodale la Conferenza Episcopale Tedesca e il Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi hanno concordato un particolare Cammino sinodale.

Articolo 1 Compito

(1) Il Cammino sinodale della Chiesa cattolica in Germania serve alla comune ricerca di misure per rafforzare la testimonianza cristiana. L’obiettivo è quello di chiarire gli argomenti chiave e le aree d’azione: “Potere e divisione dei poteri nella Chiesa – Partecipazione comune e progettazione missionaria”, “Vita sacerdotale oggi”, “Donne nei servizi e nei ministeri della Chiesa”, “Vivere in relazioni di successo – Amore che vive nella sessualità e nella collaborazione.” Il processo dovrebbe durare due anni.

(2) Nell'ambito di questi compiti, la Conferenza Episcopale Tedesca riferisce regolarmente sulle misure atte chiarire ed elaborare gli abusi sessuali nella Chiesa, quelle per evitarli e prevenirli nel futuro, nonché sui passi atti a introdurre una giurisdizione penale e amministrativa adeguata ai tempi nell'ambito di competenza della Conferenza Episcopale Tedesca.

Articolo 2 Sono organi del Cammino sinodale

: (1) L'Assemblea sinodale

(2) La presidenza sinodale

(3) La presidenza sinodale allargata

(4) I fori sinodali.

Articolo 3 Assemblea sinodale

(1) All'Assemblea sinodale del Cammino sinodale appartengono

 (a) i membri della Conferenza Episcopale Tedesca,

(b) 69 membri del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi (nominati tenendo conto della speciale struttura del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi),

(c) 10 rappresentanti degli ordini (nominati dalla Conferenza dei superiori degli ordini tedeschi),

(d) 27 rappresentanti dei Consigli diocesani dei sacerdoti (che vengono nominati di volta in volta dal Consiglio diocesano dei sacerdoti),

(e) 15 giovani, di cui almeno 10 ragazze che il 1° dicembre 2019 avranno meno di 30 anno e non fanno parte del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi (nominati dal Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi),

(f) 4 diaconi permanenti (nominati dal Gruppo di lavoro dei diaconi permanenti in Germania),

 (g) 4 rappresentanti dell’Associazione professionale dei consiglieri pastorali della Germania,

(h) 4 rappresentanti dell’Associazione professionale dei consiglieri parrocchiali della Germania,

 (i) 3 rappresentanti delle facoltà di teologia cattolica,

(j) 3 rappresentanti delle nuove comunità spirituali che non sono rappresentate dal Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi (nominati dall’incaricato episcopale per le nuove comunità spirituali e i movimenti ecclesiastici),

(k) 2 vicari generali (nominati dalla Conferenza dei vicari generali tedeschi),

 (l) Fino a 10 donne e uomini nominati dalla Conferenza Episcopale Tedesca e fino a 10 donne e uomini nominati dal Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi, (tenendo conto anche di altri gruppi professionali).

Nella nomina delle cariche si cerca di tener conto del sesso e della generazione di appartenenza.

(2) L’Assemblea Sinodale è l’organo supremo e ha facoltà di deliberare. I membri dell’Assemblea sinodale hanno pari diritti di voto.

(3) I membri dell’Assemblea sinodale sono nominati per tutta la durata del processo. Se un membro lascia l’Assemblea prima della fine del Cammino sinodale la commissione che l’ha nominato potrà procedere ad una nuova nomina. I membri dell’Assemblea sinodale non possono farsi sostituire. Non sono vincolati ad alcuna direttiva da parte della commissione che li ha inviati.

Articolo 4 Osservatrici, osservatori e ospiti della Assemblea sinodale

(1) Il Nunzio Apostolico è invitato a partecipare in qualità di osservatore.

(2) Sono invitati a inviare alle Assemblee sinodali rispettivamente un’osservatrice e un osservatore:

a. L’Associazione delle Chiese cristiane in Germania (ACK),

b. La Chiesa Evangelica in Germania (EKD),

c. La Conferenza Episcopale Ortodossa in Germania (OBKD), d. Il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE), e. Le Conferenze Episcopali dei paesi vicini, f. Le organizzazioni mantello laiche dei paesi vicini.

(3) La Presidenza sinodale può invitare ospiti all’Assemblea sinodale.

(4) Alle Assemblee sinodali partecipano osservatrici, osservatori e ospiti. A costoro può essere concesso il diritto di parola.

(5) Le sedute dell'Assemblea sinodale sono aperte ai media.

Articolo 5 Guide spirituali

Il Cammino sinodale è accompagnato da una guida spirituale femminile e da una guida spirituale maschile. Costoro danno impulsi spirituali e offrono una riflessione spirituale sul lavoro dell'Assemblea sinodale.

Articolo 6 Presidenza sinodale

 (1) Fanno parte della Presidenza sinodale:

a. il Presidente e il Vicepresidente della Conferenza Episcopale Tedesca. b. la Presidentessa / il Presidente e una Vicepresidentessa / un Vicepresidente del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi.

 (2) Presidenti del Cammino sinodale sono il Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca e la Presidentessa / il Presidente del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi. Essi detengono la presidenza dell’Assemblea sinodale. (3) La presidenza sinodale svolge un lavoro di preparazione e di monitoraggio delle Assemblee sinodali.

Articolo 7 La presidenza sinodale allargata

(1) Della presidenza sinodale allargata fanno parte i membri della presidenza sinodale e rispettivamente i due presidenti dei fori sinodali.

(2) Le guide spirituali sono ospiti permanenti della presidenza sinodale allargata.

(3) La presidenza sinodale allargata sostiene il lavoro della presidenza sinodale, in particolar modo essa cura il coordinamento del lavoro tematico.

(4) La presidenza sinodale allargata stabilisce gli ordini del giorno delle assemblee sinodali.

Articolo 8 Fori sinodali

(1) Per i lavori del Cammino sinodale sono stati istituiti i seguenti fori

- Potere e divisione dei poteri nella Chiesa

- Partecipazione comune e progettazione missionaria

- Vita sacerdotale oggi

- Donne nei servizi e nei ministeri della Chiesa

- Vivere in relazioni di successo

– Amore che vive nella sessualità e nella collaborazione. I fori sinodali elaborano i temi che tratterà l’Assemblea sinodale.

(2) Durante il Cammino sinodale, a elezione avvenuta, i membri dei fori diventano:

 a. membri dell’Assemblea sinodale

 b. consulenti

 (3) A tale scopo la presidenza sinodale invia all’Assemblea sinodale una proposta, elaborata insieme a quella del Presidente dei fori preparatori e tenendo conto degli interessi espressi dai membri dell'Assemblea sinodale. I Fori sinodali hanno circa 30 membri.

(4) Ogni Foro sinodale elegge tra i suoi membri due presidenti, di cui uno è membro della Conferenza Episcopale Tedesca e l’altra / l’altro è membro del Comitato Centrale dei Cattolici tedeschi. La segreteria svolge il lavoro di gestione.

(5) I membri dei Fori sinodali hanno lo stesso diritto di voto nel proprio Foro. I membri dei Fori sinodali che non sono anche membri dell'Assemblea sinodale partecipano a titolo consultivo alle delibere dell'Assemblea sinodale presentando una proposta del proprio Foro.

(6) I membri dei Fori sinodali non possono essere sostituiti. Essi non sono vincolati da una direttiva emanata dalle commissioni che li hanno inviati.

(7) I Fori sinodali possono invitare alle singole riunioni osservatrici, osservatori e ospiti dell'Assemblea sinodale. Può essere concesso loro il diritto di parola.

Articolo 9 Segreteria

(1) Della Segreteria del Cammino sinodale fanno parte:

 a. Il segretario della Conferenza Episcopale Tedesca

 b. La segretaria generale / il segretario generale del Comitato dei Cattolici Tedeschi.

c. Altre collaboratrici e collaboratori vengono messi a disposizione dalla Conferenza Episcopale Tedesca e dal Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi.

(2) Segretari del Cammino sinodale sono il segretario della Conferenza Episcopale Tedesca e la segretaria generale / il segretario generale del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi. Essi guidano la segreteria del Cammino sinodale. Partecipano con funzioni consultive alle riunioni dell'Assemblea sinodale, della presidenza sinodale e della presidenza sinodale allargata. Sono invitati alle sedute dei Fori sinodali a cui possono partecipare con funzioni consultive. La Segreteria è vincolata alle linee guida della presidenza sinodale.

(3) La Segreteria del Cammino sinodale sta a disposizione della presidenza sinodale e della presidenza sinodale allargata nell'esercizio delle loro funzioni. In particolare, è suo dovere partecipare alla preparazione delle sedute dell'Assemblea sinodale, redigere i verbali e svolgere il necessario lavoro di controllo. Nella Segreteria lavorano l'Ufficio Stampa e Informazione.

Articolo 10 Consultazione su progetti nell’assemblea sinodale

(1) Progetti di consultazione possono essere presentati dalla presidenza sinodale e dai Fori sinodali. Ogni membro dell’Assemblea sinodale ha il diritto di presentare per iscritto degli emendamenti sui progetti.

(2) Di ogni progetto devono essere effettuate almeno due letture. La prima e la seconda lettura non possono aver luogo nella stessa seduta, che può durare più giorni.

(3) Al più tardi un mese prima della prima lettura la presentazione viene inviata ai membri dell'Assemblea sinodale, alle osservatrici, agli osservatori e contemporaneamente verrà pubblicata. Nella prima lettura si vota sull'accettazione della proposta come base di consultazione. Le proposte respinte non possono essere reintrodotte. Gli emendamenti adottati devono essere rinviati al Forum sinodale competente e questo rivede il testo alla luce degli emendamenti presentati.

(4) Al più tardi due mesi prima della seconda lettura la proposta rivista viene inviata ai membri dell'Assemblea sinodale, del Cammino sinodale, delle osservatrici e degli osservatori. Contemporaneamente essa viene pubblicata. Domande di emendamenti a questa proposta devono essere presentate per iscritto alla Segreteria del Cammino sinodale al più tardi un mese prima della seconda lettura. Durante la seconda lettura l’Assemblea sinodale può ammettere altre proposte a semplice maggioranza dei membri presenti. Nella seconda lettura hanno luogo i voti finali su domande di emendamenti attuali e, a meno che non sia necessaria un’altra lettura, le votazioni finali sulla proposta.

Articolo 11 Delibere

(1) L'Assemblea sinodale del Cammino sinodale delibera definitivamente sulla base dei risultati delle consultazioni. Raggiunge il quorum se sono presenti almeno due terzi dei suoi membri.

(2) Le sue delibere richiedono una maggioranza di due terzi dei membri presenti dove ci sia una maggioranza di due terzi dei membri presenti della Conferenza Episcopale Tedesca.

 (3) Su richiesta di un quarto dei membri presenti, le risoluzioni approvate nelle votazioni finali sono oggetto di una votazione speciale.

(4) In linea di principio i voti sono pubblici, con l’eccezione delle decisioni che riguardano il personale e di quelle segrete fatte su richiesta di almeno cinque membri dell'Assemblea.

(5) Le delibere dell'Assemblea sinodale non hanno di per sé effetti giuridici. Esse non pregiudicano il potere della Conferenza Episcopale e dei singoli Vescovi diocesani di emanare norme giuridiche e di esercitare il proprio magistero nell'ambito delle rispettive competenze.

Articolo 12 Pubblicazione delle delibere

(1) Le delibere dell'Assemblea sinodale sono annunciate dai Presidenti sinodali.

(2) Delibere i cui temi sono riservati alla regolamentazione della Chiesa universale saranno trasmesse alla Sede Apostolica come voto del Cammino sinodale.

Articolo 13 Realizzazione e valutazione

Tre anni dopo la sua ultima seduta l’Assemblea sinodale si riunisce un’altra volta sotto la guida della presidenza sinodale per valutare i risultati del Cammino sinodale.

Articolo 14 Regolamento interno

Il regolamento interno ordina i dettagli della procedura. Esso viene approvato dall’Assemblea sinodale. Emendamenti del regolamento interno possono essere approvati su richiesta scritta di almeno un terzo dei membri dell’Assemblea sinodale con una maggioranza dei due terzi dei membri presenti.

Articolo 15 Disposizione finale Questo statuto entra in vigore dopo l’approvazione nella Conferenza Episcopale Tedesca e del Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi e può essere modificato solo dietro comune accordo di entrambi

 

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Regolamento interno del Cammino sinodale adottato con delibera dell’Assemblea sinodale del Cammino sinodale il 31 gennaio 2020

 

I. ASSEMBLEA SINODALE

§ 1 Compito dell'Assemblea sinodale

Gli organi del Cammino sinodale sono vincolati alle delibere dell'Assemblea sinodale (cfr. art. 3, secondo comma dello Statuto del Cammino sinodale).

§ 2 Convocazione e luogo dell’Assemblea sinodale

(1) La Presidenza del Cammino sinodale convoca per iscritto alle sedute dell'Assemblea sinodale con un preavviso di quattro settimane:

a. i membri dell’Assemblea sinodale (cfr. art. 3, primo comma dello Statuto),

b. osservatrici, osservatori e ospiti dell'Assemblea sinodale (cfr. art. 4, commi da 1 a 3 dello Statuto),

c. i membri dei Fori sinodali che non siano contemporaneamente membri dell'Assemblea sinodale nei casi in cui si debba trattare una proposta presentata dal loro Foro sinodale (cfr. art. 8, quinto comma dello Statuto), d. le Guide spirituali maschile e femminile del Cammino sinodale (cfr. art. 5 dello Statuto),

e. i segretari del Cammino sinodale (cfr. art. 9, secondo comma dello Statuto).

Alla convocazione sarà accluso l’ordine del giorno predisposto dalla Presidenza sinodale allargata (cfr. art. 7, quarto comma dello Statuto). Al contempo saranno convocati rappresentanti dei media (cfr. art. 4, quinto comma dello Statuto).

(2) L’Assemblea sinodale si riunisce a Francoforte sul Meno.

 (§ 3 Presidenza delle sedute dell'Assemblea sinodale

(1) All’inizio delle sue sedute l’Assemblea sinodale decide l’ordine del giorno. (2) I Presidenti del Cammino sinodale presiedono l’Assemblea sinodale (cfr. art. 6, secondo comma dello Statuto). Essi aprono e chiudono le sedute.

(3) La Presidenza sinodale stabilisce la presidenza della seduta. Quest’ultima deve avere una composizione paritaria per genere.

(4) Alla presidenza della seduta competono in particolare:

a. la votazione sull’ordine del giorno all’inizio della seduta dell'Assemblea sinodale,

b. la verifica del quorum all’inizio di una seduta dell'Assemblea sinodale (§ 6, primo comma del Regolamento interno),

c. l’apertura delle consultazioni e la votazione su ogni singolo punto dell’ordine del giorno,

d. la concessione e la revoca del diritto di parola in considerazione del tempo a disposizione per le consultazioni (cfr. art. 4, quarto comma dello Statuto).

(5) La presidenza della seduta deve provvedere affinché che le Guide spirituali abbiano sufficienti possibilità di fornire impulsi spirituali e offrire una riflessione spirituale sul lavoro dell'Assemblea sinodale (cfr. art. 5 dello Statuto).

(6) La presidenza della seduta dà alle osservatrici, agli osservatori e agli ospiti la possibilità di prendere la parola e rivolgersi all'Assemblea sinodale.

§ 4 Consultazioni in seno all'Assemblea sinodale

(1) Ai membri dell’Assemblea sinodale è di norma concesso il diritto di parola nell’ordine in cui sono state presentate per iscritto le richieste di intervento. Queste ultime potranno essere assortite in base a parole chiave. Allo stesso modo è concesso il diritto di parola ai membri dei Fori sinodali che non sono membri dell’Assemblea sinodale nelle consultazioni su proposte presentate dal loro Foro (cfr. art. 8, quinto comma dello Statuto).

(2) Con il consenso dell’oratore o dell’oratrice si possono ammettere domande durante l’intervento. Ai Presidenti del Cammino sinodale e, nelle consultazioni su una proposta presentata da un Foro sinodale, ai rispettivi presidenti dei Fori sinodali interessati sarà concessa la parola a prescindere dall’ordine degli interventi stabilito.

(3) Nelle consultazioni dell'Assemblea sinodale il tempo di parola è di norma di tre minuti. La presidenza della seduta o, su specifica richiesta, l’Assemblea sinodale hanno la facoltà di modificare la limitazione del tempo di parola.

(4) Una mozione d’ordine segnalata alla presidenza della seduta mediante doppia alzata di mano interrompe la sequenza degli interventi. La mozione deve essere trattata immediatamente. Al termine della trattazione, le consultazioni riprendono tenendo conto della sequenza stabilita per gli interventi.

a. Le mozioni d’ordine dovranno riguardare esclusivamente l'andamento delle consultazioni durante le quali vengono presentate.

b. La mozione d’ordine si intende accolta se non vengono mosse obiezioni. In caso di obiezione si procederà immediatamente al voto dopo aver ascoltato un intervento contrario.

c. Se l’Assemblea sinodale ha deciso di concludere la consultazione, su richiesta, prima della votazione nel merito dovrà essere concesso diritto di parola a quei membri dell’Assemblea sinodale che hanno presentato una mozione di emendamento e che non sono stati ancora sentiti sulla stessa, laddove sia stata presentata una mozione di rigetto dell’emendamento.

§ 5 Mozioni all'Assemblea sinodale

(1) Le mozioni di emendamento relative alle proposte presentate dai Fori sinodali oppure dalla Presidenza sinodale ovvero le mozioni d’ordine attinenti all’oggetto della consultazione si possono presentare solo entro la conclusione della consultazione in seconda e, se del caso, in terza lettura.

(2) Le mozioni devono essere presentate per iscritto, motivate e contenere proposte di formulazione. Il primo periodo non si applica alle mozioni d’ordine. (3) Si considerano mozioni d’ordine solo ed esclusivamente

a. le mozioni di modifica dell’ordine del giorno,

b. le mozioni di chiusura delle consultazioni e di votazione immediata,

c. le mozioni di chiusura della lista degli interventi,

d. le mozioni di ripresentazione di un tema e di un’ulteriore lettura all’Assemblea sinodale successiva,

e. le mozioni di sospensione della seduta,

f. le mozioni di passaggio al punto successivo dell’ordine del giorno,

g. le mozioni di rinvio della votazione, h. le mozioni di svolgimento di una terza lettura,

i. le mozioni di accertamento del mancato raggiungimento del quorum,

j. le mozioni di interpretazione del Regolamento interno,

k. le mozioni di non trattazione, l. le mozioni di votazione separata dei membri femminili presenti e m. le mozioni di votazione nominale su mozioni nel merito.

(4) Solo i membri dell’Assemblea sinodale hanno il diritto di presentare mozioni.

§ 6 Votazioni e deliberazioni da parte dell'Assemblea sinodale

 (1) All’inizio di ogni riunione la presidenza della seduta accerta il raggiungimento del quorum. L’Assemblea sinodale si considera validamente costituita fino a che la mancanza del quorum non sia stata espressamente accertata su mozione.

(2) Laddove le disposizioni dello Statuto e del presente Regolamento interno non prevedano altrimenti, l’Assemblea sinodale voterà e delibererà con la maggioranza semplice dei membri dell'Assemblea sinodale presenti.

(3) Se, in conformità con il § 5, terzo comma, lettera l, viene presentata una mozione per la votazione separata dei membri femminili presenti all’Assemblea sinodale, ai fini della deliberazione occorre la maggioranza dei membri femminili presenti all’Assemblea sinodale richiesta per la specifica delibera.

(4) Con riferimento a un’eventuale terza lettura di una proposta si applicano per analogia le disposizioni relative alla seconda lettura di cui all’articolo 10, quarto comma dello Statuto.

(5) Per ogni proposta che dovrà essere trattata dall’Assemblea sinodale, la Presidenza sinodale può istituire una commissione di valutazione delle mozioni composta da un minimo di tre e un massimo di cinque membri. Questa esamina quegli emendamenti alla proposta che sono da deliberarsi prima di mettere ai voti una mozione e ha facoltà di emettere raccomandazioni di delibera.

(6) Su richiesta, la votazione delle mozioni nel merito può svolgersi per appello nominale, salva un’eventuale richiesta di voto segreto (art. 11, quarto comma, secondo periodo dello Statuto). (7) In caso di ambiguità del risultato della votazione, la stessa verrà ripetuta.

II. PRESIDENZA SINODALE

§ 7 Compiti della Presidenza sinodale

(1) La Presidenza sinodale, insieme alla Presidenza sinodale allargata, ha il compito di assicurare un'ordinata preparazione e svolgimento delle sedute dell'Assemblea sinodale. È chiamata a svolgere tutte le funzioni che ai sensi dello Statuto e del Regolamento interno del Cammino sinodale non sono da attribuire ad altri organi del Cammino sinodale. I Presidenti parlano a nome del Cammino sinodale.

(2) La Presidenza sinodale fissa le date delle sedute dell'Assemblea sinodale e, salvo il § 2, secondo comma del presente Regolamento, il luogo della seduta, e propone l’ordine del giorno alla Presidenza sinodale allargata. Decide dello svolgimento di una diretta streaming durante le sedute dell’Assemblea sinodale, fermo restando la tutela dei diritti della personalità. (3) Nell’ambito delle attività successive alle sedute dell’Assemblea sinodale, la Presidenza sinodale dovrà adoperarsi particolarmente per lo sviluppo del Cammino sinodale e assicurarne il posizionamento nell'ambito dell’opera missionaria della Chiesa (evangelizzazione). Sono ivi inclusi l’accompagnamento di eventi (inter)diocesani e un’adeguata comunicazione con la Sede Apostolica.

(4) In caso di ambiguità sull’interpretazione di una disposizione del Regolamento interno,

a. tra le sedute dell’Assemblea sinodale decide la Presidenza sinodale laddove la questione riguardi la trattazione di un Foro sinodale, d’intesa con i suoi due presidenti, e previa consultazione della commissione interpretativa in merito alle modalità di procedere. La decisione deve essere comunicata all’Assemblea sinodale.

b. nel corso delle sedute dell’Assemblea sinodale a decidere dell’interpretazione è l’Assemblea stessa, previa consultazione della commissione interpretativa.

 La commissione interpretativa, composta da tre membri eletti dall’Assemblea sinodale per la durata del Cammino sinodale, esamina il punto controverso ed emette una raccomandazione di decisione destinata alla Presidenza ovvero all’Assemblea sinodale.

(5) La Presidenza sinodale predispone una lista per la composizione nominativa di ciascun Foro sinodale (cfr. art. 8, terzo comma dello Statuto). In tale sede, riserva cinque posti a membri dell’Assemblea sinodale che sono da questa eletti per l’inserimento nella lista, la quale viene infine votata nel suo insieme (in cumulo). Possono segnalare il loro interesse quei membri dell'Assemblea sinodale che non sono ancora previsti per nessun Foro sinodale.

(6) Tre anni dopo l'ultima seduta dell'Assemblea sinodale, la Presidenza sinodale convocherà una nuova riunione onde valutare l'attuazione dei risultati del Cammino sinodale (cfr. art. 13 dello Statuto).

§ 8 Sedute della Presidenza sinodale

(1) Le sedute della Presidenza sinodale sono convocate e presiedute dai Presidenti con un preavviso di due settimane e indicazione di una proposta di ordine del giorno. La Presidenza sinodale si riunisce almeno due volte all’anno, principalmente dopo le sedute dell’Assemblea sinodale.

(2) Il quorum è raggiunto se sono presenti almeno tre membri.

III. PRESIDENZA SINODALE ALLARGATA

§ 9 Compiti della Presidenza sinodale allargata

La Presidenza sinodale allargata deve assicurare che le mozioni di emendamento ricevute per iscritto siano esaminate prima della seconda e, se del caso, della terza lettura di una proposta presentata da un Foro sinodale nell’Assemblea sinodale.

§ 10 Presidenza e convocazione della Presidenza sinodale allargata

(1) I Presidenti presiedono la Presidenza sinodale allargata.

(2) Le sedute della Presidenza sinodale allargata sono convocate e presiedute dai Presidenti del Cammino sinodale con un preavviso di due settimane e indicazione di una proposta di ordine del giorno.

(3) La Presidenza sinodale allargata si riunisce almeno due volte all’anno prima dell’inizio dell’Assemblea sinodale, laddove le date delle sedute sono stabilite in funzione delle scadenze per l’invio dei documenti.

(4) Il quorum è raggiunto se sono presenti almeno sette membri.

IV. FORI SINODALI

§ 11 Presidenza dei Fori sinodali

 (1) Per l’elezione dei due presidenti (cfr. art. 8, quarto comma dello Statuto) è richiesta la maggioranza semplice dei membri presenti del rispettivo Foro sinodale.

(2) Le sedute del Foro sinodale sono presiedute dai presidenti. Essi possono delegare la moderazione a un’altra persona. I presidenti convocano i membri alle sedute del Foro sinodale per iscritto con un preavviso di due settimane e indicazione di una proposta di ordine del giorno.

(3) Le sedute dei Fori sinodali non sono pubbliche.

§ 12 Compiti dei Fori sinodali

(1) I rispettivi presidenti dei Fori sinodali trasmettono le proposte per l'Assemblea sinodale alla Segreteria del Cammino sinodale per iscritto ed entro sei settimane (per la prima lettura) oppure dieci settimane (per ogni successiva lettura) prima dell'Assemblea sinodale.

(2) Nell'Assemblea sinodale i presidenti dei Fori sinodali ovvero i membri dei Fori sinodali da essi delegati introducono le consultazioni sulla proposta presentata. L’esposizione dovrà riferire degli esiti della votazione interna al Foro sinodale sulla proposta e dell’integrazione delle mozioni di emendamento dopo la prima e, se del caso, la seconda lettura.

§ 13 Deliberazioni da parte dei Fori sinodali

Le proposte da presentare all'Assemblea sinodale richiedono la maggioranza assoluta dei membri del Foro sinodale.

V. DISPOSIZIONI GENERALI

§ 14 Invio dei documenti

(1) I documenti per le sedute dell’Assemblea sinodale sono inviati in forma digitale oppure, se espressamente richiesto, a mezzo postale. A ciò provvede la Segreteria del Cammino sinodale.

(2) La convocazione, la bozza dell’ordine del giorno dell'Assemblea sinodale e le proposte che non vengono presentate da un Foro sinodale devono essere inviate al più tardi entro quattro settimane prima dell'Assemblea sinodale.

(3) L’ordine del giorno e le proposte per l’Assemblea sinodale presentate dai Fori sinodali sono pubblicati sul sito internet del Cammino sinodale (www.synodalerweg.de).

 Le proposte che non vengono presentate da un Foro sinodale possono essere pubblicate d’intesa con la Presidenza sinodale.

§ 15 Pubblicazioni

La proclamazione delle delibere dell’Assemblea sinodale e, se del caso, la pubblicazione di voti speciali sulle delibere dell’Assemblea sinodale sono di competenza esclusiva dei Presidenti del Cammino sinodale (cfr. art. 12, primo comma dello Statuto).

§ 16 Redazione del verbale

(1) Di ogni seduta degli organi sinodali deve essere redatto un verbale. La redazione del verbale compete alla Segreteria.

(2) I verbali devono essere firmati dai Presidenti ovvero dai rispettivi presidenti degli organi sinodali e dal/dalla verbalizzante.

(3) I verbali dovranno essere inviati ai membri dei rispettivi organi sinodali e alla Segreteria del Cammino sinodale entro quattro settimane dalla seduta.

§ 17 Prevalenza dello Statuto del Cammino sinodale

Il Regolamento interno del Cammino sinodale disciplina i dettagli della procedura (cfr. art. 14 dello Statuto). Nell’eventualità di disposizioni contrastanti, lo Statuto del Cammino sinodale prevale sul presente Regolamento interno.