INFORMAZIONI UTILI SU QUESTO BLOG

  Questo blog è stato aperto da Mario Ardigò per consentire il dialogo fra gli associati dell'associazione parrocchiale di Azione Cattolica della Parrocchia di San Clemente Papa, a Roma, quartiere Roma - Montesacro - Valli, un gruppo cattolico, e fra essi e altre persone interessate a capire il senso dell'associarsi in Azione Cattolica, palestra di libertà e democrazia nello sforzo di proporre alla società del nostro tempo i principi di fede, secondo lo Statuto approvato nel 1969, sotto la presidenza nazionale di Vittorio Bachelet, e aggiornato nel 2003.

  This blog was opened by Mario Ardigò to allow dialogue between the members of the parish association of Catholic Action of the Parish of San Clemente Papa, in Rome, the Roma - Montesacro - Valli district, a Catholic group, and between them and other interested persons to understand the meaning of joining in Catholic Action, a center of freedom and democracy in the effort to propose the principles of faith to the society of our time, according to the Statute approved in 1969, under the national presidency of Vittorio Bachelet, and updated in 2003.

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L’Azione Cattolica Italiana è un’associazione di laici nella chiesa cattolica che si impegnano liberamente per realizzare, nella comunità cristiana e nella società civile, una specifica esperienza, ecclesiale e laicale, comunitaria e organica, popolare e democratica. (dallo Statuto)

Italian Catholic Action is an association of lay people in the Catholic Church who are freely committed to creating a specific ecclesial and lay, community and organic, popular and democratic experience in the Christian community and in civil society. (from the Statute)

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  Questo blog è un'iniziativa di laici aderenti all'Azione Cattolica della parrocchia di San Clemente papa e manifesta idee ed opinioni espresse sotto la personale responsabilità di chi scrive. Esso non è un organo informativo della parrocchia né dell'Azione Cattolica e, in particolare, non è espressione delle opinioni del parroco e dei sacerdoti suoi collaboratori, anche se i laici di Azione Cattolica che lo animano le tengono in grande considerazione.

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  Scrivo per dare motivazioni ragionevoli all’impegno sociale. Lo faccio secondo l’ideologia corrente dell’Azione Cattolica, che opera principalmente in quel campo, e secondo la mia ormai lunga esperienza di vita sociale. Quindi nell’ordine di idee di una fede religiosa, dalla quale l’Azione Cattolica trae i suoi più importanti principi sociali, ma senza fare un discorso teologico, non sono un teologo, e nemmeno catechistico, di introduzione a quella fede. Secondo il metodo dell’Azione Cattolica cerco di dare argomenti per una migliore consapevolezza storica e sociale, perché per agire in società occorre conoscerla in maniera affidabile. Penso ai miei interlocutori come a persone che hanno finito le scuole superiori, o hanno raggiunto un livello di cultura corrispondente a quel livello scolastico, e che hanno il tempo e l’esigenza di ragionare su quei temi. Non do per scontato che intendano il senso della terminologia religiosa, per cui ne adotto una neutra, non esplicitamente religiosa, e, se mi capita di usare le parole della religione, ne spiego il senso. Tengo fuori la spiritualità, perché essa richiede relazioni personali molto più forti di quelle che si possono sviluppare sul WEB, cresce nella preghiera e nella liturgia: chi sente il desiderio di esservi introdotto deve raggiungere una comunità di fede. Può essere studiata nelle sue manifestazioni esteriori e sociali, come fanno gli antropologi, ma così si rimane al suo esterno e non la si conosce veramente.

  Cerco di sviluppare un discorso colto, non superficiale, fatto di ragionamenti compiuti e con precisi riferimenti culturali, sui quali chi vuole può discutere. Il mio però non è un discorso scientifico, perché di quei temi non tratto da specialista, come sono i teologi, gli storici, i sociologi, gli antropologi e gli psicologi: non ne conosco abbastanza e, soprattutto, non so tutto quello che è necessario sapere per essere un specialista. Del resto questa è la condizione di ogni specialista riguardo alle altre specializzazioni. Le scienze evolvono anche nelle relazioni tra varie specializzazioni, in un rapporto interdisciplinare, e allora il discorso colto costituisce la base per una comune comprensione. E, comunque, per gli scopi del mio discorso, non occorre una precisione specialistica, ma semmai una certa affidabilità nei riferimento, ad esempio nella ricostruzione sommaria dei fenomeni storici. Per raggiungerla, nelle relazioni intellettuali, ci si aiuta a vicenda, formulando obiezioni e proposte di correzioni: in questo consiste il dialogo intellettuale. Anch’io mi valgo di questo lavoro, ma non appare qui, è fatto nei miei ambienti sociali di riferimento.

  Un cordiale benvenuto a tutti e un vivo ringraziamento a tutti coloro che vorranno interloquire.

  Dall’anno associativo 2020/2021 il gruppo di AC di San Clemente Papa si riunisce abitualmente due martedì e due sabati al mese, alle 17, e anima la Messa domenicale delle 9. Durante la pandemia da Covid 19 ci siamo riuniti in videoconferenza Google Meet. Anche dopo che la situazione sanitaria sarà tornata alla normalità, organizzeremo riunioni dedicate a temi specifici e aperte ai non soci con questa modalità.

 Per partecipare alle riunioni del gruppo on line con Google Meet, inviare, dopo la convocazione della riunione di cui verrà data notizia sul blog, una email a mario.ardigo@acsanclemente.net comunicando come ci si chiama, la email con cui si vuole partecipare, il nome e la città della propria parrocchia e i temi di interesse. Via email vi saranno confermati la data e l’ora della riunione e vi verrà inviato il codice di accesso. Dopo ogni riunione, i dati delle persone non iscritte verranno cancellati e dovranno essere inviati nuovamente per partecipare alla riunione successiva.

 La riunione Meet sarà attivata cinque minuti prima dell’orario fissato per il suo inizio.

Mario Ardigò, dell'associazione di AC S. Clemente Papa - Roma

NOTA IMPORTANTE / IMPORTANT NOTE

SUL SITO www.bibbiaedu.it POSSONO ESSERE CONSULTATI LE TRADUZIONI IN ITALIANO DELLA BIBBIA CEI2008, CEI1974, INTERCONFESSIONALE IN LINGUA CORRENTE, E I TESTI BIBLICI IN GRECO ANTICO ED EBRAICO ANTICO. CON UNA FUNZIONALITA’ DEL SITO POSSONO ESSERE MESSI A CONFRONTO I VARI TESTI.

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giovedì 14 gennaio 2021

Lettera ai soci n.7 - gennaio 2021

 

Gruppo di Azione Cattolica

nella Parrocchia di San Clemente papa - Roma


Lettera ai soci - n.7 – gennaio 2021

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Le riunioni del gruppo in Google Meet in gennaio

 

 sabato 16 gennaio

Percorso formativo “Da corpo a corpo”: “Sfiorare”

 

sabato 23 gennaio

Dialogo sui temi dell’enciclica “Fratelli tutti”

 

 sabato 30 gennaio

Percorso formativo “Da corpo a corpo”: “Abbracciare ”

 

Ogni riunione ha link e codici diversi; tutte le riunioni inizieranno alle ore 16:45; dalle 16:40 si potrà accedere. In fondo trovate le istruzioni per accedere. I link e i codici di accesso saranno in inviati ai soci e a chi altro ha chiesto di partecipare mediante la Lettera ai soci  mensile, spedita ai soci via email e anche per posta ordinaria a coloro che non hanno ancora comunicato un indirizzo email, mediante comunicazione email e  mediante messaggio Whatsapp.

  E’ possibile chiedere di partecipare inviando una email a

mario.ardigo@acsanclemente.net

indicando il proprio nome, la parrocchia di appartenenza e i temi di interesse. Questi dati personali verranno cancellati dopo ogni riunione e dovranno essere di nuovo inviati per partecipare ad altri incontri.

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Dalla Presidente

   Riprendiamo a gennaio le nostre riunioni in videoconferenza Google Meet, attendendo di poterci incontrare nuovamente in parrocchia. Nei prossimi mesi la situazione della pandemia dovrebbe migliorare per effetto della campagna di vaccinazione.

 La prima esperienza delle riunioni in videoconferenza è stata positiva. Invito coloro che finora non sono riusciti a connettersi a provare a farlo, eventualmente facendosi aiutare da amici e parenti che hanno più dimestichezza con gli strumenti informatici.

 Vi aspettiamo!

                                                         Giulia

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Resoconti delle riunioni in Meet  di dicembre 2020

 

1) riunione del 12 dicembre  2020

 Il 12 Dicembre 2020, dalle ore 16:45, si è tenuto in Google Meet  l’incontro del gruppo AC SANCLEMENTE!  seguendo la seconda tappa, caratterizzata dal verbo “Sfiorare”, del cammino cristologico proposto dal sussidio del Settore Adulti dell’Azione Cattolica “Da corpo a corpo”. I temi sono stati  quelli del Progetto formativo dell’Azione cattolica del primato della persona, come cammino di libertà e di responsabilità. Eravamo in 13 e c’era anche l’assistente ecclesiastico don Emanuele.

  Eravamo in 13, compreso l’assistente ecclesiastico don Emanuele.

  Abbiamo iniziato vedendo un filmato nel quale don Antonio Ascione ha proposto una riflessione sul brano evangelico di riferimento, i versetti dal 13 al 16 del Vangelo di Marco:

  (16) Poi prese i bambini tra le braccia, e li benediceva ponendo le mani su di loro. 

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  Gesù anche questa volta rovescia la logica dei discepoli: proprio loro, i bambini, sono la misura dell’accoglienza del Regno. A chi è come loro appartiene il Regno.

  E negli   atteggiamenti della custodia, della  tenerezza, dell’abbracciare, del proteggere, del prendersi cura,  hanno tutti bisogno di un’espressione della nostra corporeità veramente vissuta, che si realizza nel contatto con gli altri e manifesta in questo contatto la bellezza dell’amore di Dio, che è un amore materno e paterno allo stesso tempo.

Gesù, attraverso questo gesto di tenerezza, dell’abbracciare i bambini, di benedirli, di custodirli fra le sue braccia, insegna a ciascuno di noi queste dimensioni della nostra affettività.

 

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 E’ stato poi presentato un breve  filmato che riguardava un’esperienza di servizio dell’Azione Cattolica presso la casa famiglia per bimbi fragili Hogar Niños Dios a Betlemme, in cui svolgono il loro servizio delle suore. La struttura si trova molto vicino alla Basilica della Natività, che può quindi essere raggiunta con facilità. Ad oggi hanno partecipato a questa esperienza circa 150 persone, giovani e meno giovani. Da quando si è cominciato, non c’è mai stato un mese in cui sia mancata la presenza dei volontari di Ac. Per partecipare avere buona volontà e scrivere a alvederlastella@azionecattolica.it . Il sogno comincia quando si decide di mettersi in cammino.

************Gli interventi**************

 Eravamo stati invitati a presentare figure esemplari sul tema della tenerezza.

Daniele

 Ha proposto  come figura esemplare di un Vangelo della tenerezza quella di don Pino Puglisi [1937-1993 – sacerdote che operava da parroco nel quartiere palermitano di Brancaccio, assassinato da mafiosi per la sua azione sociale]. Ancora oggi tutti ricordano il sorriso di don Pino verso i più poveri, i più piccoli, quelli che avevano più bisogno. Era capace di questa tenerezza, pur essendo una persona molto decisa, molto “forte” e molto incisiva nelle azioni che faceva.

  In linea con un insegnamento di don Puglisi, Daniele ritiene che la tenerezza, per essere incisiva, debba camminare con la fedeltà. Quest’ultima porta con sé la responsabilità, la continuità, la scelta, la fatica e il sacrificio. La tenerezza da sola non basta, se si vuole costruire uno stile che sia anche incisivo.

 Gloriana

  Ha presentato la figura dell’avvocatessa pacifista liberiana Leymah Gbowee, premio Nobel per la pace 2011.

  Il suo è un esempio che ha associato la nonviolenza anche alla lotta per la libertà delle donne e della sua nazione.

 Sta tuttora continuando la sua lotta nonviolenta mediante una fondazione che offre alle opportunità formative alle donne, anche per una loro leadership nella società.

 Gloriana  ha poi ricordato  il Discorso alla luna di papa Giovanni 23°, affacciato in piazza san Pietro la sera dell’11 ottobre 1965:

 Tornando a casa, troverete i bambini, date loro una carezza e dite: questa è la carezza del Papa.
Troverete qualche lacrima da asciugare: abbiate per chi soffre un parola di conforto... Sappiano gli afflitti che il Papa è con i suoi figli specie nelle ore della tristezza e dell'amarezza... E poi, tutti insieme ci animiamo: cantando, sospirando, piangendo, ma sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, continuiamo a riprendere il nostro cammino.

Addio, figlioli. Alla benedizione aggiungo l'augurio della buona notte.»

 Raccomandò quindi un gesto di tenerezza.  Da bambina capì, dalle parole degli adulti, che c’era stato un cambiamento di passo, come se la Chiesa si fosse impegnata ad accarezzare l’umanità.

 Adriano

  Ha presentato la figura di Ernesto Olivero, fondatore a Torino nel 1964, insieme alla moglie,  del SERMIG – Servizio missionario giovani, un’organizzazione di volontari impegnati a sconfiggere la fame con le opere di giustizia.

 I giovani del SERMIG hanno siglato il loro impegno nella Carta dei giovani.

 Olivero ha dato vita al movimento internazionale Giovani per la pace  che si incontra periodicamente in incontri mondiali radunando decine di migliaia di giovani, per ridisegnare il mondo partendo dalle nuove generazioniIl primo incontro si è tenuto nel 2002 a Torino, con 100.000 giovani.

 Per la sua fama di mediatore, al di sopra delle parti, Olivero svolse in Libano una missione di pace nel 1988, uno dei pochi civili ammessi in piena guerra civile. Fu anche incaricato dall’allora ministro della Giustizia Giuliano Vassalli di una mediazione nella rivolta nel carcere di Porto Azzurro, all’Isola d’Elba, nel 1987. Fu nominato anche consigliere per la pace  dal papa Giovanni Paolo 2°.

 Mario

  Lo sfiorare è per lui legato al contatto ravvicinato e quindi ci ha presentato come figura esemplare quella della moglie, Angela.  La loro unione è legata all’Azione cattolica perché si conobbero in FUCI.

 E’ insegnante e quando fa lezione, ma anche quando fa altre riunioni, la ascoltano, riesce a fare gruppo- Dall’esempio della moglie, riesce a capire papa Francesco quando parla della tenerezza come di una forza rivoluzionaria. Le cose cambiano quando con quel particolare atteggiamento si riesce ad avvicinare le persone le une alle altre.

 Carlo

 Ha presentato tre figure: don Zeno Saltini, Lanza del Vasto, Giuliana Martirani,

che hanno coniugato tenerezza, non violenza e opere. Vale a dire che non si sono limitate ad una elaborazione filosofica o politologica, ma sono riuscite a fare qualcosa di concreto.

 Don Zeno Saltini fu il fondatore della Comunità di Nomadelfia, nel grossetano.Era stato assistente ecclesiastica dell’Azione Cattolica. Alla fine della Seconda Guerra mondiale. Don Saltini iniziò a prendersi cura di bambini rimasti senza famiglia occupando l’ex campo di concentramento di Fossoli in Emilia. Questa esperienza si trasferì poi nel grossetano. Nomadelfia significa: dove la fraternità è legge.

 Lanza del Vasto, siciliano, fu affascinato da Ghandi e e andò in India per mettersi alla sua scuola. Fondò la  Comunità dell’Arca  che è composta da gruppi che vivono nello spirito della nonviolenza.

   Il terzo personaggio è Giuliana Martirani. E’ una docente universitaria napoletana che ha impostato tutta la sua esperienza di insegnante sull’educazione alla pace. E’ presidente del Movimento internazionale nonviolento.

  Fu tra i fondatori di un partito politico, il Partito dei Verdi, che tra le sue radici ha l’impostazione cattolica data dalla Martirani. In nome della tenerezza e della nonviolenza si può anche fondare un partito politico, che esiste tuttora.

  Antonietta

  Ricorda la sua esperienza ventennale di volontariato con il gruppo di don Luigi  Novarese CVS – Centro Volontari della Sofferenza, che accompagna i malati per gli esercizi spirituali.

 Angela

  Ricorda l’episodio narrato nel 34° capitolo dei Promessi sposi, della madre di Cecilia.

  Renzo è a Milano,. Ci sono tumulti. C’è la peste, una situazione terribile di grande confusione e concitazione.  Eppure di fronte all’immagine di tenerezza infinita di quella donna, tutto si placa, addirittura anche la violenza dei  monatti, di quegli inservienti  che andavano casa per casa a ritirare con un carro i cadaveri dei morti di peste.

    Angela ci ha mostrato un filmato con quell’episodio.

 Scendeva dalla soglia d’uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna, il cui aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa […]La sua andatura era affaticata, ma non cascante; gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d’averne sparse tante […] Portava essa in collo una bambina di forse nov’anni, morta; ma tutta ben accomodata, co’ capelli divisi sulla fronte, con un vestito bianchissimo, come se quelle mani l’avessero adornata per una festa promessa da tanto tempo, e data per premio. […]

Un turpe monatto andò per levarle la bambina dalle braccia  con una specie però d’insolito rispetto, con un’esitazione involontaria. Ma quella, tirandosi indietro, senza però mostrare sdegno né disprezzo, “no!” disse: “non me la toccate per ora; devo metterla io su quel carro  prendete.” Il monatto si mise una mano al petto; e poi, tutto premuroso, e quasi ossequioso, più per il nuovo sentimento da cui era come soggiogato, che per l’inaspettata ricompensa, s’affaccendò a far un po’ di posto sul carro per la morticina. La madre, […] disse l’ultime parole: “addio, Cecilia! riposa in pace! Stasera verremo anche noi, per restar sempre insieme. Prega intanto per noi; ch’io pregherò per te e per gli altri.” Poi voltatasi di nuovo al monatto, “voi,” disse, “passando di qui verso sera, salirete a prendere anche me, e non me sola.”

  Una immagine, quella di quel brano, molto significativa per la tenerezza,  lo sfiorare.

   Ha ricordato anche la parte finale della poesia del Manzoni 5 Maggio, dedicata dal poeta alla morte di Napoleone Bonaparte.

Il Dio che atterra e suscita,/Che affanna e che consola,/Sulla deserta coltrice/Accanto a lui posò.

  Questa è un’immagine della tenerezza di Dio, che non abbandona e si fa vicino, prossimo, soprattutto  nei confronti di chi è lasciato solo dagli altri.

 Don Emanuele

  Don Emanuele ci ha poi parlato di Phan Thi Kim Phuc, che da bambina venne fotografata, l’8-6-72,m  mentre, in Vietnam, fuggiva dai bombardamenti nuda e ustionata, in mezzo a soldati statunitensi.

 Quella fotografia è considerata uno dei simboli della guerra nel Vietnam per l’immagine di intensa sofferenza di una bambina vittima di quel conflitto. Tocca l’animo di chi la vede e suscita sentimenti di compassione e di tenerezza. Spinge verso l’essere umani e al desiderio di pace, e anche a seguire l’esortazione del Signore alla riconciliazione.

2) riunione del 19  dicembre  2020

Il 19 dicembre 2020 ci siamo riuniti in videoconferenza Google Meet per discutere sui temi dell’enciclica Fratelli tutti,  di papa Francesco, in particolare sul quinto capitolo, dedicato alla migliore politica.Eravamo in 15. C’era anche il nostro assistente ecclesiastico, don Emanuele. Ha partecipato anche mio cugino Sergio, della parrocchia di Santa Maria della misericordia di Bologna, economista, dirigente bancario.

 Ha introdotto Giulia, ricordando che l’enciclica è dedicata alla fraternità  e all’amicizia sociale che si rivolge a tutti e che, quindi, ha una dimensione universale L’enciclica, invece, ci spinge ad andare verso gli altri. Nella scorsa riunione abbiamo esaminato la parte dell’enciclica che prende spunto dalla parabola dei Buon Samaritano.  Abbiamo proseguito con il capitolo quinto, dedicato alla politica.

   Giulia ha poi condiviso un video in cui papa Francesco parlava all’Azione Cattolica, in occasione dei 150 anni dalla fondazione, esortando alla politica con la “P” maiuscola.

 Discorso di papa Francesco. Sintesi.

  “Mettetevi in politica!” ci ha esortato il Papa, “Ma, per favore, nella grande politica! Nella politica con la ‘P’ maiuscola. Attraverso anche la passione educativa e la partecipazione al confronto culturale. giustizia sociale.

  Ho poi presentato brevemente il 5° capitolo dell’enciclica

  Mario. Sintesi.

La proposta politica contenuta nell’enciclica Fratelli tutti, i  di papa Francesco, pubblicata il 3-10-20,  è veramente  nuova, rispetto alla dottrina sociale tra il  1891 (enciclica Le novità di papa Leone 13°)  e il  2009 (enciclica Carità nella verità di papa Benedetto 16°).

  Al centro della proposta politica dell’enciclica vi è la categoria (così definita nel documento) di popolo. Non in senso etnico, né storico,  né mistico, ma   mitico. Si precisa che è una realtà viva, dinamica, aperta, capace di includere le differenze.

 Il popolo tende  al bene per virtù propria di fraternità, per questo emergono movimenti  capaci di essere seminatori di cambiamento. Dovrebbero incontrarsi e coordinarsi per contare di più in società.

  Secondo il Papa l’individualismo  è all’origine del male sociale contemporaneo.

  Ognuno è pienamente persona, si legge nell’enciclica, quando appartiene a un popolo, e al tempo stesso non c’è vero popolo senza rispetto per il volto di ogni persona. Popolo e persona sono dunque termini correlativi. Disgregando il popolo ne  risente quindi la dignità della persona umana.

 Nel dialogo possono conciliarsi convenienza sociale, consenso e verità obiettiva. L’importante è rinunciare ad un’idea monolitica di verità. Bisogna attivare processi  di incontro in cui essere anche capaci di rinunciare a qualcosa per ottenere l’accordo. Si legge nell’enciclica:

 

 Il Papa indica la via della gentilezza  in quelle relazioni umane:

  Occorre operare sapientemente, perché bisogna essere efficaci, facendo anche ricorso con intelligenza alle scienze e alla tecnologia.

*****************gli interventi*******************

 Beatrice è intervenuta sottolineando due punti dell’enciclica che le sono piaciuti.

 Uno è la critica del liberismo economico- in particolare nel paragrafo 168:

 168. Il mercato da solo non risolve tutto, benché a volte vogliano farci credere questo dogma di fede neoliberale. Si tratta di un pensiero povero, ripetitivo, che propone sempre le stesse ricette di fronte a qualunque sfida si presenti. Il neoliberismo riproduce sé stesso tale e quale, ricorrendo alla magica teoria del “traboccamento” o del “gocciolamento” – senza nominarla – come unica via per risolvere i problemi sociali. Non ci si accorge che il presunto traboccamento non risolve l’inequità, la quale è fonte di nuove forme di violenza che minacciano il tessuto sociale.

  Il mercato, poi,  non si autoregola. Se si autoregolasse non avremmo avuto mascherine vendute a duecento euro nella prima fase critica del lockdown nella pandemia!

  E’ apprezzabile la proposta di rafforzare le Nazioni Unite mediante una loro riforma.

Carlo ha osservato che il Papa si rivolge direttamente ai politici, alle persone dei politici, dando una definizione non astratta, teorica, ma praticissima, del lavoro del politico, nel paragrafo 186:

 Se qualcuno aiuta un anziano ad attraversare un fiume – e questo è squisita carità –, il politico gli costruisce un ponte, e anche questo è carità. Se qualcuno aiuta un altro dandogli da mangiare, il politico crea per lui un posto di lavoro, ed esercita una forma altissima di carità che nobilita la sua azione politica.

  Di questo insegnamento si tirano le somme nel paragrafo 197 in cui c’è un traccia per un vero e proprio esame di coscienza di chi fa politica: la politica è più nobile dell’apparire, del marketing; bisogna chiedersi “Quali forze positive ho liberato? Quanta pace sociale ho seminato? Che cosa ho prodotto nel posto che mi è stato affidato?”.  Ha osservato che però sono poche le iniziative della comunità cristiana per  i politici, per la loro spiritualità.

 Gloriana.

  Ha confermato che gli incontri tra politici e amministratori di cui ha parlato Carlo sono stati accolti con un grande entusiasmo. Si vuole ora organizzarli anche nelle singole Regioni, coinvolgendo le Diocesi.  anche se la pandemia ha per ora ostacolato questo programma.

 I politici sentono il bisogno di un sostegno spirituale.

 Sergio.

Al par. 158 dell’enciclica il Papa sottolinea che la categoria di popolo, che è centrale in questo capitolo, non è una categoria angelicata.

 158. Esiste infatti un malinteso. «Popolo non è una categoria logica, né è una categoria mistica, se la intendiamo nel senso che tutto quello che fa il popolo sia buono, o nel senso che il popolo sia una categoria angelicata. Ma no! È una categoria mitica.

   Il popolo non ha sempre ragione.

  Come la cattiva moneta caccia la buona moneta, la cattiva politica caccia la buona politica. Purtroppo è più comodo fare cattiva politica.

  Il vero popolo è quello che riesce a includere, che riesce a dare possibilità a tutti, al meglio. E questo non è qualcosa che si raggiunga e si mantenga per sempre.

  E’ vero: il successo delle politiche liberali e del meccanismo di mercato è sotto gli occhi di tutti. E’ un successo terribile perché si basa su una grossa ingiustizia.  E’ anche vero che non esiste ancora un sistema che possa sostituirlo. Questa è una grossa responsabilità, che abbiamo tutti noi. C’è ancora molto da fare per una nuova economia, rispetto all’elaborazione solida, strutturata, che in circa tre secoli hanno prodotto economisti liberali.

Angela.

Il Papa non è solo nel mondo.

 Angela ha ricordato l’agenda 2030 delle Nazioni Unite, che si propone l’abolizione  della povertà e della fame. Non si tratta più di lottare contro la povertà, ma di fare in modo che i poveri non ci siano più. Le organizzazioni internazionali servono e prefigurano un nuovo modello di umanità.

 Ha proposto, sul tema dell’indifferenza alla politica,  un video con un discorso tenuto dal giurista Piero Calamandrei, nel 1955, a studenti universitari milanesi.

 Sintesi del discorso di Calamandrei.

 La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va via da sola. La Costituzione è un pezzo di carta, non si muove. Perché si muova, occorre ogni giorno metterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.

 Per questo una delle offese che si fa alla Costituzione è l’indifferenza alla politica. Un po’ una malattia dei giovani. L’indifferentismo.

Daniele

 Il suo intervento si basa sull’esperienza fatta quale candidato alle elezioni regionali.

 Ma in politica la visione non basta. In politica serve il consenso, servono i voti. Una cosa molto concreta. Occorre metodo e organizzazione per avere quel consenso elettorale. Altrimenti non si riuscirà mai a contare in politica.

Bisogna cominciare a muoversi, a livello locale, in maniera un po’ più organizzata.  

Elisa

 Se si sogna da soli, rimane un sogno; se sogniamo tutti insieme è la realtà che si mette in movimento. Secondo me questo è uno dei messaggi del Papa: svegliare il popolo, oltre ai politici.

Don Emanuele

 Bisognerebbe recuperare il motto di don Milani I care - mi interessa -  me ne prendo cura. Il contrario del motto fascista  me ne frego.

    E’ facile, nei confronti della politica, lamentarsi e giudicare. Bisogna comprendere la complessità dei problemi politici e mettersi al servizio di tutti. La formazione è importante per tutti. Gli intellettuali devono fare la loro parte.

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Per accedere agli incontri in Google Meet:    

A) da PC fisso, PC portatile, tablet

1) se già non lo avete fatto (ad esempio acquisendo un indirizzo email del tipo  xxxx@gmail.com - procedura che consigliamo), registratevi su Google all’indirizzo

https://accounts.google.com/signup/v2/webcreateaccount?flowName=GlifWebSignIn&flowEntry=SignUp

 Nel corso della registrazione, dovrete inserire un indirizzo email che vi identificherà e scegliere una vostra password.

 Terminata la registrazione, comunicate l’indirizzo  email con il quale vi siete registrati su Google inviando una email a

mario.ardigo@acsanclemente.net

 A quella email vi sarà inviato, qualche giorno prima della riunione programmata, un link  e un codice per accedere a alla videoconferenza in  Google Meet Meet.

 Si può accedere sia con il link che con il codice. Per accedere mediante il link è sufficiente cliccarci sopra, dopo aver effettuato l’accesso a Google.

2) accedete a Google, con l’email e la password con cui vi siete registrati,  da questo indirizzo WEB

 https://accounts.google.com/login/signinchooser?hl=it&flowName=GlifWebSignIn&flowEntry=ServiceLogin

A questo punto potete seguire due metodi per accedere alla riunione in teleconferenza:

a) mediante link del tipo 

https://meet.google.com/abc-defg-hil?authuser=0 :

3a) cliccate sul link;

4a) nella finestra che si aprirà, cliccate su CHIEDI DI PARTECIPARE  e attendete di essere ammessi alla riunione;

b) mediante codice (del tipo abc-defg-hil)

3b) cliccate sul quadratino di puntini in alto a destra e poi sull’icona verde di Meet;

4b) selezionate PARTECIPA A UNA RIUNIONE;

5b) inserite il codice di accesso che avrete ricevuto, facendo COPIA/INCOLLA;

6b) cliccate su CONTINUA

7b) cliccate su CHIEDI DI PARTECIPARE e attendete di essere ammessi alla riunione.

 

B) da smartphone:

a) mediante link

1a) cliccate sul link;

2a) nella finestra che si aprirà, cliccate su CHIEDI DI PARTECIPARE;

b) mediante codice

1b) aprite la app Meet (che avrete scaricato);

2b) cliccate su CODICE RIUNIONE e inserite il codice di accesso che avrete ricevuto;

3b) cliccate su CHIEDI DI PARTECIPARE  e attendete di essere ammessi.

 Segnalate eventuali problemi con una email a

mario.ardigo@acsanclemente.net

indicando, se volete essere contattati telefonicamente, un numero di telefono al quale essere chiamati.