Per informarsi sul WEB sui cammini
sinodali
Sito del Sinodo 2021-2023 (generale)
Siti del cammino sinodale delle Chiese
italiane
https://camminosinodale.chiesacattolica.it/
Sito della Segreteria generale del
Sinodo dei vescovi
http://secretariat.synod.va/content/synod/it.html
Manuale di sinodalità
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10.6
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Il metodo. 6
La sostanziale mancanza di effettività del Consiglio
pastorale parrocchiale nella nostra
parrocchia complica molto lo sviluppo del processo per una Chiesa sinodale.
Si tratta di un organismo di partecipazione previsto dal diritto canonico e
obbligatorio nella Diocesi di Roma. Ha un prezioso spazio di autonomia
regolamentare, che potrebbe essere sfruttato per organizzare la tessitura della
sinodalità parrocchiale. Al suo interno dovrebbe essere istituita una Commissione
per lo sviluppo della sinodalità, deliberando anche un regolamento dedicato
che indichi linee guida e compiti, un progetto di costruzione della sinodalità
e un programma che ne indichi le tappe.
Occorrerebbe individuare bene chi ha titolo
di partecipare al Consiglio, che dovrebbe comprendere i membri dell’Equipe
pastorale, i responsabili nominati dei gruppi laicali e dei servizi
operanti in parrocchia, uno per ogni entità o due solo nel caso che la responsabilità
di un gruppo o servizio sia attribuita ad un uomo e ad una donna insieme, e un certo numero di membri nominati dal
parroco tra persone che non abbiano già compiti dirigenziali in gruppi e
servizi e che abbiano nel proprio profilo competenze utili per lo sviluppo
della sinodalità. Il numero dei responsabili dei gruppi laicali dovrebbe essere
bilanciato da quello degli altri componenti, in modo che il Consiglio non possa
essere paralizzato o egemonizzato dai
gruppi laicali e, mediante la nomina dei membri individuati dal parroco si
dovrebbe realizzare all’interno dell’organismo la parità tra il numero degli
uomini e quello delle donne. Va infatti ricordato che la sinodalità che ci
viene proposte mira anche a riconoscere il ruolo femminile nella Chiesa. In
prospettiva, con un apposito regolamento del Consiglio si dovrebbe
raccomandare che la responsabilità di ogni gruppo laicale e di ogni servizio
parrocchiale sia sempre attribuita ad un uomo e ad una donna.
La Commissione
per lo sviluppo della sinodalità dovrebbe:
a)
individuare le persone della parrocchia che offrano il proprio tempo per
organizzare attività caratterizzate da sinodalità;
b)avviare
consultazioni tra tali persone per individuare i campi di interesse;
c)proporre
al consiglio l’organizzazione operativa della sinodalità parrocchiale,
individuando le forze disponibili e le attività che, in base ai campi di
interesse dichiarate dalle persone disposte a impegnarsi, possono essere sinodalizzate.
Come
giustamente indicato nelle Indicazioni metodologiche della CEI, nelle attività sinodali occorre
difendersi dai chiacchieroni, vale a dire dalle persone che si mettono
in mezzo solo per dire la propria, senza essere minimamente essere
disposte a impegnarsi. Esse hanno ora la possibilità di dire la propria nel corso della fase di ascolto che si sta svolgendo nei cammini sinodali
che si stanno conducendo. Ma, quanto allo sviluppo ulteriore della sinodalità,
ai gruppi sinodali devono essere
ammesse solo le persone che offrono il proprio tempo, indicandole in ora/settimana,
per lavorare nella sinodalità.
Nel regolamento sullo sviluppo sinodale del Consiglio potrebbe essere fissato un limite minimo di
impegno in ore/settimane, ad esempio tre ore/settimana (il tempo vola
nel lavoro sinodale, meno di questo si tratterebbe di un impegno inefficace).
E’ importante che per questo impegno personale
per lavorare nella sinodalità,
non solo per dire la propria, sia evidenziata la specifica rilevanza
ecclesiale, organizzando una specifica liturgia, in modo che una eventuale
abbandono sia vissuto, nella spiritualità personale, come una colpa in senso religioso. Troppo facilmente ci si è abituati a tollerare
che le persone vadano in chiesa quando a loro va. D’altra parte quando
la chiesa in cui si dovrebbe andare è poco accogliente o addirittura respingente,
non andare è una forma di difesa, ma questo non vale più quando si vuole sviluppare
la sinodalità, quindi si vuole accogliere e si chiede collaborazione concreta, appunto
in termini di ore/settimana.
All’esito della consultazione per la
sinodalità la Commissione dovrebbe aver acquisito i dati di contatto
delle persone disposte a partecipare con ore/settimana di impegno personale. La
conservazione di questi dati, essenziale per sviluppare effettivamente la
sinodalità, va fatta nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati
personali, individuando anche una persona responsabile per questa attività,
alla quale ci si possa rivolgere per ottenere la cancellazione dei propri dati.
Mario
Ardigò - Azione Cattolica in San Clemente papa - Roma, Monte Sacro, Valli