Domenica 4 Ottobre– 27° del Tempo Ordinario - Lezionario dell’anno A per le
domeniche e le solennità – colore liturgico: verde – salterio: 3° settimana
- Letture della Messa - avvisi di Azione Cattolica.
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Sintesi dell’omelia svolta durante la Messa andata in onda dalle 10 sulla rete televisiva Rai 1 dalla Basilica di S. Francesco in Assisi. Celebrava l’arcivescovo di Pesaro Piero Coccia
-
Summary of the homily given during the Mass aired from 10 on the Rai 1 television network from the Basilica of St. Francis in Assisi. The Archbishop of Pesaro Piero Coccia celebrated
Osservazioni ambientali:
cielo nuvoloso. La temperatura ambientale: 17°C.
Environmental observations: cloudy sky. Ambient temperature: 17° C.
Un augurio di pace a
tutti i lettori!
Wishes for peace to all readers!
Le riunioni
del gruppo AC San Clemente in presenza, in parrocchia, riprenderanno IL 10 OTTOBRE,
ALLE ORE 17, IN SALA ROSSA. I soci riceveranno questa notizia anche nella Lettera
ai soci - Ottobre 2020, per posta ordinaria.
Ricorderemo il nostro grande Ciccio, che ci
ha lasciato a luglio, dopo una fase di dolorosa malattia.
The meetings of the
AC San Clemente group in presence, in the parish, will resume OCTOBER 10, AT 5
PM, IN THE RED ROOM. Members will also receive this news in the Letter to
Members - October 2020, by ordinary mail.
We will remember our great Ciccio, who left
us in July, after a phase of painful illness.
RACCOMANDIAMO DI OSSERVARE LE PRESCRIZIONI
DELL’AUTORITA’ SANITARIA:
1) indossare la maschera
facciale anche all’aperto, coprendo anche il naso;
2) mantenere una distanza
non inferiori a m 2 dagli altri;
3) evitare gli
assembramenti di persone.
LA PANDEMIA
A ROMA STA PEGGIORANDO.
Oggi, in quanto persona a maggior rischio in caso di contagio per età e storia clinica, parteciperò alla messa trasmessa in televisione.
WE RECOMMEND TO FOLLOW THE
REQUIREMENTS OF THE HEALTH AUTHORITY:
1) wear the face mask even outdoors, also covering the nose;
2) keep a distance of not less than 2 meters from the others;
3) avoid gatherings of people.
THE PANDEMIC IN ROME IS GETTING
WORSE.
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RIUNIONE IN GOOGLE MEET
DEL GRUPPO DI AC SAN CLEMENTE!
17 OTTOBRE ALLE 17
IL 17 ALLE 17!
La prima riunione on
line, con l’applicativo Google Meet, si terrà sabato 17 ottobre, alle ore 17
sul tema “Come siamo popolo?”.
The first online
meeting, with the Google Meet application, will be held on Saturday, October
17, at 5 pm on the theme "How are we people?".
Per partecipare:
a)acquisire un account
Google;
b)inviare a
mario.ardigo@acsanclemente.net una email comunicando il proprio nome, la email
usata per registrarsi su Google e con la quale si vuole partecipare, la
propria parrocchia e i temi di interesse. Esempio:
Sono: Nome
email: abcd@pro.it
parrocchia: san Pio -
Comune di Velespiegate
temi di interesse:
associazionismo laicale, viaggi spaziali
Potranno partecipare persone residenti in
Italia anche se non iscritte al nostro
gruppo parrocchiale di Azione Cattolica.
Only people residing
in Italy may participate, even if not registered in our Catholic Action parish
group.
Per
questa prima riunione, l'invio dei codici di accesso ai non iscritti al gruppo
terminerà quando si sarà raggiunto il numero di 40 partecipanti. Nelle riunioni
successive proveremo gradualmente ad aumentare quel numero, tenendo conto dei
problemi che l'esperienza farà emergere, quanto a coordinamento della riunione
e ad efficienza di connessione.
A chi ha richiesto
di partecipare verrà inviato via email il codice di accesso.
I dati delle persone non iscritte al gruppo di AC San Clemente
verranno cancellati dopo ogni riunione e dovranno essere nuovamente inviati per
partecipare alla riunione successiva.
Nel post del 22 settembre scorso, "AC SAN CLEMENTE - 1°
RIUNIONE CON GOOGLE MEET", il programma dettagliato e tutte
le istruzioni per partecipare
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Le idee di popolo e di nazione sono
di nuovo al centro del dibattito pubblico. Ne ha scritto anche il Papa. Vi
propongo di iniziare a discuterne anche tra noi nella prossima riunione in
Google Meet. I testi di riferimento per il confronto sono la sintesi
dei temi politici dell’enciclica Laudato
si’ che ho pubblicato sul blog, nel post che precede, e,
comunque, l’intera enciclica per chi la conosce meglio, leggibile su
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html
*************************
L’Azione
Cattolica Italiana è un’associazione di laici nella chiesa cattolica che si
impegnano liberamente per realizzare,
nella comunità cristiana e nella società civile, una specifica esperienza,
ecclesiale e laicale, comunitaria e organica, popolare e democratica. (dallo Statuto)
Italian Catholic Action is an association of lay people in the Catholic
Church who are freely committed to creating a specific ecclesial and lay,
community and organic, popular and democratic experience in the Christian
community and in civil society. (from the Statute)
**********************************
Note: after
the Italian text there is the translation in English, done with the help of
Google Translator. I tried to correct, within the limits of my knowledge of
English, some inaccuracies that automatic translation still inevitably entails.
I have experimented that even with these inaccuracies the translation allows us
to be understood by those who speak English, in the many national versions of
the world, or who use it as a second or third language. It is the function that
in ancient times carried out the Greek. Trying to be understood by other
peoples corresponds to an ancient vocation of the Church of Rome, which is
still current. The biblical
texts in English are taken from, from other Catholic sites in English and from
http://www.vatican.va/archive/ENG0839/_INDEX.HTM (The New American
Bible); the texts in english of the documents of the
Second Vatican Council, are taken from sites of Holy See.
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Pillole di Concilio / Council pills
Dalla Costituzione
dogmatica sulla Chiesa Luce per le genti
- Lumen gentium, del
Concilio Vaticano 2° (1962-1965)
From the
Dogmatic Constitution on the Church Light
of Nations - Lumen Gentium, of
the 2nd Vatican Council (1962-1965)
IL POPOLO
DI DIO
Nuova alleanza e nuovo popolo
9. In ogni tempo e in ogni nazione è
accetto a Dio chiunque lo teme e opera la giustizia (cfr. At 10,35). Tuttavia
Dio volle santificare e salvare gli uomini non individualmente e senza alcun
legame tra loro, ma volle costituire di loro un popolo, che lo riconoscesse
secondo la verità e lo servisse nella santità.
Scelse quindi per sé il
popolo israelita, stabilì con lui un'alleanza e lo formò lentamente,
manifestando nella sua storia se stesso e i suoi disegni e santificandolo per
sé. Tutto questo però avvenne in preparazione e figura di quella nuova e
perfetta alleanza da farsi in Cristo, e di quella più piena rivelazione che
doveva essere attuata per mezzo del Verbo stesso di Dio fattosi uomo. «Ecco
venir giorni (parola del Signore) nei quali io stringerò con Israele e con
Giuda un patto nuovo... Porrò la mia legge nei loro cuori e nelle loro menti
l'imprimerò; essi mi avranno per Dio ed io li avrò per il mio popolo... Tutti
essi, piccoli e grandi, mi riconosceranno, dice il Signore » (Ger 31,31-34).
Cristo istituì questo nuovo patto cioè la nuova alleanza nel suo sangue (cfr. 1
Cor 11,25), chiamando la folla dai Giudei e dalle nazioni, perché si fondesse
in unità non secondo la carne, ma nello Spirito, e costituisse il nuovo popolo
di Dio. Infatti i credenti in Cristo, essendo stati rigenerati non di seme
corruttibile, ma di uno incorruttibile, che è la parola del Dio vivo (cfr. 1 Pt
1,23), non dalla carne ma dall'acqua e dallo Spirito Santo (cfr. Gv 3,5-6),
costituiscono « una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una nazione santa, un
popolo tratto in salvo... Quello che un tempo non era neppure popolo, ora
invece è popolo di Dio » (1 Pt 2,9-10).
Questo popolo messianico
ha per capo Cristo « dato a morte per i nostri peccati e risuscitato per la
nostra giustificazione » (Rm 4,25), e che ora, dopo essersi acquistato un nome
che è al di sopra di ogni altro nome, regna glorioso in cielo. Ha per
condizione la dignità e la libertà dei figli di Dio, nel cuore dei quali dimora
lo Spirito Santo come in un tempio. Ha per legge il nuovo precetto di amare
come lo stesso Cristo ci ha amati (cfr. Gv 13,34). E finalmente, ha per fine il
regno di Dio, incominciato in terra dallo stesso Dio, e che deve essere
ulteriormente dilatato, finché alla fine dei secoli sia da lui portato a
compimento, quando comparirà Cristo, vita nostra (cfr. Col 3,4) e « anche le
stesse creature saranno liberate dalla schiavitù della corruzione per
partecipare alla gloriosa libertà dei figli di Dio » (Rm 8,21). Perciò il
popolo messianico, pur non comprendendo effettivamente l'universalità degli
uomini e apparendo talora come un piccolo gregge, costituisce tuttavia per
tutta l'umanità il germe più forte di unità, di speranza e di salvezza.
Costituito da Cristo per una comunione di vita, di carità e di verità, è pure
da lui assunto ad essere strumento della redenzione di tutti e, quale luce del
mondo e sale della terra (cfr. Mt 5,13-16), è inviato a tutto il mondo.
Come già l'Israele secondo
la carne peregrinante nel deserto viene chiamato Chiesa di Dio (Dt 23,1 ss.),
così il nuovo Israele dell'era presente, che cammina alla ricerca della città
futura e permanente (cfr. Eb 13,14), si chiama pure Chiesa di Cristo (cfr. Mt
16,18); è il Cristo infatti che l'ha acquistata col suo sangue (cfr. At 20,28),
riempita del suo Spirito e fornita di mezzi adatti per l'unione visibile e
sociale. Dio ha convocato tutti coloro che guardano con fede a Gesù, autore
della salvezza e principio di unità e di pace, e ne ha costituito la Chiesa,
perché sia agli occhi di tutti e di ciascuno, il sacramento visibile di questa
unità salvifica. Dovendosi essa estendere a tutta la terra, entra nella storia
degli uomini, benché allo stesso tempo trascenda i tempi e i confini dei
popoli, e nel suo cammino attraverso le tentazioni e le tribolazioni è
sostenuta dalla forza della grazia di Dio che le è stata promessa dal Signore,
affinché per la umana debolezza non venga meno alla perfetta fedeltà ma
permanga degna sposa del suo Signore, e non cessi, con l'aiuto dello Spirito
Santo, di rinnovare se stessa, finché attraverso la croce giunga alla luce che
non conosce tramonto.
ON THE PEOPLE OF GOD
9. At all times and in
every race God has given welcome to whosoever fears Him and does what is
right.(85) God, however, does not make men holy and save them merely as
individuals, without bond or link between one another. Rather has it pleased
Him to bring men together as one people, a people which acknowledges Him in
truth and serves Him in holiness. He therefore chose the race of Israel as a
people unto Himself. With it He set up a covenant. Step by step He taught and
prepared this people, making known in its history both Himself and the decree
of His will and making it holy unto Himself. All these things, however, were
done by way of preparation and as a figure of that new and perfect covenant,
which was to be ratified in Christ, and of that fuller revelation which was to
be given through the Word of God Himself made flesh. "Behold the days
shall come saith the Lord, and I will make a new covenant with the House of
Israel, and with the house of Judah . . . I will give my law in their bowels,
and I will write it in their heart, and I will be their God, and they shall be
my people . . . For all of them shall know Me, from the least of them even to the
greatest, saith the Lord. Christ instituted this new covenant, the new
testament, that is to say, in His Blood, calling together a people made up of
Jew and gentile, making them one, not according to the flesh but in the Spirit.
This was to be the new People of God. For those who believe in Christ, who are
reborn not from a perishable but from an imperishable seed through the word of
the living God, not from the flesh but from water and the Holy Spirit, are
finally established as "a chosen race, a royal priesthood, a holy nation,
a purchased people . . . who in times past were not a people, but are now the
people of God".
That messianic people has Christ for its head, "Who was delivered
up for our sins, and rose again for our justification", and now, having
won a name which is above all names, reigns in glory in heaven. The state of
this people is that of the dignity and freedom of the sons of God, in whose
hearts the Holy Spirit dwells as in His temple. Its law is the new commandment
to love as Christ loved us. Its end is the kingdom of God, which has been begun
by God Himself on earth, and which is to be further extended until it is
brought to perfection by Him at the end of time, when Christ, our life, shall
appear, and "creation itself will be delivered from its slavery to
corruption into the freedom of the glory of the sons of God". So it is
that that messianic people, although it does not actually include all men, and
at times may look like a small flock, is nonetheless a lasting and sure seed of
unity, hope and salvation for the whole human race. Established by Christ as a
communion of life, charity and truth, it is also used by Him as an instrument
for the redemption of all, and is sent forth into the whole world as the light
of the world and the salt of the earth.
Israel according to the flesh, which wandered as an exile in the desert,
was already called the Church of God. So likewise the new Israel which while
living in this present age goes in search of a future and abiding city is called the Church of Christ. For He has
bought it for Himself with His blood, has filled it with His Spirit and
provided it with those means which befit it as a visible and social union. God
gathered together as one all those who in faith look upon Jesus as the author
of salvation and the source of unity and peace, and established them as the
Church that for each and all it may be the visible sacrament of this saving
unity. While it transcends all limits of
time and confines of race, the Church is destined to extend to all regions of
the earth and so enters into the history of mankind. Moving forward through
trial and tribulation, the Church is strengthened by the power of God's grace,
which was promised to her by the Lord, so that in the weakness of the flesh she
may not waver from perfect fidelity, but remain a bride worthy of her Lord, and
moved by the Holy Spirit may never cease to renew herself, until through the
Cross she arrives at the light which knows no setting.
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Letture bibliche della Messa - Biblical readings of the Mass
Prima lettura -1st
Reading
Dal libro del profeta
Isaia (Is 5,1-7)
From the
book of the prophet Isaiah (Isa 5:1-7)
Voglio
cantare per il mio diletto il mio cantico d'amore per la sua vigna. Il mio
diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle. Egli l'aveva dissodata e
sgombrata dai sassi e vi aveva piantato viti pregiate; in mezzo vi aveva
costruito una torre e scavato anche un tino. Egli aspettò che producesse uva;
essa produsse, invece, acini acerbi. E ora, abitanti di Gerusalemme e uomini di
Giuda, siate voi giudici fra me e la mia vigna.
Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto? Perché,
mentre attendevo che producesse uva, essa ha prodotto acini acerbi? Ora voglio
farvi conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: toglierò la sua siepe e si
trasformerà in pascolo; demolirò il suo muro di cinta e verrà calpestata. La
renderò un deserto, non sarà potata né vangata e vi cresceranno rovi e pruni;
alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti è la casa d'Israele; gli abitanti
di Giuda sono la sua piantagione preferita. Egli si aspettava giustizia ed ecco
spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi.
Let
me sing for my beloved my love-song concerning his vineyard:
My beloved had
a vineyard on a very fertile hill. He dug it and cleared it of stones, and
planted it with choice vines;
he built a watchtower in the midst of it, and hewed out a wine vat in it;
he expected it to yield grapes, but it
yielded wild grapes. And now, inhabitants of Jerusalem and people of Judah,
judge between me and my vineyard. What more was there to do for my vineyard
that I have not done in it?
When I expected it to yield grapes, why
did it yield wild grapes?
And now I will tell you what I will do to my vineyard.
I will remove its hedge, and it shall
be devoured;
I will break down its wall, and it
shall be trampled down. I will make it a waste; it shall not be pruned or hoed,
and it shall be overgrown with briers and thorns
I will also command the clouds that
they rain no rain upon it. For the vineyard of the Lord of hosts is the house
of Israel,
and the people of Judah are his pleasant planting;
he expected justice, but saw bloodshed
righteousness, but heard a cry!
Salmo responsoriale
Dal salmo 79
Responsorial psalm
From the psalm 79
Ritornello / Response:
La vigna del Signore è
la casa d'Israele.
The vineyard of the Lord is the house of Israel.
Hai sradicato una vite
dall'Egitto,
hai scacciato le genti e l'hai trapiantata.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare,
arrivavano al fiume i suoi germogli.
Perché hai aperto brecce
nella sua cinta
e ne fa vendemmia ogni passante?
La devasta il cinghiale del bosco
e vi pascolano le bestie della campagna.
Dio degli eserciti,
ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell'uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci
allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Signore, Dio degli eserciti, fa' che ritorniamo,
fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
You
brought a vine out of Egypt;
to plant it you drove out the nations.
It stretched out its branches to the sea,
to the Great River it stretched out its shoots.
Then why have
you broken down its walls?
It is plucked by all who pass by.
It is ravaged by the boar of the forest,
devoured by the beasts of the field.
God of hosts,
turn again, we implore,
look down from heaven and see.
Visit this vine and protect it,
the vine your right hand has planted.
And we shall
never forsake you again:
give us life that we may call upon your name.
God of hosts, bring us back;
let your face shine on us and we shall be saved.
Seconda lettura
Dalla lettera di San
Paolo apostolo ai Filippesi (Fil 4, 6-9))
2nd
Reading – Philippians 4:6-9
Fratelli, non angustiatevi per nulla, ma in
ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere,
suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza,
custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. In conclusione,
fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello
che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò
che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri.
Le cose che avete imparato, ricevuto,
ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica.
E il Dio della pace sarà con voi!
Do not worry about anything, but in everything by prayer and
supplication with thanksgiving let your requests be made known to God. And the
peace of God, which surpasses all understanding, will guard your hearts and
your minds in Christ Jesus.
Finally,
beloved, whatever is true, whatever is honourable, whatever is just, whatever
is pure, whatever is pleasing, whatever is commendable, if there is any
excellence and if there is anything worthy of praise, think about these things.
Keep on doing the things that you have learned and received and heard and seen
in me, and the God of peace will be with you.
Acclamazione al Vangelo
Acclamation to the
Gospel
Alleluia, alleluia.
Io ho
scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga. (Cfr. Gv 15,16)
I have chosen you, says the Lord,
to go and bear fruit
and your fruit remains. (Cf. Jn 15:16)
Alleluia.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 21,33-43)
Gospel – Matthew
Gospel
From the Gospel according to Matthew 21:33-43
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del
popolo: «Ascoltate un'altra parabola: c'era un uomo, che possedeva un terreno e
vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il
torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò
lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai
contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo
bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri
servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo
mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto per mio figlio!.
Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra
loro: Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!.
Lo presero, lo cacciarono
fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna,
che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire
miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli
consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete
mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartato è
diventata la pietra d'angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una
meraviglia ai nostri occhi?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno
di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
Jesus said to the chief priests and elders:
“Listen to another parable. There was a landowner who planted a vineyard, put a
fence around it, dug a wine press in it, and built a watchtower. Then he leased
it to tenants and went to another country. When the harvest time had come, he
sent his slaves to the tenants to collect his produce. But the tenants seized
his slaves and beat one, killed another, and stoned another. Again he sent
other slaves, more than the first; and they treated them in the same way.
Finally he sent his son to them, saying, ‘They will respect my son.’ But when
the tenants saw the son, they said to themselves, ‘This is the heir; come, let
us kill him and get his inheritance.” So they seized him, threw him out of the
vineyard, and killed him. Now when the owner of the vineyard comes, what will
he do to those tenants?” They said to him, “He will put those wretches to a
miserable death, and lease the vineyard to other tenants who will give him the
produce at the harvest time.” Jesus said to them, “Have you never read in the
scriptures: ‘The stone that the builders rejected has become the cornerstone;
this was the Lord’s doing, and it is amazing in our eyes’? Therefore I tell
you, the kingdom of God will be taken away from you and given to a people that
produces its fruit.”
Sintesi dell’omelia svolta durante la Messa andata in onda dalle 10 sulla
rete televisiva Rai 1 dalla Basilica di S. Francesco in Assisi. Celebrava l’arcivescovo di Pesaro Piero Coccia
-
Summary of the homily given during the Mass aired from 10 on the Rai 1
television network from the Basilica of St. Francis in Assisi. The Archbishop of Pesaro Piero Coccia celebrated
Vogliamo attingere dall’esempio di S.
Francesco la luce di cui abbiamo bisogno. Quest’anno sono le Marche ad aver
offerto l’olio che alimenterà per tutto l’anno la lampada che arde sulla tomba
del santo.
L’epidemia da Covid 19 e il terremoto hanno
duramente colpito le Marche.
Si ha l’impegno di ricostruire e rinnovare.
Isaia rimprovera la Casa d’Israele per non
aver curato la vigna del signore e chiede un impegno di cambiamento di rotta e di ricostruzione.
La figura di S. Francesco evoca l’impegno a
ricostruire la vigna del Signora, anche nelle sofferenze del popolo, materiale,
sociale, spirituale ed etica, nel segno della speranza.
La comunità cristiana, nel segno del Cristo,
deve porsi per quella via. L’amore di Cristo è stato riversato nei nostri
cuori, come insegna S. Paolo. Nessuno deve sentirsi escluso.
S. Paolo invita la comunità alla preghiera di
ringraziamento e a volare alto, verso la virtù. Allora il Dio della pace sarà
con noi.
Anche la vita di S. Francesco è stato un inno
alla bontà e alla pace. E’ necessario un
cambio di cultura, verso una cultura segnata dalla solidarietà e dalla
fraternità. La comunità cristiana si senta protagonista della rivoluzione
spirituale e culturale iniziata da Gesù.
Nel Vangelo siamo richiamati alla
responsabilità e alla fedeltà. S.Francesco ha seguito quell’insegnamento. Anche
a noi è stata affidata una parte della vigna del Signore, un segmento di
umanità che va amata e rigenerata. Tutto ciò che è umano ci riguarda come
credente, verso una ecologia integrale.
S. Francesco, esempio di vera umanità, ci
aiuti a costruire un futuro di fraternità, per una vita nuova e una società
nuova.
Papa Francesco ce lo ricorda firmando l’enciclica
Fratelli tutti.
Durante l'omelia |
The Covid 19 epidemic and the earthquake have hit the Marche hard.
There is a commitment to rebuild and renew.
Isaiah reproaches the House of Israel for not taking care of the Lord's vineyard and asks for a commitment to change course and rebuild.
The figure of St. Francis evokes the commitment to rebuild the vineyard of the Lady, even in the sufferings of the people, material, social, spiritual and ethical, in the sign of hope.
The Christian community, in the sign of Christ, must take that path. The love of Christ has been poured into our hearts, as St. Paul teaches. Nobody should feel excluded.
St. Paul invites the community to a prayer of thanksgiving and to fly high, towards virtue. Then the God of peace will be with us.
The life of St. Francis was also a hymn to goodness and peace. A change of culture is needed, towards a culture marked by solidarity and fraternity. The Christian community feels it is the protagonist of the spiritual and cultural revolution begun by Jesus.
In the Gospel we are called to responsibility and fidelity. St. Francis followed that teaching. We too have been entrusted with a part of the Lord's vineyard, a segment of humanity that must be loved and regenerated. Everything that is human concerns us as a believer, towards an integral ecology.
St. Francis, example of true humanity, help us to build a future of fraternity, for a new life and a new society.
Pope Francis reminds us of this by signing the encyclical Brothers All.
Il card. Agostino Vallini, legato pontificio per le
basiliche di San Francesco e di S. Maria degli
Angeli in Assisi, impartisce la benedizione solenne al termine della Messa
Avvisi del parroco /
Notices from the parson
/
Avvisi di Azione
Cattolica: / Catholic Action Notices:
Le riunioni
del gruppo AC San Clemente in presenza, in parrocchia, riprenderanno IL 10
OTTOBRE, ALLE ORE 17, IN SALA ROSSA. I soci riceveranno questa notizia anche
nella Lettera ai soci - Ottobre 2020, per posta
ordinaria.
La
prima riunione on line, con l’applicativo Google Meet, si terrà sabato 17
ottobre, alle ore 17 sul tema “Come siamo
popolo?”.
The meetings of the AC San Clemente group in presence, in the parish, will
resume OCTOBER 10, AT 5 PM, IN THE RED ROOM. Members will also receive this
news in the Letter to Members - October
2020, by ordinary mail.
The first online meeting, with the Google Meet application, will be held on
Saturday, October 17 October, at 5 pm on the theme "How are we people?".