Domenica 25 Ottobre 2020 – 30° del Tempo Ordinario - Lezionario dell’anno A per le domeniche e le solennità – colore liturgico: verde – salterio: 2° settimana -Letture della Messa - Sintesi dell’omelia svolta durante la Messa andata in onda dalle ore 11 sulla rete televisiva Rai 1 dalla Chiesa madre di San Nicola Magno in Salve (nella regione Puglia, in provincia di Lecce), celebrata da monsignor Vito Angiuli, vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca
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Sunday, October 25, 2020 - 30th of Ordinary Time -
Lectionary of year A for Sundays and solemnities - liturgical color: green -
psalter: 2nd week - Readings the Mass - Summary of the homily given during the Mass aired from
11am o’clock on the Rai 1 television network from the Mother church of San
Nicola Magno in Salve (in the Puglia region, in the province of Lecce),
celebrated by Monsignor Vito Angiuli, bishop of Ugento-Santa Maria di Leuca
Osservazioni ambientali:
cielo poco nuvoloso. La temperatura
ambientale: 16°C.
Environmental observations: sky partially covered by clouds. Ambient temperature: 16° C.
Un augurio di pace a tutti i lettori!
Wishes for peace to all readers!
Benvenuto al nuovo
assistente ecclesiastico don Emanuele!
Welcome to the new ecclesiastical assistant don Emanuele!
Poiché
per età e storia clinica sono persona a maggior rischio in caso di contagio da
Covid 19, dato l’aggravarsi della pandemia a Roma questa domenica assisterò
alla Messa trasmessa in televisione dal canale Rai 1.
Since I am a person at greatest risk in the event of contagion from Covid
19 due to age and clinical history, given the worsening of the pandemic in Rome
this Sunday I will attend Mass broadcast on television by Rai 1.
Le riunioni
del gruppo AC San Clemente in presenza, in parrocchia, dopo l’incontro di
ieri sono state di nuovo sospese, in
attesa di una evoluzione favorevole della pandemia da Covid 19, che attualmente
si sta aggravando.
I soci riceveranno notizie ulteriori con note
sul blog http://acvivearomavalli.blogspot.com e mediante la mailing lista del
gruppo e anche con i prossimi invii per posta ordinaria della Lettera ai soci.
Fino a che non sarà possibile riprendere le
riunioni in presenza, ci riuniremo in videoconferenza in Google Meet. Il prossimo incontro è previsto per sabato 14
Novembre, alle ore 17. L'incontro è riservato ai membri del gruppo. La
videoconferenza sarà attivata dalle ore 16:45: da quel momento si potrà
accedere, con il codice che sarà inviato ai soci mediante la mailing list del
gruppo. Per partecipare è necessario
accedere prima a Google, con la email
con la quale si è registrati in Google
e la password che è stata scelta quando ci si è registrati. Occorre comunicare
a mario.ardigo@acsanclemente.net la email con la quale ci si è registrati in Google: sarete riconosciuti con quella
email quando chiederete di accedere alla videoconferenza Meet.
The meetings of the AC San Clemente group in presence,
in the parish, after yesterday’s meeting have been suspended again, pending a
favorable evolution of the Covid 19 pandemic, which is currently worsening.
The members will receive further news with
notes on the blog http://acvivearomavalli.blogspot.com and through the group
mailing list and also with the next mailings of the Letter to the members by
ordinary mail.
Until we can
resume face-to-face meetings, we will videoconference in Google Meet. The next
meeting is scheduled for Saturday 14 November, at 5 pm. The meeting is reserved
for members of the group. The videoconference will be activated from 4:45 pm:
from that moment it will be possible to access, with the code that will be sent
to the members through the group's mailing list. To participate you must first
log in to Google, with the email with which you registered in Google and the
password that was chosen when you registered. It is necessary to communicate to
mario.ardigo@acsanclemente.net the email with which you registered in Google:
you will be recognized with that email when you ask to access the Meet
videoconference
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RACCOMANDIAMO DI OSSERVARE
LE PRESCRIZIONI DELL’AUTORITA’ SANITARIA:
1) indossare la maschera
facciale anche all’aperto, coprendo anche il naso;
2) mantenere una distanza
non inferiori a m 2 dagli altri;
3) evitare gli
assembramenti di persone, anche al momento di ricevere la Comunione.
LA PANDEMIA
A ROMA STA PEGGIORANDO. IL RISCHIO DI CONTAGIARSI AUMENTA.
WE RECOMMEND TO FOLLOW THE
REQUIREMENTS OF THE HEALTH AUTHORITY:
1) wear the face mask even outdoors, also covering the nose;
2) keep a distance of no less than m 2 from the others;
3) avoid gatherings of people, even at the moment of receiving
Communion.
THE PANDEMIC IN ROME IS WORSE.
THE RISK OF GETTING INFECTED INCREASES
Bisognerà evitare di venire
a) se si
hanno la febbre o sintomi respiratori, in particolare la tosse e l’impulso a sternutire;
b) se nelle ultime due settimane si è stati, per
più di quindici minuti, vicini a persone poi risultate contagiate;
c) se, comunque, si hanno altri motivi di
sospettare di essere stati contagiati:
d) se il medico ha prescritto il test molecolare
(tampone) per Covid 19;
e) se si è in attesa dell’esito del test
molecolare per Covid 19;
f) durante il tempo in cui si deve rimanere in quarantena per disposizione
dell’autorità sanitaria.
Sintomi di
possibile contagio da Covid 19 sono: febbre oltre i 37,5%, tosse insistente,
congiuntivite, perdita del gusto o dell’olfatto, affanno respiratorio insorto
di recente, sensazione di grande spossatezza. Basta che se ne abbia uno solo
per sospettare di essere stati contagiati, con la conseguente necessità di
ridurre i contatti personali fino ad accertamenti sanitari che lo escludano.
Ricordiamoci che la vita delle persone è più importante della pratica
liturgica o associativa.
Riflettiamo su questo brano evangelico [dal Vangelo secondo Matteo 12,
1-13]:
Un giorno Gesù passava
attraverso i campi di grano. Era *sabato, e i suoi *discepoli strapparono
alcune spighe e le mangiarono perché avevano fame.
I farisei se ne
accorsero, e dissero a Gesù: — Guarda! i tuoi discepoli fanno ciò che la nostra
Legge non permette di fare nel giorno del riposo.
Gesù rispose:
— Ma non avete letto, nella Bibbia, che cosa fece Davide un giorno che lui e i
suoi compagni ebbero fame? Come sapete, entrò nel Tempio e tutti
mangiarono i pani offerti a Dio. Non avrebbero potuto prenderli, perché la
Legge dice che soltanto i *sacerdoti possono mangiare quei pani. Oppure
non avete letto nei libri della legge di Mosè che cosa fanno i sacerdoti?
Quando è sabato, essi nel Tempio non rispettano la legge del riposo, eppure non
sono colpevoli. Ebbene, io vi assicuro che qui c’è qualcuno che è
più importante del Tempio! Se voi sapeste veramente il significato
di queste parole della Bibbia Misericordia io voglio, non sacrifici
non avreste condannato uomini senza colpa. Infatti, il
Figlio dell’uomo è padrone del sabato.
Gesù andò via
di là ed entrò nella sinagoga. Tra la gente c’era un uomo che aveva una
mano paralizzata. Alcuni farisei, che cercavano il modo di accusare Gesù, gli
fecero questa domanda: — La nostra *Legge permette di guarire un uomo in giorno
di sabato ? Gesù rispose: — Se uno di voi ha soltanto una pecora e
questa, in giorno di sabato, va a cadere in un fosso, certo la afferra e la
tira fuori. E un uomo non vale molto più di una pecora? Perciò la Legge
permette di fare del bene a qualcuno anche se è sabato. Poi
Gesù disse all’uomo malato: «Dammi la tua mano». Gliela diede e la sua mano
ritornò perfettamente sana come l’altra.
[versione TILC Traduzione interconfessionale in lingua corrente]
Come fu
scritto nell’enciclica Il Vangelo della
vita, diffusa nel 1995 sotto
l’autorità del papa Giovanni Paolo 2°:
« Il Vangelo della vita sta al cuore del messaggio
di Gesù. Accolto dalla Chiesa ogni giorno con amore, esso va annunciato con
coraggiosa fedeltà come buona novella agli uomini di ogni epoca e cultura.
[La vita terrena è] realtà sacra che ci viene affidata
perché la custodiamo con senso di responsabilità e la portiamo a perfezione
nell'amore e nel dono di noi stessi a Dio e ai fratelli.
Il Vangelo dell'amore di Dio per l'uomo, il Vangelo della dignità della
persona e il Vangelo della vita sono un unico e indivisibile Vangelo.»
L’estremismo liturgico in tempi di pandemia da Covid 19 non è evangelico, perché mette in pericolo la
vita delle altre persone.
Liturgical
extremism in times of a Covid 19 pandemic is not evangelical,
because it endangers the lives of other people.
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Trascrivo
dal Web:
Passando
in rassegna le più recenti evidenze scientifiche, i ricercatori sottolineano
come la gran parte dei contagi avvenga in casa: i conviventi hanno un rischio
sei volte maggiore di essere infettati rispetto agli altri contatti stretti. I
più esposti sono i coniugi dei malati e gli anziani che vivono in famiglia con
persone più giovani. Il rischio è alto anche negli ospedali, nelle case di
cura, nei dormitori e nelle carceri, dove i contatti sono ripetuti e stretti,
in genere tra persone di età più avanzata.
A livello di comunità, la trasmissione dell'infezione risente molto dell'azione
degli asintomatici, che rispetto ai malati continuano a circolare pur avendo
una carica virale paragonabile. La diffusione del virus può diventare
superdiffusione in particolari contesti, come nei cori, nei grandi magazzini e
negli eventi religiosi, dove le persone hanno più contatti
ravvicinati in un breve arco di tempo. Esistono poi dei contesti in cui la
trasmissione può essere amplificata se più infezioni avvengono una dopo l'altra
in rapida successione, come si è già visto nei mattatoi, nelle
chiese e nelle scuole.
da
ANSA 23 ottobre 2020 - articolo di Elisa Buson - fonte: un articolo scientifico
della Johns Hopkins University di Baltimora, pubblicato sulla
rivista Science.
I transcribe from the
Web:
By reviewing the most
recent scientific evidence, the researchers underline that most of the
infections occur at home: cohabitants have a six times greater risk of being
infected than other close contacts. The most exposed are the spouses of the
sick and the elderly who live in a family with younger people. The risk is also
high in hospitals, nursing homes, dormitories and prisons, where contacts are
repeated and close, usually between older people.
At the community level, the transmission of
the infection is greatly affected by the action of asymptomatics, who continue
to circulate compared to the sick despite having a comparable viral load. The
spread of the virus can become super-spread in particular settings, such as in
choirs, department stores and religious events, where people have more close
contacts in a short period of time. There are also contexts in which
transmission can be amplified if several infections occur one after the other
in rapid succession, as has already been seen in slaughterhouses, churches and
schools.
from ANSA 23 October
2020 - article by Elisa Buson - source: a scientific article from Johns Hopkins
University in Baltimore, published in the journal Science.
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RIUNIONE IN GOOGLE MEET
DEL GRUPPO DI AC SAN CLEMENTE!
sabato
14 novembre ALLE 17
AC
SAN CLEMENTE GROUP MEETING IN GOOGLE MEET!
November
14, saturday AT 17
IL 14 ALLE 17!
14th at 5pm
La prima riunione ordinaria del gruppo AC San
Clemente, su tematiche religiose, si svolgerà sabato 14 novembre alle ore
17. Potranno partecipare solo i soci del
gruppo. A novembre ci si potrà iscrivere al gruppo, inviando per email la
propria richiesta a mario.ardigo@acsanclemente.net. Si sarà ricontattati dalla
persona del gruppo incaricata di raccogliere le adesioni.
The first ordinary meeting
of the AC San Clemente group, on religious issues, will take place on Saturday
14 November at 5 pm. Only group members can participate. In November, you can
join the group by sending your request by email to
mario.ardigo@acsanclemente.net. You will be contacted by the person in the
group in charge of collecting adhesions.
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L’Azione
Cattolica Italiana è un’associazione di laici nella chiesa cattolica che si
impegnano liberamente per realizzare,
nella comunità cristiana e nella società civile, una specifica esperienza,
ecclesiale e laicale, comunitaria e organica, popolare e democratica. (dallo Statuto)
Italian Catholic Action is an association of lay people in the Catholic
Church who are freely committed to creating a specific ecclesial and lay,
community and organic, popular and democratic experience in the Christian
community and in civil society. (from the
Statute)
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E’ tempo di essere irrequieti, non tiepidi, né
timorosi. La stagione nella quale viviamo
ci chiede d prendere slancio, che vuol dire anche acquistare un po’ di coraggio per liberarci dai timori
che non fanno aprire al dialogo fecondo,
che riducono le certezze a ponti levatoi e le prassi consolidate a zavorre che
impediscono di osare. Non è un momento di poterci limitare a fare ciò che
abbiamo sempre fatto solo perché «si è sempre fatto così». […] Vale per tutti,
bambini, ragazzi, giovani e adulti, laici e sacerdoti. Tutti dobbiamo essere
lieti di essere continuamente sollecitati a non accontentarci di una vita di
fede tiepida e sonnolenta, che non agita l’esistenza e non costringe a porsi
delle domande, a rivedere delle certezze.
[da: Matteo Truffelli, Credenti inquieti.
Laici associati nella Chiesa dell’Evangelii Gaudium, AVE 2016]
It is time to be restless,
not lukewarm, nor fearful. The season in which we live asks us to gain
momentum, which also means acquiring a little courage to free ourselves from
fears that do not open up to fruitful dialogue, that reduce certainties to drawbridges
and consolidated practices to ballast that prevent us from daring . It is not a
time to be able to limit ourselves to doing what we have always done just
because "it has always been done this way". […] It applies to
everyone, children, teenagers, young people and adults, lay people and priests.
We must all be happy to be continually urged not to be satisfied with a life of
lukewarm and sleepy faith, which does not agitate existence and does not force
us to ask ourselves questions, to review certainties.
[from the book: Matteo
Truffelli, Restless Believers. Lay associates in the Church of Evangelii
Gaudium, AVE 2016]
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Note: after
the Italian text there is the translation in English, done with the help of
Google Translator. I tried to correct, within the limits of my knowledge of
English, some inaccuracies that automatic translation still inevitably entails.
I have experimented that even with these inaccuracies the translation allows us
to be understood by those who speak English, in the many national versions of
the world, or who use it as a second or third language. It is the function that
in ancient times carried out the Greek. Trying to be understood by other
peoples corresponds to an ancient vocation of the Church of Rome, which is
still current. The biblical
texts in English are taken from https://www.associationofcatholicpriests.ie, from other Catholic sites in English and from http://www.vatican.va/archive/ENG0839/_INDEX.HTM
(The New American Bible); the texts in english of the
documents of the Second Vatican Council, are taken from sites of Holy See.
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Pillole di Concilio / Council pills
Dalla Costituzione
dogmatica sulla Chiesa Luce per le genti
- Lumen gentium, del
Concilio Vaticano 2° (1962-1965)
From the
Dogmatic Constitution on the Church Light
of Nations - Lumen Gentium, of
the 2nd Vatican Council (1962-1965)
La funzione d'insegnamento
dei vescovi
25. Tra i principali doveri dei
vescovi eccelle la predicazione del Vangelo. I vescovi, infatti, sono gli
araldi della fede che portano a Cristo nuovi discepoli; sono dottori autentici,
cioè rivestiti dell'autorità di Cristo, che predicano al popolo loro affidato
la fede da credere e da applicare nella pratica della vita, la illustrano alla
luce dello Spirito Santo, traendo fuori dal tesoro della Rivelazione cose nuove
e vecchie (cfr. Mt 13,52), la fanno fruttificare e vegliano per tenere lontano
dal loro gregge gli errori che lo minacciano (cfr. 2 Tm 4,1-4) . I vescovi che
insegnano in comunione col romano Pontefice devono essere da tutti ascoltati
con venerazione quali testimoni della divina e cattolica verità; e i fedeli
devono accettare il giudizio dal loro vescovo dato a nome di Cristo in cose di
fede e morale, e dargli l'assenso religioso del loro spirito. Ma questo assenso
religioso della volontà e della intelligenza lo si deve in modo particolare
prestare al magistero autentico del romano Pontefice, anche quando non parla «
ex cathedra ». Ciò implica che il suo supremo magistero sia accettato con
riverenza, e che con sincerità si aderisca alle sue affermazioni in conformità
al pensiero e in conformità alla volontà di lui manifestatasi che si possono
dedurre in particolare dal carattere dei documenti, o dall'insistenza nel
proporre una certa dottrina, o dalla maniera di esprimersi.
Quantunque i vescovi,
presi a uno a uno, non godano della prerogativa dell'infallibilità, quando
tuttavia, anche dispersi per il mondo, ma conservando il vincolo della
comunione tra di loro e col successore di Pietro, si accordano per insegnare
autenticamente che una dottrina concernente la fede e i costumi si impone in
maniera assoluta, allora esprimono infallibilmente la dottrina di Cristo. La
cosa è ancora più manifesta quando, radunati in Concilio ecumenico, sono per
tutta la Chiesa dottori e giudici della fede e della morale; allora bisogna
aderire alle loro definizioni con l'ossequio della fede.
Questa infallibilità,
della quale il divino Redentore volle provveduta la sua Chiesa nel definire la
dottrina della fede e della morale, si estende tanto, quanto il deposito della
divina Rivelazione, che deve essere gelosamente custodito e fedelmente esposto.
Di questa infallibilità il romano Pontefice, capo del collegio dei vescovi,
fruisce in virtù del suo ufficio, quando, quale supremo pastore e dottore di
tutti i fedeli che conferma nella fede i suoi fratelli (cfr. Lc 22,32),
sancisce con atto definitivo una dottrina riguardante la fede e la morale.
Perciò le sue definizioni giustamente sono dette irreformabili per se stesse e
non in virtù del consenso della Chiesa, essendo esse pronunziate con
l'assistenza dello Spirito Santo a lui promessa nella persona di san Pietro,
per cui non hanno bisogno di una approvazione di altri, né ammettono appello
alcuno ad altro giudizio. In effetti allora il romano Pontefice pronunzia
sentenza non come persona privata, ma espone o difende la dottrina della fede
cattolica quale supremo maestro della Chiesa universale, singolarmente
insignito del carisma dell'infallibilità della Chiesa stessa. L'infallibilità
promessa alla Chiesa risiede pure nel corpo episcopale quando esercita il
supremo magistero col successore di Pietro. A queste definizioni non può mai
mancare l'assenso della Chiesa, data l'azione dello stesso Spirito Santo che
conserva e fa progredire nell'unità della fede tutto il gregge di Cristo.
Quando poi il romano
Pontefice o il corpo dei vescovi con lui esprimono una sentenza, la emettono
secondo la stessa Rivelazione, cui tutti devono attenersi e conformarsi,
Rivelazione che è integralmente trasmessa per scritto o per tradizione dalla
legittima successione dei vescovi e specialmente a cura dello stesso Pontefice
romano, e viene nella Chiesa gelosamente conservata e fedelmente esposta sotto
la luce dello Spirito di verità. Perché poi sia debitamente indagata ed
enunziata in modo adatto, il romano Pontefice e i vescovi nella coscienza del
loro ufficio e della gravità della cosa, prestano la loro vigile opera usando i
mezzi convenienti però non ricevono alcuna nuova rivelazione pubblica come
appartenente al deposito divino della fede.
25. Among the principal duties of bishops the
preaching of the Gospel occupies an eminent place. For bishops are preachers of
the faith, who lead new disciples to Christ, and they are authentic teachers,
that is, teachers endowed with the authority of Christ, who preach to the
people committed to them the faith they must believe and put into practice, and
by the light of the Holy Spirit illustrate that faith. They bring forth from
the treasury of Revelation new things and old, making it bear fruit and
vigilantly warding off any errors that threaten their flock. Bishops, teaching
in communion with the Roman Pontiff, are to be respected by all as witnesses to
divine and Catholic truth. In matters of faith and morals, the bishops speak in
the name of Christ and the faithful are to accept their teaching and adhere to
it with a religious assent. This religious submission of mind and will must be
shown in a special way to the authentic magisterium of the Roman Pontiff, even
when he is not speaking ex cathedra; that is, it must be shown in such a way
that his supreme magisterium is acknowledged with reverence, the judgments made
by him are sincerely adhered to, according to his manifest mind and will. His
mind and will in the matter may be known either from the character of the
documents, from his frequent repetition of the same doctrine, or from his
manner of speaking.
Although
the individual bishops do not enjoy the prerogative of infallibility, they
nevertheless proclaim Christ's doctrine infallibly whenever, even though
dispersed through the world, but still maintaining the bond of communion among
themselves and with the successor of Peter, and authentically teaching matters
of faith and morals, they are in agreement on one position as definitively to
be held.(40*) This is even more clearly verified when, gathered together in an
ecumenical council, they are teachers and judges of faith and morals for the
universal Church, whose definitions must be adhered to with the submission of
faith.
And
this infallibility with which the Divine Redeemer willed His Church to be
endowed in defining doctrine of faith and morals, extends as far as the deposit
of Revelation extends, which must be religiously guarded and faithfully
expounded. And this is the infallibility which the Roman Pontiff, the head of
the college of bishops, enjoys in virtue of his office, when, as the supreme
shepherd and teacher of all the faithful, who confirms his brethren in their
faith, by a definitive act he proclaims a doctrine of faith or morals. And
therefore his definitions, of themselves, and not from the consent of the
Church, are justly styled irreformable, since they are pronounced with the
assistance of the Holy Spirit, promised to him in blessed Peter, and therefore
they need no approval of others, nor do they allow an appeal to any other
judgment. For then the Roman Pontiff is not pronouncing judgment as a private
person, but as the supreme teacher of the universal Church, in whom the charism
of infallibility of the Church itself is individually present, he is expounding
or defending a doctrine of Catholic faith. The infallibility promised to the
Church resides also in the body of Bishops, when that body exercises the
supreme magisterium with the successor of Peter. To these definitions the
assent of the Church can never be wanting, on account of the activity of that
same Holy Spirit, by which the whole flock of Christ is preserved and progresses
in unity of faith.
But
when either the Roman Pontiff or the Body of Bishops together with him defines
a judgment, they pronounce it in accordance with Revelation itself, which all
are obliged to abide by and be in conformity with, that is, the Revelation
which as written or orally handed down is transmitted in its entirety through
the legitimate succession of bishops and especially in care of the Roman
Pontiff himself, and which under the guiding light of the Spirit of truth is
religiously preserved and faithfully expounded in the Church. The Roman Pontiff
and the bishops, in view of their office and the importance of the matter, by
fitting means diligently strive to inquire properly into that revelation and to
give apt expression to its contents; but a new public revelation they do not
accept as pertaining to the divine deposit of faith.
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Letture bibliche della Messa - Biblical
readings of the Mass
Prima lettura -1st Reading
Dal libro dell’Esodo (Es 22,20-26)
From the book of Exodus (Ex 22:20-26)
Così dice il Signore: «Non molesterai il
forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra
d'Egitto. Non maltratterai la vedova o l'orfano. Se tu lo maltratti, quando
invocherà da me l'aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà
e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli
orfani. Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all'indigente che sta con
te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun
interesse. Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai
prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la
sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di
me, io l'ascolterò, perché io sono pietoso».
The Lord said to Moses, “Tell the children of Israel
this:
You shall not wrong or oppress a resident
alien, for you were aliens in the land of Egypt. You shall not abuse any widow
or orphan.
If you do abuse them, when they cry out
to me, I will surely heed their cry; my wrath will burn, and I will kill you
with the sword, and your wives shall become widows and your children orphans.
If you lend money to my people, to the poor among you, you shall not deal with
them as a creditor; you shall not exact interest from them.
If you take your neighbour’s cloak in
pawn, you shall restore it before the sun goes down; for it may be your
neighbour’s only clothing to use as cover; in what else shall that person
sleep? And if your neighbour cries out to me, I will listen, for I am
compassionate.”
Salmo responsoriale
Dal salmo 17
Responsorial psalm
From the psalm 17
Ritornello / Response:
Ti amo, Signore, mia forza.
I love you, Lord, my strength
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi
rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia
roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.
I love you. Lord, my strength,
my rock, my fortress, my saviour.
My God is the rock where I take refuge;
my shield, my mighty help, my stronghold.
The Lord is worthy of all praise:
when I call I am saved from my foes.
Long life to the Lord, my rock!
Praised be the God who saves me.
He has given great victories to his king
and shown his love for his anointed.
Seconda lettura
Dalla lettera di San
Paolo apostolo ai Tessalonicesi (1Ts 1,5c-10)
2nd
Reading – 1 Thessalonians 1:5c-10
Fratelli, ben sapete come ci
siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene. E voi avete seguito il
nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi
prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i
credenti della Macedònia e dell'Acàia. Infatti per mezzo vostro la parola del
Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio
si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi
infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete
convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai
cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci
libera dall'ira che viene.
Our message
of the gospel came to you not in word only, but also in power and in the Holy
Spirit and with full conviction; just as you know what kind of persons we
proved to be among you for your sake. And you became imitators of us and of the
Lord, for in spite of persecution you received the word with joy inspired by
the Holy Spirit, so that you became an example to all the believers in
Macedonia and in Achaia.
For the word
of the Lord has sounded forth from you not only in Macedonia and Achaia, but in
every place your faith in God has become known, so that we have no need to
speak about it. For the people of those regions report about us what kind of
welcome we had among you, and how you turned to God from idols, to serve a
living and true God, and to wait for his Son from heaven, whom he raised from
the dead-Jesus, who rescues us from the wrath that is coming.
Acclamazione al Vangelo
Acclamation to the
Gospel
Alleluia, alleluia.
Se uno mi
ama, osserverà la mia parola,
dice il Signore, e il Padre mio o amerà
e noi verremo a lui. (Gv 14,23)
If anyone loves me, he will keep my word,
says the Lord, and my Father will love
and we will come to him. (Jn 14:23)
Alleluia.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 22,34-40)
Gospel – Matthew
Gospel
From the Gospel according to Matthew 22,34-40
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù
aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un
dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella
Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio
con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo
è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il
tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la
Legge e i
Profeti».
Οἱ δὲ Φαρισαῖοι ἀκούσαντες ὅτι ἐφίμωσεν τοὺς Σαδδουκαίους
συνήχθησαν ἐπὶ τὸ αὐτό. 35 καὶ ἐπηρώτησεν εἷς ἐξ αὐτῶν νομικὸς πειράζων ⸀αὐτόν· Διδάσκαλε,
ποία ἐντολὴ μεγάλη ἐν τῷ νόμῳ; ὁ ⸀δὲ ἔφη αὐτῷ· Ἀγαπήσεις
κύριον τὸν θεόν [si legge: agapèseis kùrion ton teòn = amerai il tuo Dio] σου ἐν ὅλῃ ⸀τῇ καρδίᾳ
σου καὶ ἐν ὅλῃ ⸁τῇ ψυχῇ σου καὶ ἐν ὅλῃ τῇ διανοίᾳ σου· 38 αὕτη ἐστὶν
⸂ἡ μεγάλη καὶ πρώτη⸃ ἐντολή. Δευτέρα ⸀δὲ ὁμοία ⸀αὐτῇ· Ἀγαπήσεις τὸν
πλησίον σου ὡς σεαυτόν[si legge: agapèseis
ton plesion su os seautòn = amerai il tuo prossimo come te stesso]. ἐν
ταύταις ταῖς δυσὶν ἐντολαῖς ὅλος ὁ νόμος ⸂κρέμαται
καὶ οἱ προφῆται⸃.
[testo
originario in greco antico da http://
https://www.bibbiaedu.it/GRECO_NT/nt/Mt/22/ -nel lessico di Gesù
in quel brano, come anche altrove, amore traduce ἀγάπη (si legge: agàpe) - si veda la nota sotto]
[original text in ancient Greek from http: //
https://www.bibbiaedu.it/GRECO_NT/nt/Mt/22/ -in the lexicon of Jesus in that
passage, as well as elsewhere, love translates ἀγάπη (reads: agàpe ) see note below ]
He said to him, “‘You shall love the Lord your God with all your heart, and with all your soul, and with all your mind.’ This is the greatest and first commandment. And a second is like it: ‘You shall love your neighbour as yourself.’ On these two commandments hang all the law and the prophets.”
nota:
note:
dal libro di Gerhard Lohfink, Il Padre nostro - una nuova spiegazione, Queriniana,
2009 [disponibile anche in e-book]
Sintesi dell’omelia svolta durante la Messa andata in onda dalle 11 sulla
rete televisiva Rai 1 dalla Chiesa madre di San Nicola Magno in Salve (nella
regione Puglia, in provincia di Lecce), celebrata da monsignor Vito Angiuli,
vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca
Summary of the homily delivered during the Mass aired from 11 am o’clock on the Rai 1 television network o’clock on the Rai 1 television network from the church from the Mother church of San Nicola Magno in Salve (in the Puglia region, in the province of Lecce), celebrated by Monsignor Vito Angiuli, bishop of Ugento-Santa Maria di Leuca
Siamo ancora sotto la minaccia del coronavirus,
di cui nei mesi scorsi abbiamo sperimentato la virulenza, e ora sembra che la sua forza malefica sia
tornata con la stessa intensità di prima.
Quello che ha valore sul piano fisico, trova
il suo riscontro sul piano spirituale.
L’indifferenza nei confronti di Dio e l’individualismo
nei confronti dei nostri fratelli dei fratelli non sono meno pericolosi sul
piano spirituale del Covid 19.
Viviamo nell’attesa e nella speranza che nel
più breve tempo possibile sia messo a disposizione di tutti un vaccino che sconfigga il virus. Sul piano spirituale, il vaccino
contro il male oscuro che minaccia l’intera umanità già c’è: la Parola di Dio
di questa domenica ci ricorda che tutta la nostra vita è fondata sul
comandamento dell’amore di Dio e del prossimo. E’ questo il vero antidoto a tutti le malattie spirituali.
Quei comandamenti sono presenti nell’Antico
Testamento.
La novità dell’insegnamento di Cristo è nell’aver
ribadito l’assolutezza del primo comandamento e nell’aver legato il
precetto dell’amore di Dio a quello dell’amore del prossimo. I due comandamenti
sono come due facce della stessa medaglia, sono distinti ma interdipendenti. Si
rapportano l’uno all’altro, in una inscindibile unità, che non comporta la
totale identificazione, ma esprime la stretta interrelazione. Il primo
è la radice e il fondamento di tutto. Se l’amore di Dio è il primo e il
più grande dei comandamenti, l’amore del prossimo è simile al primo, dice Gesù. Non sono identici:
il secondo è il riflesso, l’esplicitazione, l’epifania, il banco di prova, lo
specchio dell’amore verso Dio. Da questi
due precetti, che sono in realtà un solo comandamento, dipendono tutta la Legge
e i Profeti.
Il grande comandamento dell’amore è il punto
di aggancio e la sintesi di tutti gli altri precetti: la pienezza della legge, il
compimento della rivelazione, l’orientamento fondamentale della nostra vita.
Jacopone da Todi raffigura i due comandamenti
come due ali, che bisogna aver per salire in Paradiso.
Don Tonino Bello sottolineò che, per volare, non basta utilizzare le
proprie ali, ma bisogna anche affidarsi all’ala di riserva, per rimanere
abbracciati gli uni agli altri: insomma non ci si salva da soli.
Non basta essere soci,
cioè avere gli stessi interessi, bisogna farsi prossimi, farsi vicino a chi è
nel bisogno, come scrive il papa nell’enciclica Fratelli Tutti, prendersi
cura di lui come il Buon Samaritano, gratuitamente e fraternamente.
La prima lettura di
questa domenica esplicita le norme di carattere pratico per vivere la
prossimità, presentando quattro casi concreti. L’accoglienza del forestiero, il termine
ebraico indica colui che ha lasciato la sua patria e cerca protezione in una comunità diversa
dalla sua, oggi diremmo l’immigrato. L’orfano
e la vedova, sprovvisti di ogni sostegno economico e di affetto umano. Chi ha
fatto un prestito per far fronte alle esigenze elementari più elementari della
vita: va soccorso senza esigere interessi. Chi ha dato in pegno ciò che aveva di
strettamente necessario per provvedere alla sua persona: il riferimenot è al mantello,
che in Oriente era indispensabile soprattutto la notte, per coprirsi dall’umidità
e dal freddo. Nessuno deve essere lasciato da solo.
Gesù ci ha insegnato a riconoscere Dio come
Padre e a considerare gli altri come
fratelli.
Chiediamo pertanto al Signore che ci doni di per
vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli, per confortare gli affaticati
e gli afflitti e per metterci al servizio dei poveri e dei sofferenti.
Nascerà così il volto
di una nuova umanità rinnovata dall’amore.
We are still
under the threat of the coronavirus, of which we have experienced virulence in
recent months, and now it seems that its evil force has returned with the same
intensity as before.
What has value on the physical plane finds its
confirmation on the spiritual plane.
Indifference towards God and individualism
towards our brothers than brothers are no less dangerous on a spiritual level
than Covid 19.
We live in expectation and in the hope that a
vaccine that defeats the virus will be made available to everyone as soon as
possible. On the spiritual level, the vaccine against the dark evil that
threatens all humanity is already there: this Sunday's Word of God reminds us
that our whole life is founded on the commandment of love of God and neighbor.
This is the real antidote to all spiritual diseases.
Those commandments are present in the Old
Testament.
The novelty of Christ's teaching is in having
reiterated the absoluteness of the first commandment and in having linked the
precept of God's love to that of love of neighbor. The two commandments are
like two sides of the same coin, they are distinct but interdependent. They
relate to each other, in an inseparable unity, which does not involve total
identification, but expresses the close interrelation. The first is the root
and foundation of everything. If the love of God is the first and greatest of
the commandments, love of neighbor is similar to the first, Jesus says. They
are not identical: the second is the reflection, the explication, the epiphany,
the bench of proof, the mirror of love for God. The whole Law and the Prophets
depend on these two precepts, which are in reality a single commandment.
The great commandment of love is the
connection point and the synthesis of all the other precepts: the fullness of
the law, the fulfillment of revelation, the fundamental orientation of our
life.
Jacopone da Todi depicts the two commandments
as two wings, which one must have in order to ascend to Heaven.
Don Tonino Bello stressed that, to fly, it is
not enough to use your own wings, but you must also rely on the reserve wing,
to remain embraced one another: in short, you cannot save yourself alone.
It is not enough to be partners, that is, to
have the same interests, you need to be close, to be close to those in need, as
the pope writes in the encyclical Fratelli Tutti, to take care of him like the
Good Samaritan, freely and fraternally.
The first
reading this Sunday makes explicit the practical norms for living proximity,
presenting four concrete cases. Welcoming the stranger, the Hebrew term
indicates one who has left his homeland and seeks protection in a community
other than his own, today we would say the immigrant. The orphan and the widow,
deprived of any financial support and human affection. Those who have made a
loan to meet the most basic elementary needs of life: they should be helped
without requiring interest. Who has pledged what he had strictly necessary to
provide for his person: the reference is to the cloak, which in the East was
essential especially at night, to cover himself from humidity and cold. Nobody
should be left alone.
Jesus taught us to recognize God as Father and
to consider others as brothers.
We therefore ask the Lord to give us to see
the needs and sufferings of the brothers, to comfort the weary and afflicted
and to put ourselves at the service of the poor and suffering.
Thus the face of
a new humanity renewed by love will be born.
Sintesi di Mario Ardigò,
per come ha compreso le parole del celebrante.
Summary of Mario Ardigò,
as how he understood the words of the celebrant.
Avvisi del parroco /
Notices from the parson
/
Avvisi di Azione
Cattolica: / Catholic Action Notices:
Le riunioni
del gruppo AC San Clemente in presenza, in parrocchia, dopo l’incontro di ieri sono state di nuovo sospese, in attesa di una
evoluzione favorevole della pandemia da Covid 19, che attualmente si sta
aggravando.
I soci riceveranno notizie ulteriori con note
sul blog http://acvivearomavalli.blogspot.com e mediante la mailing lista del
gruppo e anche con i prossimi invii per posta ordinaria della Lettera ai soci.
Fino a che non sarà possibile riprendere le
riunioni in presenza, ci riuniremo in videoconferenza in Google Meet. Il prossimo incontro è previsto per sabato 14
Novembre, alle ore 17. L'incontro è riservato ai membri del gruppo. La
videoconferenza sarà attivata dalle ore 16:45: da quel momento si potrà
accedere, con il codice che sarà inviato ai soci mediante la mailing list del
gruppo. Per partecipare è necessario
accedere prima a Google, con la email
con la quale si è registrati in Google
e la password che è stata scelta quando ci si è registrati. Occorre comunicare
a mario.ardigo@acsanclemente.net la email con la quale ci si è registrati in Google: sarete riconosciuti con quella
email quando chiederete di accedere alla videoconferenza Meet.
The meetings of the AC San Clemente
group in presence, in the parish, after yesterday’s meeting have been suspended
again, pending a favorable evolution of the Covid 19 pandemic, which is
currently worsening.
The members
will receive further news with notes on the blog
http://acvivearomavalli.blogspot.com and through the group mailing list and
also with the next mailings of the Letter to the members by ordinary mail.
Until we can
resume face-to-face meetings, we will videoconference in Google Meet. The next
meeting is scheduled for Saturday 14 November, at 5 pm. The meeting is reserved
for members of the group. The videoconference will be activated from 4:45 pm:
from that moment it will be possible to access, with the code that will be sent
to the members through the group's mailing list. To participate you must first
log in to Google, with the email with which you registered in Google and the
password that was chosen when you registered. It is necessary to communicate to
mario.ardigo@acsanclemente.net the email with which you registered in Google:
you will be recognized with that email when you ask to access the Meet
videoconference.