INFORMAZIONI UTILI SU QUESTO BLOG

  Questo blog è stato aperto da Mario Ardigò per consentire il dialogo fra gli associati dell'associazione parrocchiale di Azione Cattolica della Parrocchia di San Clemente Papa, a Roma, quartiere Roma - Montesacro - Valli, un gruppo cattolico, e fra essi e altre persone interessate a capire il senso dell'associarsi in Azione Cattolica, palestra di libertà e democrazia nello sforzo di proporre alla società del nostro tempo i principi di fede, secondo lo Statuto approvato nel 1969, sotto la presidenza nazionale di Vittorio Bachelet, e aggiornato nel 2003.

  This blog was opened by Mario Ardigò to allow dialogue between the members of the parish association of Catholic Action of the Parish of San Clemente Papa, in Rome, the Roma - Montesacro - Valli district, a Catholic group, and between them and other interested persons to understand the meaning of joining in Catholic Action, a center of freedom and democracy in the effort to propose the principles of faith to the society of our time, according to the Statute approved in 1969, under the national presidency of Vittorio Bachelet, and updated in 2003.

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L’Azione Cattolica Italiana è un’associazione di laici nella chiesa cattolica che si impegnano liberamente per realizzare, nella comunità cristiana e nella società civile, una specifica esperienza, ecclesiale e laicale, comunitaria e organica, popolare e democratica. (dallo Statuto)

Italian Catholic Action is an association of lay people in the Catholic Church who are freely committed to creating a specific ecclesial and lay, community and organic, popular and democratic experience in the Christian community and in civil society. (from the Statute)

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  Questo blog è un'iniziativa di laici aderenti all'Azione Cattolica della parrocchia di San Clemente papa e manifesta idee ed opinioni espresse sotto la personale responsabilità di chi scrive. Esso non è un organo informativo della parrocchia né dell'Azione Cattolica e, in particolare, non è espressione delle opinioni del parroco e dei sacerdoti suoi collaboratori, anche se i laici di Azione Cattolica che lo animano le tengono in grande considerazione.

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  Dal gennaio del 2012, su questo blog sono stati pubblicati oltre 3.200 interventi (post) su vari argomenti. Per ricercare quelli su un determinato tema, impostare su GOOGLE una ricerca inserendo "acvivearomavalli.blogspot.it" + una parola chiave che riguarda il tema di interesse (ad esempio "democrazia").

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  Scrivo per dare motivazioni ragionevoli all’impegno sociale. Lo faccio secondo l’ideologia corrente dell’Azione Cattolica, che opera principalmente in quel campo, e secondo la mia ormai lunga esperienza di vita sociale. Quindi nell’ordine di idee di una fede religiosa, dalla quale l’Azione Cattolica trae i suoi più importanti principi sociali, ma senza fare un discorso teologico, non sono un teologo, e nemmeno catechistico, di introduzione a quella fede. Secondo il metodo dell’Azione Cattolica cerco di dare argomenti per una migliore consapevolezza storica e sociale, perché per agire in società occorre conoscerla in maniera affidabile. Penso ai miei interlocutori come a persone che hanno finito le scuole superiori, o hanno raggiunto un livello di cultura corrispondente a quel livello scolastico, e che hanno il tempo e l’esigenza di ragionare su quei temi. Non do per scontato che intendano il senso della terminologia religiosa, per cui ne adotto una neutra, non esplicitamente religiosa, e, se mi capita di usare le parole della religione, ne spiego il senso. Tengo fuori la spiritualità, perché essa richiede relazioni personali molto più forti di quelle che si possono sviluppare sul WEB, cresce nella preghiera e nella liturgia: chi sente il desiderio di esservi introdotto deve raggiungere una comunità di fede. Può essere studiata nelle sue manifestazioni esteriori e sociali, come fanno gli antropologi, ma così si rimane al suo esterno e non la si conosce veramente.

  Cerco di sviluppare un discorso colto, non superficiale, fatto di ragionamenti compiuti e con precisi riferimenti culturali, sui quali chi vuole può discutere. Il mio però non è un discorso scientifico, perché di quei temi non tratto da specialista, come sono i teologi, gli storici, i sociologi, gli antropologi e gli psicologi: non ne conosco abbastanza e, soprattutto, non so tutto quello che è necessario sapere per essere un specialista. Del resto questa è la condizione di ogni specialista riguardo alle altre specializzazioni. Le scienze evolvono anche nelle relazioni tra varie specializzazioni, in un rapporto interdisciplinare, e allora il discorso colto costituisce la base per una comune comprensione. E, comunque, per gli scopi del mio discorso, non occorre una precisione specialistica, ma semmai una certa affidabilità nei riferimento, ad esempio nella ricostruzione sommaria dei fenomeni storici. Per raggiungerla, nelle relazioni intellettuali, ci si aiuta a vicenda, formulando obiezioni e proposte di correzioni: in questo consiste il dialogo intellettuale. Anch’io mi valgo di questo lavoro, ma non appare qui, è fatto nei miei ambienti sociali di riferimento.

  Un cordiale benvenuto a tutti e un vivo ringraziamento a tutti coloro che vorranno interloquire.

  Dall’anno associativo 2020/2021 il gruppo di AC di San Clemente Papa si riunisce abitualmente due martedì e due sabati al mese, alle 17, e anima la Messa domenicale delle 9. Durante la pandemia da Covid 19 ci siamo riuniti in videoconferenza Google Meet. Anche dopo che la situazione sanitaria sarà tornata alla normalità, organizzeremo riunioni dedicate a temi specifici e aperte ai non soci con questa modalità.

 Per partecipare alle riunioni del gruppo on line con Google Meet, inviare, dopo la convocazione della riunione di cui verrà data notizia sul blog, una email a mario.ardigo@acsanclemente.net comunicando come ci si chiama, la email con cui si vuole partecipare, il nome e la città della propria parrocchia e i temi di interesse. Via email vi saranno confermati la data e l’ora della riunione e vi verrà inviato il codice di accesso. Dopo ogni riunione, i dati delle persone non iscritte verranno cancellati e dovranno essere inviati nuovamente per partecipare alla riunione successiva.

 La riunione Meet sarà attivata cinque minuti prima dell’orario fissato per il suo inizio.

Mario Ardigò, dell'associazione di AC S. Clemente Papa - Roma

NOTA IMPORTANTE / IMPORTANT NOTE

SUL SITO www.bibbiaedu.it POSSONO ESSERE CONSULTATI LE TRADUZIONI IN ITALIANO DELLA BIBBIA CEI2008, CEI1974, INTERCONFESSIONALE IN LINGUA CORRENTE, E I TESTI BIBLICI IN GRECO ANTICO ED EBRAICO ANTICO. CON UNA FUNZIONALITA’ DEL SITO POSSONO ESSERE MESSI A CONFRONTO I VARI TESTI.

ON THE WEBSITE www.bibbiaedu.it THE ITALIAN TRANSLATIONS OF THE BIBLE CEI2008, CEI1974, INTERCONFESSIONAL IN CURRENT LANGUAGE AND THE BIBLICAL TEXTS IN ANCIENT GREEK AND ANCIENT JEWISH MAY BE CONSULTED. WITH A FUNCTIONALITY OF THE WEBSITE THE VARIOUS TEXTS MAY BE COMPARED.

mercoledì 9 dicembre 2020

Lettera ai soci - n.6 - Dicembre 2020

 

Gruppo di Azione Cattolica

nella Parrocchia di San Clemente papa - Roma


Lettera ai soci - n.6 - Dicembre  2020

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Le riunioni del gruppo in Google Meet in dicembre

 

sabato 12 dicembre

Percorso formativo “Da corpo a corpo”: “Sfiorare”

 

sabato 19 dicembre

Dialogo sui temi dell’enciclica “Fratelli tutti”

 

Ogni riunione ha link e codici diversi; tutte le riunioni inizieranno alle ore 16:45; dalle 16:40 si potrà accedere. In fondo trovate le istruzioni per accedere.   I link e i codici di accesso, con ulteriori informazioni, sono stati già inviati tramite la mailing list del gruppo e via Whatsapp e li invieremo nuovamente con gli stessi mezzi in prossimità di ciascuna riunione. Sono anche inseriti nella Lettera ai soci  n.6 - Dicembre 2020 inviata per posta ordinaria

 

 

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Sono aperte le adesioni per il 2021! Le quote associative sono:   €40,00;  per le coppie €65,00. Giulia consegnerà le tessere al termine delle messe festive delle nove

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Dalla Presidente

 

Si fa festa incontrandosi, ma la raccomandazione del distanziamento ce lo sconsiglia. Tuttavia nel ciclo delle festività natalizie, che inizia la Vigilia di Natale e termina con la celebrazione del Battesimo del Signore, si incontra Cristo: e questo non ci potrà mai essere tolto, come è scritto:

[Rm 8, 35-39] (35) Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse il dolore o l’angoscia? La persecuzione o la fame o la miseria? I pericoli o la morte violenta? (36) Perciò la Bibbia dice: Per causa tua siamo messi a morte ogni giorno e siamo trattati come pecore portate al macello. (37) Ma in tutte queste cose noi otteniamo la più completa vittoria, grazie a colui che ci ha amati. (38) Io sono sicuro che né morte né vita, né angeli né altre autorità o potenze celesti, né il presente né l’avvenire, (39) né forze del cielo né forze della terra, niente e nessuno ci potrà strappare da quell’amore che Dio ci ha rivelato in Cristo Gesù, nostro Signore.

  Possiamo considerare il fare festa da cristiani un vaccino per lo spirito, in attesa di quello per il corpo, che, sembra, non tarderà.

 I nostri incontri in Google  Meet sono stati feste dell’incontro tra noi e con Cristo, perché, quando si è riuniti nel suo nome anche in quel modo, egli è presente, e anche questo è scritto. Di seguito trovate i resoconti degli incontri di novembre e qui sopra link e codici di accesso per le riunioni di dicembre.

  Partecipare non è difficile, ma bisogna fare un po’ di pratica. Le persone che ancora non sono riuscite ad essere tra noi provino a farla, magari facendosi aiutare dai figli e nipoti. A pag. 6 trovate delle istruzioni.

 Vi ricordo che alle messe festive delle nove, dall’8 dicembre, potete ritirare le nuove tessere di AC per il 2021 e consegnare le quote associative.

 Nell’attesa di incontrarci, auguro a tutte e tutti serene festività natalizie.

                                                           Giulia

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Resoconti delle riunioni in Meet  di Novembre

 

1) riunione del 14 novembre 2020

Abbiamo iniziato il percorso tematico  per l’anno associativo 2020/2021 dell’Azione Cattolica  Da corpo  a corpo, dialogando sulla prima tappa, dedicata al servizio per il bene comune, secondo lo stile dell’Abbassarsi.

Il Vangelo di riferimento è stato il brano del Vangelo secondo Marco, capitolo 10, versetti 35-45.

(35) Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: — Maestro, noi vorremmo che tu facessi per noi quel che stiamo per chiederti. (36) E Gesù domandò: — Che cosa volete che io faccia per voi? (37) Essi risposero: — Quando sarai un re glorioso, facci stare accanto a te, seduti uno alla tua destra e uno alla tua sinistra. (38) Ma Gesù disse: — Voi non sapete quel che chiedete! Siete pronti a bere quel calice di dolore che io berrò, a ricevere quel battesimo di sofferenza con il quale sarò battezzato? (39) Essi risposero: — Siamo pronti. Gesù aggiunse: — Sì, anche voi berrete il mio calice e riceverete il mio battesimo; (40) ma io non posso decidere chi sarà seduto alla mia destra e alla mia sinistra. Quei posti sono per coloro ai quali Dio li ha preparati. (41) Gli altri dieci discepoli avevano sentito tutto e cominciarono a indignarsi contro Giacomo e Giovanni. (42) Allora Gesù li chiamò attorno a sé e disse: «Come sapete, quelli che sono ritenuti sovrani dei popoli comandano come duri padroni. Le persone potenti fanno sentire con la forza il peso della loro autorità. (43) Ma tra voi non deve essere così. Anzi, se uno tra voi vuole essere grande, si faccia servo di tutti; (44) e se uno vuol essere il primo, si faccia servitore di tutti. (45) Infatti anche il Figlio dell’uomo è venuto non per farsi servire, ma per servire e per dare la propria vita come riscatto per la liberazione degli uomini».

[versione TILC - Traduzione interconfessionale in lingua corrente

 

2) riunione del 21 novembre 2020

L’incontro è stato introdotto guardando un breve filmato, da YouTube, con la presentazione dell’enciclica Fratelli tutti, di papa Francesco.

 Ho poi svolto una introduzione al documento, che avevo anche pubblicato, in una versione più estesa, sul blog.

  Al termine, vi sono stati diversi interventi, che di seguito sintetizzo.

  E’ stato osservato che gli insegnamenti dell’enciclica sono caratterizzati dalla concretezza, basati sulla nostra comune umanità, sull’abitare la stessa casa, sulla stessa Terra. Promuove l’unità nella diversità.

  Alcuni avevano letto il libro, pubblicato  dell’editrice AVE, di Edgar Morin, La fraternità. Perché? Resistere alla crudeltà del nostro mondo, €11

 Scrive Morin che viviamo in base a quelli che possiamo considerare delle specie di software: uno basato sull’individualità e l’altro sulla relazionalità. Occorre integrarli, interfacciarli. Il Papa insegna che la somma  delle individualità non è la soluzione. Morin propone di creare oasi di fraternità in cui prendersi cura gli uni degli altri come persone, per creare un’amicizia sociale.

 E’ stato ricordato che nell’enciclica viene proposto un esempio  nel beato Charles de Foucauld (1858-1916. Religioso francese che si sforzò di vivere il Vangelo in condizioni difficili, ucciso in Algeria):

«Ma voglio concludere ricordando un’altra persona di profonda fede, la quale, a partire dalla sua intensa esperienza di Dio, ha compiuto un cammino di trasformazione fino a sentirsi fratello di tutti. Mi riferisco al Beato Charles de Foucauld.

   Egli andò orientando il suo ideale di una dedizione totale a Dio verso un’identificazione con gli ultimi, abbandonati nel profondo del deserto africano. In quel contesto esprimeva la sua aspirazione a sentire qualunque essere umano come un fratello, e chiedeva a un amico: «Pregate Iddio affinché io sia davvero il fratello di tutte le anime di questo paese». Voleva essere, in definitiva, «il fratello universale». Ma solo identificandosi con gli ultimi arrivò ad essere fratello di tutti. Che Dio ispiri questo ideale in ognuno di noi. Amen.»[paragrafi 286-287]

  Non si tratta di fare esperienze di spiritualità nei deserti geografici o di trasferirsi nei luoghi più difficili del mondo, come fece De Foucauld, ma di mantenersi fraterni, nello spirito di De Foucalud,  nella nostra società, dove non mancano sofferenze e abbandono.

 E’ stato osservato che nella prima fase di lockdown, da marzo a giugno scorsi, le persone avevano riscoperto atteggiamenti solidali e fraterni, con la gente che, ad esempio, ad una certa ora cantava dai balconi e con gli striscioni appesi sulle case con la scritta “Andrà tutto bene”. In questa seconda fase, invece, sembra che si sia molto più individualisti e che si lotti tutti contro tutti per ottenere una quota maggiore delle ristori  che sono stati deliberati per evitare il crollo dell’economia conseguente alla fase recessiva determinata da quello dei consumi.

  Il Papa non è solo, è stato ricordato,  perché l’umanità di oggi ha percorsi verso un nuovo modello di persona umana. E’ stato ricordato ciò che sta deliberando l’Unione Europea, in questi tempi difficili e pur tra molte difficoltà derivanti da divergenze di vedute tra stati membri in diverse condizioni sociali ed economiche.

  L’ONU ha poi deliberato l’Agenda 2030, che prevede 17 importanti obiettivi, con 169 traguardi, e tra essi quelli di sconfiggere povertà e fame: si tratta di costruire un nuovo modello di umanità non solo di considerare gli interessi economici. Si tratta di un’agenda, quindi di cose da fare, deliberate dai capi degli stati membri, non solo di sogni.

 Don Emanuele, che si è detto un nativo digitale (la distinzione è tra chi è nato prima o dopo il 1985), ha osservato che è importante integrare la dimensione delle relazioni digitali, diffuse tra i più giovani, e quella comunitaria, più diffuse tra gli anziani, in un processo di amicizia sociale.

 Abbiamo concluso l’incontro proiettando una preghiera che esortava alla fraternità sulle note di Immagine  di John Lennon.

 

3) riunione del 28 novembre

 

Abbiamo proseguito a dialogare sulla prima tappa del percorso formativo  per l’anno associativo 2020/2021 dell’Azione Cattolica  Da corpo  a corpo.

 Si  è iniziato guardando un filmato su Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, in provincia di Salerno, assassinato nel 2010, per le sue posizioni e iniziative in difesa dell’ambiente.

  Nel filmato Vassallo è stato ricordato da uno dei suoi fratelli. Ha detto che era una persona che  aveva uno stile di vita semplice, a contatto con la gente del paese.

Carlo ha poi introdotto il dibattito. C’è una differenza tra un politico   e uno statista. Il secondo è ricordato e apprezzato per gesti che riscuotono una larga eco nell’opinione pubblica.

  Ci ha parlato di Willy Brandt che, nel 1970, durante una visita in Polonia da cancelliere tedesco per concludere il trattato con cui la Germania riconobbe i confini tra i due stati che gli erano stati imposti dopo la Seconda guerra mondiale, passando, a Varsavia, vicino al monumento alle vittime della distruzione del ghetto ebraico perpetrata dall’esercito nazista, si inginocchiò. Non era personalmente responsabile, perché durante il nazismo tedesco era stato un resistente, ma aveva fatto quel gesto come assunzione di responsabilità da parte del popolo tedesco. In patria fu anche molto criticato per questo, ma nel 1971 ottenne il premio Nobel per la pace.  Inginocchiarsi fu per lui un modo di abbassarsi.

 Ci ha poi presentato la foto di quando il cancelliere tedesco Helmut Kohl e il presidente francese François Mitterand, a Verdun, commemorando una sanguinosa battaglia lì combattuta durante la Prima guerra mondiale, si tennero per mano, a significare la riconciliazione.

  Ci ha parlato della figura dello statista democristiano Alcide De Gasperi (1881-1954), prendendo spunto dal libro della figlia Maria Roma, Ritratto di uno statista, Mondadori 2004.

  Parlando a Parigi alla Conferenza di pace dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, il 10 agosto 1946, iniziò il suo discorso con le parole:

«Prendendo la parola in questo consesso mondiale sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me: e soprattutto la mia qualifica di ex nemico, che mi fa considerare come imputato e l'essere citato qui dopo che i più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga e faticosa elaborazione. […] ho il dovere innanzi alla coscienza del mio Paese e per difendere la vitalità del mio popolo di parlare come italiano; ma sento la responsabilità e il diritto di parlare anche come democratico antifascista, come rappresentante della nuova Repubblica che, armonizzando in sé le aspirazioni umanitarie di Giuseppe Mazzini, le concezioni universaliste del cristianesimo e le speranze internazionaliste dei lavoratori, è tutta rivolta verso quella pace duratura e ricostruttiva che voi cercate e verso quella cooperazione fra i popoli che avete il compito di stabilire.»

  Un’altra figura significativa di cui Carlo ci ha parlato è stata quella del presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy quando il 26 giugno 1963, parlando nel settore di Berlino Ovest rimasto nel dominio delle potenze occupanti Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, davanti alla Porta di Brandeburgo, al di là della quale c’era il settore di Berlino incluso nella nuova Repubblica Democratica Tedesca, ad economia e ordinamento comunista di stampo sovietico, disse queste parole, sensibile alla sofferenza dei berlinesi che erano stato crudelmente separati dai concittadini dell’altra parte, tra i quali parenti e amici,  anche con la costruzione di un sistema di fortificazioni (il cosiddetto Muro di Berlino, cominciato nel 1961 e in seguito reso sempre più impenetrabile):

«Duemila anni fa, il vanto più grande era questo: Civis romanus sum [=sono cittadino romano]. Oggi, nel mondo della libertà, il maggior vanto è poter dire: Ich bin ein Berliner [= Io sono un berlinese].. Come uomo libero, quindi, mi vanto di dire: Ich bin ein Berliner]».

  Kennedy fu assassinato a Dallas, in Texas, il 22 novembre di quello stesso anno.

 Beatrice ci ha parlato del presidente del Burkina Faso Thomas Sankarà, assassinato nella capitale del suo Paese il 15 ottobre 1987, dopo aver iniziato una decisa azione di moralizzazione della politica, iniziato con l’autoridursi il proprio stipendio.

 Io ho parlato di mio zio Achille, definito dal celebrante, nel corso della messa funebre a Bologna, nella chiesa del convento dei Cappuccini in via Bellinzona, piccolo grande uomo. Collaborò a grandi fatti politici e fu maestro di molti studiosi, ma rimase una persona semplice, innanzi tutto un cristiano, la cui via era la politica attraverso la sociologia.

 Elisa ci ha ricordato, come figura di grande politico in linea con l’abbassarsi  evangelico, quella di Nelson Mandela (1918-2013), rivoluzionario sudafricano che ribaltò le sorti del Sudafrica, lungamente incarcerato dal regime ferocemente razzista bianco afrikaans, costituito dai discendenti dei coloni olandesi. Una volta eletto come primo presidente della nuova Repubblica Sud-africana multirazziale, rinunciò alla vendetta contro i passati dominatori bianchi.

 Angela ci ha evidenziato che in tutti i grandi politici che hanno agito per il bene dell’umanità ci sono connotazioni, dei  kairòs, momenti storici  in cui ebbero modo di dare il meglio di loro. Ad esempio ciò accade con l’indiano Ghandi, detto Mahatma, grande anima, e, appunto Nelson Mandela. Vi è in loro la volontà di farsi prossimi  agli altri, nelle loro difficoltà. Di questo è espressione anche lo sforzo, da vincitori, di non far partecipare solo quelli della   Ha ricordato la figura della pakistana Malala Yousafzai (1997), piccola grande donna, nel 2014 la più giovane premio Nobel per la pace: fin da ragazza si prodigò per i diritti civili delle donne nel suo Paese e per questo subì anche un grave attentato.

  Chiara ci ha presentato due libri dell’editrice Ave sul tema della riunione.

 Il primo è la biografia della salvadoregna Marianella Garcia Villas scritta da Anselmo Palini: Marianella Garcia Villas «avvocata dei poveri, difensore degli oppressi, voce dei perseguitati e degli scomparsi», Ave 2014, €10,20.

L’altro libro è di Serve ancora la politica? Dieci interviste ai protagonisti di oggi,  AVE 2020, €11,40. “Serve”, nel senso di essere utile, ma anche, nel senso evangelico del brano su cui abbiamo meditato, di servire gli altri.

 Ci presenta dieci uomini e donne, attualmente impegnati in politica, che cercano di rispondere a quella domanda. La prefazione è di Marco Damilano

 Gloriana ci ha invece ricordato la figura del politico democristiano Giorgio La Pira (1904-1977), membro dell’assemblea Costituente, coautore in particolare dell’art.2 della Costituzione, e a lungo sindaco di Firenze. Ha ricordato la sua istituzione dell’Opera del pane di San Procolo, che la domenica, a messa, univa la distribuzione dell’Eucaristia con quella di generi alimentari per i bisognosi, pane dell’anima e per il corpo. E poi le sue molte iniziative sociali. La città, secondo La Pira, era il domicilio delle persone e di Dio.

  Ci ha infine parlato della sua esperienza in un paesino colpito da una forte grandinata. Vide il sindaco girare personalmente tra la gente parlando con i negozianti per sapere se poteva fare qualcosa per loro: sicuramente un modi di abbassarsi  per servire.

 Ha chiuso la riunione don Emanuele parlandoci di papa Francesco, il cui stile è appunto quello dell’abbassarsi, fin da quando, dopo la sua elezione, si presentò al popolo come Vescovo di Roma. Memore del cosiddetto  Patto delle Catacombe concluso durante il Concilio Vaticano 2° per impegnarsi a promuovere una Chiesa povera e impegnata tra e per i poveri, ha centrato il suo Magistero e il suo servizio in varie iniziative in favore e soccorso dei poveri, degli scartati. Ha celebrato il rito della Lavanda dei piedi  tra i carcerati e adottato personalmente un tipo di vita semplice e caratterizzato da attenzione alle persone e alle periferie esistenziali.

 

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Per accedere agli incontri in Google Meet:    

A) da PC fisso, PC portatile, tablet

1) se già non lo avete fatto (ad esempio acquisendo un indirizzo email del tipo  xxxx@gmail.com - procedura che consigliamo), registratevi su Google all’indirizzo

https://accounts.google.com/signup/v2/webcreateaccount?flowName=GlifWebSignIn&flowEntry=SignUp

 Nel corso della registrazione, dovrete inserire un indirizzo email che vi identificherà e scegliere una vostra password.

 Terminata la registrazione, comunicate l’indirizzo  email con il quale vi siete registrati su Google inviando una email a

mario.ardigo@acsanclemente.net

 A quella email vi sarà inviato, qualche giorno prima della riunione programmata, un link  e un codice per accedere a alla videoconferenza in  Google Meet Meet.

 Si può accedere sia con il link che con il codice. Per accedere mediante il link è sufficiente cliccarci sopra, dopo aver effettuato l’accesso a Google.

2) accedete a Google, con l’email e la password con cui vi siete registrati,  da questo indirizzo WEB

 https://accounts.google.com/login/signinchooser?hl=it&flowName=GlifWebSignIn&flowEntry=ServiceLogin

A questo punto potete seguire due metodi per accedere alla riunione in teleconferenza:

a) mediante link del tipo https://meet.google.com/abc-defg-hil?authuser=0 :

3a) cliccate sul link;

4a) nella finestra che si aprirà, cliccate su CHIEDI DI PARTECIPARE  e attendete di essere ammessi alla riunione;

b) mediante codice (del tipo abc-defg-hil)

3b) cliccate sul quadratino di puntini in alto a destra e poi sull’icona verde di Meet;

4b) selezionate PARTECIPA A UNA RIUNIONE;

5b) inserite il codice di accesso che avrete ricevuto, facendo COPIA/INCOLLA;

6b) cliccate su CONTINUA

7b) cliccate su CHIEDI DI PARTECIPARE e attendete di essere ammessi alla riunione.

 

B) da smartphone:

a) mediante link

1a) cliccate sul link;

2a) nella finestra che si aprirà, cliccate su CHIEDI DI PARTECIPARE;

b) mediante codice

1b) aprite la app Meet (che avrete scaricato);

2b) cliccate su CODICE RIUNIONE e inserite il codice di accesso che avrete ricevuto;

3b) cliccate su CHIEDI DI PARTECIPARE  e attendete di essere ammessi.

 Segnalate eventuali problemi con una email a

mario.ardigo@acsanclemente.net

indicando, se volete essere contattati telefonicamente, un numero di telefono al quale essere chiamati.