Domenica 24 marzo 2019 – 3°
Domenica di Quaresima - Lezionario dell’anno C per le
domeniche e le solennità – colore liturgico: viola – salterio: 3°
settimana - Letture e sintesi dell’omelia delle Messe
delle Nove e delle Undici- avvisi del parroco e di Azione Cattolica.
Sunday 24 March 2019 - 3rd Sunday of Lent - Lectionary of year C for
Sundays and solemnities - liturgical color: viola - psaltery: 3rd week -
Readings and summary of the homily of the Masses at nine and eleven o'clock -
notices from the parson and from Catholic Action parish group
|
Figure dell'abside della chiesa parrocchiale, oggi verso mezzogiorno - Figures from the apse of the parish church, today around noon |
Osservazioni ambientali: cielo sereno; temperatura ambientale 17 °C. E’ una
splendida giornata di primavera romana, con la luce particolare che è data dall’ambiente
mediterraneo e che ha incantato gli artisti di ogni tempo.
Environmental observations: clear sky;
ambient temperature 17 ° C. It is a splendid day of Roman spring, with the
particular light that is given by the Mediterranean environment and that has
enchanted the artists of all time.
Canti: Ingresso; Purificami o Signore;
Offertorio, Ti darò un cuore nuovo;
Comunione, Il tuo popolo in cammno;
finale, Ti seguirò Signore.
Songs: Entrance; Purify me, Lord; Offertory, I will give you a new heart; Communion, Your people is walking; final, I will follow you Lord.
Alla Messa delle nove
il gruppo parrocchiale di Azione Cattolica era nei banchi di sinistra, a fianco
dell’altare, guardando l’abside.
At the nine o'clock Mass the
Catholic Action parish group was on the left banks, next to the altar, looking
at the apse.
Buona domenica e un augurio di pace e felicità a tutti i lettori!
Good Sunday and best wishes for peace and happiness to all readers!
Note: after the Italian text there is the translation
in English, done with the help of Google Translator. I tried to correct, within
the limits of my knowledge of English, some inaccuracies that automatic
translation still inevitably entails. I have experimented that even with these
inaccuracies the translation allows us to be understood by those who speak
English, in the many national versions of the world, or who use it as a second
or third language. It is the function that in ancient times carried out the
Greek. Trying to be understood by other peoples corresponds to an ancient
vocation of the Church of Rome, which is still current. The biblical texts in English are taken from
https://www.associationofcatholicpriests.ie , from other Catholic sites in
English and from http://www.vatican.va/archive/ENG0839/_INDEX.HTM (The New American Bible); the texts in english of the documents of the Second Vatican
Council, are taken from sites of Holy See.
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Pillola di Concilio
Dalla Costituzione pastorale sulla
Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes - La gioia e la
speranza, del Concilio Vaticano 2° (1962-1965)
Council pill
From the pastoral Constitution on the Church in the contemporary world
Gaudium et spes - Joy and hope, of the Second Vatican Council (1962-1965)
9. Le aspirazioni sempre più universali dell'umanità.
Cresce frattanto la convinzione che l'umanità non solo può e deve
sempre più rafforzare il suo dominio sul creato, ma che le compete inoltre
instaurare un ordine politico, sociale ed economico che sempre più e meglio
serva l'uomo e aiuti i singoli e i gruppi ad affermare e sviluppare la propria
dignità. Donde le aspre rivendicazioni di tanti che, prendendo nettamente
coscienza, reputano di essere stati privati di quei beni per ingiustizia o per
una non equa distribuzione.
I paesi in via di sviluppo o appena giunti all'indipendenza
desiderano partecipare ai benefici della civiltà moderna non solo sul piano
politico ma anche economico, e liberamente compiere la loro parte nel mondo;
invece cresce ogni giorno la loro distanza e spesso la dipendenza anche
economica dalle altre nazioni più ricche, che progrediscono più rapidamente.
I popoli attanagliati dalla fame chiamano in causa i popoli più
ricchi.
Le donne rivendicano, là dove ancora non l'hanno raggiunta, la
parità con gli uomini, non solo di diritto, ma anche di fatto. Operai e
contadini non vogliono solo guadagnarsi il necessario per vivere, ma sviluppare
la loro personalità col lavoro, anzi partecipare all'organizzazione della vita
economica, sociale, politica e culturale. Per la prima volta nella storia
umana, i popoli sono oggi persuasi che i benefici della civiltà possono e
debbono realmente estendersi a tutti.
Sotto tutte queste rivendicazioni si cela un'aspirazione più
profonda e universale.
I singoli e i gruppi organizzati anelano infatti a una vita piena
e libera, degna dell'uomo, che metta al proprio servizio tutto quanto il mondo
oggi offre loro così abbondantemente.
Anche le nazioni si sforzano sempre più di raggiungere una certa
comunità universale.
Stando così le cose, il mondo si presenta oggi potente a un tempo
e debole, capace di operare il meglio e il peggio, mentre gli si apre dinanzi
la strada della libertà o della schiavitù, del progresso o del regresso, della
fraternità o dell'odio. Inoltre l'uomo prende coscienza che dipende da lui
orientare bene le forze da lui stesso suscitate e che possono schiacciarlo o
servirgli.
9. Meanwhile the conviction grows not only that humanity can and
should increasingly consolidate its control over creation, but even more, that
it devolves on humanity to establish a political, social and economic order which
will growingly serve man and help individuals as well as groups to affirm and
develop the dignity proper to them.
As a result many persons are quite aggressively demanding those
benefits of which with vivid awareness they judge themselves to be deprived
either through injustice or unequal distribution. Nations on the road to
progress, like those recently made independent, desire to participate in the
goods of modern civilization, not only in the political field but also
economically, and to play their part freely on the world scene. Still they
continually fall behind while very often their economic and other dependence on
wealthier nations advances more rapidly.
People hounded by hunger call upon those better off. Where they
have not yet won it, women claim for themselves an equity with men before the
law and in fact. Laborers and farmers seek not only to provide for the
necessities of life, but to develop the gifts of their personality by their
labors and indeed to take part in regulating economic, social, political and
cultural life. Now, for the first time in human history all people are
convinced that the benefits of culture ought to be and actually can be extended
to everyone.
Still, beneath all these demands lies a deeper and more widespread
longing: persons and societies thirst for a full and free life worthy of man;
one in which they can subject to their own welfare all that the modern world
can offer them so abundantly. In addition, nations try harder every day to
bring about a kind of universal community.
Since all these things are so, the modern world shows itself at
once powerful and weak, capable of the noblest deeds or the foulest; before it
lies the path to freedom or to slavery, to progress or retreat, to brotherhood
or hatred. Moreover, man is becoming aware that it is his responsibility to
guide aright the forces which he has unleashed and which can enslave him or
minister to him.
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Prima lettura
Dal libro dell’Esodo (Es 3,1-8a.13-15)
First reading
From the book of Exodus (Ex 3,1-8a.13-15)
In quei giorni, mentre Mosè
stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse
il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb.
L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un
roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non
si consumava.
Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a
osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». Il Signore
vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè,
Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali
dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono
il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe».
Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio.
Il
Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il
suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono
sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra
verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele».
Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli
Israeliti e dico loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”. Mi
diranno: “Qual è il suo nome?”. E io che cosa risponderò loro?».
Dio disse a Mosè: «Io sono colui che
sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a voi”».
Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: “Il Signore, Dio dei vostri
padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi”.
Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di
generazione in generazione».
Moses was keeping the flock of his
father-in-law Jethro, the priest of Midian; he led his flock beyond the
wilderness, and came to Horeb, the mountain of God. There the angel of the Lord
appeared to him in a flame of fire out of a bush; he looked, and the bush was
blazing, yet it was not consumed. Then Moses said, “I must turn aside and look
at this great sight, see why the bush is not burned up.” When Lord saw that he
had turned to see, God called him out of bush, “Moses, Moses! said, “Here am.”
Then “Come no closer! Remove sandals from your feet, for place on which you are
standing holy ground. said further, am father, Abraham, Isaac, Jacob.”
And Moses hid his face, for he was afraid to
look at God. Then the Lord said, “I have observed the misery of my people who
are in Egypt; I have heard their cry on account of their taskmasters. Indeed, I
know their sufferings and I have come down to deliver them from the Egyptians,
and to bring them up out of that land to a good and broad land, a land flowing
with milk and honey, to the country of the Canaanites, the Hittites, the
Amorites, the Perizzites, the Hivites, and the Jebusites.
But Moses said to God, “If I come to the
Israelites and say to them, ‘The God of your ancestors has sent me to you,’ and
they ask me, ‘What is his name?’ what shall I say to them?” God said to Moses,
“I AM WHO I AM.” He said further, “Thus you shall say to the Israelites, ‘I AM
has sent me to you.'” God also said to Moses, “Thus you shall say to the
Israelites, ‘The Lord, the God of your ancestors, the God of Abraham, the God
of Isaac, and the God of Jacob, has sent me to you’: This is my name forever,
and this my title for all generations.
Salmo responsoriale
Dal salmo 102
Responsorial psalm
From the psalm 102
Ritornello/ Response:
Il Signore ha pietà del suo popolo. / The Lord
has mercy on his people.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.
Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli
che lo temono.
Response:
The Lord is kind and merciful
My soul, give thanks to
the Lord,
all my being, bless his holy name.
My soul give thanks to the Lord
and never forget all his blessings.
It is he who forgives
all your guilt,
who heals every one of your ills,
who redeems your life from the grave,
who crowns you with love
and compassion.
The Lord does deeds of
justice,
gives judgement for all who are oppressed.
He made known his ways to Moses
and his deeds to Israel’s sons.
The Lord is compassion
and love,
slow to anger and rich in mercy.
For as the heavens are high above the earth
so strong is his love for those who fear him.
Seconda lettura
Dalla prima lettera di san Paolo
Apostolo ai Corinti (1Cor 10,1-6.10-12)
Second reading
From the first letter
of St. Paul the Apostle to the Corinthians (1Cor 10.1-6.10-12)
Non voglio che ignoriate, fratelli, che i
nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, tutti
furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, tutti mangiarono lo
stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano
infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il
Cristo. Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio e perciò furono
sterminati nel deserto.
Ciò
avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi
le desiderarono.
Non mormorate, come mormorarono alcuni di
loro, e caddero vittime dello sterminatore. Tutte queste cose però accaddero a
loro come esempio, e sono state scritte per nostro ammonimento, di noi per i
quali è arrivata la fine dei tempi. Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi
di non cadere.
1 I
want you to be quite certain, brothers, that our ancestors all had the cloud
over them and all passed through the sea.
2 In
the cloud and in the sea they were all baptised into Moses;
3 all
ate the same spiritual food
4 and
all drank the same spiritual drink, since they drank from the spiritual rock
which followed them, and that rock was Christ.
5 In
spite of this, God was not pleased with most of them, and
their corpses were scattered over the desert.
6 Now
these happenings were examples, for our benefit, so that we should never set
our hearts, as they did, on evil things;
10 Never
complain; some of them complained, and they were killed by the Destroyer.
11 Now
all these things happened to them by way of example, and they were described in
writing to be a lesson for us, to whom it has fallen to live in the last days
of the ages.
12 Everyone,
no matter how firmly he thinks he is standing,
must be careful he does not fall.
Acclamazione al Vangelo
Acclamation to the
Gospel
Alleluia, alleluia.
Convertitevi, dice il Signore,
il regno dei cieli è vicino. (Mt 4,17)
Repent, says the Lord,
the kingdom of heaven is near. (Mt 4.17)
Alleluia.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13,1-9)
Gospel
From the Gospel according to Luke
(Lk 13: 1-9)
In quel tempo si presentarono
alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva
fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse
loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per
aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti
allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di
Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di
Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo
stesso modo».
Diceva anche questa parabola:
«Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi
frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che
vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque!
Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo
ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime.
Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Some people came and told Jesus
about the Galileans whose blood Pilate had mingled with their sacrifices. He
asked them, “Do you think that because these Galileans suffered in this way
they were worse sinners than all other Galileans? No, I tell you; but unless
you repent, you will all perish as they did. Or those eighteen who were killed
when the tower of Siloam fell on them-do you think that they were worse
offenders than all the others living in Jerusalem? No, I tell you; but unless
you repent, you will all perish just as they did.”
Then he told this parable: “A man
had a fig tree planted in his vineyard; and he came looking for fruit on it and
found none. So he said to the gardener, ‘See here! For three years I have come
looking for fruit on this fig tree, and still I find none. Cut it down! Why
should it be wasting the soil?’ He replied, ‘Sir, let it alone for one more
year, until I dig around it and put manure on it. If it bears fruit next ear,
well and good; but if not, you can cut it down.'”
Sintesi dell’omelia della Messa
delle nove / Summary of the homily of the Mass of the nine
Le disgrazie che ci capitano nella vita non
sono una punizione inflitta da Dio per i nostri peccati.
Dio ci lascia il tempo per convertirci. Per la
conversione serve la Parola di Dio. Dobbiamo impegnarci a portarla agli altri,
in particolare ai sofferenti. Quando la portiamo ai sofferenti la dobbiamo
accompagnare con gesti di vicinanza umana, di contatto fisico d’affetto, ad
esempio prendendo loro le mani mentre con loro recitiamo il Padre nostro.
The misfortunes that happen to us in
life are not a punishment inflicted by God for our sins.
God gives us time to convert. For
the conversion we need the Word of God. We must commit ourselves to bring it to
others, in particular to the suffering ones. When we bring it to the suffering
ones we must accompany it with gestures of human closeness, of physical contact
of affection, for example taking their hands while we recite the Our Father
with them.
Sintesi dell’omelia della Messa
delle undici / Summary of the homily of the Mass at eleven o’clock
Il brano evangelico ci presenta
due episodi di cronaca dell’epoca di Gesù. Il crollo di una costruzione, la
Torre di Siloe, i cui ruderi sono stati individuati dagli archeologi, che aveva
provocato la morte di diciotto persone, e l’assassinio di diverse persone nel
Tempio di Gerusalemme, ordinato dal Procuratore di Giudea Pilato, probabilmente
a motivo di una protesta politica che aveva superato i limiti tollerati dagli
occupanti romani. L’assassinio aveva costituito anche un sacrilegio, perché il
sangue degli uccisi si era mischiato, in quel luogo sacro, con quello delle
bestie offerte in sacrificio. Gesù, dopo aver fatto riferimento a quegli
eventi, parla di conversione, che nel greco antico del Nuovo Testamento si dice
metànoia, deriva dalla parola nòus che significa mente,
e indica un cambiamento di mentalità. Nel contesto dell’insegnamento evangelico
di quel brano, viene richiesto una cambio di mentalità su Dio.
A quei tempi, e certe volte ancora
oggi purtroppo in occasione di certe sciagure, le disgrazie vengono considerate
una punizione divina. Gesù invece insegna che Dio non è vendicativo, non
attende di coglierci in fallo per punirci duramente, ma ci guida alla
conversione.
Il brano biblico tratto dall’Esodo
ci aiuta a chiarire in che cosa consista quel cambio di mentalità.
Ci presenta Mosé il quale, fuggito
dall’Egitto, era stato accolto dai parenti di sua moglie, che facevano i
pastori in Madian, e aveva iniziato a fare il pastore. Un giorno notò un roveto
che bruciava senza esaurirsi. Gli si avvicinò e si sentì chiamato per nome. L’essere
chiamato per nome significa che si era fatto riferimento alla sua storia
personale. La voce dal roveto gli si manifestò come quella di Dio. Un Dio che
non gli si presentò come l’onnipotente autore del cielo della terra, degli
astri, dei pianeti, della Terra e di tutte la forza naturali, ma come il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, quindi
come una persona di famiglia.
Tra le popolazioni di quell’epoca
e di quelle culture etniche le persone erano inserite in clan, in gruppi
tribali, che aiutavano gli individui che si trovavano in difficoltà. Dio si
presenta come uno di famiglia che conosce le sofferenze della sua gente e vuole
aiutarla, liberandola dall’asservimento da parte degli egiziani e del loro
sovrano, il Faraone. Da una parte questo fu consolante per gli oppressi, ma
dall’altro richiese loro un particolare impegno. Infatti, usciti dall’Egitto e
durante le lunghe peregrinazioni nel deserto, in attesa di essere finalmente
guidati verso la terra loro promessa, in Canaan, diverse volte gli israeliti
furono tentati di tornare indietro, in Egitto, dove erano servi, ma avevano di
che sfamarsi, non rischiavano la vita in un ambiente ostile. La libertà è una
conquista difficile, impegnativa, ma Dio ci guida ad essa. Per gli antichi
israeliti la meta era Canaan, nell’attuale Palestina [la Terra Santa in una
prospettiva cristiana, lo Stato di Israele e l’Autorità Palestinese nell’assetto
politico attuale - nota mia], per i
cristiani sono i nuovi Cieli e nuova
Terra [dei quali narra il libro dell’Apocalisse, nel Nuovo Testamento - nota
mia]. La prospettiva cristiane è una via verso la libertà sotto la guida
amorevole di Dio.
The Gospel passage presents two episodes of chronicle from the time of
Jesus. The collapse of a building, the Tower of Siloe, whose ruins were
identified by archaeologists, which had caused the death of eighteen people,
and the murder of several people in the Temple of Jerusalem, ordained by the
Prosecutor of Judea Pilate, probably because of a political protest that had
exceeded the limits tolerated by the Roman occupiers. The murder had also
constituted a sacrilege, because the blood of the slain had been mixed, in that
sacred place, with that of the beasts offered in sacrifice. Jesus, after
referring to those events, speaks of conversion, which in the ancient Greek of
the New Testament is called midnoia, derives from the word nòus which means
mind, and indicates a change of mentality. In the context of the evangelical
teaching of that passage, a change of mentality about God is required.
In those days, and sometimes even today, unfortunately, on the
occasion of certain disasters, misfortunes are considered a divine punishment.
Jesus instead teaches that God is not vindictive, he does not wait to catch us
to punish us hard, but he leads us to conversion.
The biblical passage taken from the Exodus helps us to clarify what
that change of mentality consists of.
He introduces us to Moses who, having fled Egypt, had been welcomed
by his wife's relatives, who were pastors in Midian, and had begun to be a
shepherd. One day he noticed a bush that burned without running out. He
approached him and felt called by name. Being called by name means that
reference was made to his personal history. The voice from the bush was
manifested to him as that of God. A God who did not present himself as the
omnipotent author of the heaven of the earth, of the stars, of the planets, of
the Earth and of all the natural strength, but as the God of Abraham , Isaac
and Jacob, therefore as a family person.
Among the populations of that era and of those ethnic
cultures, people were included in clans, in tribal groups, which helped
individuals who were in difficulty. God presents himself as one of the family
who knows the sufferings of his people and wants to help them, freeing them
from the enslavement by the Egyptians and their sovereign, the Pharaoh. On the
one hand this was consoling for the oppressed, but on the other it required
them a particular commitment. In fact, coming out of Egypt and during the long
wanderings in the desert, waiting to be finally led to their promised land, in
Canaan, several times the Israelites were tempted to go back to Egypt, where
they were servants, but they had what to feed themselves, they did not risk
their lives in a hostile environment. Freedom is a difficult, demanding
conquest, but God guides us to it. For the ancient Israelites the goal was
Canaan, in present-day Palestine [the Holy Land in a Christian perspective, the
State of Israel and the Palestinian Authority in the current political order -
my note], for Christians they are the new Skies and new Earth [of which the
book of the Apocalypse tells, in the New Testament - note of mine]. The
Christian perspective is a path to freedom under the loving guidance of God.
Sintesi di Mario Ardigò - Azione Cattolica in San Clemente papa, per come
ha compreso le parole del celebrante.
Synthesis of Mario Ardigò - Catholic
Action in San Clemente Pope, for how he understood the celebrant's words.
Avvisi del parroco/ Announcements from the parson:
/
Avvisi di Azione Cattolica: / Catholic
Action Notices:
La riunione infrasettimanale del gruppo di AC
si terrà martedì 26 marzo 2019, alle 17, in sala rossa.
The mid-week meeting of the AC group will be held on Tuesday 26 March 2019,
at 5 pm, in the red room.