La nuova sinodalità – 2 –
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COSTITUZIONE APOSTOLICA EPISCOPALIS COMMUNIO SUL SINODO DEI VESCOVI
Data a Roma, presso San Pietro, il 15 settembre 2018, sesto anno del Pontificato.
Art. 17
Elaborazione e approvazione del Documento finale
§ 1. Le conclusioni dell’Assemblea sono raccolte in un Documento finale.
§ 2. Per la redazione del Documento finale, viene costituita un’apposita Commissione, composta dal Relatore Generale, che la presiede, dal Segretario Generale, dal Segretario Speciale e da alcuni Membri eletti dall’Assemblea del Sinodo tenendo conto delle diverse regioni, cui se ne aggiungono altri nominati dal Romano Pontefice.
§ 3. Il Documento finale viene sottoposto all’approvazione dei Membri a norma del diritto peculiare, ricercando nella misura del possibile l’unanimità morale.
Art. 18
Consegna del Documento finale al Romano Pontefice
§ 1. Ricevuta l’approvazione dei Membri, il Documento finale dell’Assemblea è offerto al Romano Pontefice, che decide della sua pubblicazione.
Se approvato espressamente dal Romano Pontefice, il Documento finale partecipa del Magistero ordinario del Successore di Pietro.
§ 2. Qualora poi il Romano Pontefice abbia concesso all’Assemblea del Sinodo potestà deliberativa, a norma del can. 343 del Codice di diritto canonico, il Documento finale partecipa del Magistero ordinario del Successore di Pietro una volta da lui ratificato e promulgato.
In questo caso il Documento finale viene pubblicato con la firma del Romano Pontefice insieme a quella dei Membri.
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Istruzione sulla celebrazione delle Assemblee Sinodali e sull'attività della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi
[La Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, a norma dell’art. 26 della Costituzione Apostolica Episcopalis communio, il 1-10-2018 ha approvato questa Istruzione, disponendo che essa entri in vigore il giorno 1 ottobre 2018 con la pubblicazione su L’Osservatore Romano.]
Data a Roma, dalla Sede della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, il 1 ottobre 2018.
Art. 16
La Commissione per la redazione del Documento finale
§1. All’inizio dell’Assemblea del Sinodo si costituisce la Commissione per la redazione del Documento finale, di cui all’art. 17 § 2 della Costituzione Apostolica Episcopalis communio.
§ 2. La Commissione per la redazione del Documento finale è formata da: il Relatore Generale, che la presiede; il Segretario Generale; il Segretario Speciale, che ne è il segretario; cinque Membri eletti in rappresentanza delle diverse aree continentali (uno per l’America, uno per l’Europa, uno per l’Africa, uno per l’Asia, uno per l’Oceania); alcuni Membri nominati dal Romano Pontefice.
§ 3. L’elezione dei Membri della Commissione per la redazione del Documento finale si svolge a norma del C.I.C., can. 119, 1°, e del C.C.E.O., can. 956, § 1, svolgendo uno scrutinio per ogni singola elezione.
Art. 33
Elaborazione e presentazione del progetto del Documento finale
§ 1. Tenendo conto degli interventi dei Padri in aula e dei modi approvati dai Circoli Minori, il Relatore Generale, con l’aiuto del Segretario Speciale, opportunamente affiancato dagli Esperti, presiede all’elaborazione del progetto del Documento finale del Sinodo.
§ 2. Compete alla Commissione per l’elaborazione del Documento finale emendare e approvare il progetto del Documento finale. I voti sono espressi con la formula placet, non placet. Il progetto è approvato a maggioranza assoluta.
§ 3. Compete al Relatore Generale presentare ai Padri Sinodali il progetto del Documento finale.
Art. 34
Discussione del progetto del Documento finale
§ 1. Dopo che i Padri Sinodali hanno avuto un congruo tempo per l’esame del progetto del Documento finale, ha luogo il dibattito in aula.
§ 2. Il Presidente Delegato, secondo la lista predisposta dalla Segreteria Generale, invita a parlare i Membri che ne hanno fatto richiesta.
§ 3. I Padri possono presentare alla Segreteria Generale i modi al progetto del Documento finale che giudicano necessari. Nulla impedisce che più Padri si uniscano per la presentazione dei modi.
Art. 35
Elaborazione, presentazione e votazione del Documento finale
§ 1. Tenendo conto dei modi presentati, il Relatore Generale, con l’aiuto del Segretario Speciale e degli altri Membri della Commissione per la redazione del Documento finale, appronta il testo del Documento finale.
§ 2. Compete al Relatore Generale presentare ai Padri Sinodali il Documento finale.
§ 3. I voti sul Documento finale sono espressi a scrutinio segreto con la formula placet, non placet.
§ 4. Il Documento finale è approvato dai due terzi dei Padri Sinodali presenti alla votazione.
§ 5. Una volta approvato, il Documento finale è offerto al Romano Pontefice, a norma dell’art. 18 della Costituzione Apostolica Episcopalis communio.
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Come emerge dalle norme che ho sopra trascritto, il Documento finale della 16ª Assemblea generale del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità ecclesiale è un testo redazionale, quindi elaborato da un gruppo di lavoro, verosimilmente con la collaborazione di esperti ed altri ausiliari. Ne è stata diffusa una versione in lingua italiana che viene dichiarata non definitiva, dunque il lavoro redazionale è ancora in corso, in particolare per la traduzione del documento in varie lingue [nei lavori dell’Assemblea le lingue ufficiali sono state l’italiano e l’inglese, ma potevano essere utilizzati anche il francese, il portoghese e lo spagnolo (tutte lingue di origine europea)]
Il Documento finale si sviluppa per 155 paragrafi, suddivisi in una introduzione, cinque parti e una conclusione. Nella versione che è stata finora diffusa non è corredato da note, come d’uso negli altri documenti del magistero, e le citazioni di altri documenti e di brani biblici sono inserite nel testo.
Si tratta di un lavoro complesso che richiede particolare attenzione per essere compreso in tutte le sfumature, dalle quali possono emergere tracce della fase del suo sviluppo nel corso delle discussioni sinodali. Ha ad oggetto aspetti molto rilevanti della vita ecclesiale, compreso quello del cosiddetto ministero petrino (al n.130), cioè il ministero del Papa.
Mario Ardigò – Azione Cattolica in San Clemente papa – Roma, Monte Sacro, Valli