Domenica 30 maggio 2021
– Solennità della Santissima Trinità - Lezionario dell’anno B per le domeniche e le
solennità – colore liturgico: bianco –
salterio: Liturgia propria -Letture della Messa - Sintesi dell’omelia svolta
durante la Messa celebrata in parrocchia alle nove - Avvisi del parroco e di Azione cattolica
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Sunday 30 May 2021 - Solemnity of the Most Holy Trinity - Lectionary of
year B for Sundays and solemnities - liturgical color: white - psalter: proper
Liturgy - Mass readings - Summary of the homily given during the Mass
celebrated in the parish at nine - Notices of the parson and of Catholic Action
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Prepariamoci
tutti a celebrare il Sinodo della Chiesa italiana dall’ottobre 2021 all’ottobre
2023!
Card. Bassetti: Roma- Assemblea generale della CEI - 25 Maggio 2021
Sintesi dal testo dell’Introduzione svolta dal card. Bassetti “Ascolto riconciliato per un cammino
insieme” - a cura di Mario Ardigò, con sue osservazioni
[testi dal
sito Web della Conferenza Episcopale italiana 25-5-21]
Sintesi
1. Il programma del Sinodo della Chiesa italiana è stato
reso più stringente, rispetto all’anticipazione che ne era stata data dopo
l’incontro del vertice della C.E.I. con il Papa del 27 febbraio scorso. Non più tre anni di preparazione e la
celebrazione durante l’Anno santo del 2025. Si inizia nell’ottobre prossimo e si finirà nell’ottobre 2023, passando
dal livello diocesano a quello nazionale.
Dall’Introduzione
del cardinal Gualtiero Bassetti,
presidente della C.E.I., ai lavori della recente 74° Assemblea generale della
C.E.I., svoltasi dal 24 al 27 maggio scorsi a Roma sul tema “Annunciare il Vangelo in un tempo di rinascita – Per avviare un
cammino sinodale” ricavo quanto segue.
I vescovi non sentivano la necessità di un
Sinodo della Chiesa italiana. Lo organizzano perché pressati da papa Francesco.
Lo si capisce decrittando dal gergo curiale queste frasi:
La Chiesa che è in Italia – la nostra Chiesa,
le nostre Chiese – non è mai stata e mai sarà in contrapposizione a Pietro, al
Suo Magistero, alla Sua Parola. Per questo, oggi, come è sempre avvenuto nella
nostra storia, ci sentiamo chiamati a vivere la sinodalità, a disegnare un
“cammino sinodale”.
Non era mai stato organizzato un Sinodo perché
i vescovi italiani avevano preferito altri strumenti e, in particolare, i Documenti di orientamento pastorale
deliberati dalla C.E.I. e i Convegni ecclesiali nazionali.
Il card. Bassetti ha tenuto a ricordare le
tappe di questo processo. Anche senza aver organizzato un Sinodo, sembra voler
dire, non si è rimasti inerti.
La prima Assemblea generale dei vescovi
italiani si svolse 14 ottobre 1962. Era stata preceduta dieci anni prima (8
gennaio 1952) da una riunione, svolta con riservatezza, alle quali avevano
partecipato i presidenti delle Conferenze regionali delle regioni conciliari
italiane, seguita da periodici incontri tra i vescovi, senza carattere di
sistematicità. Nel 1972 venne il riconoscimento
vero e proprio della identità della C.E.I. come istituzione, riformata dopo il
Concilio.
Nel 1973 fu
deliberato il primo Documento pastorale “Evangelizzazione e Sacramenti” e nel 1976,
a Roma, si tenne il primo Convegno ecclesiale nazionale
“Evangelizzazione e promozione umana”. Furono caratterizzati dalla scelta
della pastorale dell’evangelizzazione, intesa non solo come trasformazione ad
intra della Chiesa, per passare da comunità di praticanti a comunità di credenti
evangelizzati, ma anche come impegno di servizio e di trasformazione della
società italiana. La cifra della “promozione umana”, strettamente collegata
all’evangelizzazione, esprime bene questa intenzione pastorale-missionaria.
Nel 1981 fu deliberato il Documento pastorale “Comunione
e comunità” con una precisa visione ecclesiologica che fece
propria l’idea della Chiesa come comunità di credenti evangelizzati. Negli anni
’80 si sviluppò la vivacissima e dura polemica tra l’Azione Cattolica e il movimento Comunione e Liberazione su
come dovesse farsi la comunità di credenti. Il papa Karol Wojtyla - Giovanni
Paolo 2° impose di sospendere le polemiche, ponendo al centro l’esigenza di
riconciliazione a fini di ricomposizione comunitaria della Chiesa. Il tema fu
al centro del secondo Convegno ecclesiale
nazionale tenutosi a Loreto nel 1985 sul tema “Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini”. La
riconciliazione doveva farsi riscoprendo l’identità
cristiana a partire dal ricchissimo patrimonio di verità della Chiesa.
Nel 1990 fu deliberato il Documento di orientamenti pastorali
“Evangelizzazione e testimonianza di carità”, ancora centrato su identità e verità.
Nel 1995, a Palermo, si tenne il terzo Convegno ecclesiale nazionale sul tema Il
vangelo della carità per una nuova società italiana, che segnò una ripresa
dei tempi del Convegno ecclesiale “Evangelizzazione
e promozione umana” e che, sulla scia del Concilio Vaticano 2°, propose la
necessità di un discernimento
comunitario-ecclesiale come vero e proprio metodo pastorale. Questo
può considerarsi l’embrione di un processo sinodale.
Nel 2001 la C.E.I deliberò gli Orientamenti pastorali “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia
(per il decennio dal 2001 al 2010) e nel 201 quelli denominati “Comunicare il Vangelo in un mondo che
cambia”, che misero al centro la
vita comunitaria buona e bella incentrata sul Vangelo connotata da un volto
missionario, in particolare a partire dalla parrocchie.
Nel 2006, a Verona si tenne il quarto Convegno ecclesiale nazionale “Testimoni
del risorto, speranza del mondo”, in cui venne richiamata l’importanza di
un’effettiva sinodalità nella vita delle Chiese e venne raccomandata l’azione
pastorale-missionaria delle Chiese italiane in cinque ambiti di vita personale
e sociale: la vita affettiva, il lavoro e la festa, la fragilità umana, la
tradizione, la cittadinanza.
Il quinto Convegno
ecclesiale nazionale sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” si
tenne a Firenze nel 2015. Vi vennero proposti per la riflessione i cinque verbi
tratti dall’Esortazione apostolica Evangelii
Gaudium - La gioia del Vangelo (2013): uscire, annunciare, abitare, educare,
trasfigurare. Durante quel Convegno, papa Francesco sollecitò la Chiesa
italiana a promuovere un processo sinodale, inascoltato.
Il Papa tornò sul tema nel discorso
all’incontro promosso dall’Ufficio catechistico nazionale, 30 gennaio 2021. Ne
seguì l’incontro con i vertici della C.E.I. del 27 febbraio 2021, a cui seguì
l’impostazione sul Sinodo della Chiesa italiana
della 74° Assemblea Nazionale della C.E.I..
2. Al centro del primo Sinodo della Chiesa
italiana ci sarà il santo popolo fedele
di Dio [viene detto con espressione tratta dal magistero e dai testi di
papa Francesco].
Si tratta di un concetto, quello di popolo di Dio, che fu messo al centro della riforma
deliberata nel corso del Concilio Vaticano 2° tra il 1962 e il 1965 e che ha
oppositori nella Chiesa italiana. Bassetti, però, ricorda le parole pronunciate
dal Papa il 30 gennaio 2021 nel discorso ai
partecipanti all’incontro promosso dall’Ufficio catechistico nazionale:
«Il Concilio è magistero della Chiesa. O tu
stai con la Chiesa e pertanto segui il Concilio, e se tu non segui il Concilio
o tu l’interpreti a modo tuo, come vuoi tu, tu non stai con la Chiesa».
E’,
osservo, in qualche modo, un netto
cambio di rotta, dopo che fino all’inizio del regno di papa Francesco si era
sviluppata una dottrina di contenimento
per via interpretativa dei principi innovatori di quel Concilio.
Bisognerà anche essere fedeli al Vangelo e alla Tradizione.
A questo proposito il card. Bassetti ha inserito una critica alla
democrazia vista come soggetta alla legge della maggioranza. Osservo però
che, in realtà, al centro dell’ideologia delle democrazie
avanzate occidentali è il limite ad ogni potere, anche a quello del popolo e
delle maggioranze, secondo valori umani fondamentali. Ciò naturalmente comporta
il ripudio dell’autocrazia, che è ancora la legge costituzionale della nostra
Chiesa. Purtroppo c’è da temere che non si voglia costruire il processo
sinodale secondo criteri democratici avanzati, almeno per quanto riguarda la
generalità dei fedeli (l’Assemblea generale della C.E.I delibera a
maggioranza), che però è l’unico modo per far loro spazio nella soffocante
autocrazia clericale. Non si dovrebbe mettere in contrapposizione democrazia e
Vangelo, secondo l’impostazione reazionaria che causò tanti danni in Italia
durante il processo di unificazione nazionale, nell’Ottocento. E la Tradizione
andrebbe riferita al modo di vivere il Vangelo, non alle strutture politiche delle
Chiese: l’attuale autocrazia ecclesiale non risale sicuramente né al Maestro né
a suoi primi discepoli. Nelle sue forme attuali risale all’Undicesimo secolo.
Certo la democrazia come oggi la intendiamo è di molto successiva, ma già i
primi cristiani democratici italiani, all’inizio dell’Ottocento, ne mostrarono
il chiarissimo nesso con i principi di vita buona del Vangelo.
Il “cammino sinodale”
rappresenta, per il card. Bassetti, quel
processo necessario che permetterà alle nostre Chiese che sono in Italia di
fare proprio, sempre meglio, uno stile di presenza nella storia che sia
credibile e affidabile, perché attento ai complessi cambiamenti in atto e
desideroso di dire la verità del Vangelo nelle mutate condizioni di vita degli
uomini e delle donne del nostro tempo. Poiché siamo tutti chiamati ad acquisire
questo stile, occorre che assumiamo con responsabilità la decisione di coinvolgerci
in questo “cammino” che, come comprendiamo bene, non può risolversi in adempimenti formali, né soltanto
nell’organizzazione di eventi che, a lungo andare, rischiano di diventare,
come ebbe a dire San Giovanni Paolo II, “apparati senz’anima, maschere di
comunione”.
Il processo sinodale dovrà essere
caratterizzato dall’ascolto delle
comunità ecclesiali per dare voce ai loro vissuti e alle loro peculiarità.
Occorrerà anche fare delle scelte, in particolare per suscitare corresponsabilità di tutti i soggetti ecclesiali e per valorizzare e armonizzare
le risorse della comunità,
rifiutando il condizionamento del “si è
fatto sempre così”.
Le nostra
Chiese sono caratterizzata da un certo pluralismo: popolate da donne e uomini
che interpretano figure plurali di esperienza credente, tutte degne di essere
riconosciute nell’appartenenza all’unica tessitura della rete ecclesiale, la
cui bellezza è data anche da questa multiformità. Da tale prospettiva il
“cammino sinodale” può essere davvero garanzia di un Noi ecclesiale allargato,
inclusivo, capace di favorire un reciproco riconoscimento tra i credenti,
all’altezza di dare forma storica alla figura conciliare di una Chiesa “popolo
di Dio”.
Bisognerà ripudiare l’arroccamento
ecclesiale e clericale.
C’è necessità, dice Bassetti, di riconciliazione ecclesiale.
Osservo però che quella imposta negli anni ’80
portò a un lungo inverno della Chiesa
italiana, alla difficile situazione a cui ora ci si propone tardivamente di
rimediare. Non si tratta tuttavia, per Bassetti, di dimenticare sospetti o inimicizie, ma di
vincerli con un amore più grande, costruendo la possibilità di una convivenza
nella diversità.
« O la nostra Chiesa di domani sarà mistica o non sarà; o sarà aperta al
dialogo o non sarà; o sarà maestra di vita spirituale o non sarà; o sarà
formatrice di coscienze o non sarà. Non
si tratta dunque di elaborare e poi offrire un pensiero unico. Papa Francesco ci sprona a guardare in
faccia la realtà e a trovare soluzioni praticabili insieme, suggerendo il
modello del poliedro, che «riflette la confluenza di tutte le parzialità che in
esso mantengono la loro originalità» (Evangelii Gaudium - La gioia del Vangelo
- Esortazione apostolica 2013, n. 236).»
scrive Bassetti.
Il problema è che non c’è
solo diversità ma anche viva contrapposizione in cui si cerca di silenziarsi e
di estromettersi a vicenda, facendo forza sugli appoggi che si hanno nell’autocrazia
clericale.
Ma poi c’è l’esigenza, dice
Bassetti, di farsi promotori di riconciliazione sociale anche nel mondo esterno
alla Chiesa. La comunità ecclesiale,
tutta intera, deve portare il contributo costruttivo della mediazione e della
pace, della razionalità e della carità, costruendo ponti di comprensione con
tutti e prendendo sul serio le domande antropologiche fondamentali.
Bassetti a questo
proposito segnala alcune urgenze sociali, quali la denatalità, la sicurezza sul
lavoro, l’immigrazione verso l’Europa, la pace nel Mediterraneo.
Cita il Concilio di Gerusalemme come modello di riconciliazione, ma sappiamo
che, in realtà, fu sede della manifestazione di conflitti che, non
definitivamente risolti in quell’assemblea, non diedero tregua nei secoli successivi.
Speriamo di essere più efficaci nel nostro cammino
sinodale.
Pensare la Chiesa in
termini di riconciliazione, dice Bassetti, significa saper convergere su alcuni punti
essenziali, valorizzando nel frattempo anche la creatività e le nuove proposte.
Una Chiesa in “cammino sinodale” sa dare e fare tempo e spazio alle domande
degli uomini e delle donne di oggi. Una Chiesa in “cammino sinodale” genera uno
sguardo positivo e accogliente.
Manca nel discorso del
card. Bassetti, l’individuazione precisa dei punti di frattura ecclesiale da
riconciliare, piuttosto evidenti anche a uno sguardo superficiale, anche se uno di essi è evocato parlando della
necessità di fedeltà al Concilio Vaticano 2°.
Certamente la prima dura
frattura è tra le componenti ecclesiali che vogliono proseguire nel processo
avviato da quel Concilio e quelle reazionarie. La questione riguarda anche di
riflesso la posizione da prendere verso ordinamenti sociali classisti in danno degli
strati sociali subalterni (espressa nel gergo ecclesiale come opzione preferenziale per i poveri).
Un'altra consiste nell’umiliazione
dei fedeli laici, la larga maggioranza delle persone di fede, imposta dall’ordinamento autocratico e clericale
della nostra Chiesa, che sostanzialmente rifiuta ogni forma di democrazia, e
quindi di vera corresponsabilità, come contraria al Vangelo.
Una terza è quella della
sproporzione a favore dei primi tra clero e laici nella corresponsabilità
ecclesiale, con i secondi relegati al ruolo di coadiutori esecutivi o al più di
consiglieri.
La quarta riguarda la pesantissima
e ingiustificata umiliazione inflitta alle donne nella nostra Chiesa, in
conseguenza del suo inveterato maschilismo e patriarcalismo, che ormai risulta
intollerabile anche a larghi strati di fedeli uomini.
La quinta riguarda il triste
risorgere del clericofascismo a livello europeo e quindi la strumentalizzazione
della nostra fede per politiche di oppressione e potenza.
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Card. Bassetti:
Rome - General Assembly of the CEI Italian
Episcopal Conference- 25 May 2021
Summary from
the text of the Introduction by card. Bassetti “Reconciled listening for a
journey together” - by Mario Ardigò, with his observations
[texts from the website of the
Italian Episcopal Conference 25-5-21]
Synthesis
1. The program of the Synod of the
Italian Church has been made more stringent, compared to the anticipation that
had been given after the meeting of the top of the C.E.I. with the Pope on
February 27 last. No more three years of preparation and celebration during the
Holy Year of 2025. It begins next October and will end in October 2023, passing
from the diocesan to the national level.
From the Introduction by Cardinal Gualtiero Bassetti, president of the
CEI, to the work of the recent 74th General Assembly of the CEI, held from 24
to 27 May last in Rome on the theme "Proclaiming the Gospel in a time of
rebirth - To start a synodal journey" I get the following.
The bishops did not feel the need for a Synod
of the Italian Church. They organize it because they are pressed by Pope
Francis. This can be understood by decrypting these sentences from the curial
jargon:
The Church that is in Italy - our
Church, our Churches - has never been and never will be in opposition to Peter,
to his Magisterium, to his Word. For this reason, today, as has always happened
in our history, we feel called to live synodality, to design a "synodal
path".
A Synod had never been organized because the
Italian bishops had preferred other instruments and, in particular, the
Pastoral Orientation Documents approved by the C.E.I. and national ecclesial
conferences.
Card. Bassetti was keen to recall the stages
of this process. Even without having organized a Synod, he seems to want to
say, we have not remained inert.
The first General Assembly of Italian Bishops took place on October 14,
1962. It was preceded ten years earlier (January 8, 1952) by a meeting, held in
confidence, in which the presidents of the regional conferences of the Italian
conciliar regions participated, followed by periodic meetings among the
bishops, without a systematic character. In 1972 came the real recognition of
the identity of the C.E.I. as an institution, reformed after the Council.
In 1973 the first pastoral document "Evangelization and
Sacraments" was approved and in 1976, in Rome, the first national
ecclesial convention "Evangelization and human promotion" was held.
They were characterized by the choice of the pastoral care of evangelization,
understood not only as an ad intra transformation of the Church, to pass from a
community of practitioners to a community of evangelized believers, but also as
a commitment to service and transformation of Italian society. The figure of
"human promotion", closely linked to evangelization, expresses this pastoral-missionary
intention well.
In 1981 the pastoral document "Communion and community" was
approved with a precise ecclesiological vision that made the idea of the
Church as a community of evangelized believers its own. In the 1980s, the
lively and harsh controversy between Catholic Action and the Communion and
Liberation movement developed over how the community of believers should be
made. Pope Karol Wojtyla - John Paul 2nd ordered the controversy to be
suspended, placing the need for reconciliation at the center for the purpose of
community recomposition of the Church. The theme was at the center of the
second national ecclesial convention held in Loreto in 1985 on the theme
“Christian reconciliation and the community of men”. Reconciliation had to be
done by rediscovering the Christian identity starting from the Church's very
rich patrimony of truth.
In 1990 the Document of pastoral guidelines "Evangelization and
witness of charity" was approved, still centered on identity and truth.
In 1995, in Palermo, the third national ecclesial conference was held on
the theme The Gospel of charity for a new Italian society, which marked a
revival of the times of the ecclesial conference "Evangelization and human
promotion" and which, in the wake of the 2nd Vatican Council , proposed
the need for community-ecclesial discernment as a real pastoral method. This
can be considered the embryo of a synodal process.
In 2001 the CEI approved the pastoral
guidelines "Communicating the Gospel in a changing world (for the decade from
2001 to 2010) and in 201 those called" Communicating the Gospel in a
changing world ", which put good community life at the center and
beautiful centered on the Gospel connoted by a missionary face, in particular
starting from the parishes.
In 2006, the fourth national ecclesial convention "Witnesses of the
risen, hope of the world" was held in Verona, in which the importance of
effective synodality in the life of the Churches was recalled and the
pastoral-missionary action of the Italian Churches was recommended. in five
spheres of personal and social life: love life, work and party, human frailty,
tradition, citizenship.
The fifth national ecclesial conference on the
theme "In Jesus Christ the new humanism" was held in Florence in
2015. The five verbs taken from the Apostolic Exhortation Evangelii Gaudium -
The joy of the Gospel (2013): go out, announce , to live, to educate, to
transfigure. During that convention, Pope Francis urged the Italian Church to
promote a synodal process, which was not listened to.
The Pope returned to the topic in his speech at the meeting sponsored by
the National Catechetical Office, January 30, 2021. The meeting with the
leaders of the C.E.I. of 27 February 2021, which was followed by the setting on
the Synod of the Italian Church of the 74th National Assembly of the C.E.I ..
2. At the center of the first Synod of
the Italian Church will be the holy faithful people of God [it is said with an
expression taken from the magisterium and from the texts of Pope Francis].
It is a concept, that of the People of God, which was placed at the
center of the reform deliberated during the Second Vatican Council between 1962
and 1965 and which has opponents in the Italian Church. Bassetti, however,
recalls the words spoken by the Pope on January 30, 2021 in the address to the
participants in the meeting sponsored by the National Catechetical Office:
«The Council is the Magisterium of
the Church. Either you are with the Church and therefore follow the Council,
and if you do not follow the Council or you interpret it in your own way, as
you want, you are not with the Church ".
It is, I observe, in some way, a clear change of course, after a
doctrine of containment had been developed through the interpretation of the
innovative principles of that Council until the beginning of the reign of Pope
Francis.
It will also be necessary to be faithful to the Gospel and to Tradition.
In this regard, card. Bassetti added a critique of democracy seen as subject to
the law of the majority. However, I observe that, in reality, at the heart of
the ideology of advanced Western democracies is the limit to any power,
including that of the people and majorities, according to fundamental human
values. This naturally involves the repudiation of autocracy, which is still
the constitutional law of our Church. Unfortunately, it is to be feared that we
do not want to build the synodal process according to advanced democratic
criteria, at least as regards the generality of the faithful (the General
Assembly of the CEI decides by majority), which however is the only way to make
room for them in the suffocating clerical autocracy. Democracy and the Gospel
should not be juxtaposed, according to the reactionary approach that caused so
much damage in Italy during the process of national unification in the
nineteenth century. And Tradition should refer to the way of living the Gospel,
not to the political structures of the Churches: the current ecclesial
autocracy certainly does not go back to either the Master or his first
disciples. In its current form, it dates back to the eleventh century.
Certainly democracy as we understand it today is much later, but already the
first Italian Christian Democrats, at the beginning of the nineteenth century,
showed its very clear connection with the principles of the good life of the
Gospel.
The "synodal journey" represents, for card. Bassetti, that
necessary process that will allow our Churches in Italy to make their own, ever
better, a style of presence in history that is credible and reliable, because
it is attentive to the complex changes taking place and eager to speak the
truth of the Gospel in the changed living conditions of the men and women of
our time. Since we are all called to acquire this style, we need to take responsibility
for the decision to involve ourselves in this "journey" which, as we
understand well, cannot result in formal obligations, nor only in the
organization of events that, in the long run, risk to become, as Saint John
Paul II put it, "soulless apparatuses, masks of communion".
The synodal process must be characterized by listening to the ecclesial
communities to give voice to their experiences and their peculiarities.
It will also be necessary to make choices, in particular to arouse
co-responsibility of all ecclesial subjects and to enhance and harmonize the
resources of the community, rejecting the conditioning of "it has always
been done this way".
Our Churches are characterized by a certain pluralism: populated by
women and men who interpret plural figures of believing experience, all worthy
of being recognized in belonging to the only structure of the ecclesial
network, whose beauty is also given by this multiformity. From this
perspective, the "synodal journey" can truly be a guarantee of an enlarged,
inclusive ecclesial We, capable of fostering mutual recognition among
believers, capable of giving historical form to the conciliar figure of a
Church "people of God".
It will be necessary to repudiate ecclesial and clerical fortification.
But
then there is the need, says Bassetti, to become promoters of social
reconciliation also in the world outside the Church. The entire ecclesial
community must make the constructive contribution of mediation and peace,
rationality and charity, building bridges of understanding with everyone and
taking the fundamental anthropological questions seriously.
In
this regard, Bassetti points out some social urgencies, such as denatality,
safety at work, immigration to Europe, peace in the Mediterranean.
He
cites the Council of Jerusalem as a model of reconciliation, but we know that,
in reality, it was the site of the manifestation of conflicts which, not definitively
resolved in that assembly, did not give respite in the following centuries. We
hope to be more effective in our synodal journey.
Thinking of the Church in terms of reconciliation, says Bassetti, means
knowing how to converge on some essential points, while also enhancing
creativity and new proposals. A Church on a "synodal journey" knows
how to give and make time and space for the questions of today's men and women.
A Church on a "synodal journey" generates a positive and welcoming
gaze.
It
is missing in the speech of card. Bassetti, the precise identification of the
ecclesial points of fracture to be reconciled, quite evident even at a
superficial glance, even if one of them is evoked when speaking of the need for
fidelity to the Second Vatican Council.
Certainly the first severe rift is between the ecclesial components that
want to continue in the process started by that Council and the reactionary
ones. The question also relates to the position to be taken towards classist
social systems to the detriment of subordinate social strata (expressed in
ecclesial jargon as a preferential option for the poor).
Another consists in the humiliation of the lay faithful, the vast
majority of people of faith, imposed by the autocratic and clerical order of
our Church, which essentially rejects any form of democracy, and therefore of
true co-responsibility, as contrary to the Gospel.
A
third is that of the disproportion in favor of the former between clergy and
laity in ecclesial co-responsibility, with the latter relegated to the role of
executive coadjutors or at most of coadjutors.
The fourth concerns the very heavy and unjustified humiliation inflicted
on women in our Church, as a consequence of its inveterate machismo and
patriarchalism, which is now intolerable even to large layers of faithful men.
The fifth concerns the sad resurgence of clerical-fascism at the
European level and therefore the exploitation of our faith for policies of
oppression and power.
********************************
Osservazioni ambientali:
cielo nuvoloso; temperatura ambientale 23°C.
Roma e Lazio sono in zona gialla, con minori restrizioni ai
movimenti delle persone. Le statistiche sull’evoluzione della pandemia da Covid
19 stanno progressivamente migliorando, ma ancora non siamo fuori pericolo. Ci
sono ancora molti e molti malati nei reparti di terapia intensiva e di
rianimazione. Non è stata ancora completata la vaccinazione delle persone più
anziane e di quella fragili per condizioni cliniche particolari.
Chi ha sintomi di patologie respiratorie, come
affanno recentemente insorto, tosse,
sternuti, catarro, febbre oltre i 37,5 °C, senso di spossatezza o una
sintomatologia caratteristica di Covid 19, come la perdita del senso del gusto
e dell’olfatto, rimanga a casa, contatti il proprio medico di medicina generale
e ne segua scrupolosamente le raccomandazioni e prescrizioni, per non
diffondere il contagio.
.
Environmental
observations: cloudy sky; ambient temperature 23° C.
Rome and Lazio are in the yellow zone, with
fewer restrictions on the movement of people. Statistics on the evolution of
the Covid 19 pandemic are progressively improving, but we are not out of danger
yet. There are still many, many patients in intensive care and resuscitation
wards. Vaccination of elderly and frail people for particular clinical
conditions has not yet been completed.
Those who have symptoms of respiratory
diseases, such as recently onset breathlessness, cough, sneezing, phlegm, fever
over 37.5 ° C, a sense of exhaustion or a characteristic symptomatology of
Covid 19, such as loss of the sense of taste and smell, stay at home, contact
your general practitioner and strictly follow the recommendations and
prescriptions, so as not to spread the infection.
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Canti: Introduzione, Te lodiamo Trinità!; Offertorio, Se m’accogli; Comunione, Pane del cielo; Finale, Dell’aurora tu sorgi più bella.
Chants: Introduction,
We Praise You Trinity !; Offertory, If you welcome me; Communion, Bread of
Heaven; Final, you rise more beautiful from the dawn.
Un augurio di pace a
tutti i lettori!
A wish for peace to all readers!
Durante la messa delle nove il gruppo parrocchiale di AC era sui banchi
sulla sinistra dell’altare, guardando l’abside.
During the nine o'clock mass, the parish group of AC was on the pews to the
left of the altar, looking at the apse.
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L'anno scorso abbiamo
iniziato con la prima riunione in parrocchia e poi abbiamo proseguito con 21
riunioni in videoconferenza Google Meet, dialogando
secondo il percorso formativo "Da corpo a corpo" dell'AC
ed esaminando da vicino tutta l'enciclica Fratelli tutti di
Papa Francesco. Ieri ci siamo incontrati per l’ultima riunione dell’anno
2020/2021, per fare un bilancio dell’esperienza associativa in tempi di
pandemia. Abbiamo sperimentato una riunione con alcuni soci in presenza e altri
collegati in Google Meet e pensiamo di proseguire con questa modalità
anche alla riprese, nell’anno associativo 2021/2022.
Una parte dei
soci, un po' meno della metà, sono riusciti a collegarsi in videoconferenza.
Abbiamo raggiunto gli altri con una Lettera ai soci mensile,
che continueremo a inviare, in particolare inserendo i resoconti delle riunioni
di quest'anno, che ancora non sono stati tutti diffusi.
Riprenderemo in parrocchia, in sala rossa,
sabato 9 ottobre, alle ore 17:30.
Tuttavia la piattaforma in Google Meet del gruppo ci potrebbe consentire anche
incontri estivi dedicati a temi specifici, ad esempio a letture interessanti.
Ci terremo in contatto via email e WA e con la Lettera ai soci.
L'esperienza in
videoconferenza è stata molto interessante e potrebbe essere proseguita nel
lavoro sinodale che sta per iniziare nella Chiesa italiana, in particolare per
cercare di coinvolgervi persone nuove del quartiere. In fondo, non si è
trattato solo di sostituire le riunioni in presenza, ma
di inaugurare un modo nuovo di avere relazioni sociali. E' stato qualcosa
di molto diverso da ciò che si manifesta di solito nelle reti sociali. Infatti
i legami tra noi non solo solo virtuali e non possono essere annullati
cliccando su sul tasto ABBANDONA. AC San Clemente non è solo una rete virtuale,
è parte viva della nostra Chiesa.
La
videoconferenza annulla le distanze consentendo però di trasmettere
l'immagine dei volti delle persone. I volti trasmettono una grande
quantità di informazioni, rispetto a quando ci si limita a scriversi o a
telefonarsi. Umanizzano i rapporti.
E' stato
importante parlarsi avendo come riferimenti dei testi. Questa è la via giusta
per crescere insieme.
Un gruppo di
lettura potrebbe svilupparsi utilmente in videoconferenza.
Il modo di
celebrare il sinodo proposto da papa Francesco è nuovo. C'è più di quello che è
scritto nelle norme giuridiche canoniche. Ci sarà molto da imparare. Lo stile
caratteristico di imparare dell'AC è quello dell'autoformazione. Ed è
particolarmente importante quando fare tirocinio è parte dell'apprendere, come
quando si tratta di imparare a lavorare e a decidere insieme.
Abbiamo anche
pregato in videoconferenza, abbiamo partecipato a un mini-ritiro e
celebrato una Via Crucis.
E' vero che alcuni non
sono riusciti a collegarsi, anche se per diversi dei più grandi tra noi
il tablet è diventato ormai uno strumento familiare, ma è
anche vero che hanno partecipato soci che, per motivi familiari e di lavoro,
non potevano presenziare sempre alle nostre riunioni. Si è collegato con
noi, dando un interessantissimo apporto, un amico di una parrocchia di Bologna:
nel processo sinodale sarà utilissimo poter varcare le frontiere parrocchiali.
Possiamo
riconoscerlo: abbiamo resistito alla pandemia, ma non solo, abbiamo costruito
qualcosa di nuovo che ci potrà venire utile anche in tempi normali.
Siamo stati bravi. Ma si può fare di più, per la parrocchia, per la nostra
Diocesi, per la Chiesa italiana.
AC è anzitutto azione!
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Prova anche tu a
partecipare! Inviaci un tuo indirizzo email per poter rimanere in
contatto facilmente con il gruppo mediante Google Meet! Non darla vita al virus!
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Last year we started with the first meeting in the parish and then we
continued with 21 meetings by videoconference Google Meet, talking according to
the CA's "From melee" training course and closely examining the
entire encyclical Fratelli tutti di Papa. Francis. Yesterday we met for the
last meeting of the year 2020/2021, to take stock of the associative experience
in times of pandemic. We have experimented with a meeting with some members in
presence and others connected in Google Meet and we plan to continue in this
way also for filming, in the 2021/2022 membership year.
Some of the members, a little less
than half, managed to connect via videoconference. We reached out to the others
with a monthly Letter to Members, which we will continue to send, in particular
by including the reports of this year's meetings, which have not yet all been
released.
We will resume in the parish, in
the red room, Saturday 9 October, at 17:30.
However, the group's Google Meet
platform could also allow us summer meetings dedicated to specific topics, for
example to interesting readings. We will keep in touch via email and WA and
with the Letter to Members.
The videoconference experience was
very interesting and could be continued in the synodal work that is about to
begin in the Italian Church, in particular to try to involve new people from
the neighborhood. After all, it was not just a matter of replacing face-to-face
meetings, but of inaugurating a new way of having social relations. It was
something very different from what usually manifests itself in social networks.
In fact, the ties between us are not only virtual and cannot be canceled by
clicking on the ABANDON button. AC San Clemente is not just a virtual network,
it is a living part of our Church.
Videoconferencing cancels distances
but allows you to transmit the image of people's faces. Faces convey a great
deal of information, compared to just writing or phoning. They humanize
relationships.
It was important to talk to each
other using texts as references. This is the right way to grow together.
A reading group could usefully
develop into videoconferencing.
The way of celebrating the synod
proposed by Pope Francis is new. There is more than what is written in the
canonical juridical norms. There will be a lot to learn. The characteristic
style of learning of CA is that of self-training. And it is especially
important when internship is part of learning, such as when it comes to
learning to work and decide together.
We also prayed via videoconference,
attended a mini-retreat and celebrated a Via Crucis.
It is true that some have not been
able to connect, even if for several of the largest among us the tablet has now
become a familiar tool, but it is also true that members have participated who,
for family and work reasons, could not always attend. at our meetings. A friend
from a parish in Bologna connected with us, giving a very interesting
contribution: in the synodal process it will be very useful to be able to cross
parish borders.
We can recognize it: we have
resisted the pandemic, but not only that, we have built something new that will
come in handy even in normal times. We have been good. But more can be done,
for the parish, for our Diocese, for the Italian Church.
AC is above all
action!
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Try to participate too! Send us your email address so
we can easily stay in touch with the group via Google Meet! Don't give the virus
life!
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RACCOMANDIAMO DI OSSERVARE
LE PRESCRIZIONI DELL’AUTORITA’ SANITARIA:
1) indossare la maschera
facciale anche all’aperto, coprendo anche il naso;
2) mantenere una distanza
non inferiori a m 2 dagli altri;
3) evitare gli
assembramenti di persone, anche al momento di ricevere la Comunione.
4) ricevere la Comunione
sulla mano, aspettando che il sacerdote vi posi l’ostia consacrata, senza
cercare di afferrarla prima.
WE
RECOMMEND TO FOLLOW THE REQUIREMENTS OF THE HEALTH AUTHORITY:
1)
wearing the face mask even outdoors, also covering the nose;
2)
keeping a distance of no less than m 2 from the others;
3)
avoiding gatherings of people, even at the moment of receiving Communion.
4)
receiving Communion on the hand, waiting for the priest to place the
consecrated host there, without trying to grab it first.
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L’Azione
Cattolica Italiana è un’associazione di laici nella chiesa cattolica che si
impegnano liberamente per realizzare, nella comunità cristiana e
nella società civile, una specifica esperienza, ecclesiale e laicale,
comunitaria e organica, popolare e democratica. (dallo
Statuto)
Italian Catholic Action is an association of lay
people in the Catholic Church who are freely committed to creating a specific
ecclesial and lay, community and organic, popular and democratic experience in
the Christian community and in civil society. (from the Statute)
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Note: after
the Italian text there is the translation in English, done with the help of
Google Translator. I tried to correct, within the limits of my knowledge of
English, some inaccuracies that automatic translation still inevitably entails.
I have experimented that even with these inaccuracies the translation allows us
to be understood by those who speak English, in the many national versions of
the world, or who use it as a second or third language. It is the function that
in ancient times carried out the Greek. Trying to be understood by other
peoples corresponds to an ancient vocation of the Church of Rome, which is
still current. The biblical
texts in English are taken from https://www.associationofcatholicpriests.ie and from other Catholic sites in English and from
http://www.vatican.va/archive/ENG0839/_INDEX.HTM (The New American
Bible); the texts in english of the documents of the
Second Vatican Council, are taken from sites of Holy See.
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Pillole di Concilio / Council pills
Dal decreto sull’apostolato dei laici L’apostolato - Apostolicam actuositatem del
Concilio Vaticano 2° (1962-1965)
From the decree on the apostolate of the laity The apostolate - Apostolicam
actuositatem of the 2nd Vatican Council (1962-1965)
7. […] I laici devono assumere il rinnovamento dell'ordine
temporale come compito proprio e in esso, guidati dalla luce del Vangelo e dal
pensiero della Chiesa e mossi dalla carità cristiana, operare direttamente e in
modo concreto; come cittadini devono cooperare con gli altri cittadini secondo
la specifica competenza e sotto la propria responsabilità; dappertutto e in
ogni cosa devono cercare la giustizia del regno di Dio.
L'ordine temporale deve
essere rinnovato in modo che, nel rispetto integrale delle leggi sue proprie,
sia reso più conforme ai principi superiori della vita. cristiana e adattato
alle svariate condizioni di luogo di tempo e di popoli. Tra le opere di simile
apostolato si distingue eminentemente l'azione sociale dei cristiani. Il
Concilio desidera oggi che essa si estenda a tutto l'ambito dell'ordine
temporale, anche a quello della cultura.
The laity must take up the renewal of the
temporal order as their own special obligation. Led by the light of the Gospel
and the mind of the Church and motivated by Christian charity, they must act
directly and in a definite way in the temporal sphere. As citizens they must
cooperate with other citizens with their own particular skill and on their own
responsibility. Everywhere and in all things they must seek the justice of
God's kingdom. The temporal order must be renewed in such a way that, without
detriment to its own proper laws, it may be brought into conformity with the
higher principles of the Christian life and adapted to the shifting
circumstances of time, place, and peoples. Preeminent among the works of this
type of apostolate is that of Christian social action which the sacred synod
desires to see extended to the whole temporal sphere, including culture.
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Letture bibliche della Messa - Biblical readings of the Mass
Prima lettura -1st
Reading
Dal
libro del Deuteronomio (Dt 4,32-34.39-40)
From the book of Deuteronomy (Dt 4: 32-34.39-40)
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal
giorno in cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità all'altra dei
cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che
cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l'hai udita
tu, e che rimanesse vivo?
O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un'altra
con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi
terrori, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi
occhi?
Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei
cieli e quaggiù sulla terra: non ve n'è altro.
Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice
tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il
Signore, tuo Dio, ti dà per sempre».
Moses said to the people: ‘Put this question to
the ages that are past, that went before you, from the time God created man on
earth: Was there ever a word so majestic, from one end of heaven to the other?
Was anything ever heard? Did ever a people hear the voice of the living God
speaking from the heart of the fire, as you heard it, and remain alive? Has any
god ventured to take to himself one nation from the midst of another by
ordeals, signs, wonders, war with mighty hand and outstretched arm, by fearsome
terrors — all this that the Lord your God did for you before your eyes in
Egypt? ‘Understand this today, therefore, and take it to heart: The Lord is God
indeed, in heaven above as on earth beneath, he and no other. Keep his laws and
commandments as I give them to you today so that you and your children may
prosper and live long in the land that the Lord your God gives you for ever.’
Salmo responsoriale
dal salmo 32
(33)
Responsorial psalm
From psalm 32
(33)
Ritornello
/ Response:
Beato il popolo scelto dal Signore.
Happy the people the Lord has chosen to be his own
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra.
Dalla
parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.
Ecco,
l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
L'anima
nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
The word of
the Lord is faithful
and all his works to be trusted.
The Lord loves justice and right
and fills the earth with his love.
By
his word the heavens were made,
by the breath of his mouth all the stars.
He spoke: and they came to be.
He commanded; they sprang into being.
The
Lord looks on those who revere him,
on those who hope in his love,
to rescue their souls from death,
to keep them alive in famine.
Our
soul is waiting for the Lord.
The Lord is our help and our shield.
May your love be upon us, O Lord,
as we place all our hope in you.
Seconda lettura / Second
reading
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani [Rm 8,14-17]
From the letter of St Paul the apostle to
the Romans [Rm 8:14-17]
Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo
Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito
da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende
figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito,
attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di
Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per
partecipare anche alla sua gloria.
You have
received the Spirit that makes you God’s own children, and in that Spirit we
call God: Father, our Father!
Everyone moved by the Spirit is a son of God. The
spirit you received is not the spirit of slaves bringing fear into your lives
again; it is the spirit of sons, and it makes us cry out, ‘Abba, Father!’
The Spirit
himself and our spirit bear united witness that we are children of God. And if
we are children we are heirs as well: heirs of God and coheirs with Christ,
sharing his sufferings so as to share his glory.
Acclamazione al Vangelo
Acclamation to the
Gospel
Alleluia,
alleluia.
Gloria al
Padre, al Figlio, allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene. (Cfr. Ap 1,8)
Glory
to the Father, to the Son, to the Holy Spirit,
to
God, who is, who was and who is to come. (Cf. Ap 1:8)
Alleluia.
Vangelo - Gospel
Dal Vangelo
secondo Matteo [Mt 28,16-20]
From the Gospel according to Matthew [Mt
28:16-20]
In quel tempo, gli undici discepoli andarono
in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si
prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse
loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e
fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e
dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
The eleven disciples set out for Galilee, to the
mountain where Jesus had arranged to meet them. When they saw him they fell
down before him, though some hesitated. Jesus came up and spoke to them. He
said, ‘All authority in heaven and on earth has been given to me. Go,
therefore, make disciples of all the nations; baptise them in the name of the
Father and of the Son and of the Holy Spirit, and teach them to observe all the
commands I gave you. And know that I am with you always; yes, to the end of
time.’
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Sintesi dell’omelia
svolta durante la Messa celebrata in parrocchia alle nove
Summary of the homily given during the Mass celebrated in the parish at
nine o’clock
Le
Scritture ci parlano di un Dio Padre
Creatore.
Nel
Figlio, la Seconda Persona della Santissima Trinità, ci parlano di un Dio
buono.
Lo Spirito
Santo ci viene presentato come dono e come forza che ci viene infusa. E’ Dio
dentro di noi, un po’ come il marchio di Dio in noi e ci sorregge.
Gesù non
rimproverò i discepoli che dubitavano, ma li rassicurò dicendo che sarebbe
rimasto con loro fino alla fine del mondo. Questo continua a dirci lo Spirito
santo che è in noi e ci fa belli, della bellezza di Dio.
Se
guardiamo i quadri di grandi artisti come Picasso, Dalì o van Gogh li
riconosciamo facilmente dalle altre opere, anche se non siamo specialisti nel
settore. Essi ci parlano dei loro autori. Così è per noi.
Siamo
creature di un Dio buono, che nello Spirito Santo è in noi, e siamo capaci di manifestarlo agli altri.
Rendiamo
grazie a Dio di questo e facciamolo.
Today we celebrate the solemnity of the Most Holy Trinity: one God, in
three Persons. It is difficult to explain and even to understand.
The Scriptures tell us of a
Creator Father God.
In the Son, the Second Person of
the Holy Trinity, they speak to us of a good God.
The Holy Spirit is presented to
us as a gift and as a strength that is infused into us. It is God within us, a
bit like the mark of God in us and it supports us.
Jesus did not rebuke the
disciples who doubted, but reassured them that he would stay with them until
the end of the world. This continues to tell us the Holy Spirit who is in us
and makes us beautiful, of the beauty of God.
If we look at the paintings of
great artists such as Picasso, Dali or van Gogh we easily recognize them from
other works, even if we are not specialists in the sector. They tell us about
their authors. So it is for us.
We are creatures of a good God,
who is in us in the Holy Spirit, and we are capable of manifesting him to
others.
Let's thank God for this and
let's do it.
Avvisi del parroco /
Notices from the parson
/
Notices from the parson
/
Avvisi di Azione
Cattolica: / Catholic Action Notices:
Riprenderemo a incontrarci
sabato 9 ottobre, in parrocchia, in sala rossa, se le condizioni sanitarie lo
consentiranno, ma anche in Google Meet, in modo da consentire di unirsi a noi
anche a coloro che non potranno venire in parrocchia.
We will resume
meeting on Saturday October 9, in the
parish, in the red room, if the health conditions allow it, but also in Google
Meet, in order to allow even those who cannot come to the parish to join us.