Spunti di riflessione sul rapporto Il futuro della competitività europea presentato da Mario Draghi il 9 settembre 2024 alla Presidente della Commissione dell’Unione Europea alla luce del magistero di papa Francesco
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Nota: utilizzo il servizio di AI [artificial intelligence = intelligenza artificiale] di OpenAI, al quale sono abbonato, per rendere più veloce l’elaborazione di contenuti. Come avverte il gestore del servizio, l’AI di ChatGPT di OpenAI, che è un sistema di ricerca, elaborazione e generazione di testi molto evoluto in grado di colloquiare con l’utente, può talvolta generare risposte non corrette. Sono ciò che gli specialisti definiscono “allucinazioni” del sistema, analoghe a quelle vissute anche dalle menti umane. Gli utenti sono quindi invitati a verificare la correttezza delle risposte. In genere interrogo l’AI in materie in cui ho almeno un’informazione di base. Dove le risposte prodotte presentano evidenti incongruenze, ne verifico la correttezza, innanzi tutto utilizzando la stessa AI che è in grado di svolgere bene questo controllo, e poi servendomi di altre fonti, principalmente l’enciclopedia Treccani on line. Personalmente ho studiato e pratico il diritto italiano, complesso di materie in cui ho un’informazione più completa per ragioni professionali. Invito tuttavia i lettori a svolgere un lavoro analogo, approfondendo, sia quanto alle risposte generate dall’AI che trascrivo sia in genere quanto a tutto ciò che scrivo, perché, come ho osservato, anche la mente umana incontra gli stessi problemi di quella non umana, la cui architettura funzionale è modellata sulla prima. Il testo tra parentesi quadre che inserisco nella trascrizione della risposta generata dall’AI contiene mie correzioni basate su altre fonti. Le correzioni generate dalla stessa AI a seguito di mie richieste di verifica sono invece inserite nel testo senza evidenziazione.
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Ricerche mediante ChatGPT di OpenAI del 12SETT24 e del 13SETT24
Il 9 settembre 2024, **Mario Draghi**, ex presidente della Banca Centrale Europea e ex primo ministro italiano, ha presentato alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, il suo atteso rapporto intitolato **"Il futuro della competitività europea"**. Questo documento affronta le sfide economiche e industriali che l'Unione Europea dovrà affrontare nei prossimi anni per mantenere la propria rilevanza globale, soprattutto in un contesto di crescente competizione con economie come quelle degli Stati Uniti e della Cina.
Il rapporto [...] evidenzia le sfide che l'Unione Europea deve affrontare per
rimanere competitiva nel contesto globale, soprattutto di fronte a giganti
economici come Stati Uniti e Cina.
Uno dei
punti centrali è la necessità di aumentare la produttività dell'UE, che Draghi
considera cruciale per garantire una crescita economica sostenibile e creare
spazio fiscale per investimenti strategici. La produttività deve essere
migliorata attraverso l'innovazione, la tecnologia avanzata e la formazione
della forza lavoro, non tramite la riduzione del costo del lavoro o la
deregolamentazione.
Un altro
tema rilevante è la decarbonizzazione, che Draghi vede non solo come una
necessità ambientale, ma anche come un'opportunità economica. Tuttavia,
sottolinea come l'Europa paghi ancora un prezzo troppo alto per l'energia
rispetto ad altre economie, e auspica un piano congiunto che coniughi
transizione verde e competitività industriale.
Il rapporto
mette in evidenza anche la vulnerabilità dell'UE in termini di dipendenze
strategiche, soprattutto dalle materie prime critiche necessarie per la
transizione energetica. Draghi propone una maggiore diversificazione delle
fonti di approvvigionamento e accordi commerciali preferenziali per rafforzare
la sicurezza economica e industriale dell'Europa.
Infine,
Draghi critica la frammentazione del settore della difesa europeo e la lentezza
del processo decisionale dell'UE, che penalizza l'azione comunitaria rispetto a
Paesi come Stati Uniti e Cina. Sottolinea la necessità di maggiore
coordinamento e cooperazione tra gli Stati membri per affrontare le sfide
comuni in modo più efficace.
In sintesi,
Draghi propone un "cambiamento radicale" per far fronte alle
trasformazioni globali, con l'obiettivo di rendere l'UE non solo più
competitiva, ma anche più resiliente alle crisi future.
### Punti salienti del rapporto:
1. **Colmare il divario tecnologico**: Draghi evidenzia la necessità di ridurre il divario con Stati Uniti e Cina in settori chiave come le tecnologie pulite, l'intelligenza artificiale e l'innovazione industriale. Per raggiungere questo obiettivo, è necessaria una massiccia mobilitazione di risorse, stimata tra **750 e 800 miliardi di euro all'anno**, con un focus particolare sull'energia pulita.
2. **Decarbonizzazione come opportunità di crescita**: La transizione ecologica è vista non solo come una necessità ambientale, ma anche come un motore di crescita economica per l'Europa. Draghi suggerisce che l'Europa debba sviluppare una strategia unitaria per sfruttare appieno le opportunità offerte dalla decarbonizzazione, con particolare attenzione al settore automobilistico e alle tecnologie pulite.
3. **Investimenti comuni e debito europeo**: Uno dei punti più rilevanti è la proposta di emettere **debito comune europeo** su base regolare per finanziare progetti congiunti, come già sperimentato con il programma NextGenerationEU. Draghi sottolinea che questa misura è fondamentale per rafforzare la competitività dell'UE e promuovere l'integrazione dei mercati del capitale.
4. **Riforme strutturali**: Il rapporto invita a riformare le norme sulla concorrenza per facilitare fusioni tra grandi imprese europee, come strumento per competere meglio su scala globale. Draghi mette inoltre in evidenza l'importanza di una governance più coordinata tra i Paesi membri, superando il potere di veto nazionale su alcune decisioni cruciali per l'UE.
Il documento di Draghi [può essere considerato] un "manuale di istruzioni" per l'Europa, delineando una visione a lungo termine che mira a mantenere l'UE competitiva in un mondo in rapido cambiamento, mentre si affrontano temi come l'autonomia strategica e la sicurezza economica.
Concordanze e discordanze con il magistero di papa Francesco
1. Concordanze. Ci sono diverse concordanze tra le proposte contenute nel rapporto di Mario Draghi sul futuro della competitività europea e il **magistero sociale di Papa Francesco**, specialmente per quanto riguarda la visione di uno sviluppo economico sostenibile e inclusivo, oltre che il tema della cooperazione globale.
### 1. **Transizione ecologica e decarbonizzazione**:
- **Draghi** nel suo rapporto sottolinea l'importanza della **decarbonizzazione** non solo per proteggere il pianeta, ma anche come opportunità di crescita economica per l'Europa. Propone un massiccio investimento nelle energie pulite, nelle tecnologie verdi e nell'automotive, il che è in linea con la visione di **Papa Francesco** espressa nell'enciclica *Laudato si’*, dove egli chiede un'azione urgente contro i cambiamenti climatici e promuove una "ecologia integrale", che considera l'ambiente e l'economia come interdipendenti.
### 2. **Giustizia sociale e inclusività**:
- Draghi evidenzia che la competitività non deve avvenire a scapito della coesione sociale: tutte le trasformazioni economiche devono essere eque e basate su una crescita inclusiva. Questo si allinea con il messaggio di Papa Francesco in *Fratelli tutti*, dove il pontefice richiama l'attenzione sull'importanza di un'economia che metta la **persona umana al centro**, evitando che l'avidità e la competizione distruggano la dignità umana e creino disuguaglianze.
### 3. **Cooperazione e solidarietà**:
- Draghi propone l'adozione di **debito comune** e una maggiore cooperazione tra i Paesi membri per affrontare le sfide globali come la transizione ecologica e la sicurezza economica. Questa proposta richiama il principio di **solidarietà internazionale** tanto caro a Papa Francesco, che nelle sue encicliche e nei discorsi ha spesso ribadito l'urgenza di superare l'egoismo nazionale e adottare politiche di **cooperazione globale** per il bene comune, specialmente per i più vulnerabili.
### 4. **Innovazione e nuove tecnologie**:
- Nel rapporto, Draghi sostiene la necessità di **investimenti in innovazione** e tecnologie per colmare il divario con Cina e USA. Anche se Papa Francesco non si oppone all'innovazione tecnologica, ha spesso avvertito sui rischi di un uso non etico della tecnologia che può minare la dignità umana, come esplicitato nell'enciclica *Laudato si’*, dove promuove un approccio critico e responsabile verso lo sviluppo tecnologico.
In sintesi, ci sono importanti punti di contatto tra il documento di Draghi e il magistero sociale di Papa Francesco, soprattutto riguardo a una crescita economica equa, sostenibile e basata sulla cooperazione. Tuttavia, mentre Draghi si concentra più sull'efficienza economica e la competitività globale, Papa Francesco aggiunge una forte enfasi sull'etica e sulla giustizia sociale.
2. Discordanze. Le principali **discordanze** tra il rapporto di Mario Draghi sulla competitività europea e il **magistero sociale di Papa Francesco** emergono soprattutto in relazione al modo in cui vengono affrontate alcune questioni economiche e sociali. Ecco i punti chiave:
### 1. **Centralità della crescita economica e competitività vs. centralità della persona umana**:
- **Draghi** nel suo rapporto si concentra principalmente sulla necessità di mantenere e potenziare la competitività economica dell'Europa, sottolineando l'importanza di massicci investimenti in tecnologie e innovazione per non rimanere indietro rispetto a Stati Uniti e Cina.
- **Papa Francesco**, invece, ha criticato un'eccessiva focalizzazione sulla crescita economica fine a sé stessa e sulla competitività. Nella sua enciclica *Laudato si’* e in *Fratelli tutti*, insiste sulla necessità di una "economia che uccide" se è guidata esclusivamente dalla logica del profitto e della competizione, a discapito della dignità umana, della giustizia sociale e dell'ambiente. Per Francesco, il modello economico deve essere **incentrato sulla persona umana**, con particolare attenzione ai poveri e ai vulnerabili, piuttosto che sugli indici di crescita e competitività.
### 2. **Debito comune e sovranità economica**:
- Draghi propone una maggiore integrazione economica tra gli Stati membri dell'UE, attraverso il ricorso a **debito comune** per finanziare grandi progetti di investimento, come la transizione ecologica e l'innovazione tecnologica. Questa misura è vista come una soluzione per rafforzare l'economia europea e competere con altre potenze globali.
- **Papa Francesco**, pur sostenendo la cooperazione internazionale, ha espresso preoccupazione per il sistema finanziario globale e per il crescente indebitamento dei Paesi, che può schiacciare i più deboli. In *Fratelli tutti*, Francesco critica l'economia basata sul debito e l'individualismo finanziario, richiamando l'attenzione sul fatto che l'economia dovrebbe essere uno strumento per la giustizia sociale, piuttosto che per perpetuare disuguaglianze globali.
### 3. **Modello economico orientato alla tecnologia [contro] modello ecologico integrale**:
- Il rapporto di Draghi pone una forte enfasi su **innovazione tecnologica** e competitività nel settore delle nuove tecnologie come strumenti principali per far crescere l'economia europea e renderla più sostenibile. L'accento è posto su tecnologie verdi, energie rinnovabili e automazione come vie per il progresso.
- Sebbene **Papa Francesco** riconosca il valore della tecnologia per affrontare sfide come il cambiamento climatico, egli è critico nei confronti di una **tecnocrazia** che rischia di disumanizzare il lavoro e la società. Nell'enciclica *Laudato si’*, il pontefice invita a considerare non solo l'aspetto tecnologico, ma anche quello **etico** e **spirituale**, promuovendo un'ecologia integrale che rispetti le persone, le comunità e l'ambiente in modo equilibrato e armonioso.
### 4. **Liberalizzazione del mercato e concorrenza**:
- Draghi sostiene la necessità di riforme per favorire la **concorrenza** tra imprese europee e facilitare le fusioni aziendali per competere meglio su scala globale. La sua visione privilegia un modello di mercato competitivo, con meno restrizioni alla crescita delle grandi imprese.
- **Papa Francesco** è invece critico nei confronti di una liberalizzazione eccessiva dei mercati, che può portare a una concentrazione del potere nelle mani di poche grandi aziende, esacerbando le disuguaglianze e la precarietà. In *Fratelli tutti*, Francesco mette in guardia contro un'economia di mercato che diventi fine a sé stessa e alimenti la disuguaglianza, con conseguenze negative sulla coesione sociale e sui diritti dei lavoratori.
### Conclusione:
Le proposte di Draghi, pur mirando a un'economia europea più forte e competitiva, mettono al centro obiettivi legati alla crescita economica e alla competitività. **Papa Francesco**, invece, propone un modello economico che, pur accogliendo la necessità di sviluppo, pone al centro la dignità umana, la giustizia sociale e il rispetto dell'ambiente, mettendo in discussione alcune delle logiche predominanti del capitalismo globale.
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