Memorandum d'intesa sulla cooperazione nel
campo dello sviluppo, del contrasto all'immigrazione illegale, al traffico di
esseri umani, al contrabbando e sul rafforzamento della sicurezza delle
frontiere tra lo Stato della Libia e la Repubblica Italiana
Roma il 2 febbraio 2017
Il Governo di Riconciliazione Nazionale dello Stato di Libia e il Governo della Repubblica Italiana qui di seguito denominate 'Le Parti':
Sono determinati a
lavorare per affrontare tutte le sfide che si ripercuotono negativamente sulla
pace, la sicurezza e la stabilità nei due paesi, e nella regione del
Mediterraneo in generale.
Nella consapevolezza della sensibilità
dell'attuale fase di transizione in Libia, e della necessità di continuare a
sostenere gli sforzi miranti alla riconciliazione nazionale, in vista di una
stabilizzazione che permetta l’edificazione di uno Stato civile e democratico.
Nel riconoscere che il comune patrimonio
storico e culturale e il forte legame di amicizia tra i due popoli
costituiscono la base per affrontare i problemi derivanti dai continui ed
elevati flussi di migranti clandestini.
Riaffermando i principi di sovranità,
indipendenza, integrità territoriale e unità nazionale della Libia, nonché di
non ingerenza negli affari interni.
Al fine di attuare gli accordi sottoscritti
tra le Parti in merito, tra cui il Trattato di Amicizia, Partenariato e
Cooperazione firmato a Bengasi il 30/08/2008, ed in particolare l'articolo 19
dello stesso Trattato, la Dichiarazione di Tripoli del 21 gennaio 2012 e altri
accordi e memorandum sottoscritti in materia.
Le Parti hanno preso atto dell’impegno che
l’Italia ha posto per rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi
africani d'importanza prioritaria per le rotte migratorie, che ha portato
all’istituzione del “Fondo per l’Africa”.
Tenendo conto delle iniziative che sono state
messe in atto dalla parte italiana in attuazione degli accordi e dei memorandum
di intesa bilaterali precedenti, nonché il sostegno assicurato alla rivoluzione
del 17 febbraio.
Al
fine di raggiungere soluzioni relative ad alcune questioni che influiscono
negativamente sulle Parti, tra cui il fenomeno dell'immigrazione clandestina
e il suo impatto, la lotta contro il terrorismo, la tratta degli esseri umani e
il contrabbando di carburante.
Riaffermando
la ferma determinazione di cooperare per individuare soluzioni urgenti alla
questione dei migranti clandestini che attraversano la Libia per recarsi in
Europa via mare, attraverso la predisposizione dei campi di accoglienza
temporanei in Libia, sotto l’esclusivo
controllo del Ministero dell’Interno libico, in attesa del rimpatrio o del
rientro volontario nei paesi di origine, lavorando al tempo stesso affinché i
paesi di origine accettino i propri cittadini ovvero sottoscrivendo con questi
paesi accordi in merito.
Riconoscendo che le misure e le iniziative
intraprese per risolvere la situazione dei migranti illegali ai sensi di questo
Memorandum, non devono intaccare in alcun modo il tessuto sociale libico o
minacciare l’equilibrio demografico del Paese o la situazione economica e le
condizioni di sicurezza dei cittadini libici.
Sottolineando
l'importanza del controllo e della sicurezza dei confini libici, terrestri e
marittimi, per garantire la riduzione dei flussi migratori illegali, la lotta
contro il traffico di esseri umani e il contrabbando di carburante, e
sottolineando altresì l’importanza di usufruire dell’esperienza delle
istituzioni coinvolte nella lotta contro l'immigrazione clandestina e il
controllo dei confini.
Tenuto
conto degli obblighi derivanti dal diritto internazionale consuetudinario e
dagli accordi che vincolano le Parti, tra cui l’adesione dell’Italia all’Unione
Europea, nell’ambito degli ordinamenti vigenti nei due Paesi, le due parti
confermano il desiderio di cooperare per attuare le disposizioni e gli
obiettivi di questo Memorandum, e concordano quanto segue:
Articolo 1
Le Parti si
impegnano a:
A) avviare iniziative di cooperazione in
conformità con i programmi e le attività adottati dal Consiglio Presidenziale e
dal Governo di Accordo Nazionale dello Stato della Libia, con riferimento al sostegno alle istituzioni di sicurezza e militari al
fine di arginare i flussi di migranti illegali e affrontare le conseguenze da
essi derivanti, in sintonia con quanto previsto dal Trattato di amicizia,
partenariato e cooperazione sottoscritto tra i due paesi, e dagli accordi e
memorandum d'intesa sottoscritti dalle Parti.
B) la parte
italiana fornisce sostegno e finanziamento a programmi di crescita nelle
regioni colpite dal fenomeno dell'immigrazione illegale, in settori diversi,
quali le energie rinnovabili, le infrastrutture, la sanità, i trasporti, lo
sviluppo delle risorse umane, l'insegnamento, la formazione del personale e la
ricerca scientifica.
C) la parte italiana
si impegna a fornire supporto tecnico e tecnologico agli organismi libici
incaricati della lotta contro l'immigrazione clandestina, e che sono
rappresentati dalla guardia di frontiera e dalla guardia costiera del Ministero
della Difesa, e dagli organi e dipartimenti competenti presso il Ministero
dell'Interno.
Articolo 2
Le Parti si impegnano altresì a intraprendere
azioni nei seguenti settori:
1) completamento del sistema di controllo dei confini
terrestri del sud della Libia, secondo quanto previsto dall'articolo 19 del
Trattato summenzionato.
2) adeguamento e
finanziamento dei centri di accoglienza summenzionati già attivi nel rispetto
delle norme pertinenti, usufruendo di finanziamenti disponibili da parte
italiana e di finanziamenti dell'Unione Europea. La parte italiana contribuisce,
attraverso la fornitura di medicinali e attrezzature mediche per i centri
sanitari di accoglienza, a soddisfare le esigenze di assistenza sanitaria dei
migranti illegali, per il trattamento delle malattie trasmissibili e croniche
gravi.
3) la formazione del
personale libico all’interno dei centri di accoglienza summenzionati per far
fronte alle condizioni dei migranti illegali, sostenendo i centri di ricerca
libici che operano in questo settore, in modo che possano contribuire
all’individuazione dei metodi più adeguati per affrontare il fenomeno
dell'immigrazione clandestina e la tratta degli esseri umani.
4) Le Parti
collaborano per proporre, entro tre mesi dalla firma di questo memorandum, una
visione di cooperazione euro-africana più completa e ampia, per eliminare le
cause dell'immigrazione clandestina, al fine di sostenere i paesi d’origine
dell’immigrazione nell’attuazione di progetti strategici di sviluppo, innalzare
il livello dei settori di servizi migliorando così il tenore di vita e le condizioni
sanitarie, e contribuire alla riduzione della povertà e della disoccupazione.
5) sostegno
alle organizzazioni internazionali presenti e che operano in Libia nel campo
delle migrazioni a proseguire gli sforzi mirati anche al rientro dei migranti
nei propri paesi d'origine, compreso il rientro volontario.
6) avvio di programmi di sviluppo, attraverso
iniziative di job creation adeguate, nelle regioni libiche colpite dai fenomeni
dell’immigrazione illegale, traffico di esseri umani e contrabbando, in funzione
di “sostituzione del reddito”.
Articolo 3
Al fine di
conseguire gli obiettivi di cui al presente Memorandum, le parti si impegnano a
istituire un comitato misto composto da un numero di membri uguale tra le
parti, per individuare le priorità d’azione, identificare strumenti di
finanziamento, attuazione e monitoraggio degli impegni assunti.
Articolo 4
La parte italiana
provvede al finanziamento delle iniziative menzionate in questo Memorandum o di
quelle proposte dal comitato misto indicato nell'articolo precedente senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato
italiano rispetto agli stanziamenti già previsti, nonché avvalendosi di fondi
disponibili dall'Unione Europea, nel rispetto delle leggi in vigore nei due
paesi.
Articolo 5
Le Parti si
impegnano ad interpretare e applicare il presente Memorandum nel rispetto degli
obblighi internazionali e degli accordi sui diritti umani di cui i due Paesi
siano parte.
Articolo 6
Le controversie tra le Parti relative
all’interpretazione o all’applicazione del presente Memorandum saranno trattate
amichevolmente per via diplomatica.
Articolo 7
Il presente Memorandum d’intesa può essere modificato a
richiesta di una delle Parti, con uno scambio di note, durante il periodo della
sua validità.
Articolo 8
Il presente
Memorandum entra in vigore al momento della firma. Ha validità triennale e sarà
tacitamente rinnovato alla scadenza per un periodo equivalente, salvo notifica
per iscritto di una delle due Parti contraenti, almeno tre mesi prima della
scadenza del periodo di validità.
Elaborato e sottoscritto a Roma il 2 febbraio 2017 in due copie originali, ciascuna in lingua
araba e italiana, tutti i testi facenti egualmente fede.
Per il Governo di Riconciliazione Nazionale dello Stato di
Libia Fayez Mustafa Serraj
Presidente del Consiglio Presidenziale per il Governo della
Repubblica Italiana Paolo Gentiloni Presidente del Consiglio dei Ministri