L’incontro brain-storming
di AC San Clemente su “Realizzare
la sinodalità in una realtà di base”
Ieri sera in Ac San Clemente abbiamo svolto
un incontro brain-storming [scuotimento delle menti] su come realizzare
la sinodalità in una realtà di base.
Il metodo brain-storming consiste in
interventi molto brevi e mirati di tutti i partecipanti sul tema in
discussione, perché tirino fuori i titoli degli argomenti principali che
vengono loro in mente, in modo da evidenziare dei temi sui quali approfondire
la discussione per programmare delle attività collettive.
Questo metodo richiede l’opera di un
coordinatore che contenga la durata degli interventi e li mantenga in tema. Lo
scopo è quello di consentire a tutti di esprimersi e, se è possibile, di fare
un secondo o anche terzo giro di interventi.
Infatti uno
dei principali problemi quando ci si incontra per dialogare è proprio il
tempo. A meno di non voler prolungare molto la durata della riunione, per far
parlare tutte le persone che partecipano è necessario contenere i tempi, e
soprattutto evitare le divagazioni fuori tema. Poiché l’esperienza insegna che per
chi parla è difficile regolarsi, ecco che è necessaria una persona che faccia
il coordinamento e il cui ruolo sia accettato dai presenti.
Hanno partecipato A1, A2, A3, A4, B., C., E.,
G1., G2, io, R., V.. Abbiamo chiuso il brain-storming dopo
quarantacinque minuti: è seguita una fase conviviale con frappe e pizzette, per
il sabato grasso.
I temi proposti sono stati:
A – A1 - accoglienza: organizzare
un’attività per accogliere meglio le persone che vengono in chiesa e anche per
aiutare quelle più anziane e con problemi di deambulazione a raggiungerla;
A2-
aiuto sociale: organizzare
un’attività di aiuto sociale per le persone in difficoltà;
C – calore: sviluppare un’attività
per rendere più calda la socialità della parrocchia;
D – dialogo: incontrarsi,
per dialogare e così conoscersi, capire e
capirsi meglio, per poi decidere che fare;
R – rete, fare rete: organizzare
un’attività per coordinare su scala più ampia alcune attività svolte dalla
parrocchia, come quella caritativa, per dividersi il lavoro, specializzandosi,
in modo da concentrare le forze, per ogni attività, prendendo come organismi di
riferimento le parrocchie che hanno avuto i migliori risultati in un certo
campo o che hanno più forze in un certo settore;
S – statue organizzare una
commissione per decidere dove decidere sulla rotazione e collocazione delle
statue dei santi nella chiesa parrocchiale;
T – territorio: organizzare un’attività per individuare
problemi e necessità del territorio della parrocchia e iniziare a collaborare con
gli altri gruppi di volontariato della zona, come il gruppo di volontariato ambientale Retake – Roma
Monte Sacro o quello Amici di Conca d’oro, che si occupa del Parco
delle Valli;
V – organizzare gruppi
del Vangelo, come ci consigliò qualche anno fa il cardinal Vicario Vallini,
quando venne a celebrare la messa in parrocchia.
Ho esercitato il ruolo di coordinatore: è
stato osservato che l’ho fatto in modo troppo autoritario.
Al termine della riunione mi ha sorpreso una
inaspettata manifestazione di sinodalità: A3, di sua iniziativa, si è alzata e
ha diretto la preghiera finale. Abbiamo pregato, con il Padre nostro, in
particolare per i terremotati di Turchia e Siria.
Ora si tratterà di sviluppare il lavoro,
strutturando più precisamente le proposte, anche tenendo presenti le forze
disponibili in parrocchia, e scegliendo su quale concentrare la nostra proposta
al parroco. Ogni attività, infatti, richiede un certo capitale di tempo
personale: quindi persone e il loro tempo. L’equazione è TA (tempo
totale da impiegare nell’attività programmata)= P (il numero delle persone che
vi si impegnano X T (le ore che ciascuno vi si impegna ad impiegare)
TA=PxT
Ieri sera, ad esempio, eravamo in 12 persone,
quindi P=12.
Attualmente impegniamo un’ora alla settimana
nel gruppo di AC. Quindi il valore settimanale TA del nostro gruppo di ieri
sera è P12XT1=TA 12, tutto occupato però dalle attività di AC. Per svolgere
altre attività per sperimentare la sinodalizzazione nella nostra parrocchia
occorre quindi ulteriore TA settimanale.
Il fabbisogno di TA dipende dal tipo di
attività che si vuole svolgere e dalle persone e dal tempo che essa richiede.
Se, ad esempio, volessimo organizzare, la
domenica, un’attività di accoglienza consistente in due persone che, ad ogni
messa, si mettono, una ciascuna, davanti alle porte principali della chiesa
parrocchiali per dire “Benvenut*!” e fare un sorriso a chi entra e, al termine della messa, augurare
a chi esce “Arrivederci e buona domenica!”, fornendo anche informazioni
a chi le chiede durante le messe, considerando che la domenica ci sono cinque
messe, il fabbisogno settimanale di TA, che indichiamo come FTA è 2(P)x5(T)=10.
L’attività non è realizzabile con meno di due persone impegnate. Possono
bastare se coprono tutte le messe. Se ogni coppia copre una messa, occorreranno
10 persone impegnate, addirittura 20, se per ogni messa si impegnano due
persone all’entrata e due all’uscita dei fedeli. Il gruppo impegnato dovrà
comunque fornire un TA almeno di valore 10, per eguagliare il fabbisogno, in
modo che TA=FTA.
Calcolare i valori di FTA
e di TA è fondamentale per la riuscita di un’attività programmata.
Nei prossimi incontri potremmo dedicarci a
provare a calcolare l’ FTA delle attività che abbiamo immaginato di
sinodalizzare e il TA disponibile, a
partire dal nostro gruppo.
Un modo di cercare di aumentare il TA è quello
di realizzare degli incontri per spiegare il programma di sinodalizzazione, in
modo da coinvolgervi altra gente. Quindi, ciò considerato, l’attività che sopra
ho indicato con la lettera D è quella che può essere svolta più
facilmente, sia perché corrisponde a ciò che siamo già abituati a fare (nell’incontro
di ieri sera, Adriano ha osservato che
il nostro gruppo opera già in
modo sinodale), ma anche più utilmente, perché può aumentare il TA. Quella che
ho indicato con la lettera S è quella che richiede un minor TA.
Un’avvertenza importante: nei nostri progetti
di sinodalizzazione non dobbiamo far conto del TA dei preti, che è totalmente
impegnato nei vari servizi della parrocchia e, anzi, appare addirittura deficitario,
e dunque qualcosa di meno necessario devono per forza tralasciarla, come, ad
esempio, l’accoglienza del tipo di quella che sopra ho immaginato di
sinodalizzare. Sinodalizzazione è anche le persone laiche che prendono l’iniziativa,
come ha fatto ieri Antonietta, che ci ha detto di essersi appassionata ai temi
della sinodalità da affezionata spettatrice dei programmi di TV 2000, che ne
trattano ampiamente. Molto bene, dunque, TV 2000 e anche A3!
Mario Ardigò – Azione
Cattolica, in San Clemente papa – Roma, Monte Sacro, Valli