INFORMAZIONI UTILI SU QUESTO BLOG

  Questo blog è stato aperto da Mario Ardigò per consentire il dialogo fra gli associati dell'associazione parrocchiale di Azione Cattolica della Parrocchia di San Clemente Papa, a Roma, quartiere Roma - Montesacro - Valli, un gruppo cattolico, e fra essi e altre persone interessate a capire il senso dell'associarsi in Azione Cattolica, palestra di libertà e democrazia nello sforzo di proporre alla società del nostro tempo i principi di fede, secondo lo Statuto approvato nel 1969, sotto la presidenza nazionale di Vittorio Bachelet, e aggiornato nel 2003.

  This blog was opened by Mario Ardigò to allow dialogue between the members of the parish association of Catholic Action of the Parish of San Clemente Papa, in Rome, the Roma - Montesacro - Valli district, a Catholic group, and between them and other interested persons to understand the meaning of joining in Catholic Action, a center of freedom and democracy in the effort to propose the principles of faith to the society of our time, according to the Statute approved in 1969, under the national presidency of Vittorio Bachelet, and updated in 2003.

*************************

L’Azione Cattolica Italiana è un’associazione di laici nella chiesa cattolica che si impegnano liberamente per realizzare, nella comunità cristiana e nella società civile, una specifica esperienza, ecclesiale e laicale, comunitaria e organica, popolare e democratica. (dallo Statuto)

Italian Catholic Action is an association of lay people in the Catholic Church who are freely committed to creating a specific ecclesial and lay, community and organic, popular and democratic experience in the Christian community and in civil society. (from the Statute)

**********************************

  Questo blog è un'iniziativa di laici aderenti all'Azione Cattolica della parrocchia di San Clemente papa e manifesta idee ed opinioni espresse sotto la personale responsabilità di chi scrive. Esso non è un organo informativo della parrocchia né dell'Azione Cattolica e, in particolare, non è espressione delle opinioni del parroco e dei sacerdoti suoi collaboratori, anche se i laici di Azione Cattolica che lo animano le tengono in grande considerazione.

  Chi voglia pubblicare un contenuto (al di là dei semplici commenti ai "post", che possono essere lasciati cliccando su "commenti" ma solo da chi abbia un’identità Google), può inviarlo a Mario Ardigò all'indirizzo di posta elettronica marioardigo@acsanclemente.net all'interno di una e-mail o come allegato Word a una e-email.

  I contenuti pubblicati su questo blog possono essere visualizzati senza restrizioni da utenti di tutto il mondo e possono essere elaborati da motori di ricerca; dato il tema del blog essi potrebbero anche rivelare un'appartenenza religiosa. Nel richiederne e autorizzarne la pubblicazione si rifletta bene se inserirvi dati che consentano un'identificazione personale o, comunque, dati di contatto, come indirizzo email o numeri telefonici.

  Non è necessario, per leggere i contenuti pubblicati sul blog, iscriversi ai "lettori fissi".

  L'elenco dei contenuti pubblicati si trova sulla destra dello schermo, nel settore archivio blog, in ordine cronologico. Per visualizzare un contenuto pubblicato basta cliccare sul titolo del contenuto. Per visualizzare i post archiviati nelle cartelle per mese o per anno, si deve cliccare prima sul triangolino a sinistra dell'indicazione del mese o dell'anno.

  Dal gennaio del 2012, su questo blog sono stati pubblicati oltre 3.200 interventi (post) su vari argomenti. Per ricercare quelli su un determinato tema, impostare su GOOGLE una ricerca inserendo "acvivearomavalli.blogspot.it" + una parola chiave che riguarda il tema di interesse (ad esempio "democrazia").

GOOGLE INSERISCE DEI COOKIE NEL CORSO DELLA VISUALIZZAZIONE DEL BLOG. SI TRATTA DI PROGRAMMI COMUNEMENTE UTILIZZATI PER MIGLIORARE E RENDERE PIU' VELOCE LA LETTURA. INTERAGENDO CON IL BLOG LI SI ACCETTA. I BROWSER DI NAVIGAZIONE SUL WEB POSSONO ESSERE IMPOSTATI PER NON AMMETTERLI: IN TAL CASO, PERO', POTREBBE ESSERE IMPOSSIBILE VISUALIZZARE I CONTENUTI DEL BLOG.

  Scrivo per dare motivazioni ragionevoli all’impegno sociale. Lo faccio secondo l’ideologia corrente dell’Azione Cattolica, che opera principalmente in quel campo, e secondo la mia ormai lunga esperienza di vita sociale. Quindi nell’ordine di idee di una fede religiosa, dalla quale l’Azione Cattolica trae i suoi più importanti principi sociali, ma senza fare un discorso teologico, non sono un teologo, e nemmeno catechistico, di introduzione a quella fede. Secondo il metodo dell’Azione Cattolica cerco di dare argomenti per una migliore consapevolezza storica e sociale, perché per agire in società occorre conoscerla in maniera affidabile. Penso ai miei interlocutori come a persone che hanno finito le scuole superiori, o hanno raggiunto un livello di cultura corrispondente a quel livello scolastico, e che hanno il tempo e l’esigenza di ragionare su quei temi. Non do per scontato che intendano il senso della terminologia religiosa, per cui ne adotto una neutra, non esplicitamente religiosa, e, se mi capita di usare le parole della religione, ne spiego il senso. Tengo fuori la spiritualità, perché essa richiede relazioni personali molto più forti di quelle che si possono sviluppare sul WEB, cresce nella preghiera e nella liturgia: chi sente il desiderio di esservi introdotto deve raggiungere una comunità di fede. Può essere studiata nelle sue manifestazioni esteriori e sociali, come fanno gli antropologi, ma così si rimane al suo esterno e non la si conosce veramente.

  Cerco di sviluppare un discorso colto, non superficiale, fatto di ragionamenti compiuti e con precisi riferimenti culturali, sui quali chi vuole può discutere. Il mio però non è un discorso scientifico, perché di quei temi non tratto da specialista, come sono i teologi, gli storici, i sociologi, gli antropologi e gli psicologi: non ne conosco abbastanza e, soprattutto, non so tutto quello che è necessario sapere per essere un specialista. Del resto questa è la condizione di ogni specialista riguardo alle altre specializzazioni. Le scienze evolvono anche nelle relazioni tra varie specializzazioni, in un rapporto interdisciplinare, e allora il discorso colto costituisce la base per una comune comprensione. E, comunque, per gli scopi del mio discorso, non occorre una precisione specialistica, ma semmai una certa affidabilità nei riferimento, ad esempio nella ricostruzione sommaria dei fenomeni storici. Per raggiungerla, nelle relazioni intellettuali, ci si aiuta a vicenda, formulando obiezioni e proposte di correzioni: in questo consiste il dialogo intellettuale. Anch’io mi valgo di questo lavoro, ma non appare qui, è fatto nei miei ambienti sociali di riferimento.

  Un cordiale benvenuto a tutti e un vivo ringraziamento a tutti coloro che vorranno interloquire.

  Dall’anno associativo 2020/2021 il gruppo di AC di San Clemente Papa si riunisce abitualmente due martedì e due sabati al mese, alle 17, e anima la Messa domenicale delle 9. Durante la pandemia da Covid 19 ci siamo riuniti in videoconferenza Google Meet. Anche dopo che la situazione sanitaria sarà tornata alla normalità, organizzeremo riunioni dedicate a temi specifici e aperte ai non soci con questa modalità.

 Per partecipare alle riunioni del gruppo on line con Google Meet, inviare, dopo la convocazione della riunione di cui verrà data notizia sul blog, una email a mario.ardigo@acsanclemente.net comunicando come ci si chiama, la email con cui si vuole partecipare, il nome e la città della propria parrocchia e i temi di interesse. Via email vi saranno confermati la data e l’ora della riunione e vi verrà inviato il codice di accesso. Dopo ogni riunione, i dati delle persone non iscritte verranno cancellati e dovranno essere inviati nuovamente per partecipare alla riunione successiva.

 La riunione Meet sarà attivata cinque minuti prima dell’orario fissato per il suo inizio.

Mario Ardigò, dell'associazione di AC S. Clemente Papa - Roma

NOTA IMPORTANTE / IMPORTANT NOTE

SUL SITO www.bibbiaedu.it POSSONO ESSERE CONSULTATI LE TRADUZIONI IN ITALIANO DELLA BIBBIA CEI2008, CEI1974, INTERCONFESSIONALE IN LINGUA CORRENTE, E I TESTI BIBLICI IN GRECO ANTICO ED EBRAICO ANTICO. CON UNA FUNZIONALITA’ DEL SITO POSSONO ESSERE MESSI A CONFRONTO I VARI TESTI.

ON THE WEBSITE www.bibbiaedu.it THE ITALIAN TRANSLATIONS OF THE BIBLE CEI2008, CEI1974, INTERCONFESSIONAL IN CURRENT LANGUAGE AND THE BIBLICAL TEXTS IN ANCIENT GREEK AND ANCIENT JEWISH MAY BE CONSULTED. WITH A FUNCTIONALITY OF THE WEBSITE THE VARIOUS TEXTS MAY BE COMPARED.

domenica 6 ottobre 2019

Domenica 6-10-19 – 27° del Tempo Ordinario - Lezionario dell’anno C per le domeniche e le solennità – colore liturgico: verde – salterio: 3° settimana -Letture e sintesi dell’omelia della Messa di mezzogiorno - avvisi del parroco e di Azione Cattolica. Sunday October 6, 2019 - 27th Sunday in Ordinary Time - Lectionary of year C for Sundays and solemnities - liturgical color: green - psaltery: 3th week - Readings and summary of the homily of the midday Mass - notices from the parson and from Catholic Action parish group


 Domenica 6-10-19  – 27° del Tempo Ordinario -   Lezionario dell’anno C per le domeniche e le solennità –  colore liturgico: verde – salterio: 3° settimana -Letture e sintesi dell’omelia della  Messa di mezzogiorno - avvisi  del parroco e di   Azione Cattolica.

Sunday October 6, 2019 - 27th Sunday in Ordinary Time - Lectionary of year C for Sundays and solemnities - liturgical color: green - psaltery: 3th week - Readings and summary of the homily of the midday Mass - notices from the parson and from Catholic Action parish group

Osservazioni ambientali: cielo sereno;  temperatura ambientale 18°C.
Environmental observations: cloudy sky; ambient temperature 18 ° C.

Alla Messa delle nove il gruppo parrocchiale di Azione Cattolica  era nei banchi di sinistra, a fianco dell’altare, guardando l’abside.
 At the nine o'clock Mass the Catholic Action parish group was on the left banks, next to the altar, looking at the apse.

Le riunioni infrasettimanali del gruppo parrocchiale di azione cattolica riprenderanno martedì 15 ottobre 2019, alle ore 17  in sala rossa.
 Nel post che precede ho svolto alcune riflessioni sul tema.

The midweek meetings of the Catholic parish action group will resume on Tuesday 15 October 2019, at 17.00 in the red room.
 In the previous post I wrote some reflections on the subject.

 Buona domenica e un augurio di pace e felicità a tutti i lettori!  
Good Sunday and best wishes for peace and happiness to all readers!



Note: after the Italian text there is the translation in English, done with the help of Google Translator. I tried to correct, within the limits of my knowledge of English, some inaccuracies that automatic translation still inevitably entails. I have experimented that even with these inaccuracies the translation allows us to be understood by those who speak English, in the many national versions of the world, or who use it as a second or third language. It is the function that in ancient times carried out the Greek. Trying to be understood by other peoples corresponds to an ancient vocation of the Church of Rome, which is still current. The biblical texts in English are taken from https://www.associationofcatholicpriests.ie , from other Catholic sites in English and from http://www.vatican.va/archive/ENG0839/_INDEX.HTM (The New American Bible);  the texts in english  of the documents of the Second Vatican Council, are taken from sites of Holy See.

******************************************************

Pillole di Concilio / Council pills

Dalla Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo La gioia e la speranza - Gaudium et spes,  del Concilio Vaticano 2° (1962-1965)
From the pastoral Constitution on the Church in the contemporary world Joy and Hope - Gaudium et spes, of the Second Vatican Council (1962-1965)

29. La fondamentale uguaglianza di tutti gli uomini e la giustizia sociale.
Tutti gli uomini, dotati di un'anima razionale e creati ad immagine di Dio, hanno la stessa natura e la medesima origine; tutti, redenti da Cristo godono della stessa vocazione e del medesimo destino divino: è necessario perciò riconoscere ognor più la fondamentale uguaglianza fra tutti.
Sicuramente, non tutti gli uomini sono uguali per la varia capacità fisica e per la diversità delle forze intellettuali e morali. Ma ogni genere di discriminazione circa i diritti fondamentali della persona, sia in campo sociale che culturale, in ragione del sesso, della razza, del colore, della condizione sociale, della lingua o religione, deve essere superato ed eliminato, come contrario al disegno di Dio.
Invero è doloroso constatare che quei diritti fondamentali della persona non sono ancora e dappertutto garantiti pienamente. Avviene così quando si nega alla donna la facoltà di scegliere liberamente il marito e di abbracciare un determinato stato di vita, oppure di accedere a un'educazione e a una cultura pari a quelle che si ammettono per l'uomo.
In più, benché tra gli uomini vi siano giuste diversità, la uguale dignità delle persone richiede che si giunga a condizioni di vita più umane e giuste.
Infatti le disuguaglianze economiche e sociali eccessive tra membri e tra popoli dell'unica famiglia umana, suscitano scandalo e sono contrarie alla giustizia sociale, all'equità, alla dignità della persona umana, nonché alla pace sociale e internazionale.
Le umane istituzioni, sia private che pubbliche, si sforzino di mettersi al servizio della dignità e del fine dell'uomo. Nello stesso tempo combattano strenuamente contro ogni forma di servitù sociale e politica, e garantiscano i fondamentali diritti degli uomini sotto qualsiasi regime politico.
Anzi, queste istituzioni si debbono a poco a poco accordare con le realtà spirituali, le più alte di tutte, anche se talora occorra un tempo piuttosto lungo per giungere al fine desiderato.
30. Occorre superare l'etica individualistica.
La profonda e rapida trasformazione delle cose esige, con più urgenza, che non vi sia alcuno che, non prestando attenzione al corso delle cose e intorpidito dall'inerzia, si contenti di un'etica puramente individualistica. Il dovere della giustizia e dell'amore viene sempre più assolto per il fatto che ognuno, interessandosi al bene comune secondo le proprie capacità e le necessità degli altri, promuove e aiuta anche le istituzioni pubbliche e private che servono a migliorare le condizioni di vita degli uomini. Vi sono di quelli che, pur professando opinioni larghe e generose, tuttavia continuano a vivere in pratica come se non avessero alcuna cura delle necessità della società.
Anzi molti, in certi paesi, tengono in poco conto le leggi e le prescrizioni sociali.
Non pochi non si vergognano di evadere, con vari sotterfugi e frodi, le giuste imposte o altri obblighi sociali. Altri trascurano certe norme della vita sociale, ad esempio ciò che concerne la salvaguardia della salute, o le norme stabilite per la guida dei veicoli, non rendendosi conto di metter in pericolo, con la loro incuria, la propria vita e quella degli altri. Che tutti prendano sommamente a cuore di annoverare le solidarietà sociali tra i principali doveri dell'uomo d'oggi, e di rispettarle.
Infatti quanto più il mondo si unifica, tanto più apertamente gli obblighi degli uomini superano i gruppi particolari e si estendono a poco a poco al mondo intero.
E ciò non può avvenire se i singoli uomini e i gruppi non coltivano le virtù morali e sociali e le diffondono nella società, cosicché sorgano uomini nuovi, artefici di una umanità nuova, con il necessario aiuto della grazia divina.
31. Responsabilità e partecipazione.
Affinché i singoli uomini assolvano con maggiore cura il proprio dovere di coscienza verso se stessi e verso i vari gruppi di cui sono membri, occorre educarli con diligenza ad acquisire una più ampia cultura spirituale, utilizzando gli enormi mezzi che oggi sono a disposizione del genere umano. Innanzitutto l'educazione dei giovani, di qualsiasi origine sociale, deve essere impostata in modo da suscitare uomini e donne, non tanto raffinati intellettualmente, ma di forte personalità, come è richiesto fortemente dal nostro tempo. Ma a tale senso di responsabilità l'uomo giunge con difficoltà se le condizioni della vita non gli permettono di prender coscienza della propria dignità e di rispondere alla sua vocazione, prodigandosi per Dio e per gli altri.
Invero la libertà umana spesso si indebolisce qualora l'uomo cada in estrema indigenza, come si degrada quando egli stesso, lasciandosi andare a una vita troppo facile, si chiude in una specie di aurea solitudine. Al contrario, essa si fortifica quando l'uomo accetta le inevitabili difficoltà della vita sociale, assume le molteplici esigenze dell'umana convivenza e si impegna al servizio della comunità umana. Perciò bisogna stimolare la volontà di tutti ad assumersi la propria parte nelle comuni imprese. È poi da lodarsi il modo di agire di quelle nazioni nelle quali la maggioranza dei cittadini è fatta partecipe degli affari pubblici, in una autentica libertà.
Si deve tuttavia tener conto delle condizioni concrete di ciascun popolo e della necessaria solidità dei pubblici poteri. Affinché poi tutti i cittadini siano spinti a partecipare alla vita dei vari gruppi di cui si compone il corpo sociale, è necessario che trovino in essi dei valori capaci di attirarli e di disporli al servizio degli altri. Si può pensare legittimamente che il futuro dell'umanità sia riposto nelle mani di coloro che sono capaci di trasmettere alle generazioni di domani ragioni di vita e di speranza.

29. Since all men possess a rational soul and are created in God's likeness, since they have the same nature and origin, have been redeemed by Christ and enjoy the same divine calling and destiny, the basic equality of all must receive increasingly greater recognition.
True, all men are not alike from the point of view of varying physical power and the diversity of intellectual and moral resources. Nevertheless, with respect to the fundamental rights of the person, every type of discrimination, whether social or cultural, whether based on sex, race, color, social condition, language or religion, is to be overcome and eradicated as contrary to God's intent. For in truth it must still be regretted that fundamental personal rights are still not being universally honored. Such is the case of a woman who is denied the right to choose a husband freely, to embrace a state of life or to acquire an education or cultural benefits equal to those recognized for men.
Therefore, although rightful differences exist between men, the equal dignity of persons demands that a more humane and just condition of life be brought about. For excessive economic and social differences between the members of the one human family or population groups cause scandal, and militate against social justice, equity, the dignity of the human person, as well as social and international peace.
Human institutions, both private and public, must labor to minister to the dignity and purpose of man. At the same time let them put up a stubborn fight against any kind of slavery, whether social or political, and safeguard the basic rights of man under every political system. Indeed human institutions themselves must be accommodated by degrees to the highest of all realities, spiritual ones, even though meanwhile, a long enough time will be required before they arrive at the desired goal.
30. Profound and rapid changes make it more necessary that no one ignoring the trend of events or drugged by laziness, content himself with a merely individualistic morality. It grows increasingly true that the obligations of justice and love are fulfilled only if each person, contributing to the common good, according to his own abilities and the needs of others, also promotes and assists the public and private institutions dedicated to bettering the conditions of human life. Yet there are those who, while possessing grand and rather noble sentiments, nevertheless in reality live always as if they cared nothing for the needs of society. Many in various places even make light of social laws and precepts, and do not hesitate to resort to various frauds and deceptions in avoiding just taxes or other debts due to society. Others think little of certain norms of social life, for example those designed for the protection of health, or laws establishing speed limits; they do not even avert to the fact that by such indifference they imperil their own life and that of others.
Let everyone consider it his sacred obligation to esteem and observe social necessities as belonging to the primary duties of modern man. For the more unified the world becomes, the more plainly do the offices of men extend beyond particular groups and spread by degrees to the whole world. But this development cannot occur unless individual men and their associations cultivate in themselves the moral and social virtues, and promote them in society; thus, with the needed help of divine grace men who are truly new and artisans of a new humanity can be forthcoming
31. In order for individual men to discharge with greater exactness the obligations of their conscience toward themselves and the various group to which they belong, they must be carefully educated to a higher degree of culture through the use of the immense resources available today to the human race. Above all the education of youth from every social background has to be undertaken, so that there can be produced not only men and women of refined talents, but those great-souled persons who are so desperately required by our times.
Now a man can scarcely arrive at the needed sense of responsibility, unless his living conditions allow him to become conscious of his dignity, and to rise to his destiny by spending himself for God and for others. But human freedom is often crippled when a man encounters extreme poverty just as it withers when he indulges in too many of life's comforts and imprisons himself in a kind of splendid isolation. Freedom acquires new strength, by contrast, when a man consents to the unavoidable requirements of social life, takes on the manifold demands of human partnership, and commits himself to the service of the human community.
Hence, the will to play one's role in common endeavors should be everywhere encouraged. Praise is due to those national procedures which allow the largest possible number of citizens to participate in public affairs with genuine freedom. Account must be taken, to be sure, of the actual conditions of each people and the decisiveness required by public authority. If every citizen is to feel inclined to take part in the activities of the various groups which make up the social body, these must offer advantages which will attract members and dispose them to serve others. We can justly consider that the future of humanity lies in the hands of those who are strong enough to provide coming generations with reasons for living and hoping.

*********************
Dallo Strumento di lavoro del Sinodo Panamazzonico, che si svolgerà da  6 al 27 ottobre 2019
From the Working Document of Pan-Amazon Synod, which will take place from 6 to 27 October 2019

129.      I seguenti suggerimenti delle comunità recuperano aspetti della Chiesa primitiva quando rispondeva alle sue necessità creando ministeri appropriati (cf. Atti 6,1-7; 1 Tim 3,1-13):

a)      Nuovi ministeri per rispondere in maniera efficace ai bisogni dei popoli amazzonici:
1.      Promuovere vocazioni autoctone di uomini e donne in risposta ai bisogni di un’attenzione pastorale sacramentale; il loro contributo decisivo sta nell'impulso ad un'autentica evangelizzazione dal punto di vista indigeno, secondo i loro usi e costumi. Si tratta di indigeni che predicano agli indigeni con una profonda conoscenza della loro cultura e della loro lingua, capaci di comunicare il messaggio del Vangelo con la forza e l'efficacia di chi ha il loro bagaglio culturale. È necessario passare da una “Chiesa che visita” ad una “Chiesa che rimane”, accompagna ed è presente attraverso ministri che emergono dai suoi stessi abitanti.
2.      Affermando che il celibato è un dono per la Chiesa, si chiede che, per le zone più remote della regione, si studi la possibilità di ordinazione sacerdotale di anziani, preferibilmente indigeni, rispettati e accettati dalla loro comunità, sebbene possano avere già una famiglia costituita e stabile, al fine di assicurare i Sacramenti che accompagnano e sostengono la vita cristiana.
3.      Identificare il tipo di ministero ufficiale che può essere conferito alle donne, tenendo conto del ruolo centrale che esse svolgono oggi nella Chiesa amazzonica.
b)      Ruolo dei laici:
1.      Le comunità indigene sono partecipative ed hanno un alto senso di corresponsabilità. Per questo si chiede di valorizzare il protagonismo dei laici e delle laiche cristiani e di riconoscere il loro spazio perché siano soggetti della Chiesa in uscita.
2.      Offrire cammini di formazione integrale perché assumano il loro ruolo di animatori di comunità in maniera credibile e corresponsabile.
3.      Creare itinerari formativi alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa focalizzati sull’Amazzonia per i laici e le laiche che lavorano nei territori amazzonici, in particolare negli ambiti della cittadinanza e della politica.
4.      Aprire nuove possibilità di processi sinodali, con la partecipazione di tutti i fedeli, in vista dell'organizzazione della comunità cristiana per la trasmissione della fede.
c)      Ruolo della donna:
1.      In campo ecclesiale, la presenza delle donne nelle comunità non è sempre valorizzata. Viene chiesto il riconoscimento delle donne a partire dai loro carismi e talenti. Esse chiedono di recuperare lo spazio dato da Gesù alle donne, “dove tutti/tutte possiamo ritrovarci”.
2.      Si propone inoltre di garantire alle donne la loro leadership, nonché spazi sempre più ampi e rilevanti nel campo della formazione: teologia, catechesi, liturgia e scuole di fede e di politica.
3.      Si chiede anche che la voce delle donne sia ascoltata, che siano consultate e partecipino ai processi decisionali, e che possano così contribuire con la loro sensibilità alla sinodalità ecclesiale.
4.      Che la Chiesa accolga sempre più lo stile femminile di agire e di comprendere gli avvenimenti.
d)      Ruolo della vita consacrata:
1.      “I popoli dell'America Latina e dei Caraibi si aspettano molto dalla vita consacrata [… che mostra] il volto materno della Chiesa. Il loro desiderio di ascolto, accoglienza e servizio, e la loro testimonianza dei valori alternativi del Regno, dimostrano che una nuova società latinoamericana e caraibica, fondata in Cristo, è possibile” (DAp. 224). Si propone quindi di promuovere una vita consacrata alternativa e profetica, intercongregazionale, interistituzionale, con un senso di disponibilità a stare dove nessuno vuole stare e con chi nessuno vuole stare.
2.      Sostenere l'inserimento e l'itineranza delle persone consacrate vicino ai più poveri ed esclusi e la partecipazione politica per trasformare la realtà.
3.      Proporre ai religiosi e alle religiose che vengono dall'estero di essere disponibili a condividere la vita locale con il cuore, la testa e le mani per disimparare modelli, ricette, schemi e strutture prefissate e per imparare lingue, culture, tradizioni di saggezza, cosmologie e mitologie autoctone.
4.      Date le urgenze pastorali, e di fronte alla tentazione dell'attivismo immediato, si raccomanda di dare tempo all'apprendimento della lingua e della cultura per generare legami e sviluppare una pastorale integrale.
5.      Si raccomanda che la formazione alla vita religiosa includa processi formativi focalizzati sull'interculturalità, l'inculturazione e il dialogo tra le spiritualità e le cosmovisioni amazzoniche.
6.      Si suggerisce di dare priorità alle necessità delle popolazioni locali rispetto a quelle delle congregazioni religiose
e)      Ruolo dei giovani:
1.      È urgente un dialogo con i giovani per ascoltare le loro necessità.
2.      È necessario accompagnare processi di trasmissione e ricezione del patrimonio culturale e linguistico nelle famiglie per superare le difficoltà di comunicazione intergenerazionale.
3.      I giovani si trovano tra due mondi, tra la mentalità indigena e l'attrazione della mentalità moderna, soprattutto quando migrano verso le città. Da un lato, sono necessari programmi per rafforzare la loro identità culturale di fronte alla perdita dei loro valori, delle loro lingue e del loro rapporto con la natura; dall'altro, sono necessari programmi per aiutarli ad entrare in dialogo con la cultura urbana moderna.
4.      È urgente affrontare il problema della migrazione dei giovani verso le città.
5.      È necessario porre maggiormente l'accento sulla difesa e il recupero di coloro che sono vittime delle reti del narcotraffico e del traffico di esseri umani, nonché della dipendenza dalla droga e dall’alcol.
f)       Diocesi di frontiera:
1.      La frontiera è una categoria fondamentale della vita dei popoli amazzonici. È il luogo per eccellenza dell'acuirsi dei conflitti e delle violenze, dove la legge non viene rispettata e la corruzione mina il controllo dello Stato, lasciando campo libero a molte imprese per uno sfruttamento indiscriminato. Per tutti questi motivi, è necessario un lavoro che aiuti a vedere l'Amazzonia come una casa di tutti, che merita la cura di tutti. Si propone un'azione pastorale congiunta tra le Chiese di confine per affrontare problemi comuni come lo sfruttamento del territorio, la delinquenza, il narcotraffico, il traffico di esseri umani, la prostituzione, ecc.
2.      È opportuno incoraggiare e rafforzare il lavoro nelle reti della pastorale di confine come cammino per un'azione pastorale sociale ed ecologica più efficace, continuando il servizio della REPAM.
3.      Date le caratteristiche specifiche del territorio amazzonico, si suggerisce di considerare la necessità di una struttura episcopale amazzonica per realizzare l'applicazione del Sinodo.
4.      È richiesta la creazione di un fondo economico a sostegno dell'evangelizzazione, della promozione umana e dell'ecologia integrale, soprattutto per l'attuazione delle proposte del Sinodo.
129.      The following suggestions from the communities recall aspects of the early Church when it responded to needs by creating appropriate ministries (Acts 6:1-7; 1 Tim 3:1-13):
a)      New ministries to respond more effectively to the needs of the peoples of the Amazon:
1.      Promote vocations among indigenous men and women in order to respond to the need for pastoral and sacramental care. Their critical contribution is in the movement towards an authentic evangelization from the indigenous perspective, according to their habits and customs. This would be indigenous people preaching to indigenous people from a deep knowledge of their culture and their language, capable of communicating the message of the Gospel with the strength and effectiveness of those who share their cultural background. It is necessary to switch from a “Church that visits” to a “Church that remains”, that accompanies and is present through ministers who arise from their own communities.
2.      Affirming that celibacy is a gift for the Church, it is requested that, for the most remote areas of the region, the possibility of priestly ordination be studied for older people, preferably indigenous, respected and accepted by their community, even if they have an existing and stable family, in order to ensure availability of the Sacraments that accompany and sustain the Christian life.
3.      Identify the type of official ministry that can be conferred on women, taking into account the central role they play today in the Church in the Amazon.
b)      Role of the laity:
1.      Indigenous communities are participatory with a high sense of co-responsibility. With this in mind, it is asked to put proper value on the proactive role of lay Christian men and women and to recognize their place as subjects in the Church that reaches out.
2.      Offer integral training options to assume their role as credible and co-responsible animators of communities.
3.      Create formative itineraries in the light of the Social Doctrine of the Church with an Amazonian focus for lay men and women who work in Amazonian territories, especially in areas of citizenship and politics.
4.      Open new channels of synodal processes, with the participation of all the faithful, with a view to the organization of the Christian community for the transmission of the faith.
c)      Role of women:
1.      In the ecclesial field, the presence of women in communities is not always valued. The recognition of women is sought for their charisms and talents. They ask to recover the place accorded by Jesus to women, “where all of us, men and women, we all fit in”
2.      It is also proposed that women have their leadership opportunity guaranteed, as well as an increasingly broad and relevant scope in the area of ​​formation: theology, catechesis, liturgy and schools of faith and politics.
3.      It is also requested that women’s voices be heard, that they be consulted and participate in decision-making, and thus be able to contribute with their sensitivity to ecclesial synodality.
4.      May the Church embrace more and more the feminine style of acting and of understanding events.
d)     Role of consecrated life:
1.      “Latin American and Caribbean peoples expect a great deal of consecrated life [... which shows] the Church’s motherly face. Their yearning to listen, welcome and serve, and their witness to the alternative values of the Kingdom, show that a new Latin American and Caribbean society, founded on Christ, is possible” (DAp. 224). It is therefore proposed to promote an alternative and prophetic consecrated life, inter-congregational and inter-institutional, dedicated to be present where no one wants to be and with whom nobody wants to be.
2.      Support consecrated men and women in their going to and being with the most impoverished and excluded, and into political advocacy, in order to transform reality.
3.      Encourage the men and women religious who come from abroad to be willing to share the local life with their hearts, heads and hands in order to unlearn models, recipes, schemes and pre-set structures; and to learn the languages, cultures, traditions of wisdom, cosmologies and mythologies of the indigenous peoples.
4.      Given the pastoral urgencies and the temptation to get to work immediately, it is recommended to give time for learning of language and culture in order to generate bonds and develop an integral pastoral ministry.
5.      It is recommended that formation in religious life include formative processes focused on interculturality, inculturation and dialogue between spiritualities and worldviews of the Amazon.
6.      It is suggested that priority be given to the needs of local people over those of religious congregations.
e)      Role of young people:
1.      There is an urgent need for dialogue with young people to listen to their needs.
2.      It is necessary to accompany processes within families of the transmission and reception of cultural and linguistic heritage  in order to overcome difficulties in intergenerational communication.
3.      Young people find themselves between two worlds, between the indigenous mentality and the lure of the modern mentality, especially when they migrate to the cities. On the one hand, programs are needed to strengthen their cultural identity in the face of the loss of their values, languages ​​and relationship with nature; on the other hand, programs to help them enter into dialogue with modern urban culture.
4.      It is urgent to address the problem of the migration of young people to cities.
5.      Greater emphasis is needed on the defense and recovery of victims of drug trafficking and human trafficking networks, as well as addiction to drugs and alcohol.
f)       Border-area dioceses:
1.      The border is a fundamental factor in the life of the Amazonian peoples. It is the location par excellence where conflicts and violence worsen; and where the law is not respected and corruption undermines the control of the State, leaving many companies free to exploit indiscriminately. For all these reasons, it is necessary to work to make the Amazon a home for all and deserving the care of all. The border Churches should join together in pastoral action to face common problems such as the exploitation of the territory, delinquency, drug trafficking, human trafficking, prostitution, etc.
2.      Pastoral networks in border areas should be encouraged and strengthened as a path to more effective social and ecological pastoral action, continuing the service of REPAM.
3.      Given the specific characteristics of the Amazon territory, the need for an Amazon episcopal structure to implement the Synod ought to be considered.
4.      The creation of an economic fund is requested to support evangelization, human promotion and integral ecology, especially for the implementation of the Synod’s proposals.


**************************

Prima lettura
Dal libro  del profeta Abacuc (Ab 1,2-3; 2,2-4)

From the book of Habbakuk (Habbakuk 1:2-3; 2:2-4)


Fino a quando, Signore, implorerò aiuto
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non salvi?
Perché mi fai vedere l’iniquità
e resti spettatore dell’oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
 
Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà.
Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede».

O Lord, how long shall I cry for help, and you will not listen? Or cry to you “Violence!” and you will not save? Why do you make me see wrong-doing and look at trouble? Destruction and violence are before me; strife and contention arise.
Then the Lord answered me and said: Write the vision; make it plain on tablets, so that a runner may read it. For there is still a vision for the appointed time; it speaks of the end, and does not lie. If it seems to tarry, wait for it; it will surely come, it will not delay. Look at the proud! Their spirit is not right in them, but the righteous live by their faith.


Salmo responsoriale
Dal salmo  94
Responsorial psalm
From the psalm 94

Ritornello / Response:
Ascoltate oggi la voce del Signore.
Today you hear  the voice of Lord


Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. 
 
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
 
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Come, ring out our joy to the Lord;
hail the rock who saves us.
Let us come before him, giving thanks,
with songs let us hail the Lord.
Come in; let us bow and bend low;
let us kneel before the God who made us.
For he is our God and we
the people who belong to his pasture,
the flock that is led by his hand.
O that today you would listen to his voice!
‘Harden not your hearts as at Meribah,
as on that day at Massah in the desert
when your fathers put me to the test;
when they tried me, though they saw my work.’


Seconda lettura
Dalla  prima lettera di San Paolo apostolo  a Timoteo (2 Tim 1,6-8.13-14)
Second reading
From the first letter of St. Paul the Apostle to Timothy (2 Timothy 1:6-8.13-14)

 Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
  Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
  Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.

For this reason I remind you to rekindle the gift of God that is within you through the laying on of my hands; for God did not give us a spirit of cowardice, but rather a spirit of power and of love and of self-discipline. Do not be ashamed, then, of the testimony about our Lord or of me his prisoner, but join with me in suffering for the gospel, relying on the power of God.
Hold to the standard of sound teaching that you have heard from me, in the faith and love that are in Christ Jesus. Guard the good treasure entrusted to you, with the help of the Holy Spirit living in us.

Acclamazione al Vangelo
Acclamation to the Gospel

Alleluia, alleluia.

La parola del Signore rimane in eterno:
e questa è la parola del Vangelo
che vi è stato annunciato. (1Pt 1,25)

The word of the Lord remains for ever:
and this is the word of the Gospel
which was announced to you. (1Pt 1:25)

Alleluia.


Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,5-10)
Gospel
From the Gospel according to Luke (Lk 17:5-10)

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
 
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

The apostles said to Jesus, “Increase our faith!” The Lord replied, “If you had faith the size of a mustard seed, you could say to this mulberry tree, ‘Be uprooted and planted in the sea,’ and it would obey you.
“Who among you would say to your slave who has just come in from plowing or tending sheep in the field, ‘Come here at once and take your place at the table’? Would you not rather say to him, ‘Prepare supper for me, put on your apron and serve me while I eat and drink; later you may eat and drink’? Do you thank the slave for doing what was commanded? So you also, when you have done all that you were ordered to do, say, ‘We are worthless slaves; we have done only what we ought to have done!'”



Sintesi dell’omelia della Messa delle nove
 
 Di fronte alle esigenze impegnative del vangelo, i discepoli chiesero al Signore di accrescere la loro fede. Non ne occorre molta, fu loro risposta, purché sia autentica.
  La fede non significa intensificare gli impegni liturgici ma affidarsi al Signore, ai suoi progetti, che non sono quelli che pensiamo più ci convengano da un punto di vista utilitaristico. Non dobbiamo chiedere di essere contraccambiati per le nostre manifestazioni di fede.

Sintesi di Mario Ardigò, per come ha compreso le parole del celebrante.

Summary of the homily of the Mass at nine o’clock

Faced with the demanding demands of the gospel, the disciples asked the Lord to increase their faith. Not much is needed, it was their answer, as long as it is authentic.
   Faith does not mean intensifying liturgical commitments but relying on the Lord, on his projects, which are not the ones we think most convene us from a utilitarian point of view. We must not ask to be reciprocated for our manifestations of faith.

Summary of Mario Ardigò , for how he understood the  words of the celebrant.

Avvisi del parroco / Notices from the parson

- Servono volontari per il Banco Alimentare;
- domani, lunedì  7 ottobre, riprenderanno tutte le attività della parrocchia, in particolare il catechismo per il terzo anno di preparazione per la Cresima;

We need volunteers for the Food Bank;
- tomorrow, Monday 7 October, all the parish activities will resume, in particular the catechism for the third year of preparation for Confirmation;

Avvisi di Azione Cattolica: /  Catholic Action Notices:

Le riunioni infrasettimanali del gruppo parrocchiale di azione cattolica riprenderanno martedì 15 ottobre 2019, alle ore 17  in sala rossa.

The midweek meetings of the Catholic parish action group will resume on Tuesday 15 October 2019, at 17.00 in the red room.