Domenica 20-10-19 – 29° del Tempo Ordinario
- Lezionario dell’anno C per le domeniche e le solennità
– colore liturgico: verde – salterio: 1° settimana -Letture e sintesi
dell’omelia della Messa delle undici - avvisi del parroco e di
Azione Cattolica.
Sunday October 20, 2019 - 29th
Sunday in Ordinary Time - Lectionary of year C for Sundays and solemnities -
liturgical color: green - psaltery: 1th week - Readings and summary of the homily of Mass on eleven o’clock - notices
from the parson and from Catholic Action parish group
Alla Messa delle nove il gruppo parrocchiale di Azione Cattolica era nei banchi di sinistra, a fianco
dell’altare, guardando l’abside.
At the
nine o'clock Mass the Catholic Action parish group was on the left banks, next
to the altar, looking at the apse.
Riunione infrasettimanale del gruppo parrocchiale
di Azione Cattolica: martedì 22 ottobre 2019, alle ore 17 in sala
rossa. Proseguiremo le riflessioni sul tema della città dell’uomo, con l’aiuto della Bibbia, cominciando dalle città
in essa menzionate.
Midweek meeting of the Catholic parish action
group: Tuesday 22 October 2019, at 17:00 in the red room.
We will continue the reflections on the
theme of the city of man, with the help
of the Bible, starting from the cities mentioned in it.
Buona domenica e un augurio di
pace e felicità a tutti i lettori!
Good Sunday and best wishes for peace and happiness to all readers!
Note: after the Italian text there is
the translation in English, done with the help of Google Translator. I tried to
correct, within the limits of my knowledge of English, some inaccuracies that
automatic translation still inevitably entails. I have experimented that even
with these inaccuracies the translation allows us to be understood by those who
speak English, in the many national versions of the world, or who use it as a
second or third language. It is the function that in ancient times carried out
the Greek. Trying to be understood by other peoples corresponds to an ancient
vocation of the Church of Rome, which is still current. The
biblical texts in English are taken from
https://www.associationofcatholicpriests.ie , from other Catholic sites in
English and from http://www.vatican.va/archive/ENG0839/_INDEX.HTM (The New
American Bible); the texts in
english of the documents of the Second
Vatican Council, are taken from sites of Holy See.
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Pillole di Concilio / Council pills
Dalla Costituzione pastorale sulla Chiesa nel
mondo contemporaneo La gioia e la speranza - Gaudium et spes, del Concilio Vaticano 2° (1962-1965)
From the pastoral Constitution on the Church
in the contemporary world Joy and Hope -
Gaudium et spes, of the Second Vatican Council (1962-1965)
39. Terra nuova e
cielo nuovo.
Ignoriamo il tempo
in cui avranno fine la terra e l'umanità e non sappiamo in che modo sarà trasformato
l'universo. Passa certamente l'aspetto di questo mondo, deformato dal peccato.
Sappiamo però dalla Rivelazione che Dio prepara una nuova abitazione e una
terra nuova, in cui abita la giustizia, e la cui felicità sazierà
sovrabbondantemente tutti i desideri di pace che salgono nel cuore degli uomini.
Allora, vinta la
morte, i figli di Dio saranno risuscitati in Cristo, e ciò che fu seminato in
infermità e corruzione rivestirà l'incorruttibilità; resterà la carità coi suoi
frutti, e sarà liberata dalla schiavitù della vanità tutta quella realtà che Dio ha creato appunto
per l'uomo.
Certo, siamo
avvertiti che niente giova all'uomo se guadagna il mondo intero ma perde se
stesso. Tuttavia l'attesa di una terra nuova non deve indebolire, bensì
piuttosto stimolare la sollecitudine nel lavoro relativo alla terra presente,
dove cresce quel corpo della umanità nuova che già riesce ad offrire una certa
prefigurazione, che adombra il mondo nuovo.
Pertanto, benché
si debba accuratamente distinguere il progresso terreno dallo sviluppo del
regno di Cristo, tuttavia, tale progresso, nella misura in cui può contribuire
a meglio ordinare l'umana società, è di grande importanza per il regno di Dio.
Ed infatti quei valori, quali la dignità dell'uomo, la comunione fraterna e la
libertà, e cioè tutti i buoni frutti della natura e della nostra operosità,
dopo che li avremo diffusi sulla terra nello Spirito del Signore e secondo il
suo precetto, li ritroveremo poi di nuovo, ma purificati da ogni macchia,
illuminati e trasfigurati, allorquando il Cristo rimetterà al Padre « il regno
eterno ed universale: che è regno di verità e di vita, regno di santità e di
grazia, regno di giustizia, di amore e di pace».
Qui sulla terra il
regno è già presente, in mistero; ma con la venuta del Signore, giungerà a
perfezione.
39 New earth and new
sky.
We do not know the time for the consummation of
the earth and of humanity, nor do we know how all things will be transformed.
As deformed by sin, the shape of this world will pass away; but we are taught
that God is preparing a new dwelling place and a new earth where justice will
abide, and whose blessedness will answer and surpass all the longings for peace
which spring up in the human heart. Then, with death overcome, the sons of God
will be raised up in Christ, and what was sown in weakness and corruption will
be invested with incorruptibility. Enduring with charity and its fruits, all
that creation which God made on man's account will be unchained from the bondage
of vanity.
Therefore, while we are warned that it profits
a man nothing if he gain the whole world and lose himself, the expectation of a
new earth must not weaken but rather stimulate our concern for cultivating this
one. For here grows the body of a new human family, a body which even now is
able to give some kind of foreshadowing of the new age.
Hence, while
earthly progress must be carefully distinguished from the growth of Christ's
kingdom, to the extent that the former can contribute to the better ordering of
human society, it is of vital concern to the Kingdom of God.
For after we have obeyed the Lord, and in His
Spirit nurtured on earth the values of human dignity, brotherhood and freedom,
and indeed all the good fruits of our nature and enterprise, we will find them
again, but freed of stain, burnished and transfigured, when Christ hands over
to the Father: "a kingdom eternal and universal, a kingdom of truth and
life, of holiness and grace, of justice, love and peace."(24) On this
earth that Kingdom is already present in mystery. When the Lord returns it will
be brought into full flower.
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Dallo Strumento di lavoro del Sinodo
Panamazzonico, che si svolgerà da 6 al
27 ottobre 2019
From the Working Document of Pan-Amazon Synod, which
will take place from 6 to 27 October 2019
Capitolo III. La
celebrazione della fede: una liturgia inculturata
“L’evangelizzazione gioiosa si
fa bellezza nella liturgia in mezzo all’esigenza quotidiana
di far progredire il
bene” (EG
24)
124.
La Sacrosanctum Concilium (cf. 37-40, 65, 77, 81)
propone l'inculturazione della liturgia tra i popoli indigeni. Certamente la
diversità culturale non minaccia l'unità della Chiesa, ma esprime la sua autentica
cattolicità mostrando “la bellezza di questo volto pluriforme” (EG 116). Por
questo “bisogna avere il coraggio di trovare i nuovi segni, i nuovi simboli,
una nuova carne per la trasmissione della Parola, le diverse forme di bellezza
che si manifestano in vari ambiti culturali…” (EG 167). Senza questa
inculturazione la liturgia può ridursi in un “pezzo da museo” o in “un possesso
di pochi” (EG 95).
125.
La celebrazione della fede deve avvenire con l’inculturazione perché sia
espressione della propria esperienza religiosa e del legame di comunione della
comunità che celebra. Una liturgia inculturata sarà anche una cassa di
risonanza per le lotte e le aspirazioni delle comunità e un impulso
trasformatore verso una “terra senza mali”.
126.
Si suggerisce di tenere presente quanto segue:
a)
Si costata la necessità di un processo di discernimento riguardo ai riti, ai
simboli e agli stili celebrativi delle culture indigene a contatto con la
natura che devono essere assunti nel rituale liturgico e sacramentale. È
necessario stare attenti a raccogliere il vero significato del simbolo che
trascende ciò che è puramente estetico e folcloristico, in particolare
nell'iniziazione cristiana e nel matrimonio. Si suggerisce che le celebrazioni
siano di tipo festivo con la propria musica e la propria danza, nelle lingue e
nei vestiti autoctoni, in comunione con la natura e con la comunità. Una
liturgia che risponda alla propria cultura perché sia fonte e culmine della
loro vita cristiana (cf. SC 10) e legata alle loro lotte, sofferenze e gioie.
b)
I sacramenti devono essere fonte di vita e rimedio accessibile a tutti (cf. EG
47), specialmente ai poveri (cf. EG 200). Occorre superare la rigidità di una
disciplina che esclude e aliena, attraverso una sensibilità pastorale che
accompagna e integra (cf. AL 297, 312).
c)
Le comunità hanno difficoltà a celebrare frequentemente l'Eucaristia per la
mancanza di sacerdoti. “La Chiesa vive dell'Eucaristia” e l'Eucaristia edifica
la Chiesa.[60] Per questo, invece di lasciare le comunità senza l'Eucaristia,
si cambino i criteri di selezione e preparazione dei ministri autorizzati a
celebrarla.
d)
In funzione di una “salutare ‘decentralizzazione’” della Chiesa (cf. EG 16) le
comunità chiedono che le Conferenze Episcopali adattino il rito eucaristico
alle loro culture.
e)
Le comunità chiedono una maggiore valorizzazione, accompagnamento e promozione
della pietà con cui il popolo povero e semplice esprime la sua fede attraverso
immagini, simboli, tradizioni, riti e altri sacramentali. Tutto questo avviene
attraverso associazioni comunitarie che organizzano vari eventi come preghiere,
pellegrinaggi, visite ai santuari, processioni e feste patronali. Si tratta di
una manifestazione di una saggezza e di una spiritualità che costituisce un
autentico luogo teologico con un grande potenziale evangelizzatore (cf. EG
122-126).
Chapter III
The celebration of the faith: an enculturated
liturgy
“Evangelization with joy
becomes beauty in the liturgy, as part of our daily concern to spread
goodness” (EG
24)
124. Sacrosanctum Concilium (37-40,
65, 77, 81) proposes that the liturgy should be inculturated among the
indigenous peoples. Cultural diversity assuredly does not threaten the unity of
the Church; rather, the Church expresses its genuine catholicity by displaying
“beauty of her varied face” (EG 116). That is why “we must be bold enough to
discover new signs and new symbols, new flesh to embody and communicate the
word, and different forms of beauty which are valued in different cultural
settings....” (EG 167). Without this inculturation the liturgy can be reduced
to a “museum piece” or “property of a select few” (EG 95).
125.
The celebration of the faith must be carried out in an inculturated way so that
it may be an expression of one's own religious experience and a bond of
communion in the celebrating community. An inculturated liturgy will also be a
sounding board for the struggles and aspirations of the communities and a transforming
impulse towards a “land without evil”.
126.
The following should be kept in mind:
a)
A process of discernment is needed regarding the rites, symbols and styles of
celebration of indigenous cultures in contact with nature, which need to be
integrated into liturgical and sacramental rituals. It is necessary to be
attentive to grasp the true meaning of symbols that transcends the merely
aesthetic and folkloric, specifically in Christian initiation and marriage. It
is suggested that the celebrations should be festive, with their own music and
dances, using indigenous languages and clothing, in communion with nature and
with the community. A liturgy that responds to their own culture so as to be
the source and summit of their Christian life (cf SC 10) and linked to their
struggles and sufferings and joys.
b)
The sacraments should be a source of life and a remedy accessible to all (cf.
EG 47), especially the poor (cf. EG 200). We are asked to overcome the rigidity
of a discipline that excludes and alienates, and practice a pastoral
sensitivity that accompanies and integrates (AL 297, 312).
c)
Communities find it difficult to celebrate the Eucharist frequently because of
the lack of priests. “The Church draws her life from the Eucharist” and the
Eucharist builds the Church.[60] Therefore,
instead of leaving communities without the Eucharist, change is requested in
the criteria for selecting and preparing ministers authorized to celebrate the
Eucharist.
d)
In accordance with a “sound ‘decentralization’” of the Church (EG 16), the
communities request that the Episcopal Conferences adapt the Eucharistic ritual
to their cultures.
e)
The communities ask for a greater appreciation, accompaniment and promotion of
the piety with which the poor and simple people express their faith through
images, symbols, traditions, rites and other sacramentals. All of this happens
thanks to community associations that organize various events such as prayers,
pilgrimages, visits to shrines, and processions and festivals celebrating the
patron saint. This is evidence of a wisdom and spirituality that forms a real
theological locus with great evangelizing potential (cf. EG 122-126).
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Prima lettura
Dal libro
dell’Esodo (Es 17, 8-13)
From the book of Exodus (Ex
17:8-13)
In quei giorni, Amalèk venne a
combattere contro Israele a Refidìm.
Mosè disse a Giosuè: «Scegli
per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalèk. Domani io starò ritto
sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio». Giosuè eseguì quanto gli
aveva ordinato Mosè per combattere contro Amalèk, mentre Mosè, Aronne e Cur
salirono sulla cima del colle.
Quando Mosè alzava le mani,
Israele prevaleva; ma quando le lasciava cadere, prevaleva Amalèk. Poiché Mosè
sentiva pesare le mani, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli
vi si sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l’altro dall’altra,
sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del
sole.
Giosuè sconfisse Amalèk e il
suo popolo, passandoli poi a fil di spada.
Amalek came and fought with Israel at
Rephidim. And Moses said to Joshua, “Choose some men for us and go out, fight
with Amalek. Tomorrow I will stand on the top of the hill with the staff of God
in my hand.” So Joshua did as Moses told him, and fought with Amalek, while
Moses, Aaron, and Hur went up to the top of the hill.
Whenever Moses
held up his hand, Israel prevailed; and whenever he lowered his hand, Amalek
prevailed. But Moses’ hands grew weary; so they took a stone and put it under
him, and he sat on it. Aaron and Hur held up his hands, one on one side, and
the other on the other side; so his hands were steady until the sun set. And
Joshua defeated Amalek and his people with the sword.
Salmo responsoriale
Dal salmo 120
Responsorial psalm
From the psalm 120
Ritornello
/ Response:
Il mio aiuto viene
dal Signore.
Our help is from the Lord,
Alzo gli occhi verso i
monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra.
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno
il custode d’Israele.
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.
Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.
I lift
up my eyes to the mountains:
from where shall come my help?
My help shall come from the Lord
who made heaven and earth.
May he never allow you to stumble!
Let him sleep not, your guard.
No, he sleeps not nor slumbers,
Israel’s guard.
The Lord is your guard and your shade;
at your right side he stands.
By day the sun shall not smite you
nor the moon in the night.
The Lord will guard you from evil,
he will guard your soul.
The Lord will guard your going and coming
both now and for ever.
Seconda lettura
Dalla seconda lettera di San Paolo apostolo a Timoteo (2 Tim 3,14-4,2)
Second reading
From the seconda letter of St. Paul the Apostle to Timothy (2 Timothy 3:14-4:2)
Figlio mio,
tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci
coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia:
queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in
Cristo Gesù.
Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche
utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché
l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù,
che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo
regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno,
ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.
As for you, continue in what you have learned
and firmly believed, knowing from whom you learned it, and how from childhood
you have known the sacred writings that are able to instruct you for salvation
through faith in Christ Jesus. All scripture is inspired by God and is useful
for teaching, for reproof, for correction, and for training in righteousness,
so that everyone who belongs to God may be proficient, equipped for every good
work.
In the presence
of God and of Christ Jesus, who is to judge the living and the dead, and in
view of his appearing and his kingdom, I solemnly urge you: proclaim the
message; be persistent whether the time is favorable or unfavorable; convince,
rebuke, and encourage, with the utmost patience in teaching.
Acclamazione al Vangelo
Acclamation to the Gospel
Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è
viva ed efficace,
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. (Cfr. Eb 4,12)
The word of God is
alive and effective,
discern the feelings
and thoughts of the heart. (Cf. Heb 4:12)
Alleluia.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca
(Lc 18,1-8)
Gospel
From the Gospel
according to Luke (Lk 18:1-8)
In quel tempo, Gesù
diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza
stancarsi mai:
«In una città viveva
un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città
c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro
il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi
disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che
questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga
continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice
il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano
giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che
farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà
la fede sulla terra?».
Jesus told them a parable about their need to
pray always and not to lose heart. He said, “In a certain city there was a
judge who neither feared God nor had respect for people. In that city there was
a widow who kept coming to him and saying, ‘Grant me justice against my
opponent.’ For a while he refused; but later he said to himself, ‘Though I have
no fear of God and no respect for anyone, yet because this widow keeps
bothering me, I will grant her justice, so that she may not wear me out by
continually coming.'”
And the Lord said, “Listen to what the unjust
judge says. And will not God grant justice to his chosen ones who cry to him
day and night? Will he delay long in helping them? I tell you, he will quickly
grant justice to them. And yet, when the Son of Man comes, will he find faith
on earth?”
Sintesi dell’omelia della Messa delle undici
Summary of the homily of
the Mass at eleven o’clock
Il brano evangelico di oggi contiene un insegnamento
sulla preghiera. Bisogna pregare incessantemente, senza stancarsi mai.
L’esperienza dimostra che non è facile farlo con continuità,
La preghiera è un
dialogo con Dio: gli si dice chi siamo, problemi che abbiamo, che cosa
desideriamo e cerchiamo di ascoltarlo. Se non si è capaci di ascoltare, non è
un vero dialogo. Poiché si dialoga con Dio, questo sostiene la fede. Senza la
preghiera, si finisce per allontanarsi dalla fede. La fede ci sostiene.
Seguiamo l’esempio
della vedova del brano evangelico. La condizione delle vedove nell’antico Israele
era quella di persone senza difesa, che non contavano, non potevano nemmeno
ereditare. Dio era la loro sola difesa.
La prima lettura
biblica ci presenta gli israeliti in un episodio di guerra, una battaglia molto
dura. Prevalevano quando Mosé teneva alte le mani, in preghiera. Per la
stanchezza, allora le abbassava. Gli vennero in aiuto Aronne e Cur: lo posero a
sedere su una pietra e gli sostennero le mani, uno da una parte e l’altro dall’altra.
Nella preghiera ci si sostiene: è un’opera collettiva, una liturgia. Quando per
la stanchezza smettiamo di pregare, sappiamo che altri continuano, anche per
noi, a nostro vantaggio.
La preghiera, il
dialogo con Dio, può farsi lotta, come accadde a Giacobbe, sulle rive del
torrente Iabbok, quando lottò con l’angelo di Dio e ne uscì profondamente
trasformato, persino con un nome nuovo, Israele.
Dobbiamo chiedere
aiuto a Dio, nella preghiera, per salvarci dall’inganno di coloro che vogliono
disilluderci sulle questioni di fede, in particolare sulla vita eterna che ci attende e su Dio. La
preghiera ci fortifica e ci rende capaci di adempiere la missione di diffondere
il vangelo.
Oggi è la Giornata
Missionaria. Preghiamo di essere capaci della missione che ci è stata affidata.
Today's Gospel passage contains a teaching on prayer. We
must pray incessantly, without ever getting tired. Experience shows that it is
not easy to do it continuously,
Prayer is a dialogue with God: we tell him who we
are, problems we have, what we want and try to listen to him. If you are not
able to listen, it is not a true dialogue. Because it dialogues with God, this
supports faith. Without prayer, we end up moving away from faith. Faith
supports us.
We follow the example of the widow of the Gospel
passage. The condition of widows in ancient Israel was that of defenseless
people, who did not count, could not even inherit. God was their only defense.
The first biblical reading presents the Israelites in an
episode of war, a very tough battle. They prevailed when Moses held his hands
high in prayer. Because of fatigue, he lowered them. Aaron and Cur came to his
aid: they placed him on a stone and supported his hands, one on one side and
the other on the other. In prayer we support ourselves: it is a collective
work, a liturgy. When we stop praying due to fatigue, we know that others
continue, even for us, to our advantage.
Prayer, dialogue with God, can become a
struggle, as happened to Jacob, on the banks of the Iabbok stream, when he
struggled with the angel of God and came out deeply transformed, even with a
new name, Israel.
We must ask for help from God, in prayer, to
save us from the deception of those who want to disappoint us on matters of
faith, in particular on the eternal life that awaits us and on God. Prayer
strengthens us and enables us to fulfill the mission of spreading the gospel.
Today is the Missionary Day. We pray to be capable
of the mission entrusted to us.
Sintesi di
Mario Ardigò, per come ha compreso le parole del celebrante.
Summary of Mario Ardigò, as how he understood the words of the celebrant.
Avvisi del parroco / Notices
from the parson
-
domani pomeriggio inizia il ciclo di riunioni per la preparazione al
matrimonio;
- domani sera, alle 20:30, inizieranno le
catechesi per adulti curate dalle Comunità Neocatecumenali. Proseguiranno ogni
lunedì e giovedì. Chi ha difficoltà a venire, può chiedere di essere accompagnato.
Chi ha bimbi piccoli, può chiedere il servizio gratuito di baby sitter.
Telefonare a Marco. “Dio ti ama” è scritto sul cartoncino di presentazione che
è stato distribuito nei giorni scorsi nel quartiere. Che significa? Se ne
parlerà nelle catechesi, con l’aiuto di letture bibliche.
-
tomorrow afternoon begins the cycle of meetings for marriage preparation;
- tomorrow evening, at 8.30 pm, the catechesis
for adults will be started by the Neocatechumenal Communities. They will
continue every Monday and Thursday. Those who have difficulty coming can ask to
be accompanied. Those with small children can request a free baby sitter
service. Call Marco. "God loves you" is written on the presentation
card that was distributed in the neighborhood in recent days. What does it
mean? It will be discussed in catechesis, with the help of biblical readings.
Avvisi di Azione Cattolica:
/ Catholic Action Notices:
Riunione infrasettimanale del gruppo parrocchiale di Azione Cattolica:
martedì 22 ottobre 2019, alle ore 17 in sala rossa.
Midweek meeting of
the Catholic parish action group: Tuesday 22 October 2019, at 17:00 in the red room.