Domenica 9-12-18 – 2° Domenica di
Avvento - Lezionario dell’anno C per le domeniche e le
solennità – colore liturgico: viola – salterio: 2° settimana
- Letture e sintesi dell’omelia delle Messa delle Nove -
avvisi del parroco e di A.C.
Osservazioni ambientali: cielo sereno,
velato da nubi alte a strati;
temperatura ambientale 8° C.
Canti: ingresso, O Cieli; Offertorio, Se m’accogli; Comunione, Eccomi;
finale, Santa Maria del Cammino .
Alla Messa delle nove il gruppo di A.C. era nei banchi di sinistra, a
fianco dell’altare, guardando l’abside.
Da ieri, nella cappella laterale di
destra si può ammirare il bel presepio realizzato dall’amico Stefano. Non arma di divisione e scontro tra
culture, ma via verso il Vangelo: il Signore viene! Prepariamogli la via
convertendoci al suo Vangelo, come ha predicato nella Messa delle nove il
celebrante!
Buona
domenica a tutti i lettori!
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Pillola di Concilio
Dalla Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo
contemporaneo Gaudium et spes - La gioia e la speranza, del
Concilio Vaticano 2° (1962-1965)
12. L’uomo ad immagine di Dio.
Credenti e non credenti sono generalmente d’accordo nel ritenere che
tutto quanto esiste sulla terra deve essere riferito all’uomo, come a suo
centro e a suo vertice.
Ma che cos’è l’uomo?
Molte opinioni egli ha espresso ed esprime sul proprio conto, opinioni
varie ed anche contrarie, secondo le quali spesso o si esalta così da fare di
sé una regola assoluta, o si abbassa fino alla disperazione, finendo in tal
modo nel dubbio e nell’angoscia.
Queste difficoltà la Chiesa le sente profondamente e ad esse può dare
una risposta che le viene dall’insegnamento della divina Rivelazione, risposta
che descrive la vera condizione dell’uomo, dà una ragione delle sue miserie, ma
in cui possono al tempo stesso essere giustamente riconosciute la sua dignità e
vocazione.
La Bibbia, infatti, insegna che l’uomo è stato creato « ad immagine di
Dio » capace di conoscere e di amare il suo Creatore, e che fu costituito da
lui sopra tutte le creature terrene quale signore di esse, per governarle e
servirsene a gloria di Dio.
« Che cosa è l’uomo, che tu ti ricordi
di lui? o il figlio dell’uomo che tu ti prenda cura di lui?
L’hai fatto di poco inferiore agli angeli, l’hai coronato di gloria e di
onore, e l’hai costituito sopra le opere delle tue mani. Tutto hai sottoposto
ai suoi piedi » (Sal 8,5).
Ma Dio non creò l’uomo lasciandolo solo: fin da principio « uomo e donna
li creò » (Gen1,27) e la loro unione costituisce la prima forma di comunione di
persone.
L’uomo, infatti, per sua intima natura
è un essere sociale, e senza i rapporti con gli altri non può vivere né
esplicare le sue doti.
Perciò Iddio, ancora come si legge
nella Bibbia, vide « tutte quante le cose che aveva fatte, ed erano buone
assai» (Gen1,31).
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Prima lettura
Dal libro del profeta
Baruc (Bar 5,1-9)
Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto
e dell’afflizione,
rivèstiti dello splendore della gloria
che ti viene da Dio per sempre.
Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio,
metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno,
perché Dio mostrerà il tuo splendore
a ogni creatura sotto il cielo.
Sarai chiamata da Dio per sempre:
«Pace di giustizia» e «Gloria di pietà».
Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi sull’altura
e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli
riuniti,
dal tramonto del sole fino al suo sorgere,
alla parola del Santo, esultanti per il
ricordo di Dio.
Si sono allontanati da te a piedi,
incalzati dai nemici;
ora Dio te li riconduce
in trionfo come sopra un trono regale.
Poiché Dio ha deciso di spianare
ogni alta montagna e le rupi perenni,
di colmare le valli livellando il terreno,
perché Israele proceda sicuro sotto la gloria
di Dio.
Anche le selve e ogni albero odoroso
hanno fatto ombra a Israele per comando di
Dio.
Perché Dio ricondurrà Israele con gioia
alla luce della sua gloria,
con la misericordia e la giustizia
che vengono da lui.
Salmo responsoriale
Dal salmo 125
Ritornello: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Quando il Signore ristabilì la sorte di
Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.
Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.
Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.
Seconda lettura
Dalla lettera di san
Paolo Apostolo ai Filippesi (Fil 1,4-6.8-11
Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi,
lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal
primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in
voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio
che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra
carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché
possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il
giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo
di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Preparate la via dl Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la slavezza di Dio! (Lc 3,4-6)
Alleluia.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 3,1-6)
Nell’anno
quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era
governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo
fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène,
sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni,
figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano,
predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è
scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».
Sintesi dell’omelia
Il brano evangelico, con le
parole di Giovanni il Battista, ci esorta alla conversione.
Occorre abbattere ogni ostacolo
e rientrare in noi stessi, facendo deserto, mettendo in secondo piano gli affanni
della vita.
Qual è la via della conversione?
Farsi prossimi agli altri e seguire la via del Vangelo.
Preghiamo di saper fare grande e capace di conversione il nostro
cuore.
Sintesi di
Mario Ardigò - Azione Cattolica in San Clemente papa, per come ha compreso le parole del celebrante.
Avvisi del parroco:
/
Avvisi di A.C.
La riunione
infrasettimanale del gruppo di AC si terrà martedì 11-12-18, alle 15, in sala
rossa.