Cattolicesimo democratico – 2
Cristianesimo democratico e democrazia cristiana
Definisco cristianesimo, sotto i profili antropologico e sociologico, un movimento di organizzazione sociale e politica a sfondo religioso secondo la fede cristiana. Storicamente vi sono stati molti cristianesimi. Dal Quinto secolo al Seicento, forme di cristianesimo furono progressivamente integrate nelle costituzioni dei regni europei, vale a dire nelle norme fondamentali riguardanti la legittimità delle dinastie sovrane e finalità ed etica dell’esercizio del potere politico sulle rispettive popolazioni, come anche, successivamente, in quelle degli ordinamenti politici repubblicani. In ciò consistono quelle che vengono indicate come radici cristiane dell’Europa. La Chiesa cattolica romana ha storicamente espresso alcuni di quei cristianesimi.
Definisco democrazia un movimento, con un corrispondente orientamento culturale e politico, che, mediante forme di partecipazione popolare di massa, si proponga di contrastare attivamente ogni potere sociale che rifiuti limiti al suo esercizio e di istituire un ordinamento politico largamente e intensamente partecipato dalle masse popolari che ne prevenga il dominio. Poiché il rifiuto di limiti al potere è stato attuato anche sacralizzando i poteri che rivendicavano sovranità, quindi affermando che si fondavano sulla volontà divina e che quindi non potevano essere messi in discussione da nessuna istanza sociale e politica, nemmeno se maggioritaria nella popolazione dominata, per il prodursi di processi democratici è essenziale la desacralizzazione, che è sinonimo di secolarizzazione, vale a dire il rifiuto di limiti alla critica di un potere con la pretesa che sia sacro.
Si è parlato di cristianesimo democratico a proposito dell’influenza culturale, sociale e politica esercitata da un cristianesimo con metodi non assolutistici, con la pretesa di sacralità.
Si è parlato invece di democrazia cristiana per intendere un orientamento sociale e politico democratico inculturato dai principi evangelici e che, dunque, oltre alla tensione antiassolutistica inglobasse quella per la promozione di forme pubbliche di solidarietà sociale come valori politici preminenti.
Il democratico cristiano Giorgio La Pira (1904-1977) esprimeva questo orientamento dicendo: «il pane è sacro, il lavoro è sacro, la casa è sacra.»
Il cattolicesimo democratico italiano è stato ed è senz’altro una forma di democrazia cristiana. Lo statuto di cattolico gli ha impedito però, dato l’ordinamento marcatamente assolutistico della Chiesa cattolica romana, di essere veramente un cristianesimo democratico. Su questa via vi sono seri problemi teologici da risolvere, che qui non intendo affrontare, non avendone per altro la competenza. Quando si afferma, e lo sento ripetere spesso dal clero e da altri, che la Chiesa non è una democrazia (nel senso che non può esserlo in alcun aspetto) è a questo che ci si riferisce.
Per altro, altre Chiese cristiane, segnatamente alcune di quelle protestanti storiche possono essere considerate forme di cristianesimo democratico, anche se per la costruzione delle comunità cristiane vi sono realmente aspetti non democratizzabili, e mi riferisco in particolare alla fondamentale attività, un vero e proprio ministero ecclesiale, della predicazione, che esprime anche la funzione profetica.
Nell’esercizio di quest’ultima il predicatore sente il dovere talvolta di discostarsi dalla comune opinione o addirittura di contrastarla. In questo caso la democraticità si esprime nel ripudio della violenza sociale per contrastare o punire chi si limita a dissentire dalla predicazione, esercitando la propria libertà di coscienza, di pensiero e di espressione. Queste libertà, fondamentali per la democrazia europea contemporanea, non sono ancora veramente riconosciute nell’ordinamento della Chiesa cattolica romana, anche se sono tollerate nelle persone estranee alle istituzioni ecclesiastiche. Possono però costare molto caro alle altre. La nostra Chiesa effettivamente non è una democrazia (anche se in certi aspetti potrebbe esserlo senza problemi, e addirittura nello spirito dei principi evangelici, secondo quanto comincia ad essere ammesso nel corso dei processi sinodali per i quali si tireranno le fila nel prossimo ottobre).
Mario Ardigó – Azione cattolica in san Clemente papa – Roma, Monte Sacro, Valli.