1 Gennaio 2019– Solennità di Maria
Santissima Madre di Dio- Lezionario dell’anno C per le
domeniche e le solennità – colore liturgico: bianco – salterio: proprio
del Tempo - Letture e sintesi dell’omelia della Messa
vespertina della vigilia e di quella delle Nove - avvisi del parroco e di
A.C.
Osservazioni ambientali: cielo sereno; temperatura ambientale 11° C.
Canti: ingresso, Venite fedeli; Offertorio, Astro del Ciel; Comunione,Dio s'è fatto come noi; finale, Giovane donna.
Alla Messa delle nove il gruppo di A.C. era nei banchi di sinistra, a
fianco dell’altare, guardando l’abside.
Nella cappella laterale di destra si può
ammirare il bel presepio realizzato dall’amico
Stefano. Non arma di divisione e scontro tra culture, ma via verso il
Vangelo: il Signore viene! Prepariamogli la via convertendoci al suo Vangelo,come si predica in chiesa!
Te Deum - Te, o
Dio
Te Deum laudámus: * te
Dóminum confitémur.
Te, o Dio, laudiamo: Te riconosciamo nostro Signore
Te ætérnum Patrem, * omnis terra venerátur.
Tutta la
terra adori Te, eterno Padre,
Tibi omnes ángeli, *
Te tutti gli angeli
tibi cæli et univérsæ potestátes:
Te i cieli e tutte le loro
potenze
tibi chérubim et séraphim
*
Te i cherubini e i
serafini
incessábili voce proclamant:
con voce incessante
proclamano :
Sanctus, * Sanctus, * Sanctus *
Santo, Santo, Santo
Dóminus Deus Sábaoth.
Signore Dio Sàbaoth [=degli eserciti]
Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuae.
I cieli e la terra sono
pieni della maestà della tua gloria.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
Te il glorioso coro degli apostoli,
te prophetárum *
laudábilis númerus,
Te la schiera degna di
lode dei profeti
te mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te lo stuolo biancovestito
dei martiri lodi.
Te per orbem terrárum *
Te in tutta la erra
sancta confitétur Ecclésia,
riconosca la santa Chiesa,
Patrem * imménsæ maiestátis;
Padre di immensa
maestà ;
venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
sia adorato il tuo vero e
unico Figlio ;
Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.
e il Santo Spirito
Paràclito [=Invocato in aiuto,
Consolatore].
Tu rex glóriæ, * Christe.
Tu re di Gloria, o Cristo,
Tu Patris * sempitérnus es Filius.
Tu sei Figlio del Padre da
tutta l’eternità.
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem, *
Tui accollandoti la
liberazione dell’umanità
non horruísti Virginis úterum.
non disdegnasti il ventre
della Vergine.
Tu, devícto mortis acúleo, *
Tu annientato l’aculeo
della morte
aperuísti
credéntibus regna cælórum.
apristi ai credenti i regni dei cieli,
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del
padre;
Iudex créderis * esse ventúrus.
e si crede che tornerai
come giudice.
Te ergo, quæsumus, tuis fámulis súbveni, *
Te, dunque, imploriamo,
soccorri i tuoi servi,
quos pretióso
sánguine redemísti.
che con il tuo prezioso sangue ha redento,
ætérna fac cum sanctis tuis * in
glória numerári.
fa’ che siano introdotti nella gloria eterna
con i tuoi santi
Salvum fac pópulum tuum, Dómine, *
Salva il tuo popolo, Signore,
et bénedic hereditáti tuæ.
ed esaltalo della tua eredità.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
E governalo, rianimalo, in
eterno.
Per síngulos dies * benedícimus te;
Ogni giorno ti
benediciamo,
et laudámus nomen tuum in sæculum, *
e lodiamo il tuo
nome ora
et in sæculum sæculi.
e nei secoli dei secoli.
Dignáre, Dómine, die isto *
Degnati, Signore, oggi
sine peccáto nos
custodíre.
di preservarci dal peccato.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Abbi misericordia di noi, Signore, abbi
misericordia di noi.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, *
Rimanga su di noi la tua misericordia, Signore
quemádmodum sperávimus in te.
finché confidiamo in te.
In te, Dómine, sperávi: *
In te, Signore, ho confidato
non confúndar in
ætérnum.
che non sia confuso in eterno.
(libera traduzione
in italiano di Mario Ardigò)
Buona
domenica e Buon Anno Nuovo a tutti i lettori!
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Pillola di Concilio
Dalla Costituzione dogmatica sulla Chiesa Luce per le genti - Lumen Gentium, del Concilio Vaticano 2°
(1962-165)
LA BEATA MARIA VERGINE MADRE DI DIO
NEL MISTERO DI CRISTO E DELLA CHIESA
I. Proemio
52. Volendo Dio misericordiosissimo e
sapientissimo compiere la redenzione del mondo, « quando venne la pienezza dei
tempi, mandò il suo Figlio, nato da una donna... per fare di noi dei figli
adottivi» (Gal 4,4-5), « Egli per noi uomini e per la nostra salvezza è disceso
dal cielo e si è incarnato per opera dello Spirito Santo da Maria vergine ».
Questo divino mistero di salvezza ci è rivelato e si continua nella Chiesa, che
il Signore ha costituita quale suo corpo e nella quale i fedeli, aderendo a
Cristo capo e in comunione con tutti i suoi santi, devono pure venerare la
memoria «innanzi tutto della gloriosa sempre vergine Maria, madre del Dio e
Signore nostro Gesù Cristo ».
Maria e la Chiesa
53. Infatti Maria vergine, la quale
all'annunzio dell'angelo accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio e portò
la vita al mondo, è riconosciuta e onorata come vera madre di Dio e Redentore.
Redenta in modo eminente in vista dei meriti del Figlio suo e a lui unita da
uno stretto e indissolubile vincolo, è insignita del sommo ufficio e dignità di
madre del Figlio di Dio, ed è perciò figlia prediletta del Padre e tempio dello
Spirito Santo; per il quale dono di grazia eccezionale precede di gran lunga
tutte le altre creature, celesti e terrestri. Insieme però, quale discendente
di Adamo, è congiunta con tutti gli uomini bisognosi di salvezza; anzi, è «
veramente madre delle membra (di Cristo)... perché cooperò con la carità alla
nascita dei fedeli della Chiesa, i quali di quel capo sono le membra ». Per
questo è anche riconosciuta quale sovreminente e del tutto singolare membro
della Chiesa, figura ed eccellentissimo modello per essa nella fede e nella
carità; e la Chiesa cattolica, istruita dallo Spirito Santo, con affetto di
pietà filiale la venera come madre amatissima.
[…]Maria vergine e madre, modello della Chiesa
63. La beata Vergine, per il dono e
l'ufficio della divina maternità che la unisce col Figlio redentore e per le
sue singolari grazie e funzioni, è pure intimamente congiunta con la Chiesa: la
madre di Dio è figura della Chiesa, come già insegnava sant'Ambrogio,
nell'ordine cioè della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo.
Infatti nel mistero della Chiesa, la quale pure è giustamente chiamata madre e
vergine, la beata vergine Maria occupa il primo posto, presentandosi in modo
eminente e singolare quale vergine e quale madre. Ciò perché per la sua fede ed
obbedienza generò sulla terra lo stesso Figlio di Dio, senza contatto con uomo,
ma adombrata dallo Spirito Santo, come una nuova Eva credendo non all'antico
serpente, ma, senza alcuna esitazione, al messaggero di Dio. Diede poi alla
luce il Figlio, che Dio ha posto quale primogenito tra i molti fratelli (cfr.
Rm 8,29), cioè tra i credenti, alla rigenerazione e formazione dei quali essa
coopera con amore di madre.
La Chiesa vergine e madre
64. Orbene, la Chiesa contemplando la
santità misteriosa della Vergine, imitandone la carità e adempiendo fedelmente
la volontà del Padre, per mezzo della parola di Dio accolta con fedeltà diventa
essa pure madre, poiché con la predicazione e il battesimo genera a una vita
nuova e immortale i figli, concepiti ad opera dello Spirito Santo e nati da
Dio. Essa pure è vergine, che custodisce integra e pura la fede data allo
sposo; imitando la madre del suo Signore, con la virtù dello Spirito Santo
conserva verginalmente integra la fede, salda la speranza, sincera la carità.
La Chiesa deve imitare la virtù di
Maria
65. Mentre la Chiesa ha già raggiunto
nella beatissima Vergine quella perfezione, che la rende senza macchia e senza
ruga (cfr. Ef 5,27), i fedeli del Cristo si sforzano ancora di crescere nella
santità per la vittoria sul peccato; e per questo innalzano gli occhi a Maria,
la quale rifulge come modello di virtù davanti a tutta la comunità degli
eletti. La Chiesa, raccogliendosi con pietà nel pensiero di Maria, che
contempla alla luce del Verbo fatto uomo, con venerazione penetra più
profondamente nel supremo mistero dell'incarnazione e si va ognor più
conformando col suo sposo. Maria infatti, la quale, per la sua intima
partecipazione alla storia della salvezza, riunisce per cosi dire e riverbera
le esigenze supreme della fede, quando è fatta oggetto della predicazione e
della venerazione chiama i credenti al Figlio suo, al suo sacrificio e
all'amore del Padre. A sua volta la Chiesa, mentre ricerca la gloria di Cristo,
diventa più simile al suo grande modello, progredendo continuamente nella fede,
speranza e carità e in ogni cosa cercando e compiendo la divina volontà. Onde
anche nella sua opera apostolica la Chiesa giustamente guarda a colei che
generò il Cristo, concepito appunto dallo Spirito Santo e nato dalla Vergine
per nascere e crescere anche nel cuore dei fedeli per mezzo della Chiesa. La
Vergine infatti nella sua vita fu modello di quell'amore materno da cui devono
essere animati tutti quelli che nella missione apostolica della Chiesa
cooperano alla rigenerazione degli uomini.
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Prima lettura
Dal libro dei Numeri (Nm 6,22-37)
Il Signore parlò a
Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: Così benedirete gli
Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore
faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a
te il suo volto e ti conceda pace. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e
io li benedirò».
Salmo responsoriale
Dal salmo 66
Ritornello: Dio abbia pietà di noi e ci benedica.
Dio abbia pietà di
noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
Gioiscano le nazioni
e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, o
Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
Seconda lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati (Gal 4,4-7)
Fratelli, quando venne la pienezza del tempo,
Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare
quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che
voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del
suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio
e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Molte volte e in diversi modi nei tempi
antichi
Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio. (Eb
1,1-2)
Alleluia.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,16-21)
In quel tempo, [i
pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino,
adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino
era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette
loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole
nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto
quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. Quando furono
compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome
Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Sintesi della Messa vespertina
della Vigilia, alle diciotto del 31-12-18
Il brano evangelico narra di quando Gesù ebbe
il nome come era stato chiamato dall’angelo, all’Annunciazione. Gesù in ebraico
significa Dio salva.
La nostra società ha bisogno di salvezza. Le
ricerche sociologiche ce la descrivano incattivita e disparata.
L’ultimo dell’anno è tempo di
bilanci. Che cosa ha portato lo scorrere del tempo? E che significa questo
scorrere. Sant’Agostino scrisse di sapere che cosa fosse il tempo, ma di non
saperlo descrivere. Per gli antichi Greci era impersonato dal dio Crono, che
mangiava i suoi figli. Nella concezione biblica è il tempo della rivelazione di
Dio, che va verso il compimento della storia. In Gesù abbiamo avuto
l’adozione a figli di Dio, e, se figli,
siamo anche fratelli tra noi. Preghiamo di riuscire a vivere questa realtà.
Come figli siamo detti anche eredi. La nostra eredità è la vita che non è vinta dalla
morte.
San Paolo 6° dedicò il Primo
dell’Anno alla pace. Preghiamo di viverla nella fraternità dei figli di Dio.
Sintesi dell’omelia della Messa
delle Nove
Ricordiamo l’attribuzione a Gesù del suo nome e del titolo di Madre di
Dio a Maria. Su quest’ultimo deliberò il Concilio di Efeso, nel 431. Maria è
madre di Gesù, Gesù è vero Dio e vero uomo, senza che si possa distinguere:
dunque i padri conciliari decisero che è corretto parlare di Maria come Madre
di Dio. Noi siamo figli di Dio per adozione, in Gesù. Dobbiamo comportarci come
tali, per essere benedetti da Dio. Ma dobbiamo anche riconoscere negli altri la
dignità di figli di Dio. Invochiamo dunque la benedizione e l’aiuto di Dio per
riuscirci.
L’ultimo giorno dell’Ottava di
Natale si celebra anche il Capodanno: l’uso è divenuto ormai globale. Ma in
altri calendari il Capodanno si celebra in altri giorni. Ai cristiani il
Capodanno ricorda la loro dignità di figli di Dio e l’esigenza di tenere una
condotta ad essa adeguata.
Sintesi di Mario Ardigò, per come ha
compreso le parole del celebrante.
Avvisi del parroco:
/
Avvisi di A.C.
La riunione infrasettimanale del gruppo di AC
si terrà martedì 7-1-19, alle 17, in
sala rossa.