Domenica 27-5-18
– Solennità della Santissima Trinità - Lezionario dell’anno B
per le domeniche e le solennità – colore liturgico: bianco – salterio
proprio del tempo - Letture e sintesi dell’omelia delle Messa domenicale delle nove - avvisi
del parroco e di A.C.
Osservazioni
ambientali: cielo nuvoloso, con nubi alte, stratificate; temperatura ambientale
26° C.
Alla
Messa delle nove il gruppo di A.C. si siede nei banchi di sinistra, a fianco
dell’altare, guardando l’abside.
Canti della Messa delle nove: ingresso, Te
lodiamo Trinità; Offertorio, Accogli i
nostri doni; Comunione,
Pane del cielo; finale, Giovane Donna;
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Pillola di Concilio
Dalla Costituzione pastorale sulla
Chiesa nel mondo contemporaneo La gioia e
la speranza - Gaudium et spes, del
Concilio Vaticano 2° (1962-1965)
LA VITA DELLA COMUNITÀ POLITICA
73. La vita pubblica contemporanea
[…]
Da una coscienza più viva della
dignità umana sorge, in diverse regioni del mondo, lo sforzo di instaurare un
ordine politico-giuridico nel quale siano meglio tutelati nella vita pubblica i
diritti della persona: ad esempio, il diritto di liberamente riunirsi,
associarsi, esprimere le proprie opinioni e professare la religione in privato
e in pubblico. La tutela, infatti dei diritti della persona è condizione
necessaria perché i cittadini, individualmente o in gruppo, possano partecipare
attivamente alla vita e al governo della cosa pubblica.
Assieme al progresso culturale,
economico e sociale, si rafforza in molti il desiderio di assumere maggiori
responsabilità nell'organizzare la vita della comunità politica.
Nella coscienza di molti aumenta
la preoccupazione di salvaguardare i diritti delle minoranze di una nazione,
senza che queste dimentichino il loro dovere verso la comunità politica. Cresce
inoltre il rispetto verso le persone che hanno altre opinioni o professano
religioni diverse. Contemporaneamente si instaura una più larga collaborazione,
tesa a garantire a tutti i cittadini, e non solo a pochi privilegiati,
l'effettivo godimento dei diritti personali.
[…]
Per instaurare una vita politica veramente umana non c'è niente di
meglio che coltivare il senso interiore della giustizia, dell'amore e del
servizio al bene comune e rafforzare le convinzioni fondamentali sulla vera
natura della comunità politica e sul fine, sul buon esercizio e sui limiti di competenza
dell'autorità pubblica.
74. Natura e fine della comunità politica
Gli uomini, le famiglie e i diversi gruppi che formano la comunità
civile sono consapevoli di non essere in grado, da soli, di costruire una vita
capace di rispondere pienamente alle esigenze della natura umana e avvertono la
necessità di una comunità più ampia, nella quale tutti rechino quotidianamente
il contributo delle proprie capacità, allo scopo di raggiungere sempre meglio
il bene comune.
Per questo essi costituiscono, secondo vari tipi istituzionali, una
comunità politica.
La comunità politica esiste dunque in
funzione di quel bene comune, nel quale essa trova significato e piena
giustificazione e che costituisce la base originaria del suo diritto
all'esistenza.
Il bene comune si concreta nell'insieme di
quelle condizioni di vita sociale che consentono e facilitano agli esseri
umani, alle famiglie e alle associazioni il conseguimento più pieno della loro
perfezione.
Ma nella comunità politica si
riuniscono insieme uomini numerosi e differenti, che legittimamente possono
indirizzarsi verso decisioni diverse. Affinché la comunità politica non venga
rovinata dal divergere di ciascuno verso la propria opinione, è necessaria un'autorità capace di dirigere
le energie di tutti i cittadini verso il bene comune, non in forma meccanica o
dispotica, ma prima di tutto come forza morale che si appoggia sulla libertà e
sul senso di responsabilità.
È dunque evidente che la comunità politica e l'autorità pubblica
hanno il loro fondamento nella natura umana e perciò appartengono all'ordine
fissato da Dio, anche se la determinazione dei regimi politici e la
designazione dei governanti sono lasciate alla libera decisione dei cittadini.
Ne segue parimenti che l'esercizio dell'autorità politica, sia
da parte della comunità come tale, sia da parte degli organismi che
rappresentano lo Stato, deve sempre svolgersi nell'ambito dell'ordine morale,
per il conseguimento del bene comune (ma concepito in forma dinamica),
secondo le norme di un ordine giuridico già definito o da definire. Allora i cittadini sono obbligati in
coscienza ad obbedire. Da ciò risulta chiaramente la responsabilità, la dignità
e l’importanza del ruolo di coloro che governano.
[…]
Le modalità concrete con le
quali la comunità politica organizza le proprie strutture e l'equilibrio dei pubblici
poteri possono variare, secondo l'indole dei diversi popoli e il cammino della
storia; ma sempre devono mirare alla formazione di un uomo educato, pacifico
e benevolo verso tutti, per il vantaggio di tutta la famiglia umana.
75. Collaborazione di tutti alla vita pubblica
È pienamente conforme alla natura umana che si trovino strutture
giuridico-politiche che sempre meglio offrano a tutti i cittadini, senza alcuna
discriminazione, la possibilità effettiva di partecipare liberamente e
attivamente sia alla elaborazione dei fondamenti giuridici della comunità
politica, sia al governo degli affari pubblici, sia alla determinazione del
campo d'azione e dei limiti dei differenti organismi, sia alla elezione dei
governanti.
Si ricordino perciò tutti i cittadini del diritto, che è anche dovere,
di usare del proprio libero voto per la promozione del bene comune.
La Chiesa stima degna di lode e di considerazione l'opera di coloro che,
per servire gli uomini, si dedicano al bene della cosa pubblica e assumono il
peso delle relative responsabilità.
[…]
Si guardino i governanti
dall'ostacolare i gruppi familiari, sociali o culturali, i corpi o istituti
intermedi, né li privino delle loro legittime ed efficaci attività, che al
contrario devono volentieri e ordinatamente favorire.
Quanto ai cittadini,
individualmente o in gruppo, evitino di attribuire un potere eccessivo
all'autorità pubblica, né chiedano inopportunamente ad essa troppi servizi e
troppi vantaggi, col rischio di diminuire così la responsabilità delle persone,
delle famiglie e dei gruppi sociali.
[…]
I cittadini coltivino con magnanimità e lealtà l'amore verso la
patria, ma senza grettezza di spirito, cioè in modo tale da prendere anche contemporaneamente
in considerazione il bene di tutta la famiglia umana, di tutte le razze, popoli
e nazioni, che sono unite da innumerevoli legami.
Tutti i cristiani devono prendere coscienza della propria speciale
vocazione nella comunità politica; essi devono essere d'esempio, sviluppando in
se stessi il senso della responsabilità e la dedizione al bene comune, così da
mostrare con i fatti come possano armonizzarsi l'autorità e la libertà,
l'iniziativa personale e la solidarietà di tutto il corpo sociale, la opportuna
unità e la proficua diversità. In ciò che concerne l'organizzazione delle cose
terrene, devono ammettere la legittima molteplicità e diversità delle opzioni
temporali e rispettare i cittadini che, anche in gruppo, difendono in maniera
onesta il loro punto di vista.
I partiti devono promuovere ciò che, a loro
parere, è richiesto dal bene comune; mai però è lecito anteporre il proprio
interesse a tale bene.
Bisogna curare assiduamente la educazione civica e politica, oggi
particolarmente necessaria, sia per l'insieme del popolo, sia soprattutto per i
giovani, affinché tutti i cittadini possano svolgere il loro ruolo nella
vita della comunità politica. Coloro che sono o possono diventare idonei per
l'esercizio dell'arte politica, così difficile, ma insieme così nobile vi si
preparino e si preoccupino di esercitarla senza badare al proprio interesse e a
vantaggi materiali. Agiscano con integrità e saggezza contro l'ingiustizia e
l'oppressione, l'assolutismo e l'intolleranza d'un solo uomo e d'un solo
partito politico; si prodighino con sincerità ed equità al servizio di tutti,
anzi con l'amore e la fortezza richiesti dalla vita politica.
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Prima lettura
Dal libro del Deuteronomio (Dt 4,32-34.39-4)
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in
cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità all'altra dei cieli, vi fu
mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un
popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l'hai udita tu, e che
rimanesse vivo?
O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi
una nazione in mezzo a un'altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano
potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore, vostro
Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi?
Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore
che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n'è altro.
Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché
sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che
il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre».
Salmo responsoriale
Dal salmo 32
Ritornello:
Beato il
popolo scelto dal Signore.
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra.
Dalla parola del Signore furono
fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.
Ecco, l'occhio del Signore è su chi
lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
Seconda lettura
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
(Rm 8,14-17)
Fratelli, tutti quelli che
sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete
ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo
Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Lo Spirito stesso, insieme al
nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche
eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue
sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
Acclamazione
al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo:
a Dio che è, che era e che viene. (Cfr. Ap
1,8)
Alleluia.
Vangelo
Dal
Vangelo secondo Matteo (Mt 28, 16-20)
Mt 28,16-20
In quel tempo, gli undici
discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si
prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse
loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e
fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e
dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Sintesi
dell’omelia della Messa della domenicale delle nove
Questa domenica celebriamo la solennità
della Santissima Trinità, Dio uno e Trino: Padre, Figlio e Spirito Santo. Le letture sono orientate a farcene capire il
senso.
La prima lettura ci presenta un Dio che parla al suo popolo. Dio è in
relazione. Ci parla e possiamo parlargli, nella preghiera. Possiamo parlare con
lui perché ci è Padre, come scritto
nella seconda lettura.
E’ lo Spirito Santo che ci mette nella disposizione giusta per parlargli,
da figli di Dio. Lo Spirito Santo agisce in noi: noi dobbiamo solo aprirgli il
nostro cuore. Nulla, così, è impossibile a Dio in noi. Lo Spirito Santo ci
spinge ad essere come Gesù, il Figlio, ci vuole. Gesù è la via e la verità.
Nella preghiera chiediamo dunque di essere sempre aperti all’azione
dello Spirito Santo in noi.
Sintesi di
Mario Ardigò, per come ha inteso le parole del celebrante – Azione Cattolica in
San Clemente Papa– Roma, Monte Sacro Valli
Avvisi del parroco:
- si sta
organizzando l’Oratorio estivo. Tutti i genitori sono invitati non solo a farvi
partecipare i propri ragazzi, ma anche a partecipare loro stessi per prendersi
cura dei più giovani, per collaborare così alla loro formazione umana e di
fede.
- Domenica prossima,
3 giugno, dopo la Messa vespertina delle 19, si terrà la tradizionale
processione per la solennità del Corpus Domini.
Avvisi di A.C.
martedì 29-5-17,
alle ore 19, il gruppo di AC parteciperà alla Messa Vespertina. Al termine
ceneremo insieme nel vicino ristorante, a conclusione delle attività prima della pausa estiva.
Riprenderanno il primo martedì di ottobre.