Domenica 8-5-16 – solennità
dell’Ascensione del Signore - Lezionario
dell’anno C per le domeniche e le solennità – – colore liturgico: bianco – proprio
del Tempo - Letture e sintesi
dell’omelia della Messa prefestiva vespertina – avvisi del parroco e di
A.C.
Osservazioni ambientali: temperatura 17 C°: cielo nuvoloso. Canti: ingresso, Ti esalto, Dio mio re; Offertorio, Se m’accogli; Comunione, Ho incontrato te Gesù; finale, Magnificat di Taizé.
Alla Messa delle nove il gruppo di A.C. era
nei banchi di sinistra, a fianco dell’altare, guardando l’abside.
Il parroco invita a pregare con
i bambini che oggi riceveranno la Prima Comunione della chiesa parrocchiale (è
il secondo dei tre gruppi che quest’anno riceveranno il Sacramento nella nostra
parrocchia)
|
Il presbiterio della chiesa parrocchiale, oggi, qualche minuto prima delle nove |
Buona domenica a tutti
i lettori!
IMMISCHIATI!
“Un buon cattolico s’immischia in politica” (papa Francesco)
La parrocchia San Clemente ha proposto
5 INCONTRI
per avvicinare alla
bellezza della DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA.
Per una nuova generazione di laici cristiani
capaci di dedicarsi al servizio del bene comune.
18 marzo #Persona
8 aprile #BenComune
15 aprile #Solidarietà
29 aprile #Sussidiarietà
6 maggio #Partecipazione
Perché lo abbiamo fatto?
- Perché anche nella politica c’è una
bellezza da raccontare e da vivere.
- Perché un cristiano ha una bussola
per orientarsi in questo mondo complesso.
- Perché è il momento di non avere
paura e di immischiarsi in politica.
- Perché il futuro delle giovani
generazioni si decide adesso.
IL PROSSIMO 20 MAGGIO, ALLE 19:30, IN SALA
ROSSA SI TERRA’ L’INCONTRO CONCLUSIVO, CON LA PARTECIPAZIONE DEL PROF.
PIZZIMENTI. IN QUESTA OCCASIONE POTRANNO ESSERE PROPOSTE DOMANDE E OSSERVAZIONI
SUI PRECEDENTI INCONTRI.
Pillola di Concilio
Dalla Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo La gioia e la speranza, del Concilio Vaticano 2° (1962-1965)
6. Ingenti disparità economico-sociali da far scomparire
[…]
La giustizia e l'equità
richiedono similmente che la mobilità, assolutamente necessaria in una economia
di sviluppo, sia regolata in modo da evitare che la vita dei singoli e delle
loro famiglie si faccia incerta e precaria. Per quanto riguarda i lavoratori
che, provenendo da altre nazioni o regioni, concorrono con il loro lavoro allo
sviluppo economico di un popolo o di una zona, è da eliminare accuratamente
ogni discriminazione nelle condizioni di rimunerazione o di lavoro. Inoltre
tutti e in primo luogo i poteri pubblici, devono trattarli come persone, e non
semplicemente come puri strumenti di produzione; devono aiutarli perché possano
accogliere presso di sé le loro famiglie e procurarsi un alloggio decoroso,
nonché favorire la loro integrazione nella vita sociale del popolo o della
regione che li accoglie. Si creino tuttavia nella misura del possibile, posti
di lavoro nelle regioni stesse d'origine.
Nelle economie attualmente
in fase di ulteriore trasformazione, come nelle nuove forme della società
industriale nelle quali, per esempio, si va largamente applicando
l'automazione, si richiedono misure per assicurare a ciascuno un impiego
sufficiente e adatto, insieme alla possibilità di una formazione tecnica e
professionale adeguata; inoltre bisogna garantire la sussistenza e la dignità
umana di coloro che, soprattutto per motivi di salute e di età, si trovano in
particolari difficoltà.
Prima lettura
Dagli Atti degli Apostoli (1,1-11)
Nel primo racconto, o
Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino
al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli
che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
Egli si
mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta
giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio.
Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da
Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella –
disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra
non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».
Quelli
dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale
ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi
conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma
riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete
testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della
terra».
Detto
questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai
loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco
due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di
Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è
stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in
cielo».
Salmo responsoriale
Dal salmo 46
Ritornello:
Ascende il
Signore tra canti di gioia
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.
Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo
|
Seconda lettura
Dalla lettera agli Ebrei (Eb 9,24-28)
Cristo non è entrato
in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo
stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. E non deve
offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario
ogni anno con sangue altrui: in questo caso egli, fin dalla fondazione del
mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte.
Invece ora, una
volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato
mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che
muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo
essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una
seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che
l’aspettano per la loro salvezza.
Fratelli, poiché
abbiamo piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù,
via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè
la sua carne, e poiché abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio,
accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori
purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.
Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è
degno di fede colui che ha promesso
Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca (Lc
24,46-53)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e
nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono
dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed
ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate
in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse
fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si
staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti
a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel
tempio lodando Dio.
|
|
Sintesi dell’omelia
Questa domenica celebriamo la grande
solennità dell’Ascensione, che prelude alla Pentecoste, con la quale si
concluderà il Tempo di Pasqua.
L’Ascensione
del Signore ci viene descritta sia nella prima lettura, tratta dagli
Atti degli apostoli, sia nel brano evangelico, tratto dal Vangelo secondo Luca.
Entrambi gli scritti, il Vangelo secondo Luca
e gli Atti degli apostoli, hanno un medesimo autore, l’evangelista Luca
e, in qualche modo, costituiscono un’unica narrazione.
Nel Vangelo l’episodio dell’Ascensione viene
descritto con queste parole:
“Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva
portato su, in cielo.”
Negli Atti degli Apostoli, leggiamo:
“mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una
nube lo sottrasse ai loro occhi.” In questa narrazione viene evidenziato il
fatto che Gesù, elevato verso il Padre, lascia i suoi discepoli. Fino a quel momento, infatti, aveva continuato a
rimanere tra loro.
La dimensione divina era inaccessibile agli
esseri umani, salvo che per Gesù, il quale era sceso a noi facendosi uomo e poi
è ritornato al Padre. L’evento dell’Ascensione è quindi strettamente connesso con quello dell’Incarnazione.
Gesù era stato glorificato già nella Resurrezione. Lo dimostravano le proprietà del suo corpo,
che poteva passare per i muri: ma Gesù, trattenendosi con i suoi discepoli dopo
la Resurrezione, mangiava e beveva con loro. La sua gloria divina era come
velata in quel tempo. Con l’Ascensione
egli fu esaltato alla destra del Padre, manifestando pienamente il Regno del
Messia. Resurrezione e Ascensione sono due manifestazioni della sua gloria.
Gesù è la nostra gioia perché, ascendendo al
Cielo, ci ha aperto la via al Padre. Infatti crediamo che anche noi lo
seguiremo in Cielo.
Ma questa gioia è accompagnata da un impegno:
Gesù infatti ci ha mandati per il mondo a predicare la conversione e il perdono
dei peccati. Nessuno si salva da solo: tutti abbiamo bisogno degli altri e
siamo mandati agli altri per portarli verso Gesù.
Questo tempo è il nostro tempo, il tempo della
Chiesa.
Per riuscire nell’impegno abbiamo bisogno
della preghiera, per mantenerci uniti a Gesù. Senza la preghiera non possiamo
migliorare. Nella preghiera bisogna chiedere l’aiuto della Madonna che ci ha
preceduto in Cielo.
Sintesi di Mario Ardigò, per come ha inteso le parole del celebrante
Avvisi del parroco:
- dal mese di maggio le messe
vespertine iniziano alle ore 19:00;
- Nel mese mariano il parroco raccomanda la recita del Santo Rosario.
Ogni sera, alle 18:30, sarà recitato prima della Messa vespertina nella Chiesa
parrocchiale;
-il 21 maggio si farà il Giubileo parrocchiale nel corso di un
pellegrinaggio al santuario del Divino Amore. Saranno organizzati dei
pullman. Chi intende partecipare deve
prenotarsi presso la segreteria parrocchiale.
Avvisi di A.C.
- la riunione infrasettimanale
del gruppo parrocchiale di AC si terrà martedì 10-5-16, alle ore 17, in sala
rossa.. I membri del gruppo sono
invitati a riflettere, con il metodo della Lectio
Divina, sulle letture della Messa di domenica 15-5-16 (Solennità di
Pentecoste), At 2,1-11; Sal 103; Rm
8.8-17; Gv 14,15-16.23b-26, in modo da poter dare un contributo personale nel
corso della meditazione che, con il prezioso aiuto dell’assistente
ecclesiastico, su di esse si farà insieme nel corso della riunione