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Giotto, La Pentecoste, del Trecento, nella Cappella degli Scrovegni a Padova |
Domenica 15-5-16 – solennità di
Pentecoste - Lezionario dell’anno C per
le domeniche e le solennità – – colore liturgico: rosso – salterio: proprio del
Tempo - Letture e sintesi dell’omelia
della Messa vespertina nella Vigilia – avvisi del parroco e di
A.C.
Osservazioni ambientali: temperatura 17 C°:
cielo nuvoloso.
Alla Messa delle nove il gruppo di A.C. era
nei banchi di sinistra, a fianco dell’altare, guardando l’abside. Io ho
partecipato alla Messa vespertina della Vigilia perché oggi devo andare in ufficio.
Il parroco invita a pregare con
i bambini che oggi riceveranno la Prima Comunione della chiesa parrocchiale (è l’ultimo
dei tre gruppi che quest’anno riceveranno il Sacramento nella nostra parrocchia)
Buona domenica a tutti
i lettori!
IMMISCHIATI!
“Un buon cattolico s’immischia
in politica” (papa Francesco)
La parrocchia San Clemente ha proposto
5 INCONTRI
per avvicinare alla bellezza della
DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA.
Per una nuova generazione di laici cristiani
capaci di dedicarsi al servizio del bene comune.
18 marzo #Persona
8 aprile #BenComune
15 aprile #Solidarietà
29 aprile #Sussidiarietà
6 maggio #Partecipazione
Perché lo abbiamo fatto?
- Perché anche nella politica c’è una
bellezza da raccontare e da vivere.
- Perché un cristiano ha una bussola
per orientarsi in questo mondo complesso.
- Perché è il momento di non avere
paura e di immischiarsi in politica.
- Perché il futuro delle giovani
generazioni si decide adesso.
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Torre di Babele, di Pieter Bruegel, del Cinquecento
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IL PROSSIMO 20 MAGGIO, ALLE 19:30, IN SALA
ROSSA SI TERRA’ L’INCONTRO CONCLUSIVO, CON LA PARTECIPAZIONE DEL PROF.
PIZZIMENTI. IN QUESTA OCCASIONE POTRANNO ESSERE PROPOSTE DOMANDE E OSSERVAZIONI
SUI PRECEDENTI INCONTRI.
Pillola
di Concilio
[dalla Costituzione dogmatica sulla Chiesa Luce per le genti, del Concilio Vaticano 2° (1962-1965)]
IL MISTERO DELLA CHIESA
La Chiesa è
sacramento in Cristo
1. Cristo è la luce delle genti: questo santo Concilio, adunato nello
Spirito Santo, desidera dunque ardentemente, annunciando il Vangelo ad ogni
creatura (cfr. Mc 16,15), illuminare tutti gli uomini con la luce del Cristo
che risplende sul volto della Chiesa. E siccome la Chiesa è, in Cristo, in
qualche modo il sacramento, ossia il segno e lo strumento dell'intima unione
con Dio e dell'unità di tutto il genere umano, continuando il tema dei
precedenti Concili, intende con maggiore chiarezza illustrare ai suoi fedeli e
al mondo intero la propria natura e la propria missione universale. Le presenti
condizioni del mondo rendono più urgente questo dovere della Chiesa, affinché
tutti gli uomini, oggi più strettamente congiunti dai vari vincoli sociali, tecnici
e culturali, possano anche conseguire la piena unità in Cristo.
Disegno salvifico universale del Padre
2. L'eterno Padre, con liberissimo e arcano disegno di sapienza e di
bontà, creò l'universo; decise di elevare gli uomini alla partecipazione della
sua vita divina; dopo la loro caduta in Adamo non li abbandonò, ma sempre
prestò loro gli aiuti per salvarsi, in considerazione di Cristo redentore, « il
quale è l'immagine dell'invisibile Dio, generato prima di ogni creatura » (Col
1,15). Tutti infatti quelli che ha scelto, il Padre fino dall'eternità «li ha
distinti e li ha predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo,
affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli » (Rm 8,29). I credenti in
Cristo, li ha voluti chiamare a formare la santa Chiesa, la quale, già
annunciata in figure sino dal principio del mondo, mirabilmente preparata nella
storia del popolo d'Israele e nell'antica Alleanza, stabilita infine « negli
ultimi tempi », è stata manifestata dall'effusione dello Spirito e avrà
glorioso compimento alla fine dei secoli. Allora, infatti, come si legge nei
santi Padri, tutti i giusti, a partire da Adamo, « dal giusto Abele fino
all'ultimo eletto», saranno riuniti presso il Padre nella Chiesa universale.
Missione del Figlio
3. È venuto quindi il Figlio, mandato dal Padre, il quale ci ha scelti
in lui prima della fondazione del mondo e ci ha predestinati ad essere adottati
in figli, perché in lui volle accentrare tutte le cose (cfr. Ef 1,4-5 e 10).
Perciò Cristo, per adempiere la volontà del Padre, ha inaugurato in terra il
regno dei cieli e ci ha rivelato il mistero di lui, e con la sua obbedienza ha
operato la redenzione. La Chiesa, ossia il regno di Cristo già presente in
mistero, per la potenza di Dio cresce visibilmente nel mondo. Questo inizio e
questa crescita sono significati dal sangue e dall'acqua, che uscirono dal
costato aperto di Gesù crocifisso (cfr. Gv 19,34), e sono preannunziati dalle
parole del Signore circa la sua morte in croce: « Ed io, quando sarò levato in
alto da terra, tutti attirerò a me » (Gv 12,32). Ogni volta che il sacrificio
della croce, col quale Cristo, nostro agnello pasquale, è stato immolato (cfr.
1 Cor 5,7), viene celebrato sull'altare, si rinnova l'opera della nostra
redenzione. E insieme, col sacramento del pane eucaristico, viene rappresentata
ed effettuata l'unità dei fedeli, che costituiscono un solo corpo in Cristo
(cfr. 1 Cor 10,17). Tutti gli uomini sono chiamati a questa unione con Cristo,
che è la luce del mondo; da lui veniamo, per mezzo suo viviamo, a lui siamo
diretti.
Lo Spirito santificatore della Chiesa
4. Compiuta l'opera che il Padre aveva affidato al Figlio sulla terra
(cfr. Gv 17,4), il giorno di Pentecoste fu inviato lo Spirito Santo per
santificare continuamente la Chiesa e affinché i credenti avessero così
attraverso Cristo accesso al Padre in un solo Spirito (cfr. Ef 2,18). Questi è
lo Spirito che dà la vita, una sorgente di acqua zampillante fino alla vita
eterna (cfr. Gv 4,14; 7,38-39); per mezzo suo il Padre ridà la vita agli
uomini, morti per il peccato, finché un giorno risusciterà in Cristo i loro
corpi mortali (cfr. Rm 8,10-11). Lo Spirito dimora nella Chiesa e nei cuori dei
fedeli come in un tempio (cfr. 1 Cor 3,16; 6,19) e in essi prega e rende
testimonianza della loro condizione di figli di Dio per adozione (cfr. Gal 4,6;
Rm 8,15-16 e 26). Egli introduce la Chiesa nella pienezza della verità (cfr. Gv
16,13), la unifica nella comunione e nel ministero, la provvede e dirige con
diversi doni gerarchici e carismatici, la abbellisce dei suoi frutti (cfr. Ef
4,11-12; 1 Cor 12,4; Gal 5,22). Con la forza del Vangelo la fa ringiovanire,
continuamente la rinnova e la conduce alla perfetta unione col suo Sposo.
Poiché lo Spirito e la sposa dicono al Signore Gesù: « Vieni » (cfr. Ap 22,17).
Così la Chiesa universale si presenta come « un popolo che deriva la sua
unità dall'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ».
LETTURE BIBLICHE DELLA MESSA
Prima lettura
Dagli Atti degli
Apostoli (2,1-11)
Mentre
stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello
stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si
abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue
come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti
furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel
modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei
osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si
radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua.
Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che
parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella
propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia,
della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della
Panfìlia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui
residenti, Giudei e proséliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle
nostre lingue delle grandi opere di Dio.
Salmo responsoriale
Dal salmo 103 (104)
Ritornello:
Manda
il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra
Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande,
Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.
Seconda lettura
Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Romani (Rm
8,8-17)
Fratelli, quelli che si lasciano dominare dalla carne non
possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma
dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non
ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
Ora, se Cristo è in
voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la
giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in
voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri
corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Così dunque, fratelli,
noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali,
perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito
fate morire le opere del corpo, vivrete. Infatti tutti quelli che sono guidati
dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio.
E voi non avete ricevuto
uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito
che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo
Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se
siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero
prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
Sequenza
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima,
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
a è nell'uomo,
a senza colpa.
Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano,
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.
Vangelo
dal Vangelo secondo Giovanni
(Gv 14,15-16. 23b-26)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e
io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi
per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia
parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso
di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi
ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono
ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà
nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho
detto».
Sintesi dell’omelia della Messa vespertina nella Vigilia
Le letture erano differenti da
quelle della Messa del Giorno: Gen 11,
1-9 (episodio della torre di Babele); Sal 32 (33); Rm 8,22-27; Gv 7, 37-39
Questa domenica celebriamo la solennità di
Pentecoste, a cinquanta giorni dalla Pasqua. La festa ha origini ebraiche, ma
ricorda il dono dello Spirito in Gesù. E’ una grande festa, come la Pasqua.
Come nella Pasqua, a Pentecoste c’è un veglia di Vigilia in cui si fanno non
tre, ma sette letture. Nella Messa vespertina della Vigilia si può scegliere
tra quattro letture dall’Antico Testamento: stasera abbiamo letto quella che
narra dell’episodio della torre di Babele.
Gli esseri umani tentano di costruire una
torre che arrivi al cielo, ma quando stanno per arrivarci non si intendono più
tra loro, le loro lingue si confondono. E’ possibile riuscire a intendersi
nuovamente? Lo si può fare da soli, noi esseri umani, o ci serve un aiuto?
Nell’ebraismo è molto importante la memoria
dell’uscita degli israeliti dall’Egitto. Il popolo liberato dal Faraone
egiziano era diviso in dodici tribù, in dodici famiglie, tra le quali non
sempre ci si intendeva. Ogni persona rimaneva legata alla propria tribù, c’era
discordia. Allora intervenne Dio con il dono della Legge, su cui fu fondata l’unità
del popolo degli israeliti, superando le discordie tra le tribù. La Legge, il
Decalogo, è molto importante anche per noi, ma basta?
Gesù, con la sua passione, ci ha dato lo
Spirito, vale a dire la vita stessa di
Dio.
Lo Spirito opera tra noi: ci ha dato il Concilio
e papa Francesco.
Ma produce cose nuove, viene descritto come un
vento impetuoso, scuote le nostre certezze. Si può avere timore di questi
cambiamenti. Può accadere anche nelle nostre comunità.
La vita di Dio viene anche descritta con l’immagine
dell’acqua viva, che disseta. Non dobbiamo avere paura dello Spirito, ma
abbeverarci di quest’acqua. E’ così che potremo superare le divisioni e
riprendere a intenderci tra noi.
Mario Ardigò, per come ha inteso le
parole del celebrante - Azione Cattolica in San Clemente Papa - Roma, Monte
Sacro, Valli
Avvisi del parroco:
- dal mese di maggio le messe
vespertine iniziano alle ore 19:00;
- Nel mese mariano il parroco raccomanda la recita del Santo Rosario.
Ogni sera, alle 18:30, sarà recitato prima della Messa vespertina nella Chiesa
parrocchiale;
- venerdì 20-5-16, alle ore 19:30, in sala rossa, si terrà l’ultimo
incontro del ciclo sulla dottrina sociale della Chiesa, con la partecipazione
del prof. Pizzimenti, docente di dottrina sociale, al quale potranno essere
rivolte domande e osservazioni sui temi trattati nei precedenti incontro della
serie Immìschiati;
-il 21 maggio si farà il Giubileo parrocchiale nel corso di un
pellegrinaggio al santuario del Divino Amore. Saranno organizzati dei
pullman. Chi intende partecipare deve
prenotarsi presso la segreteria parrocchiale.
Avvisi di A.C.
- la riunione infrasettimanale
del gruppo parrocchiale di AC si terrà martedì 17-5-16, alle ore 17:30, in sala
rossa. I membri del gruppo sono invitati
a riflettere, con il metodo della Lectio
Divina, sulle letture della Messa di domenica 22-5-16 (solennità della
Santissima Trinità), Pr 8,22-31, Sal 8, Rm 5, 1-5, Gv 16,12-15, in modo da
poter dare un contributo personale nel corso della meditazione che, con il
prezioso aiuto dell’assistente ecclesiastico, su di esse si farà insieme nel
corso della riunione