Domenica 22-5-16 – solennità
della Santissima Trinità - Lezionario
dell’anno C per le domeniche e le solennità – – colore liturgico: bianco –
salterio: proprio del Tempo - Letture e
sintesi dell’omelia della Messa– avvisi del
parroco e di A.C.
Osservazioni ambientali: temperatura
19 C°;cielo sereno. Canti: ingresso, Te lodiamo Trinità; Offertorio, Guarda quest'offerta; Comunione, Resta non noi Signore la sera; finale, Immacolata, Vergine bella.
Alla Messa delle nove il gruppo di A.C. era
nei banchi di sinistra, a fianco dell’altare, guardando l’abside.
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Abside, presbiterio e altare della chiesa parrocchiale, oggi, qualche minuto prima delle nove |
Buona domenica a tutti
i lettori!
IMMISCHIATI!
“Un buon cattolico s’immischia in politica” (papa
Francesco)
La parrocchia San Clemente ha proposto
5
INCONTRI
per avvicinare
alla bellezza della DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA.
Per una nuova generazione di laici cristiani
capaci di dedicarsi al servizio del bene comune.
18 marzo
#Persona
8 aprile #Bene Comune
15 aprile
#Solidarietà
29 aprile
#Sussidiarietà
6 maggio
#Partecipazione
20 maggio
#incontro con il prof. Rocco Pezzimenti
I resoconti dei primi cinque incontri sono
pubblicati nel post del 16 maggio. Quello dell’ultimo incontro nel
post di ieri.
Perché lo
abbiamo fatto?
- Perché anche
nella politica c’è una bellezza da raccontare e da vivere.
- Perché un
cristiano ha una bussola per orientarsi in questo mondo complesso.
- Perché è il
momento di non avere paura e di immischiarsi in politica.
- Perché il
futuro delle giovani generazioni si decide adesso.
Ci proponiamo di continuare il
dialogo sulla dottrina sociale della Chiesa alla ripresa delle attività
parrocchiali dopo la pausa estiva.
Si tratta di riprendere a
riflettere sulla condizione umana nel nostro quartiere delle Valli. C’è quello
che rende una vita umana degna di essere vissuta? Amicizia, bellezza,
giustizia, libertà: la fede religiosa può dire qualcosa in merito? La nostra dottrina sociale è piena di tutto
questo. Ha imparato molto dall’esperienza storica in cui si è formata, e in
particolare dai suoi errori. E’ stato un lavoro di tutto il popolo di fede. C’è
ancora molto da fare. Innanzi tutto per le forze giovani, che costruiranno il
mondo nuovo. Sta a noi più anziani creare per loro un ambiente propizio,
accogliente, libero: non dobbiamo agire da gerarchi presuntuosi e reazionari.
C’è un momento in cui l’anziano deve sapere farsi da parte e lasciare spazio.
Il suo lavoro è quello di sostenere il nuovo, non di dominarlo. Il suo tesoro è
la memoria viva, in primo luogo di tutte
le sofferenze che ha inferto, subìto e osservato: la memoria di tutti gli
errori del passato. In una parola: la saggezza. La saggezza della fede ci
insegna a non temere il futuro e i cambiamenti, perché, come ci è stato spiegato nell’ultima riunione del gruppo di AC, sarà fatto tutto nuovo, è scritto. La gioia dell’anziano è nell’attesa e nella sorpresa del mondo nuovo
che viene. Lo scorgiamo nei volti e nei gesti dei più giovani.
Pillola di
Concilio
[dalla Dichiarazione La
dignità umana del
Concilio Vaticano 2° (1962-1965)]
Oggetto e
fondamento della libertà religiosa
2. Questo
Concilio Vaticano dichiara che la persona umana ha il diritto alla libertà
religiosa. Il contenuto di una tale libertà è che gli esseri umani devono
essere immuni dalla coercizione da parte dei singoli individui, di gruppi
sociali e di qualsivoglia potere umano, così che in materia religiosa nessuno
sia forzato ad agire contro la sua coscienza né sia impedito, entro debiti
limiti, di agire in conformità ad essa: privatamente o pubblicamente, in forma
individuale o associata. Inoltre dichiara che il diritto alla libertà religiosa
si fonda realmente sulla stessa dignità della persona umana quale l'hanno fatta
conoscere la parola di Dio rivelata e la stessa ragione. Questo diritto della
persona umana alla libertà religiosa deve essere riconosciuto e sancito come
diritto civile nell'ordinamento giuridico della società.
A motivo della
loro dignità, tutti gli esseri umani, in quanto sono persone, dotate cioè di
ragione e di libera volontà e perciò investiti di personale responsabilità,
sono dalla loro stessa natura e per obbligo morale tenuti a cercare la verità,
in primo luogo quella concernente la religione. E sono pure tenuti ad aderire
alla verità una volta conosciuta e ad ordinare tutta la loro vita secondo le
sue esigenze. Ad un tale obbligo, però, gli esseri umani non sono in grado di
soddisfare, in modo rispondente alla loro natura, se non godono della libertà
psicologica e nello stesso tempo dell'immunità dalla coercizione esterna. Il
diritto alla libertà religiosa non si fonda quindi su una disposizione
soggettiva della persona, ma sulla sua stessa natura. Per cui il diritto ad una
tale immunità perdura anche in coloro che non soddisfano l'obbligo di cercare
la verità e di aderire ad essa, e il suo esercizio, qualora sia rispettato
l'ordine pubblico informato a giustizia, non può essere impedito.
LETTURE BIBLICHE
DELLA MESSA
Prima
lettura
Dal
libro dei Proverbi (Pr 8,22-31)
Così
parla la Sapienza di Dio:
«Il Signore mi ha creato come inizio della sua
attività,
prima di ogni sua opera, all’origine.
Dall’eternità sono stata formata,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
Quando non esistevano gli abissi, io fui
generata,
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche
d’acqua;
prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io fui generata,
quando ancora non aveva fatto la terra e i campi
né le prime zolle del mondo.
Quando egli fissava i cieli, io ero là;
quando tracciava un cerchio sull’abisso,
quando condensava le nubi in alto,
quando fissava le sorgenti dell’abisso,
quando stabiliva al mare i suoi limiti,
così che le acque non ne oltrepassassero i
confini,
quando disponeva le fondamenta della terra,
io ero con lui come artefice
ed ero la sua delizia ogni giorno:
giocavo davanti a lui in ogni istante,
giocavo sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo».
Salmo
responsoriale
Dal
salmo 8
Ritornello:
Signore, quanto è mirabile il tuo nome su
tutta la terra!
Quando
vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?
Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.
Tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.
Seconda lettura
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Romani (Rm 5,1-5)
Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con
Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche,
mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci
vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio.
E non solo: ci
vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce
pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza.
La speranza poi non delude, perché
l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo
che ci è stato dato.
Vangelo
Dal
Vangelo secondo Giovanni (Gv 16,12-15)
In quel
tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento
non siete capaci di portarne il peso.
Quando
verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non
parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose
future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel
che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per
questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Sintesi dell’omelia della Messa vespertina nella Vigilia
Con la solennità di Pentecoste, con la memoria
del dono dello Spirito santo, si è concluso il Tempo liturgico di Pasqua e
siamo entrati in quello Ordinario, aperto da altre due grandi solennità, quella della Santissima Trinità, che celebriamo oggi e
quella del Corpus Domini, vale a dire
del Santissimi Corpo e Sangue di Cristo, che celebreremo domenica prossima; verrà infine chiuso con quella del Cristo Re
dell’Universo.
Comunque
si celebrano sempre i misteri pasquali, la Passione, Morte e Resurrezione di
Cristo, mediante i quali ci è venuta la vita divina.
Non troviamo la Trinità nelle scritture sacre.
Si tratta di un dogma proclamato dalla Chiesa. Significa che Dio è uno, in tre
persone diverse tra loro, ma in unione perfetta. In Dio c’è la comunione di queste tre persone
divine, il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo.
Di fronte a Dio dobbiamo riconoscerci
creature, dobbiamo riconoscere di aver bisogno di lui.
Dio viene a noi, donandoci la sua vita, la sua
comunione, e rendendoci capace di comunione con gli altri.
Santa Elisabetta della Trinità diceva di sentire
i Tre dentro di lei, vale a
dire la Trinità divina.
Da solo l’essere umano non è capace di vera
comunione. Cerca di prendere agli altri ciò che gli serve, quindi sottrae loro
qualcosa per prenderla per sé. La vera comunione viene invece dal dono di sé, ad imitazione di
Cristo. Viene dalla vita di Dio in noi, che ci è stata donata in Gesù
attraverso lo Spirito. E’ allora che si è in comunione innanzi tutto con sé
stessi, poi con le altre persone e poi con l’universo interno intorno a noi.
Per fare comunione le creature hanno bisogno del Creatore. Perché la comunione
è amore e Dio è amore. E’ allora che potremo benedire e lodare Dio
per il suo amore e la sua fedeltà.
Sintesi di Mario
Ardigò - Azione Cattolica in San Clemente papa - per come ha inteso le parole
del celebrante
Avvisi del parroco:
- dal mese di maggio le messe
vespertine iniziano alle ore 19:00;
- Nel mese mariano il parroco raccomanda la recita del Santo Rosario.
Ogni sera, alle 18:30, sarà recitato prima della Messa vespertina nella Chiesa
parrocchiale;
- al termine della Messa vespertina di domenica 29 maggio, solennità
dei Santissimi Corpo e Sangue
Avvisi di A.C.
- la riunione infrasettimanale
del gruppo parrocchiale di AC si terrà martedì 24-5-16, alle ore 17:30, in sala
rossa. I membri del gruppo sono invitati
a riflettere, con il metodo della Lectio
Divina, sulle letture della Messa di domenica 29-5-16 (solennità del SS
Corpo e Sangue di Cristo), Gen 14,18-20; sal 109; 1Cor 11,23-26; Lc 9,11b-17, in
modo da poter dare un contributo personale nel corso della meditazione che, con
il prezioso aiuto dell’assistente ecclesiastico, su di esse si farà insieme nel
corso della riunione