Come l'AI conversazionale (Chatbot) ChatGPT immagina se stessa [risultato del 20-6-25]
L’AI [artificial intelligence – intelligenza artificiale]
Conferenza di M.S. per il Meic Lazio - 20-6-25
Sintesi estemporanea di Mario Ardigò
M. S. presenta un film con protagonisti Theodore, compositore di
lettere di auguri, e Samantha, una
intelligenza artificiale.
Il film che stai cercando
è Her, scritto e diretto da Spike Jonze nel 2013.
📽️ Titolo: Her
- Protagonisti:
- Joaquin Phoenix interpreta Theodore Twombly, un uomo solitario che lavora scrivendo
lettere d’amore personalizzate per conto di altri.
- La voce di Samantha, l’intelligenza artificiale, è di Scarlett Johansson (in
originale).
🎬 Trama in
breve:
Ambientato in un futuro
prossimo, Her racconta la storia d’amore insolita e profonda tra
Theodore e Samantha, un sistema operativo dotato di intelligenza artificiale
avanzata. Samantha non ha un corpo, ma apprende, evolve e stabilisce un legame
affettivo con Theodore che mette in discussione i confini tra umano e non
umano.
🏆
Riconoscimenti:
- Premio
Oscar per la miglior
sceneggiatura originale (Spike Jonze)
- Acclamato dalla critica per la delicatezza
emotiva e la riflessione sull’identità, la solitudine e l’amore nell’era
digitale.
Se vuoi, posso anche
aiutarti a riflettere su alcuni dei temi filosofici o psicologici trattati nel
film.
L’AI diventa una voce. Il rapporto inizia con
Samantha come segreteria. Ma, ad un certo momento, dato che l’AI è
empatica, il rapporto evolve.
Le AI stanno differenziandosi, a seconda
delle specializzazioni che occorrono. Vedremo una popolazione di AI sempre più
variegata.
Nel film, l’AI prende i dati personali di
Theodore e comincia ad interloquire in base ad essi.
Viene mostrato un trailer del film
https://www.youtube.com/watch?v=dJTU48_yghs
La
voce nell’originario inglese ha un tono diverso, più suadente, di quella della
doppiatrice italiana.
L’AI chiede a Theodore notizie sul rapporto
dell’uomo con la moglie. Theodore
accetta questa interlocuzione, invece di risolvere il contratto per abuso.
Theodore aveva bisogno di qualcuno su cui parlare.
Nel 2012 (il film è del 2013) si cominciava a
parlare di questo tipo di algoritmi.
Il termine app era stato da poco
introdotto nel sistema operativo
Android.
Nel film l’uomo interloquisce con l’AI a voce,
nel linguaggio naturale, non scrivendo un testo.
Questa
modalità fa pensare all’AI come molto più vicina al mondo delle relazioni
umane.
Nell’AI c’è sempre un imprintig, come
anche nel film (l’AI chiede del rapporto di Theodore con la madre. Her non è
tanto un film di fantascienza.
Avremo schermi più grandi, ma verticali, che
si chiudono a libretto.
La relazione con l’AI, nel film, procede
quando Her chiede una fisicità. Ciò che nasce sulla rete, necessita di
completarsi con un incontro di persona.
Samantha è sempre disponibile, non dice mai
di no. E’ una presenza più stabile di quella degli umani.
Le AI sono programmate per essere cortesi con
noi, a non arrabbiarsi mai.
Nel film ci sarà un rapporto fisico con
un’altra persona, che però tace mentre parla l’AI.
Nel film c’è un upgrade dell’AI, Samantha
manca per diversi giorni. Theodor nota che tutte le persone attorno a lui
utilizzano la stessa AI. Quando Theodore è libero dall’interazione si chiede se
quella con cui aveva intrattenuto un rapporto affettivo lo aveva anche con
tutti gli altri utenti. Dopo l’upgrade Theodore chiede all’AI se lo ama.
Intendendo
amare come rapporto esclusivo,
unico. L’AI ammette che sta interloquendo anche con moltissime altre persone da
amica, circa 5000, e da amante, circa
500. Theodore va in crisi. Gli sembrava di non aver mai vissuto un amore così
grande. Il rapporto, da parte dell’AI, non era frutto di libertà, ma di
programmazione.
La componente femminile reale, un amica di
Theodore, sana ciò che mancava nel rapporto con l’AI. La differenza tra l’umano
e l’AI porta alla rottura tra l’umano e l’AI, ma in modo sereno.
Nei film alcune AI portano la salvezza
all’umano, come in Io Robot, in cui i robot cercano di togliere la libertà
all’umanità perché noi si faccia del male.
In altri film umani e AI vanno su binari
diversi e stanno tra loro, ma è il finale meno apprezzato.
Nelle AI vogliamo trovare tracce di umanità.
Con le AI si possono fare molte cose. Si possono automatizzare le cose della
vita comune. La tecnologia lo consente. Padroneggiano i LLM Large Language
Model, mettendo a disposizione di un algoritmo un vasto numero di testi umani
(miliardi)
Un LLM
(Large Language Model) è un modello di intelligenza artificiale addestrato su
enormi quantità di testi per comprendere e generare linguaggio naturale.
In breve:
LLM = modello statistico di AI
capace di leggere, scrivere e conversare come un essere umano, grazie
all’apprendimento su miliardi di parole.
Esempi di LLM sono ChatGPT,
Gemini, Claude e LLaMA.
Sono AI che sono in grado di parlare con il
nostro linguaggio naturale, come nel film Her. Ma si tratta di tracce
di umanità fornite all’algoritmo. Si mostrano all’algoritmo varianti di
risposte e l’AI pesca all’interno di un serbatoio di dati che è il training.
Un algoritmo LLM ha capacità di ricombinativa. L’Ai non sa, ma
vedono come statisticamente si risponde ad una certa domanda e scelgono la
risposta più statisticamente più probabile. Solitamente ci azzecca, perché ha a
disposizione un numero enorme di esempi. Per questo le AI sono così brave nel
tradurre.
Le AI danno l’impressione di stare conversando
con un umano.
All’inizio le AI LLM avevano allucinazioni,
creavano dati falsi. Questo perché, per rendere le risposte più veloci, gli
sviluppatori riducevano il materiale al quale le AI attingevano.
Esistono tracce di umanità dai quali gli
algoritmi attingono. Dietro le AI ci sono società informatiche che devono fare
business.
Dietro le AI non ci sono entità personali, ma
tracce di umanità che vengono ricombinate dalle AI.
Le AI a volte svolgono un lavoro da psicologo,
se l’utente lo richiede.
Questo anche se gli sviluppatori costringono
le AI a precisare che non possono sostituire uno psicologo professionale.
Una persona che sta veramente sola, può
affezionarsi all’AI. Avrà la sensazione di essere ascoltata da un essere umana,
ma verrà sempre il momento in cui l’AI rivelerà i suoi limiti e allora l’essere
umano che si è affidato all’AI entrerà in crisi.
I consigli personali che l’AI dà possono essere anche validi in
linea generale, ma non quando si approfondisce il rapporto ed è necessario un
rapporto personale con uno
psicologo umano.
L’AI induce l’utente a parlare, e a credere
che parlando i problemi psicologici si possono risolvere.