[Estratto condensato di
alcuni punti di convergenza, con le relative proposte, esposti nella Relazione di sintesi “Una Chiesa
sinodale in missione” approvata il 28 ottobre 2023 in una Congregazione
generale nel corso della Prima sessione della 16° Assemblea generale ordinaria
del Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità “Per una Chiesa sinodale. Comunione,
partecipazione, missione”]
Convergenze e proposte: sinodalità
Punti chiave
Pratiche sinodali sono attestate nel Nuovo
Testamento e nella Chiesa delle origini. Successivamente hanno assunto
forme storiche particolari. Papa Francesco incoraggia la Chiesa a rinnovarle ancora.
In questo processo
si colloca anche il Sinodo
2021-2024.
La sinodalità comporta il riunirsi in
assemblea ai diversi livelli della vita ecclesiale, l'ascolto reciproco, il
dialogo, il discernimento comunitario, la creazione del consenso e l'assunzione
di una decisione in una corresponsabilità differenziata.
Sappiamo che “sinodalità” è un termine
sconosciuto a molti membri del Popolo di Dio, che suscita in alcuni confusione
e preoccupazioni [tuttavia si è] convinti che la sinodalità è una espressione del dinamismo della
Tradizione vivente.
In ogni caso, in tutti
i contesti culturali, i termini
“sinodale” e sinodalità” indicano un modo di essere Chiesa che articola
comunione, missione e partecipazione.
[I] termini “sinodale” e “sinodalità”
richiedono un chiarimento più accurato dei loro livelli di significato nelle
diverse culture. È emerso un sostanziale accordo sul fatto che, con i necessari
chiarimenti, la prospettiva sinodale rappresenta il futuro della Chiesa.
Proposte:
-aumentare il numero delle persone coinvolte
nei cammini sinodali;
-rendere più intergenerazionale
la cultura della sinodalità coinvolgendovi maggiormente le persone più giovani;
-approfondire la teoria
e pratica della sinodalità, ragionando anche su come modificare il diritto
della Chiesa che la riguarda.
******************************
[Dalla Relazione di sintesi – testo
condensato]
Convergenze:
Abbiamo
accolto l’invito a riconoscere con nuova consapevolezza la dimensione sinodale
della Chiesa. Pratiche sinodali sono
attestate nel Nuovo Testamento e nella Chiesa delle origini.
Successivamente hanno assunto forme
storiche particolari nelle diverse Chiese
e tradizioni cristiane. Il Concilio Vaticano
II le ha “aggiornate” e Papa Francesco incoraggia la Chiesa a rinnovarle ancora. In questo
processo si colloca anche il Sinodo 2021-2024
La sinodalità
comporta il riunirsi in assemblea ai diversi livelli della vita ecclesiale,
l'ascolto reciproco, il dialogo, il discernimento comunitario, la creazione del
consenso e l'assunzione di una decisione in una corresponsabilità
differenziata.
Sappiamo
che “sinodalità” è un termine sconosciuto a molti membri del Popolo di Dio,
che suscita in alcuni confusione e preoccupazioni. Tra i timori, vi è quello
che l’insegnamento della Chiesa venga cambiato, allontanandoci dalla fede
apostolica dei nostri padri e tradendo le attese di coloro che anche oggi hanno fame e sete di Dio. Tuttavia,
siamo convinti che la sinodalità è una espressione del dinamismo della
Tradizione vivente.
[Alcuni temono] che il Sinodo possa diventare
un organo di deliberazione a maggioranza privo del suo carattere ecclesiale e
spirituale, mettendo a rischio la natura gerarchica della Chiesa. Alcuni temono
di essere costretti a cambiare; altri temono che non cambierà nulla e che ci
sarà troppo poco coraggio per muoversi al ritmo della Tradizione vivente. Alcune
perplessità e opposizioni nascondono anche la paura
di perdere il potere e i privilegi che ne derivano. In ogni caso, in tutti
i contesti culturali, i termini
“sinodale” e sinodalità” indicano un modo di essere Chiesa che articola
comunione, missione e partecipazione. Ne è esempio la Conferenza ecclesiale
dell’Amazzonia (CEAMA – si veda sotto nota 1), frutto del processo sinodale
missionario di quella regione.
Attraverso
l’esperienza e l’incontro, siamo cresciuti insieme in questa consapevolezza. In
sintesi, fin dai primi giorni, l’Assemblea si è trovata plasmata da due
convinzioni: la prima è che l’esperienza che abbiamo condiviso in questi anni è
autenticamente cristiana e va accolta in tutta la sua ricchezza e profondità;
la seconda è che i termini “sinodale” e
“sinodalità” richiedono un chiarimento più accurato dei loro livelli di
significato nelle diverse culture. È emerso un sostanziale accordo sul fatto
che, con i necessari chiarimenti, la prospettiva sinodale rappresenta il futuro
della Chiesa.
Proposte:
[E’ stato indicato come] prioritario l’allargamento del numero delle persone
coinvolte nei cammini
sinodali, superando gli ostacoli alla partecipazione finora emersi, così come il senso di
sfiducia e i timori che alcuni nutrono. [Occorre comprendere la ragioni della
resistenza ala sinodalità da parte del clero].
la cultura sinodale
[deve diventare] diventi più intergenerazionale, con spazi che permettano ai
giovani di parlare liberamente con le loro famiglie, con i loro coetanei e con
i loro pastori, anche attraverso i canali digitali.
[Ci si propone l’approfondimento
terminologico e concettuale della nozione e della pratica della sinodalità, [ sulla
base] in particolare, dei documenti
della Commissione Teologica
Internazionale su La sinodalità nella vita e nella missione
della Chiesa (2018) e Il sensus fidei nella vita della Chiesa (2014).
[Si è proposta]
l’istituzione di un’apposita commissione intercontinentale di teologi e
canonisti [esperti del diritto della Chiesa cattolica], in vista della Seconda
Sessione dell’Assemblea [nell’ottobre 2024] per uno studio preliminare per la
modifica delle norme del diritto della Chiesa che riguardano la sinodalità.
Note:
1) Conferenza ecclesiale
dell’Amazzonia – CEAMA: nuovo organismo regionale permanente e rappresentativo
istituito da papa Francesco il 9-10-21 su richiesta dei vescovi dei territori
della regione amazzonica e a seguito della proposta avanzata dall’Assemblea
speciale del Sinodo dei vescovi del 2019 dedicato alla regione panamazzonica.
La sua finalità è di promuovere la sinodalità tra le Chiese della
regione, aiutare a delinearne il volto amazzonico, proseguire nella ricerca di
nuovi cammini per la missione evangelizzatrice, includendo in special modo la
proposta dell’ecologia integrale (Sinodo dei Vescovi 2019, n. 115).
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Nella Relazione di sintesi “Una Chiesa
sinodale in missione” [di seguito indicata come Relazione di sintesi]
approvata il 29 ottobre scorso al termina della Prima sessione della 16°
Assemblea generale ordinaria del Sino dei vescovi sulla sinodalità nella Chiesa
si sono distinte convergenze, proposte e punti meritevoli di
ulteriori approfondimenti sui temi
proposti alla discussione sinodale nello Strumento di lavoro.
La Relazione di sintesi non è un documento facile da leggere per tutte
le persone. Per comprenderlo, individuandone i punti chiave, occorre avere una
certa familiarità con il linguaggio usato
negli ambienti ecclesiastici. Qui sopra
ho cercato di condensare e di rendere più intelligibili i temi sui quali si
sono manifestate le maggiori convergenze e le relative proposte sul tema della
sinodalità. Secondo la Relazione di sintesi nel prossimo anno si partirà dalle convergenze
per organizzare i lavori della Seconda sessione dell’Assemblea sinodale, che si
terrà nell’ottobre del prossimo anno.
Gli sviluppi del Sinodo Panamazzonico del
2019, con l’istituzione di un organismo permanente per la promozione della sinodalità
in un’area latinoamericana molto vasta ma con caratteristiche omogenee, Conferenza
ecclesiale dell’Amazzonia – CEAMA, sono presi come modello di riferimento anche
per il lavoro che seguirà all’Assemblea sinodale del prossimo anno.
Nella Relazione di sintesi si evidenzia
che la sinodalità è un modello ecclesiale
molto antico, che storicamente ha assunto forme molto diverse. Ora si vuole
aggiornarle per rispondere alle esigenze dei nostri tempi, in particolare
tenendo conto delle caratteristiche delle culture in cui si deve operare.
Raccogliendo sul WEB notizie sulla Diocesi di
Engativà, compresa nell’Arcidiocesi di Bogotà (Colombia), dalla quale ci viene
il nostro don Miguel, ho scoperto che la Diocesi venne istituita nel 2003 all’esito
di un processo sinodale e sempre con processi sinodali venne organizzata la sua
struttura pastorale e il suo piano pastorale.
Mario
Ardigò – Azione Cattolica in San Clemente papa – Roma, Monte Sacro, Valli