Domenica 12-2-17 - Sesta Domenica del
Tempo Ordinario - Lezionario dell’anno A per le domeniche e le solennità
– – colore liturgico: verde – salterio: 2°
settimana Tempo - Letture e sintesi dell’omelia della Messa delle
nove della domenica- avvisi del parroco e di A.C.
Osservazioni ambientali:
temperatura 10 C°, cielo nuovoloso.
Canti: ingresso, Scusa Signore;
Offertorio,; Benedetto dei tu Signor;
Comunione, Signore
da chi andremo?; finale Magnificat di Taizé
Alla Messa delle nove della
domenica, il gruppo di Ac era seduto nei banchi a fianco dell’altare, sulla
sinistra guardando l’abside.
Buona domenica a tutti
i lettori!
Sul sito WEB www.dossetti.eu/corretta-informazione/video-biografici/
segnalo alcuni interessanti film su Giuseppe Dossetti, tra i quali Giuseppe Dossetti - Quanto resta della
notte?, del regista L.K. Stanzani
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Pillole di Concilio
[Dalla Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo
La gioia e la speranza, del Concilio
Vaticano 2° (1962-1965)]
92. Il dialogo fra tutti gli uomini
La Chiesa, in forza della missione che ha di illuminare tutto il mondo
con il messaggio evangelico e di radunare in un solo Spirito tutti gli uomini
di qualunque nazione, razza e civiltà, diventa segno di quella fraternità che
permette e rafforza un sincero dialogo.
Ciò esige che innanzitutto nella stessa Chiesa promuoviamo la mutua
stima, il rispetto e la concordia, riconoscendo ogni legittima diversità, per
stabilire un dialogo sempre più fecondo fra tutti coloro che formano l'unico
popolo di Dio, che si tratti dei pastori o degli altri fedeli cristiani. Sono
più forti infatti le cose che uniscono i fedeli che quelle che li dividono; ci
sia unità nelle cose necessarie, libertà nelle cose dubbie e in tutto carità.
Il nostro pensiero si rivolge contemporaneamente ai fratelli e alle loro
comunità, che non vivono ancora in piena comunione con noi, ma ai quali siamo
uniti nella confessione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e dal
vincolo della carità, memori che l'unità dei cristiani è oggi attesa e
desiderata anche da molti che non credono in Cristo.
Quanto più, in effetti, questa unità crescerà nella verità e nell'amore,
sotto la potente azione dello Spirito Santo, tanto più essa diverrà per il mondo
intero un presagio di unità e di pace. Perciò, unendo le nostre energie ed
utilizzando forme e metodi sempre più adeguati al conseguimento efficace di
così alto fine, nel momento presente, cerchiamo di cooperare fraternamente, in
una conformità al Vangelo ogni giorno maggiore, al servizio della famiglia
umana che è chiamata a diventare in Cristo Gesù la famiglia dei figli di Dio.
Rivolgiamo anche il nostro pensiero a tutti coloro che credono in Dio e
che conservano nelle loro tradizioni preziosi elementi religiosi ed umani,
augurandoci che un dialogo fiducioso possa condurre tutti noi ad accettare con
fedeltà gli impulsi dello Spirito e a portarli a compimento con alacrità.
Per quanto ci riguarda, il desiderio di stabilire un dialogo che sia
ispirato dal solo amore della verità e condotto con la opportuna prudenza, non
esclude nessuno: né coloro che hanno il culto di alti valori umani, benché non
ne riconoscano ancora l'autore, né coloro che si oppongono alla Chiesa e la
perseguitano in diverse maniere.
Essendo Dio Padre principio e fine di tutti, siamo tutti chiamati ad
essere fratelli. E perciò, chiamati a una sola e identica vocazione umana e
divina, senza violenza e senza inganno, possiamo e dobbiamo lavorare insieme
alla costruzione del mondo nella vera pace.
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LETTURE BIBLICHE DELLA MESSA
Prima lettura
Dal libro del
Siracide (Sir 15, 15-20)
Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti
custodiranno;
se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.
Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
là dove vuoi tendi la tua mano.
Davanti agli uomini stanno la vita e la
morte, il bene e il male:
a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà.
Grande infatti è la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.
I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.
A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di
peccare.
Salmo responsoriale (dal Salmo 118)
Ritornello:
Beato chi
cammina nella legge del Signore
Beato chi è
integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.
Tu hai promulgato i tuoi precetti
perché siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti.
Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita,
osserverò la tua parola.
Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.
Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirò sino alla fine.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua
legge
e la osservi con tutto il cuore.
Seconda lettura
Dalla Prima lettera di
San Paolo apostolo ai Corinzi (1 Cor
2,6-10)
Fratelli,
tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che
non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti
al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è
rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
Nessuno dei dominatori
di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero
crocifisso il Signore della gloria.
Ma, come sta scritto:
«Quelle cose che occhio non vide, né orecchio
udì,
né mai
entrarono in cuore di uomo,
Dio le ha preparate per coloro che lo amano».
Ma a noi
Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene
ogni cosa, anche le profondità di Dio.
Canto al
Vangelo
Alleluia, alleluia
Ti rendo lode,
Padre, Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri
del Regno. (Mt 11,25)
Alleluia
Vangelo
Dal Vangelo secondo
Matteo (Mt 5, 17-37)
In quel
tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non
crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad
abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano
passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della
Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi
minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato
minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà
considerato grande nel regno dei cieli.
Io vi dico infatti:
se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non
entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu
detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al
giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà
essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà
essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco
della Geènna.
Se dunque tu
presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche
cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a
riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto
d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché
l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga
gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai
pagato fino all’ultimo spicciolo!
Avete
inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque
guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio
cuore.
Se il
tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti
conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo
venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo,
tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra,
piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi
ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque
ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone
all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
Avete anche inteso
che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il
Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il
cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi
piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure
per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo
capello. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal
Maligno».
Sintesi dell’omelia della messa delle nove della domenica
La lettura evangelica di oggi prosegue il Discorso della Montagna, del Vangelo di
Matteo, iniziato due domeniche fa con le Beatitudini.
Si vuole indicare il comportamento concreto che il fedele deve tenere.
Non si tratta solo di eseguire dei precetti, di adempiere un dovere.
Gesù insegna di essere venuto a compiere
la Legge, e lo fa con l’autorità dei
Figlio di Dio. Compiere significa
manifestare ciò che è al centro della Legge. Al centro della legge c’è l’amore.
Preghiamo di riuscire a comprenderlo e
di saper amare, una volta usciti dalla chiesa dopo aver partecipato all’Eucaristia.
Sintesi
di Mario Ardigò, per come ha inteso le parole del celebrante.
Avvisi del parroco:
/
Avvisi di A.C.
- Il gruppo parrocchiale di Azione Cattolica si
riunirà in sala rossa martedì 14-2-17,
alle ore 17. Le letture di Domenica 19-2-17, 7° del Tempo Ordinario, saranno:
Lv 19,1-2.17-18; Sal 102 (103); 1Cor 3,16-23; Mt 5,38-48.