Buone idee da tener
presenti! Il progetto di formazione A noi la parola, che si è concluso oggi a Roma
Trascrivo dal sito
http://acr.azionecattolica.it/sites/default/files/A_noi_la_parola_A5.pdf
alcune
delle idee esposte nel progetto di formazione educativa per i ragazzini
dell’ACR (gente della scuola elementare e media) A noi la parola, che oggi troviamo sulle cronache nazionali per
un’occasione mancata di incontro.
Ne tengano conto i nostri educatori
parrocchiali laici!
Vedete che non c’è proprio necessità di
scervellarsi per capire che cosa fare con i ragazzi che vi sono stati affidati
dal parroco! C’è un lavoro già in atto, molto valido, progettato da persone
competenti sulla base di una lunga esperienza sul campo.
Leggendo, capirete perché si teneva all’incontro
con un sindaco di una grande città, per un dialogo con lui. Infatti il percorso
di formazione proposto ai ragazzi proponeva, specialmente ai ragazzi delle
medie, l’impegno politico in un’amministrazione comunale.
Mario
Ardigò - Azione Cattolica in San Clemente papa - Roma, Monte Sacro, valli
****************************
A
noi la parola - festival dei ragazzi
Nota: DSC significa nel testo: Compendio della dottrina sociale della
Chiesa
[…]
La Chiesa italiana si è sempre interrogata e si lascia ogni giorno
interrogare molto dalle sfide dell’annuncio di fede nel mondo, e la Dottrina
Sociale della Chiesa è proprio il frutto di una riflessione orientata a leggere
il progetto di Dio nella società, nella cultura, nell’economia, nelle nostre
vite. Gli ambienti quotidianamente abitati, come la famiglia, l’educazione, la
scuola, il creato, la città, il lavoro, i poveri e gli emarginati, l’universo
digitale e la rete, sono diventati per tutti noi quelle “periferie
esistenziali” che s’impongono all’attenzione della Chiesa italiana quale
priorità in cui operare il discernimento e vivere la missione.
L’Azione Cattolica anche oggi sceglie di fare
sue le istanze e le intuizioni profetiche che coglie camminando e stando con la
gente alla luce del Vangelo e delle parole del Magistero.
[…]
A noi la parola esprime quindi: il desiderio dei piccoli di essere protagonisti, di raccontare i sogni che
custodiscono, di condividere i progetti che vogliono mettere in campo per
costruire una “Civiltà dell’Amore”; l’occasione per loro di riflettere
sull’importanza del creato, dono di Dio, su come scoprirsi suoi custodi
rispettandone l’ordine, la bellezza e l’utilità degli esseri viventi; la riscoperta della famiglia
come luogo dove viene accolta la vita, creata da Dio, come spazio di
comunione e di formazione anche sociale della persona; !l’impegno che i piccoli
possono prendere nelle scelte e nei progetti che danno senso alla vita a
livello sociale, nelle comunità in cui vivono, per la costruzione del bene
comune.
A
noi la parola è il desiderio dell’Azione Cattolica di far incontrare a
Roma, in concomitanza con l’incontro delle Presidenze diocesane nel mese di
settembre del 2016, alcuni rappresentanti di tutti i bambini e i ragazzi
d’Italia per discutere, confrontarsi e dare voce, in particolar modo, su questi
ambiti della Dottrina Sociale della Chiesa alla luce dell’Evangelii gaudium
[l’esortazione apostolica di papa Francesco La
gioia del Vangelo, del 2013], dopo un cammino di preparazione scandito da
tappe, parrocchiali e diocesane, pensate non solo come un momento di festa ma
come un vero e proprio “cantiere di idee” e di creatività.
[…]
Il
percorso è scandito dalle seguenti tappe:
Tappa
parrocchiale
La tappa parrocchiale è pensata per invitare tutti i bambini e ragazzi
anche al di fuori dell’associazione a riflettere sul creato, la famiglia e la
partecipazione partendo dall’analisi delle loro realtà e a cercare una sintesi
con le indicazioni della DSC. I ragazzi seguono un percorso di riflessione divisi
nelle fasce di età (3/5, 6/8, 9/11 e 12/14)
e ogni gruppo elabora una sintesi di quanto emerge.
Tappa
diocesana
Alla tappa diocesana sono invitati l’Equipe Diocesana dei Ragazzi - lì dove
è costituita – e/o un gruppo di bambini e ragazzi in rappresentanza delle
realtà parrocchiali. In questo incontro i ragazzi coinvolti hanno l’opportunità
di conoscere direttamente la grande famiglia associativa diocesana e di
continuare la riflessione
avviata
nelle parrocchie per preparare il materiale in vista dell’incontro nazionale.
Incontro
Nazionale
L’incontro
nazionale vedrà convergere a Roma i rappresentanti di ogni diocesi per
rielaborare insieme quanto emerso nelle tappe precedenti.
In questo cammino, inoltre, vorremmo includere i Piccolissimi che
sono chiamati a esprimere la loro gioia attraverso un cammino che prevede la
tappa parrocchiale e, per alcuni, la possibilità anche di partecipare
all’incontro nazionale delle Diocesi d’Italia.
[… ]
IL CAMMINO PARROCCHIALE
PERCORSO
PER I PICCOLISSIMI (3-5 ANNI)
Idea di fondo
Il cammino intende favorire la riflessione sui temi del creato (cfr. DSC
nn. 451/452/466/467), della famiglia (cfr. DSC nn. 210/211/238) e della
partecipazione (cfr. DSC n. 195/464) alla luce della Dottrina Sociale della
Chiesa. Partendo dal riconoscimento dei doni che Dio ha fatto loro, i
piccolissimi riflettono sulla bellezza e sull’importanza che questi hanno nella
loro vita. Riscontrata questa pienezza si soffermano sulla necessità di
preservare ciò che è prezioso e richiede il loro impegno a custodirli.
Creato: Ha creato solo cose belle
Attività: Il posto che mi piace
Al
fine di far scoprire e riconoscere le bellezze che Dio ha creato per loro, i
piccolissimi ascoltano il racconto del brano della Creazione (cfr. Gen 1,1-26).
Durante la lettura del brano
biblico, i bambini si siedono attorno ad un grande cartellone raffigurante il
creato in bianco e nero. La lettura del brano è divisa in diverse parti in
relazione ai diversi momenti della creazione (es: Primo giorno - Notte e
Giorno; Secondo giorno - Cielo e Mare; Terzo giorno - Alberi e piante; Quarto
giorno - Sole e Luna; Quinto giorno - Pesci e uccelli; Sesto giorno - Uomo e
Animali), così da creare delle pause, durante le quali i bambini colorano le
sagome corrispondenti all’elemento del creato appena descritto. Giunti alla
narrazione della creazione dell’uomo e della donna, i bambini disegnano loro
stessi, come parte integrante del creato. Di seguito i piccolissimi riflettono
su ciò di cui il creato, con tutti i suoi elementi, ha bisogno e come possono
esserne custodi prendendosene cura. L’educatore legge un elenco vario di azioni
e oggetti (forbici, pulizia, acqua, gioco, cibo, sole, caramelle…). Dopo ogni
punto dell’elenco i bambini rispondono se quanto letto serve al creato e se,
eventualmente, può essere da loro garantito. I bambini concludono, ringraziando
il Signore per un elemento del creato e dicono a turno:
Grazie Signore perché hai creato...
Si
riportano queste preghiere nel primo vagone che sintetizza il cammino (vedi
Allegato_1, disponibile online al sito www.acr.azionecattolica.it).
Famiglia: Ti presento la mia famiglia
Attività: La famiglia un dono per me
Per introdurre il tema della
famiglia e far riflettere sul dono che Dio ha fatto loro mettendogli accanto
tante persone che li amano e li proteggono, viene proposto ai bambini di
realizzare il loro albero genealogico.
I piccolissimi hanno a disposizione un foglio con un albero genealogico
prestampato (vedi Allegato_2, disponibile online al sito
www.acr.azionecattolica.it) che devono personalizzare rappresentando, nei
cerchi vuoti, il loro volto e quello dei propri cari: mamma, papà, fratelli,
nonni, zii ecc.
Al termine della rappresentazione
grafica descrivono i componenti del proprio albero e raccontano perché la
famiglia è per loro importante. Queste riflessioni vengono riportate nel
secondo vagone di sintesi del cammino.
Partecipazione: Bene per tutti, tutti per bene
Attività: Io posso
Per
aiutare i bambini a comprendere che le tante cose belle che ci sono state
donate, hanno bisogno di essere curate e custodite, viene presentato e
descritto loro un ambiente nel quale spesso vivono durante le loro giornate: il
parco giochi.
Gli educatori predispongono un poster raffigurante il
parco o un altro ambiente che di solito è vissuto dai bambini. Riflettono, insieme,
su quanto sia bello avere luoghi a loro dedicati che, per restare tali, hanno
bisogno della loro cura e partecipazione.
Giocano
a fare i bambini che non si prendono cura delle cose: pescano a turno da un
sacchetto un’immagine di “incuria” (carte di gelati a terra, piante senza fiori
e foglie, feci dei loro cuccioli, bottigliette
e carte di caramelle ecc...) che attaccano sul poster. Al termine dell’attività
il parco non sarà più bello come prima perché, pieno delle immagini pescate,
sarà quindi ricoperto della loro disattenzione.
Infine,
viene chiesto loro di dire alcuni piccoli gesti che possono fare per rendere
più belli gli spazi in cui vivono. Questi gesti vengono inseriti nel terzo
vagone per la sintesi del loro cammino.
PERCORSO PER I GRUPPI 6-8
Idea di fondo
I
bambini partendo dalla riflessione sulla realtà in cui vivono, si aprono al
mondo con i loro occhi attenti e pieni di stupore, e si impegnano a costruire
insieme la «civiltà dell’amore» (cfr. DSC nn. 575, 583). Imparano quindi, ad
essere custodi del creato e attraverso piccoli gesti “sostenibili” diventano
testimoni di un nuovo stile di vita.
Essi si
impegnano a vivere in famiglia e a crescere insieme, sperimentando il dono
reciproco di sé nella comunione con gli altri (cfr. DSC n. 212); comprendono
che «la partecipazione è un dovere da esercitare consapevolmente da parte di
tutti in modo
responsabile e in vista del bene comune» (cfr. DSC n.
189), sentendosi parte attiva della propria città e spendendosi in prima persona
per una sempre più autentica «convivenza basata sull’amicizia civile e sulla
fraternità» (cfr. DSC n. 390).
CREATO: Ha creato solo cose belle
ATTIVITÀ - Nuovo stile di vita!
Per
aiutare i bambini ad avere uno sguardo attento verso ciò che li circonda, si
offre loro la riflessione sul tema del creato, attraverso l’analisi di alcune
situazioni quotidiane, per comprendere
che già da piccoli possono fare tanto per impegnarsi a custodire la sua bellezza
(cfr. DSC, n. 466).
Per
introdurre i bambini al tema, si propone la proiezione di un video nel quale è
riassunto in breve il brano biblico della creazione (Gen 1,1-31). Dai seguenti
indirizzi web è possibile accedere ad alcune proposte video:
https://www.youtube.com/watch?v=aWHVGOsgw_E
https://www.youtube.com/watch?v=-kGPCczykEo
Sarebbe
importante prevedere, dopo la visione, un confronto in cui emerga che l’atto
della creazione non è solo un “atto iniziale”, ma è raccontato ai bambini come
“atto continuo”. Anche oggi Dio continua a prendersi cura di ciò che ha creato.
I bambini,
attraverso questo racconto, scoprono la gioia dell’essere stati creati da Dio,
entrando a far parte di una storia e di un progetto davvero speciale. L’uomo ha
ricevuto il mandato dal Padre di governare il mondo nella giustizia e nella
santità e
soltanto mettendosi in dialogo con il Creato,
l’uomo trova la strada giusta per progettare il suo futuro nel mondo, in quel
«giardino che Dio gli ha dato, affinché sia coltivato e custodito» (cfr. DSC
n.452).
L’educatore
aiuta i bambini a riflettere su questo tema attraverso un singolare percorso ad
ostacoli, durante il quale si trovano davanti alcune situazioni quotidiane.
Ciascuna situazione rappresenta una piccola
attenzione da avere nei confronti del nostro ambiente. I bambini si dispongono
in fila indiana e al “via” dell’educatore il primo inizia il percorso: quando si
imbatte nei vari “ostacoli”, deve fermarsi per analizzare la situazione e
provare a risolvere il problema utilizzando alcuni oggetti a sua disposizione.
In alternativa può scegliere di farsi aiutare da un compagno di squadra.
Alcune situazioni possono essere:
PROBLEMATICA
Mare inquinato.
È un problema serio per le infinite specie animali e
vegetali che abitano i nostri mari e che oggi si trovano in pericolo
AMBIENTAZIONE
Contenitore pieno d’acqua sporca
SOLUZIONI POSSIBILI
Retino
Bottiglia di plastica
Secchio
PROBLEMATICA
La fontana della piazza del quartiere che da
giorni continua a perdere acqua.
L’acqua è un bene prezioso e non può essere sprecato!
AMBIENTAZIONE Immagine
della fontana con dell’acqua intorno
SOLUZIONI POSSIBILI
• Bottiglie vuote
• Numero di telefono del comune per sollecitare
l’intervento
• Attrezzi da idraulico
PROBLEMATICA
La facciata del museo è stata imbrattata dal
alcuni teppisti.
È necessario avere rispetto non soltanto per le persone,
ma anche per i beni che ci sono stati tramandati nel tempo e che rendono più
bella e ricca di storia la nostra città
AMBIENTAZIONE Foto
del museo della città, sporcata da alcune scritte
SOLUZIONI POSSIBILI
• Materiali per la pulizia
• Pennarelli
• Numero di telefono del comune per sollecitare
l’intervento
PROBLEMATICA
La luce della cameretta dimenticata accesa.
Lo spreco
energetico è una forma di inquinamento del nostro pianeta. È necessario
fare attenzione, attraverso alcuni piccoli gesti
quotidiani, a ridurre al minimo lo spreco
di questa risorsa.
È sempre più
necessario ed importante instaurare una riflessione sull’utilizzo delle fonti rinnovabili.
AMBIENTAZIONE
Lampadina accesa
SOLUZIONI POSSIBILI
• Interruttore
• Benda per gli occhi
• Pannello solare
Ad esempio: imbattendosi nella prima situazione
il bambino, dopo aver ascoltato la spiegazione dell’educatore, deve scegliere,
tra tutti gli strumenti che ha a disposizione
(l’educatore può sceglierli tra quelli proposti nella colonna: “soluzioni
possibili”), quello che lo aiuta a risolvere il problema.
Al termine del percorso ogni bambino riceve un
cartoncino con il disegno di uno “spicchio” di mondo, sul quale è raffigurato
il modo di abitare il creato in una specifica parte del mondo (ci saranno i grattacieli
delle metropoli, i campi coltivati delle popolazioni agricole, i deserti
africani…).
A
conclusione del gioco i bambini mettono insieme tutti gli spicchi conquistati
durante il percorso e si trovano davanti l’immagine completa del mondo, che
mette in risalto il modo diverso che ciascuna popolazione ha di viverlo e di
custodirlo.
Insieme
all’educatore riflettono sul fatto che spesso le nostre cattive abitudini e la
nostra cultura consumistica mettono a dura prova il nostro ambiente e che
rispettare il creato vuol dire anche avere a cuore il proprio bene e il bene di
tutti, di chi abita già questo mondo con noi e delle generazioni che verranno
(cfr. DSC n. 467). Come ci suggerisce Papa Francesco nell’Enciclica “Laudato Sii”,
è necessario ripartire dai piccoli gesti quotidiani per garantire una vera “conversione ecologica”, che ci
permetta di cambiare il nostro atteggiamento nei confronti del Creato.
Tutti
insieme scelgono di impegnarsi per diventare “custodi del creato”, cambiando le
nostre abitudini e facendosi testimoni di un nuovo stile di vita. Per questo sull’immagine del mondo fatto a spicchi,
disegnano o scrivono il proprio personale impegno attraverso il quale si
prenderanno cura del creato.
L’immagine
del mondo completata con il contributo dei bambini, viene inserita nel primo
dei tre vagoni della scheda di sintesi del percorso parrocchiale.
FAMIGLIA - Ti
presento la mia famiglia
ATTIVITÀ – Famiglia, dono per tutti
Per aiutare il bambino a riscoprire il ruolo della
famiglia come “prima società naturale”, si propone la riflessione
sull’importanza che questa ha per la sua crescita.
Nella prima parte dell'incontro, i bambini sono
disposti in cerchio:
a turno ognuno lancia un gomitolo ad un altro
compagno trattenendo un’estremità del filo in modo da creare, lancio dopo lancio,
una ragnatela. Il bambino che possiede
il gomitolo, prima di lanciarlo, è invitato a condividere con gli altri ciò che
di bello ha imparato in famiglia (es. grazie a mio fratello maggiore ho
imparato ad aiutare la mamma quando ha bisogno; grazie al nonno ho scoperto
che…; grazie al babbo ho imparato a…). La “ragnatela” creata al termine della
riflessione richiama l’immagine della famiglia che è intreccio di relazioni, di
legami che fanno di essa una
comunità di amore e solidarietà (cfr. DSC n. 238).
Durante il
gioco l’educatore riporta l’intervento di ciascun bambino su un mattoncino e
aiuta, quindi, i bambini a comprendere che la famiglia è un luogo privilegiato,
nel quale possono crescere e sperimentare la bellezza del donarsi reciprocamente.
In famiglia i bambini sviluppano le proprie potenzialità "diventando
grandi insieme" a genitori, fratelli, nonni,zii ecc. (cfr. DSC n. 212).
Al
termine del confronto, con i mattoncini scritti dall’educatore, si costruisce
insieme una casa. Il gesto del mettersi insieme per costruire qualcosa di
importante e duraturo, l’impegno per riuscirci e la condivisione della fatica,
sono il segno di ciò che la famiglia è per la società. La casa è stata, per
lungo tempo, e ancora continua
ad esserlo, un centro di vita ed è protagonista
essenziale della vita della società (cfr. DSC n. 248).
I bambini, quindi, imparano che ciò che ci fa crescere
in famiglia non è solo bello ed importante per noi, ma diventa dono per gli altri
(cfr. DSC n. 211-212).
Infine, all’interno dell’immagine di una casa
vengono riportate le riflessioni emerse dai bambini e successivamente questa
viene inserita nel secondo dei tre vagoni rappresentanti la scheda di sintesi
del percorso parrocchiale.
PARTECIPAZIONE - Bene per tutti, tutti per bene!
ATTIVITÀ – Il decalogo dell’amicizia sociale
Per
sensibilizzare i bambini al tema della partecipazione attiva all’interno della
propria comunità civile, viene proposta loro la realizzazione di un “decalogo
dell’amicizia sociale”.
I bambini, dopo aver ascoltato la storia di
Davide (cfr. 1 Sam 16. 1-13), aiutati dall’educatore, comprendono che governare
una città significa custodire e realizzare la promessa di Dio. Davide è,
infatti, “il depositario della promessa che lo rende iniziatore di una speciale
tradizione regale, la tradizione messianica” (cfr. DSC 378).
Partendo
dalla propria originalità, si mettono nei panni dei “governanti” del paese (del
quartiere) e, accompagnati dagli educatori,
percorrono un tour del paese (del quartiere) alla scoperta di ciò che li
circonda: parco, strade, fontane, scuole, palestre, la parrocchia stessa ecc.
(in alternativa si può proporre la visione di fotografie degli stessi
elementi).
È importante
che i luoghi siano realmente quelli che i ragazzi vedono e vivono ogni giorno
(eventualmente con l’aiuto di alcuni membri della comunità).
Partendo da
tutto ciò che vedono o da ciò che liberamente possono far emergere, i bambini
vengono provocati dalle seguenti domande: Cosa non va ? Cosa posso fare per
mantenere e custodire (quel determinato luogo)? Quale impegno posso prendere?
Ritornati
in gruppo, i bambini scrivono dieci principi per vivere bene insieme e creano
il “decalogo dell’amicizia sociale”. Al termine della Messa domenicale, i
ragazzi condividono con la comunità parrocchiale il frutto del loro impegno,
distribuendo alle persone che incontrano dei segnalibri con scritto il
“decalogo dell’amicizia sociale”.
I bambini
comprendono così che possono contribuire, partendo dalla propria originalità e
unicità, alla vita della comunità civile cui appartengono seguendo il principio
della cittadinanza attiva, in modo responsabile e in vista del bene comune
(cfr. DSC, n. 390).
Il “decalogo dell’amicizia sociale” viene riportato
nell’ultimo vagone della scheda di sintesi del percorso parrocchiale.
PERCORSO PER I GRUPPI 9-11
idea di fondo
I ragazzi
riflettono su alcune indicazioni della Dottrina Sociale della Chiesa e si
rendono conto di far parte di un creato ricco di meraviglie, di appartenere ad
una famiglia che li ama e di quanto sia fondamentale la loro partecipazione
attiva per la costruzione del bene comune.
In
particolare, per aiutare i ragazzi a riscoprire la bellezza di essere creatura
voluta da Dio a Sua immagine, si offre loro una riflessione sul tema del
Creato, richiamando l’attenzione su due fondamentali atteggiamenti che
sperimentano nella relazione con Dio creatore: la gratitudine e la solidarietà.
Scoprirsi "collaboratori di Dio" rende i ragazzi responsabili del
creato, verso le esigenze del presente e del futuro (cfr. DSC nn.
451,460,467,487).
I ragazzi
riscoprono quindi il ruolo della famiglia come prima scuola di vita e di
socialità dove si apprende cosa vuol dire amare ed essere amati e dove
l'incessante dinamismo dell'amore, che è la dimensione fondamentale
dell'esperienza umana, trova un luogo privilegiato per manifestarsi, facendo sì
che, anche i ragazzi, si
realizzino attraverso il dono sincero di sé (cfr.
DSC 209,212,213,221,238).
Infine,
per aiutare i ragazzi a scoprirsi parte di una comunità all'interno della quale
la loro presenza è fondamentale e pertanto richiede anche il loro impegno ad
essere parte attiva nella realizzazione
del Bene Comune (cfr. DSC 189, 390, 391), si propone al gruppo di
analizzare i luoghi dove vivono (quartiere, paese, città), andando ad
individuare quali sono i bisogni più urgenti per la comunità e come poter
essere utili per risolverli.
CREATO- Ha creato
solo cose belle
ATTIVITÀ - Nuovo stile di vita!
Per fare riflettere i ragazzi sul tema del
creato e farli riconoscere come "collaboratori di Dio" e responsabili
dell’ambiente nel quale vivono, viene proposta loro un’attività nella quale i
ragazzi, divisi in due squadre, sono chiamati ad effettuare cinque prove che li
portano a ripercorrere idealmente i giorni della creazione.
Le prove che possono essere proposte sono le seguenti:
1) Dio creò l’acqua e la luce: i ragazzi
spengono delle candele con delle pistole ad acqua a debita distanza. Vince la
squadra che nel tempo stabilito spegne più candele.
2) Dio creò le Stelle: le squadre guardano per
alcuni secondi la stampa dell’immagine di una costellazione scelta dagli
educatori.
Vince chi
riproduce in modo più preciso, su un foglio, l’immagine che hanno osservato.
3) Dio creò gli alberi e le piante: i ragazzi
riconoscono delle erbe aromatiche, scelte dagli educatori, nascoste in maniera
distinta in alcuni sacchetti. Vince chi indovina più tipi di erbe.
4) Dio creò il sole e la luna: un componente
per squadra, bendato, deve riconoscere degli oggetti scelti dagli educatori.
Fatte più manche, vince la squadra che ha indovinato più oggetti nel minor tempo.
5) Dio creò gli Animali: gli educatori invitano
i bambini a pescare delle card in cui sono raffigurati degli animali meglio se
non troppo noti. Ogni bambino è invitato a riprodurre il verso e farlo indovinare ai propri compagni.
Al termine di
ogni prova viene consegnata alla squadra vincitrice una busta chiusa contente
parte di una “lettera speciale” di seguito riportata, che viene composta
mettendo grazie a tutte le parti ricevute.
La lettera:
Cari ragazzi,
forse non mi conoscete molto bene. Io però vi conosco,
so tutto di voi. Tutte le vostre vie, i vostri sogni, i vostri desideri mi sono
noti.
Siete stati creati “a Mia immagine”, perché così ho
voluto.
Vi conoscevo persino prima che foste concepiti nel
grembo delle vostre mamme, perché sono Io Colui che vi ha fatto nascere e
crescere.
Vi ho messi in un mondo speciale, ricco di meraviglie.
Ogni cosa è un regalo progettato per voi.
Vi ho donato il cielo e il mare, l'acqua, fonte della
Vita.
(parte da consegnare alla squadra vincitrice
della prova n°1)
E ancora, l’ erba, le foglie, gli alberi, senza i
quali anche gli animali morirebbero.
(parte da consegnare alla squadra vincitrice
della prova n°3)
Vi ho fatto dono del sorriso, della felicità e del
calore.
Ho fatto il sole, la luna.
E quando riempio il cielo, all'alba o al tramonto, la
mia bellezza si specchia nei vostri occhi.
(parte da consegnare alla squadra vincitrice
della prova n°4)
E nella notte sono sempre accanto a voi… guardate
quante stelle e come brillano !
Però, per quanto numerose e belle che siano, ognuno di
voi per me è unico e mille volte più prezioso di loro!
(parte da consegnare alla squadra vincitrice
della prova n°2)
Non vi ho creati soli; ho messo al vostro fianco
animali di ogni specie e soprattutto persone speciali che vi accompagnano nel
lungo percorso della Vita: mamma, papà, i fratelli, gli amici...
Tutti questi doni sono per voi, perché sappiate quanto
ci tengo a voi e quanto vi amo.
Siete il mio più grande spettacolo e sono sicuro che
avrete sempre cura di tutte queste meraviglie di cui vi ho circondati.
Conto su di voi… siete i miei più validi collaboratori
!
Non maltrattate, non deturpate, non distruggete.
Custodite, coltivate, contemplate ciò che vi ho
donato.
Siate sempre l’immagine Bella di Me.
Vi amo.
Vostro Papà, Dio
(parte da consegnare alla squadra vincitrice
della prova n°5)
Terminate le prove, si effettua con i ragazzi un breve
confronto sul contenuto della lettera, invitando poi ogni ragazzo a scrivere su
un cartellone un impegno concreto da assumersi in qualità di “custode del
creato”. Infine il gruppo sceglie un impegno comune da portare avanti e questo
viene inserito nel primo vagone del treno di sintesi del percorso.
FAMIGLIA- Ti presento
la mia famiglia
ATTIVITÀ - Famiglia, dono per tutti
Per riscoprire
il ruolo della famiglia come prima scuola di vita e di socialità dove si
apprende cosa vuol dire amare ed essere amati, ai ragazzi vengono consegnate
delle carte raffiguranti diversi atteggiamenti che vivono quotidianamente in
famiglia: gesti d’amore e gesti conflittuali (es.: mamma mi ha sequestrato il cellulare;
papà mi ha detto di no; apparecchio la tavola; vado a buttare la spazzatura
ecc.).
Vengono
preparati dagli educatori due contenitori, uno contraddistinto da uno smile
sorridente e uno da uno smile triste.
I ragazzi
discutono in piccoli gruppi in merito agli atteggiamenti che trovano sulle
carte ricevute, e scelgono in quale dei due suddetti contenitori inserire ogni
gesto.
È inoltre
possibile proporre ai ragazzi di indicare su delle carte bianche altri
atteggiamenti che loro vivono ma che non hanno riscontrato in quelli già
presentati per poi inserirli nei contenitori.
Dopo aver
differenziato i vari gesti, i ragazzi, aiutati dagli educatori, riflettono sul
contenuto dei due recipienti, approfondendo in particolare gli atteggiamenti
negativi e provando a dare una chiave di lettura positiva che deve essere
riportata sul retro della rispettiva carta e successivamente sul secondo vagone
del treno di sintesi.
PARTECIPAZIONE- Bene per tutti, tutti per bene!
ATTIVITÀ – Anche io parte attiva della Comunità
Per
aiutare i ragazzi a scoprirsi parte attiva di una comunità all'interno della
quale la loro presenza è fondamentale per il raggiungimento del bene comune
viene proposto loro di simulare un consiglio comunale.
Gli educatori individuano, prima dell’incontro,
alcune criticità che riguardano il luogo in cui i ragazzi vivono (es. parco
giochi maltenuto, spazi verdi sporchi, strade dissestate, immondizia non raccolta ecc.) e le
sintetizzano all’interno di apposite buste chiuse.
Durante
l’incontro si ricrea l’ambientazione di un Consiglio comunale dove l’educatore
è il sindaco e i ragazzi i consiglieri.
Il sindaco
spiega ai consiglieri che, all’interno delle buste, ci sono delle criticità da
risolvere con urgenza, attraverso il loro impegno.
Per far ciò ai consiglieri vengono fornite delle
monete:
MONETE-IDEA, MONETE-CUORE e
MONETE-AZIONE
(vedi Allegato_3 disponibile online al sito
www.acr.azionecattolica.it).
Il
Sindaco invita i ragazzi, divisi in gruppi, a partecipare ad un’asta nella
quale devono aggiudicarsi le buste. Ogni busta chiusa riporta su un lato
esterno il numero minimo di monete necessarie per la base d’asta (es. “parco
giochi maltenuto”: 2 moneteIDEA + 3 moneteCUORE + 5 moneteAZIONE ecc.). Con le
monete a disposizione i ragazzi decidono quale busta aggiudicarsi.
Conclusa l’asta, ogni gruppo discute sul contenuto
delle buste acquistate e individua quali sono le possibili soluzioni concrete per
risolvere le criticità rilevate.
Tutte le proposte vengono poi condivise in “consiglio”
e riportate sul terzo vagone del treno di sintesi insieme alle loro firme.
PERCORSO PER I GRUPPI 12-14
idea di fondo
I
ragazzi scoprono di essere protagonisti del creato, nei rapporti familiari e nella società in cui vivono.
Riconoscono il valore dell’ambiente, della natura e dell’ecologia ed sono
chiamati a prendersene cura con corresponsabilità, rispetto e collaborazione.
Essi sono
chiamati a vivere la creazione con la prospettiva cristiana, che conduce l’uomo
a una visione positiva del progresso, della ricerca e della scienza, intesi
come prodotto della creatività umana che è dono di Dio (cfr. DSC 452 - 453,456
- 457,466).
I
ragazzi scoprono la bellezza del vivere la famiglia come luogo in cui si impara
a riconoscersi dono reciproco. La famiglia, quale prima società umana, è il
luogo in cui si fa esperienza del rispetto, della corresponsabilità e della
collaborazione, attraverso la testimonianza evangelica, l’educazione alla fede
e alla gratuità (cfr. DSC 211,213,221). Infine, vengono chiamati ad essere
cittadini attivi, capaci di contribuire
al miglioramento della vita sociale nella comunità civile in cui vivono,
impegnandosi a dare un contributo concreto nei luoghi del quotidiano. La
partecipazione è un dovere che tutti devono esercitare in modo corresponsabile,
rispettoso e collaborativo in vista del bene comune (cfr. DSC 363,189,190).
CREATO- Ha creato solo cose belle
ATTIVITÀ - Soluzioni o attenzioni?
I ragazzi
divisi in piccoli gruppi, sono chiamati a diventare sindaci che hanno il
compito di affrontare delle situazioni ambientali riguardanti la loro città.
Ogni
squadra ha a disposizione 1000,00 € da investire nella risoluzione di dieci
problemi. Le dieci soluzioni messe a disposizione dall’educatore hanno un
valore complessivo di 2000,00 € le diverse squadre quindi, impossibilitate a
gestire tutti i
problemi, dovranno sceglierne quali vogliono
affrontare. In aggiunta alle dieci soluzioni costose la squadra ha a
disposizioni dieci possibili attenzioni a “costo zero”, atteggiamenti e piccole
azioni che ogni ragazzo è chiamato a mettere in pratica nella propria
quotidianità in quanto custode del creato.
Tra le
squadre una ha a disposizione 2500,00 €. Essa è tenuta a scegliere come
impiegare il suo budget, se contribuire alla realizzazione delle soluzioni
delle altre squadre o se impiegarli diversamente.
Alla fine del tempo a disposizione i ragazzi
incontrano un esperto sulle tematiche ambientali, che indica loro se le
soluzioni individuate sono corrette.
Nelle conclusioni è importante far emergere come
i diversi budget a disposizione sono una rappresentazione della reale disuguaglianza
che esiste tra i popoli, e che è una scelta morale decidere come distribuire le
risorse per il bene di tutti. L’attenzione poi viene posta sulle attenzioni
senza costi, che sono quei piccoli gesti quotidiani che ogni ragazzo può fare
per salvaguardare responsabilmente il creato.
Ambientazione
Le schede delle problematiche possono essere
rappresentate con delle foto che riprendono i reali disagi esistenti nella
realtà territoriale della parrocchia:
- rifiuti
- consumo eccessivo delle energie non rinnovabili
- mezzi di trasporto pubblici inquinanti
- decadimento delle opere d’arte
- tubature rotte, luoghi pubblici sporchi
- fiumi inquinati
- eccessiva urbanizzazione
- disboscamento
- sprechi di cibo
Soluzioni a disposizione:
- riciclo:
- energie alternative 250,00 €
- nuovi mezzi elettrici 400,00 €
- restauro e manutenzione delle opere d’arte 150,00 €
- reti idriche ecosostenibili 250,00 €
- pulizia, depuratori idrici 200,00 €
- piano regolatore ambientale 350,00 €
- programma di riforestazione 250,00 €
- programmi di consumo critico 50,00 €
Attenzioni a costo zero:
- raccolta differenziata
- consumo intelligente di acqua
- consumo intelligente di luce
- consumo intelligente di gas
- spostarsi a piedi o in bici
- usare gli appositi cassonetti
- non sprecare il cibo
- non sprecare carta
- comprare prodotti eco solidali
- sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema
ambientale
Al termine
dell’attività i ragazzi completano la carta-vagone di sintesi relativa all’
ambito del creato, rispondendo alle domande proposte (vedi Allegato_4,
disponibile online al sito www.acr.azionecattolica.it).
FAMIGLIA - Ti presento la mia famiglia
ATTIVITÀ – Sotto lo stesso tetto
Il ragazzo è invitato a scoprire quali
atteggiamenti matura nella sua famiglia, luogo in cui si fa esperienza del
rispetto, della corresponsabilità, della
collaborazione, della testimonianza evangelica e dell’educazione alla fede.
Viene presentato ai ragazzi un tabellone di
gioco che raffigura la planimetria di una casa con le principali camere (si può
utilizzare il tabellone del gioco Cluedo o può essere realizzato dall’educatore
scegliendo alcune stanze: la cucina - luogo di condivisione familiare, il
salone - luogo di apertura al mondo, la cameretta - luogo per la riflessione personale
ecc).
Scopo del gioco è raccogliere tutti i simboli
che sono associati agli ambienti (ad esempio: cucina-piatto di pasta,
salone-libro…) nel minor tempo possibile. Per ottenerli devono arrivare nelle
relative caselle, lanciando i dadi.
Per la convalida del proprio segno, sono
chiamati a rispondere alle domande riportate nel retro della casella “simbolo”
(esempio: aiuti ad apparecchiare la tavola? Se i genitori ti chiedono un aiuto,
come ti comporti?). Vince il gioco chi riesce a uscire per primo dalla casa dopo
aver raccolto tutti gli oggetti.
Una volta terminato il gioco, gli educatori
invitano i ragazzi al confronto, analizzando le risposte date durante la
raccolta degli oggetti: sono tutte positive? Sono molto diverse tra i ragazzi?
Sono tutte negative? Durante la discussione, si possono mettere a confronto le
riflessione dei ragazzi con ciò che viene indicato dalla Dottrina Sociale della
Chiesa (cfr. DSC 211,213,221).
Al
termine dell’attività, i ragazzi con l’ aiuto degli educatori, devono completare
la carta-vagone di sintesi relativa all’ ambito della famiglia, rispondendo
alle domande proposte (vedi Allegato_4).
PARTECIPAZIONE - Bene per tutti, tutti per bene!
ATTIVITÀ – Scegli l’idea!
I ragazzi scoprono di poter partecipare
attivamente al miglioramento della propria città, attraverso l’impegno in uno degli
ambiti che li coinvolge più da vicino: la scuola.
Per introdurre la riflessione si propone ai
ragazzi di simulare una campagna elettorale
per ricoprire il ruolo di rappresentanti scolastici. Viene consegnato ai
ragazzi un foglio, sul quale ciascuno di loro scrive cinque punti del proprio
programma elettorale nell’ottica delle prossime elezioni. Successivamente, i
ragazzi si dividono in gruppetti, creando dei partiti con relativo simbolo, slogan
e programma scolastico che affronti, ad esempio, i seguenti temi: attività
extrascolastiche, la mensa scolastica, lo sport nella scuola, lo sportello
d’ascolto, attività multidisciplinari, uscite di istruzione, magari ragionando
in una prospettiva di diritti/doveri, cioè suggerendo sia attività delle quali
i ragazzi possono essere fruitori, ma al tempo stesso iniziative che vedano i
ragazzi protagonisti: mantenere la
pulizia evitando le cartacce, uso responsabile della corrente elettrica e delle
fonti luminose. I punti del programma di ogni partito sono il risultato di un
confronto tra i membri dello stesso.
Infine,
in plenaria ogni partito espone il proprio progetto politico e l’educatore
modera il confronto per aiutare i ragazzi a comprendere che ognuno di loro può
ed è chiamato a partecipare alla vita comunitaria ed a cercare l’ottenimento
del bene comune anche partendo dal loro piccolo.
Al termine dell’attività, i ragazzi con l’aiuto degli
educatori, completano la carta-vagone di sintesi relativa all’ ambito della partecipazione,
rispondendo alle domande proposte (vedi Allegato_4).