La democrazia dei cristiani europei
La democrazia dell’Unione Europea è stata
profondamente inculturata dai cristiano-democratici europei, con in testa
quelli tedeschi e quelli italiani.
C’entra in qualche modo la dottrina sociale
della Chiesa cattolica, vale a dire gli insegnamenti morali in materia di
organizzazione della società diffusi dal Papa e dai vescovi?
La dottrina sociale è una parte del pensiero sociale cristiano e, per quanto diffusa dalla gerarchia ecclesiastica
cattolica, non origina da essa. Non comprende una definizione realistica di che
cosa è la democrazia e di come la si debba in concreto realizzare. Questo perché
la Chiesa cattolica non è un organismo democratico e non consente che nelle sue
istituzioni si pratichi la democrazia.
Questo è
molto evidente leggendo il Compendio della dottrina sociale della Chiesa,
un manuale della dottrina
sociale. E’ disponibile on ine a questo indirizzo:
Compendio
della Dottrina Sociale della Chiesa
Con l’aiuto del servizio di intelligenza
artificiale ChatGPT di OpenAI,
individuiamo in quel testo le parti che trattano di democrazia:
1. Capitolo VIII
– La Comunità Politica
o
§ 406-407: Viene ribadito il valore della democrazia
come forma di governo capace di rispettare la dignità della persona umana e i
diritti fondamentali. La Chiesa sostiene la democrazia autentica, fondata sulla
partecipazione e sul rispetto della legge.
o
§ 408-410: Si mette in guardia dal rischio di derive
relativistiche della democrazia, in cui i valori fondamentali diventano
opinabili e soggetti a maggioranze mutevoli.
o
§ 411: Si sottolinea l'importanza della società
civile e della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.
2. Capitolo I –
Il Disegno di Amore di Dio per l'Umanità
o
§ 81-82: Si menziona il concetto di democrazia in
relazione alla dignità umana e alla promozione del bene comune.
3. Capitolo VII –
La Vita Economica
o
§ 354: Si fa riferimento alla democrazia economica,
intesa come partecipazione dei cittadini alle decisioni economiche che li
riguardano.
4. Capitolo XI –
La Promozione della Pace
o
§ 502-503: Si sottolinea il legame tra pace e
democrazia, indicando che un sistema democratico autentico aiuta a prevenire i
conflitti.
La democrazia dei cristiani
europei è stata progettata, teorizzata, sperimentata e sviluppata autonomamente dalle
persone cristiane impegnate in politica, compresa una parte del clero cattolico.
A quest’ultimo, però, la politica è (ancora) vietata.
Si iniziò a lavorarci sopra negli anni ’30 del
secolo scorso, ma la grande occasione si presentò dopo la caduta dei fascismi
europei, nel 1945.
Tuttora l’Unione Europea è guidata dai cristiano
democratici (Ursula Von der Leyen, ad esempio, è tale).
Gli ultimi cristiani democratici italiani che
svolsero ruoli fondamentali nell’Unione Europea furono Romano Prodi, Presidente
della Commissione Europea dal 1999 al
2004, e David Maria Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo dal 2019 al 2022.
I cristiani democratici europei ebbero un ruolo
importantissimo nell’approvazione delle nuove Costituzioni democratiche della Repubblica
federale di Germania e della Repubblica italiana, e successivamente nella
progettazione e approvazione, nel 2007, del Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel
2009 unitamente alla e della Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione Europea.
La democrazia pensata e praticata dai cristiano democratici europei è molto diversa da ogni altro tipo di democrazia
del passato. In particolare ingloba la finalità della pace tra gli stati
europei.
Storicamente le democrazie non furono
pacifiche, e ancor oggi non lo sono tutte. Anzi, la maggior parte non lo sono. Non lo è
la democrazia statunitense. Non lo è la democrazia britannica. La democrazia francese
non lo si dimostra nelle relazioni internazionali extraeuropee.
Come realizzare la pace tra gli stati?
Di solito si risponde che la pace consegue
alla giustizia, ma questo è una via che storicamente si è dimostrata
quella sicura per non avere mai pace. In realtà la giustizia inizia dalla pace:
essa è la prima e fondamentale forma di giustizia, dalle quali tutte le altre
dipendono.
In questi giorni c’è chi pensa di realizzare
la pace tra gli stati mediante negoziati tra i governi. Questo storicamente
si è dimostrato il modo di imporre la pace in danno dei deboli. Si tratta di
una pace sempre precaria, perché dipende dai rapporti di forza.
La via seguita dall’Unione Europea è stata
quella di radicarla nelle popolazioni, in particolare consentendo libertà di circolazione,
commercio e impresa e istituendo percorsi formativi per consentire alle persone
più giovani di fare esperienza di vita in stati diversi dal proprio. Ora appare
inimmaginabile una guerra tra gli stati federati nell’Unione Europea, che pure
si combatterono incessantemente negli ultimi duemila anni. E’ perché si è creata
una pressione delle popolazioni sui governi per impedire che venga dichiarata
la guerra. E’ la ragione per la quale si sono avute tante remore ad intervenire
direttamente nel conflitto iniziato con l’invasione russa dell’Ucraina. Qualcosa
di simile nel 1939 aveva portato alla Seconda guerra mondiale.
Le teologie cristiane in genere hanno difficoltà a inquadrare la
democrazia nel loro apparato mitologico perché pensano alle società umane come
organismi viventi, come se fossero un corpo unico. E’ la concezione organicista
della società. Essa è irrealistica.
Le società umane sono create dalla politica,
che è il governo delle collettività. Il governo di una società deriva
fondamentalmente da consuetudini sociali, la prima e più importante fonte del
diritto. Nessuna legge formale avrebbe reale vigore se non ottenesse sufficiente
osservanza: si parla dell’elemento dell’effettività.
Le consuetudini sociali nascono dall’interazione
sociale. Il processo di genesi di una società ha successo quando si stabilizza
una situazione di pace, prevalendo sui conflitti.
Tuttavia le società umane sono
intrinsecamente conflittuali: l’arte del governo consiste nel trovare vie di
mediazione tra gli strati sociali per evitare che le situazioni conflittuali
degenerino.
Fondamentali in questo lavoro è la mitopoiesi
e la costruzione giuridica.
Il mito è elemento fondamentale della costruzione
sociale perché rende il senso del vivere insieme. Il diritto è in genere una
formalizzazione e un’applicazione dell’universo sociale mitico ai casi concreti
della vita.
Il principale mito della democrazia è proprio
la democrazia in sé e, in particolare, del suo come governo del popolo.
Il popolo è sempre un’entità mitica. Nella realtà esistono solo popolazioni,
mutevoli come le loro culture, l’insieme delle loro concezioni e costumi
sociali.
La via
democratica alla pace non è quella della giustizia, ma quella della limitazione
di ogni potere sociale. Da questa dipende poi la giustizia, perché l’ingiustizia
deriva sempre da una prevaricazione e quindi da un eccesso di potere, da un
potere insofferente dei limiti.
Dunque, il principio fondamentale della democrazia
è che non debba esistere nessun potere illimitato. Le istituzioni democratiche sono la via giuridica
per realizzare questo obiettivo.
La democrazia, come istituzione sociale,
assume connotati cristiani quando ingloba la pietà, per cui le istituzioni
pubbliche e l’intera società si propongono di soccorre deboli e sofferenti. La
pietà sociale è espressione dell’agàpe cristiana, l’elemento fondamentale del
cristianesimo, al di là della sua mitologia teologica. Quando la pietà diventa
uno dei fondamentali limiti ad ogni potere sociale istituiti in un contesto
democratico, quest’ultimo assume connotati cristiani. Il comandamento sociale fondamentale lasciatoci
dal Cristo è infatti «realizza l’agàpe», cioè, nel greco evangelico Ἀγαπᾶτε! (Agapáte!), come in λέγω ὑμῖν ἀγαπᾶτε τοὺς ἐχθροὺς (lègo umìn agapàte tus ectrùs, dico
a voi amate i nemici) in Mt 5,44.
La democrazia,
ma in particolare quella dei cristiani democratici
europei, è in primo luogo una particolare forma di convivenza, che dovrebbe
essere insegnata fin da persone molto piccole. Già nella organizzazione spontanea
dei gruppi di bimbe e bimbi se ne può fare tirocinio. Le norme vengono dopo.
Purtroppo nell’istruzione scolastica la democrazia viene presentata come un sistema
di norme, in particolare di quelle imposte dai parlamenti e dai governi. Non è questa
la sua natura. Anzi, in genere, la pressione popolare in ambienti democratici
porta a modificare le leggi e le altre norme formali. Per questa via una
popolazione per la quale la pace è importante la può imporre al proprio
governo.
Mario Ardigò – Azione Cattolica in San Clemente
papa – Roma, Monte Sacro, Valli