Noi, parte del tessuto sociale
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[ricerca del 19-3-25 mediante l’algoritmo di intelligenza non umana ChatGPT di OpenAI]
I principali modelli sociologici che considerano il "tessuto sociale" come ambiente generativo dei fatti sociali possono essere sintetizzati in quattro grandi prospettive:
1. Funzionalismo strutturale (Talcott Parsons, Émile Durkheim)
o Il tessuto sociale è una rete di istituzioni, norme e valori che garantiscono l’integrazione e la coesione della società.
o I fatti sociali emergono come espressione delle strutture collettive e rispondono alla necessità di mantenere l’ordine sociale.
o Durkheim parla di “coscienza collettiva” e di “fatti sociali” come entità esterne agli individui ma vincolanti.
2. Interazionismo simbolico (George H. Mead, Erving Goffman)
o Il tessuto sociale è il prodotto delle interazioni quotidiane tra individui, che danno significato alle proprie azioni attraverso simboli e linguaggi condivisi.
o I fatti sociali emergono dai processi di negoziazione e costruzione del senso nelle relazioni sociali.
o Goffman analizza la dimensione performativa della vita sociale, mostrando come il tessuto sociale sia plasmato dalle rappresentazioni che gli individui mettono in scena.
3. Teoria del conflitto (Karl Marx, Pierre Bourdieu)
o Il tessuto sociale è strutturato da relazioni di potere e disuguaglianza, che determinano la produzione dei fatti sociali.
o Marx vede il conflitto di classe come motore della storia, mentre Bourdieu introduce il concetto di “campo sociale”, in cui gli attori competono per il capitale economico, sociale e culturale.
o Il tessuto sociale genera strutture di dominio che condizionano le azioni e le opportunità degli individui.
4. Teoria dei sistemi e della complessità (Niklas Luhmann)
o Il tessuto sociale è un sistema complesso di comunicazioni, in cui i fatti sociali emergono come effetti delle interazioni tra sottosistemi (politica, economia, diritto, ecc.).
o Le società moderne si riproducono attraverso processi autopoietici, in cui ogni sistema si autoregola secondo codici specifici.
o Il tessuto sociale è quindi una rete di processi comunicativi che generano continuamente nuovi fatti sociali.
Queste prospettive mostrano come il tessuto sociale non sia solo uno sfondo, ma un ambiente dinamico che genera, condiziona e trasforma i fatti sociali.
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[ricerca del 20-3-25 mediante l’algoritmo di intelligenza non umana ChatGPT di OpenAI]
I concetti di ambiente sociale e ambiente naturale si riferiscono a due dimensioni fondamentali della realtà in cui gli esseri umani vivono e interagiscono.
Ambiente sociale
L’ambiente sociale è costituito dall’insieme delle relazioni, delle istituzioni e delle strutture culturali, economiche e politiche che influenzano il comportamento degli individui e delle collettività. Include:
• Gruppi sociali (famiglia, amici, comunità)
• Istituzioni (scuole, aziende, governi, Chiesa)
• Norme e valori (regole morali, leggi, tradizioni)
• Dinamiche economiche (mercato del lavoro, distribuzione delle risorse)
L’ambiente sociale modella le identità individuali e collettive, definisce le opportunità e i limiti dell’agire umano e influenza i processi di socializzazione.
Ambiente naturale
L’ambiente naturale comprende tutti gli elementi fisici e biologici che esistono indipendentemente dall’azione umana, come:
• Elementi geofisici (clima, montagne, fiumi, oceani)
• Ecosistemi (foreste, deserti, praterie)
• Biodiversità (flora, fauna)
• Risorse naturali (aria, acqua, suolo, minerali)
L’ambiente naturale condiziona la vita delle persone e delle società, influenzando le economie, le culture e la distribuzione della popolazione sul pianeta. A sua volta, l’uomo impatta sull’ambiente naturale attraverso attività come l’urbanizzazione, l’agricoltura e l’industria.
Interconnessione tra ambiente sociale e naturale
I due ambienti non sono separati, ma interagiscono continuamente. Ad esempio:
• I cambiamenti climatici influenzano le società umane (migrazioni, sicurezza alimentare).
• Le decisioni politiche ed economiche determinano l’uso e la conservazione delle risorse naturali.
In sintesi, l’ambiente naturale fornisce le basi materiali per la vita umana, mentre l’ambiente sociale struttura le modalità con cui gli individui e le comunità interagiscono tra loro e con la natura.
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Ogni persona è parte dell’ambiente sociale e di quello naturale in cui si muovono e si relazionano le altre persone e muovendosi e relazionandosi li modifica.
I movimenti e le relazioni delle persone nei loro ambienti manifestano i fatti sociali e le religioni ne fanno parte. Non dobbiamo considerarle solo esterne a chi le pratica, come se venissero indossate bell’e fatte. Sono essenzialmente pratiche sociali, che generano fatti sociali, che le teologie cercano di descrivere e anche di razionalizzare, in modo da renderne ragione. Ogni religione passando per la sua pratica sociale ne viene modificata e queste metamorfosi divengono fatti sociali quando si diffondono, in genere per imitazione o recepimento da figure significative, ma anche per via di insegnamenti strutturati organizzati dalle teologie.
Spesso si preferirebbe pensare che non fosse così e che la religione fosse una sorta di patrimonio che le generazioni si trasmettono intatto nei secoli, ma così non è e la storia delle religioni ce lo chiarisce in modo inequivocabile.
Da ciò sorge una responsabilità personale per come si vive e pratica la religione in società. Il modo in cui agiamo religiosamente in società, i fatti sociali a cui in tal modo partecipiamo, influenzano le sorti della religione come fenomeno sociale. Manifestiamo socialmente la religione a seconda di come pratichiamo e la sua diffusione sociale ne dipende. Questo anche se manifestiamo di respingere pratiche e concezioni religiose.
La nostra personale influenza sui fatti religiosi è massima nella cerchie di relazioni più prossime, quelle nelle quali si arriva a conoscersi per nome, e decresce allontanandosene. Un modo di influirvi, raggiungendo anche persone che non appartengono alle proprie cerchie relazionali, è, ad esempio, questo blog, come in genere i mezzi di comunicazione che non presuppongono alcuna reale relazione sociale, ma che si limitano a veicolare idee con vari mezzi espressivi.
Nel lessico religioso cristiano, l’attività intenzionale di diffusione delle concezioni e pratiche della nostra fede mediante influssi sull’ambiente sociale viene definito apostolato.
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[da ricerca del 20-3-25 sulla nozione di apostolato, secondo le concezioni cattoliche, eseguita mediante l’algoritmo di intelligenza artificiale ChatGPT di OpenAI]
Definizione di “Apostolato” nella concezione cristiana. L’apostolato è l’attività di diffusione della fede cristiana e di testimonianza del Vangelo, svolta dai fedeli per la crescita della Chiesa e il bene del mondo.
Origine biblica e significato teologico
Il termine deriva dal greco apostolḗ (ἀποστολή), che significa “missione, invio”, e si collega alla figura degli Apostoli, inviati da Gesù Cristo per annunciare il Regno di Dio (Mt 28,19-20).
L’apostolato ha quindi un significato missionario e riguarda sia il clero sia i laici, poiché tutti i battezzati partecipano alla missione della Chiesa (Lumen Gentium, n. 33).
Tipologie di apostolato
1. Apostolato gerarchico → Esercitato dal Papa, dai vescovi e dai sacerdoti nel ministero pastorale.
2. Apostolato laicale → Svolto dai fedeli nella vita quotidiana, attraverso la testimonianza cristiana, l’evangelizzazione e l’impegno caritativo.
3. Apostolato missionario → Rivolto all’annuncio del Vangelo in territori o contesti dove Cristo non è ancora conosciuto.
4. Apostolato sociale → Espressione della dottrina sociale della Chiesa, con azioni di giustizia, pace e promozione umana.
Finalità e spiritualità
L’apostolato non è solo azione, ma deriva dalla comunione con Cristo e si nutre della preghiera, dei sacramenti e della carità. Il suo obiettivo è la salvezza delle anime e la trasformazione cristiana della società, affinché il Vangelo permei la cultura e le istituzioni.
In sintesi, l’apostolato è la partecipazione attiva alla missione della Chiesa, con modalità diverse a seconda della vocazione e dello stato di vita di ciascun cristiano.
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Mario Ardigò – Azione Cattolica in San Clemente papa – Roma, Monte Sacro - Valli