Domenica 20-11-16 – Solennità
di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo- Lezionario dell’anno C
per le domeniche e le solennità – – colore liturgico: bianco – salterio: proprio
del Tempo - Letture della Messa
e sintesi dell’omelia della Messa delle dieci in una cappella non
lontana dalla chiesa parrocchiale – avvisi del parroco e di A.C.
Osservazioni ambientali:
temperatura 8°C. Cielo: coperto; piovoso.
Alla Messa delle nove della domenica il gruppo di
A.C. era nei banchi di sinistra, a fianco dell’altare, guardando l’abside.
Buona domenica a tutti
i lettori!
OGGI FESTA DELLA PARROCCHIA!
CALENDARIO DEGLI INCONTRI PER
APPROFONDIRE I TEMI DELL’ENCICLICA LAUDATO
SI’ DI PAPA FRANCESCO, DEL 2015
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Prendersi cura della casa comune: occorre farlo anche informandosi personalmente sui temi del
referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre
Su questo blog troverete ciò che serve per iniziare ad
informarsi
Il Paese è atteso per un importante
appuntamento, il Referendum sulla Costituzione. Come sempre, quando i cittadini
sono chiamati ad esprimersi esercitando la propria sovranità, il nostro
invito è di informarsi personalmente, al fine di avere chiari tutti
gli elementi di giudizio circa la posta in gioco e le sue durature conseguenze.
[dalla prolusione del car. Angelo
Bagnasco al Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale
Italiana, tenutosi a Roma dal 26 al 28 settembre 2016]
Se tutto è in
relazione, anche lo stato di salute delle istituzioni di una società comporta
conseguenze per l’ambiente e per la qualità della vita umana: «Ogni lesione
della solidarietà e dell’amicizia civica provoca danni ambientali» In tal senso, l’ecologia sociale è
necessariamente istituzionale e raggiunge progressivamente le diverse
dimensioni che vanno dal gruppo sociale primario, la famiglia, fino alla vita
internazionale, passando per la comunità locale e la Nazione. All’interno di
ciascun livello sociale e tra di essi, si sviluppano le istituzioni che
regolano le relazioni umane. Tutto ciò che le danneggia comporta effetti
nocivi, come la perdita della libertà, l’ingiustizia e la violenza.
[dall’enciclica Laudato si’, del maggio
2015, di papa Francesco, n.142]
Occorre informarsi
personalmente sui temi del referendum costituzionale che si terrà il
prossimo 4 dicembre, una domenica. C’è poco tempo per farlo. Non basta
conoscere il testo del quesito che troveremo sulla scheda del referendum:
«Approvate voi il testo della legge
costituzionale concernente "Disposizioni per il superamento del
bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il
contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del
CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione"
approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.
88 del 15 aprile 2016? ».
Ho pubblicato su questo blog note informative per iniziare a farlo. Le
trovate nel post che precede.
Ho spiegato il
contesto storico in cui è nata la riforma costituzionale
La decisione sulla riforma costituzionale va al di là della
politica del giorno per giorno, della questione di quanto a lungo durerà
l’attuale governo: è in questione la qualità della vita nostra e dei nostri
figli e nipoti. E’ un tema che è affrontato nell’enciclica Laudato si’ e
che dunque mette in gioco anche la nostra fede religiosa. Il disimpegno nell’informarsi e
nel cercare di capire meglio dialogando con gli altri, l’affidarsi
alla pura propaganda, è colpevole e non solo dal punto di vista civico. La
salute delle istituzioni di una società comporta conseguenze per la qualità
della vita umana, per cui è necessario un progresso culturale per arrivare ad
una ecologia sociale, che è necessariamente istituzionale, per
raggiungere progressivamente diverse dimensioni che vanno dal gruppo sociale
primario, la famiglia, fino alla vita internazionale, passando per la comunità
locale e la Nazione: è scritto in quell’enciclica (n.142). Tutto ciò che
danneggia le istituzioni, come può avvenire approvando una riforma
costituzionale imperfetta, comporta potenzialmente effetti nocivi, fino alla perdita della libertà, all’ingiustizia e alla
violenza. L’ambiente sociale ne viene pregiudicato. Ecco quindi la necessità,
e il dovere morale, di trovare la voglia, il tempo e gli strumenti
per capire bene ciò che è in decisione, senza affidarsi
a tutto ciò che è solo propaganda.
Informarsi personalmente sui contenuti della recente riforma
costituzionale ha a che fare con la politica, che significa prendersi
cura della casa comune, come indicato nell’enciclica Laudato
si’. Richiede uno sforzo, per andare oltre gli slogan
semplicistici che vengono proposti per convincerci a decidere in un senso o in
un altro. Una buona parte di essi non solo semplificano, ma
lo fanno anche arbitrariamente, vale a dire che sono falsi.
Un politico che semplifica in quel modo non è un buon
politico. Chi lo segue non è un buon cittadino. La prima esigenza della
politica è quella della verità, ma quest’ultima va ricercata pazientemente e
conquistata, vagliando realisticamente fatti e affermazioni. E
soprattutto: il buon cittadino non accetta cambiali in bianco dai capi
politici. Gli atteggiamenti fideistici sono l’antitesi della democrazia.
Mario Ardigò
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Pillola di Concilio
[dal Decreto L’apostolato, sull’apostolato dei laici, del Concilio Vaticano 2°
(1962-1965]
10. […]La parrocchia offre un luminoso esempio di apostolato
comunitario, fondendo insieme tutte le diversità umane che vi si trovano e
inserendole nell'universalità della Chiesa. I laici si abituino ad agire nella
parrocchia in stretta unione con i loro sacerdoti apportino alla comunità della Chiesa i propri
problemi e quelli del mondo, nonché le questioni concernenti la salvezza degli
uomini, perché siano esaminati e risolti con il concorso di tutti; diano,
secondo le proprie possibilità, il loro contributo a ogni iniziativa apostolica
e missionaria della propria famiglia ecclesiale.
Coltivino costantemente il
senso della diocesi, di cui la parrocchia è come la cellula, pronti sempre,
all'invito del loro pastore, ad unire le proprie forze alle iniziative
diocesane. Anzi, per venire incontro alle necessità delle città e delle zone
rurali non limitino la propria
cooperazione entro i confini della parrocchia e della diocesi, ma procurino di
allargarla all'ambito interparrocchiale, interdiocesano, nazionale o
internazionale, tanto più che il crescente spostamento delle popolazioni, lo
sviluppo delle mutue relazioni, la facilità delle comunicazioni, non consentono
più ad alcuna parte della società di rimanere chiusa in se stessa. Anzitutto
facciano proprie le opere missionarie, fornendo aiuti materiali o anche
personali. È infatti un dovere e un onore per i cristiani restituire a Dio
parte dei beni da lui ricevuti.
[…]
18. I fedeli sono dunque chiamati ad esercitare l'apostolato
individuale nelle diverse condizioni della loro vita; tuttavia ricordino che
l'uomo, per natura sua, è sociale e che piacque a Dio di riunire i credenti in
Cristo per farne il popolo di Dio (cfr. 1
Pt 2,5-10) e un unico corpo
(cfr. 1 Cor 12,12). Quindi l'apostolato associato
corrisponde felicemente alle esigenze umane e cristiane dei fedeli e al tempo
stesso si mostra come segno della comunione e dell'unità della Chiesa in Cristo
che disse: « Dove sono due o tre riuniti in mio nome, io sono in mezzo a loro »
(Mt 18,20).
Perciò i fedeli esercitino il loro apostolato accordandosi su uno
stesso fine. Siano apostoli tanto nelle proprie comunità familiari, quanto in
quelle parrocchiali e diocesane, che già sono esse stesse espressione del
carattere comunitario dell'apostolato, e in quelle libere istituzioni nelle
quali si vorranno riunire.
[…]
26. Nelle diocesi, per quanto è possibile, vi siano dei consigli
che aiutino il lavoro apostolico della Chiesa, sia nel campo
dell'evangelizzazione e della santificazione, sia in campo caritativo, sociale,
ecc., nei quali devono convenientemente collaborare clero, religiosi e laici.
Questi consigli potranno giovare alla mutua coordinazione delle varie
associazioni e iniziative dei laici, nel rispetto dell'indole propria e
dell'autonomia di ciascuna.
Consigli di tal genere vi siano pure, per quanto è possibile,
nell'ambito parrocchiale, interparrocchiale, interdiocesano, nonché a livello
nazionale e internazionale.
[…]
30. La formazione all'apostolato ha inizio con la prima educazione
dei fanciulli. In modo speciale vengano iniziati all'apostolato gli adolescenti
e i giovani e li si permei di spirito apostolico. La formazione deve essere
perfezionata lungo tutta la vita a misura che lo richiedono i nuovi compiti che
si assumono. È chiaro dunque che coloro ai quali spetta l'educazione cristiana
sono anche tenuti al dovere della formazione all'apostolato.
È compito dei genitori disporre nella famiglia i loro figli fin
dalla fanciullezza a riconoscere l'amore di Dio verso tutti gli uomini.
Insegnino loro gradualmente, specialmente con l'esempio, la sollecitudine verso
le necessità sia materiali che spirituali del prossimo. Tutta la famiglia
dunque, nella sua vita in comune, diventi quasi un tirocinio di apostolato.
È necessario inoltre educare i fanciulli in modo che,
oltrepassando i confini della famiglia, aprano il loro animo alla vita delle
comunità sia ecclesiali che temporali. Vengano accolti nella locale comunità
parrocchiale in maniera tale che acquistino in essa la coscienza d'essere
membri vivi e attivi del popolo di Dio.
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LETTURE BIBLICHE DELLA MESSA
Prima lettura
Dal secondo libro di
Samuele (2Sam 5,1-3)
In quei giorni.
vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi
siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi
e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo
Israele, tu sarai capo d’Israele”».
Vennero dunque
tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro
un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.
Salmo responsoriale
Dal salmo 121 (122)
Ritornello:
Andremo con gioia
alla casa del Signore
Quale gioia,
quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.
Seconda lettura
Dalla lettera di San
Paolo ai Colossesi (Col 1,12-20)
Fratelli,
ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte
dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle
tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo
amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le
cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia
Benedetto Colui che viene nel nome del Signore! (cfr Mc 11,9-10)
Benedetto il Regno che viene,
del nostro padre Davide!
Alleluia
Vangelo
Dal Vangelo secondo
Luca (Lc 23,35-43)
In quel tempo, [dopo
che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano
Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio,
l’eletto».
Anche i soldati lo
deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei
il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta:
«Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori
appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!».
L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che
sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che
abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù,
ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti
dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Sintesi dell’omelia della Messa delle dieci celebrata in una
cappella non distante dalla chiesa parrocchiale
Oggi celebriamo la solennità di Gesù Cristo Re
dell’Universo, ma il brano evangelico ci presenta Gesù sulla croce,
Il popolo stava a vedere se sarebbe accaduto
un altro prodigio. I capi del popolo gli chiedevano un segno del suo potere. I
soldati lo deridevano e lo sfidavano a salvarsi, a rimanere in vita.
Anche uno dei malfattori che erano crocefissi
vicino a Gesù lo sfidava a salvare sé stesso e loro.
L’altro malfattore invece chiede a Gesù di
ricordarsi di lui quando sarebbe entrato nel suo Regno. Gesù gli risponde che
quel giorno stesso quel malfattore crocefisso sarebbe stato con lui in
Paradiso.
E’ dalla croce che Gesù regna. Di lì vince il
peccato e la morte.
Gesù rivolge anche a noi quella parola che
rivolse al malfattore pentito. Richiede però di convertirsi. Di non sfidarlo
come fecero quegli altri intorno alla croce.
Dio non attende, per accoglierci, che noi
siamo perfetti. Ci ama così come siamo. Ci chiede solo di rivolgerci a lui:
egli si ricorda sempre di noi.
Dunque, che Cristo sia Re dell’Universo, in
quel modo!
Sintesi di
Mario Ardigò - Azione Cattolica in San Clemente papa, per come ha compreso le parole del celebrante.
Avvisi del parroco:
- le prove del coro parrocchiale si
terranno ogni domenica alle dieci;
- il giovedì, dalle ore 16 alle 18,
si svolgerà opera di assistenza agli studenti delle scuole secondarie. E’
gradita la collaborazione di insegnanti, in particolare di lingue;
- Il giovedì si terranno catechesi
per la Cresima degli adulti; informazioni potranno essere assunte presso la
segreteria parrocchiale;
- il 23 novembre prossimo è la festa
liturgica di San Clemente papa. Domenica 20 novembre si terrà nei locali della
parrocchia la festa della nostra
comunità parrocchiale. Nella settimana che precede, le Messe vespertine, alle
ore 18, sono statecelebrate da sacerdoti che in passato hanno svolto anche il
proprio ministero in parrocchia. Ha celebrato anche don Carlo, che è stato molto a
lungo parroco tra noi e al cui tenace impegno si deve la nuova chiesa
parrocchiale.
Avvisi di A.C.
- Il gruppo parrocchiale di Azione
Cattolica si riunirà in sala rossa il 22-11-16. Proseguiranno le meditazioni
sulle Beatitudini!
- Le letture bibliche della
Messa domenicale del 27-11-16, Prima Domenica di Avvento, saranno: Is 2,1-5;
Sal 121; Rm 13,11-14a; Mt 24,37-44.