Domenica 6-10-13
– Lezionario dell’anno C per le
domeniche e le solennità – 27° domenica del Tempo Ordinario – 3° settimana del salterio – colore
liturgico: verde – Letture e sintesi dell’omelia della Messa delle nove
Osservazioni ambientali: temperatura 25°. Cielo: in prima
mattinata poco nuvoloso, poi coperto. Canti: ingresso, Alzo gli occhi verso i monti; Offertorio, Sei grande Dio; Comunione, Symbolum
77. Il gruppo di AC era nei banchi a sinistra dell'altare, guardando
l'abside.
Buona domenica a tutti i lettori!
Prima lettura
Dal libro del profeta
Abacuc (Ab 1,2-3; 2,2-4)
Fino a quando, Signore, implorerò aiuto e non ascolti, a te alzerà il grido: "Violenza!" e
non salvi? Perché mi fai vedere l'iniquità e resti spettatore dell'oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese. Il
Signore rispose e mi disse: "Scrivi la visione e incidila bene sulle
tavolette, perché la si legga speditamente. E' una visione che attesta un
termine, parla di una scadenza e non mentisce; se indugia, attendila, perché
certo verrà e non tarderà. Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede".
Salmo responsoriale (dal
salmo 94)
Ritornello:
Ascoltate oggi la voce del Signore
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
E' lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
"Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere".
Seconda lettura
(2Tm,1,6-8.13-14)
Figlio mio, ti
ricordo di ravvivare il dono di Dio, che
è in te mediante l'imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha
dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non
vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono
in carcere per lui; ma con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e
l'amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che
abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.
Vangelo
Dal Vangelo secondo
Luca (Lc 17,5-10)
In quel tempo gli apostoli dissero al Signore:
"Accresci in noi la fede!". Il Signore rispose: "Se aveste fede
quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso:«Sràdicati e vai a piantarti nel mare», ed esso vi obbedirebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o
a pascolare il gregge, gi dirà, quando rientra dal campo: «Vieni subito e mettiti a tavola»? Non gli dirà piuttosto: «Prepara da
mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e
bevuto, e dopo mangerai e berrai tu»? Avrà forse gratitudine verso quel servo,
perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto
tutto quello che vi è stato ordinato, dite: «Siamo servi inutili. Abbiamo fatto
quanto dovevamo fare»".
Sintesi dell'omelia
della Messa delle nove
A volte ci sembra che Dio non ci sia. Lo preghiamo,
ma non ci viene in aiuto. Preghiamo, preghiamo, preghiamo e sembra che lui non
ci ascolti: non risponde alle nostra preghiere. E' il tema della prima lettura.
Il profeta biblico non ci lascia
tuttavia senza speranza: il giusto vivrà per la sua fede, è scritto. La fede ci
dà gli occhi per vedere la mano di Dio in tutti gli avvenimenti della nostra
vita e non solo in quelli che vanno secondo la nostra volontà. Altrimenti nel Padre Nostro pregheremmo così: "Sia fatta la nostra volontà". Invece, in quella preghiera chiediamo che
si fatta la sua volontà. Ma poi mormoriamo contro la sua volontà; contro
Dio perché non ci fa quello che vogliamo noi. La fede ci dà occhi per vedere
l'amore di Dio in tutte le cose, in tutti i momenti della nostra vita, anche in
quelli in cui ci sembra che Dio sia lontano da noi.
Nel brano evangelico
ci vengono presentati gli apostoli che chiedono al Signore di accrescere la
loro fede.
Spesso si sentono
persone dire che non hanno una grande
fede. Ma questo non è un problema. Il problema non è avere una piccola
o una grande fede, perché è scritto che se si ha una fede anche piccola
come un granello di senape si potrebbe dire a un gelso, che è una pianta
con radici profonde, difficile da sradicare, di sradicarsi e di andarsi a buttare
nel mare. Lo dice Dio. L'importante è se si ha fede o non si ha. La fede non
significa avere sentimenti religiosi. Il fatto che siamo qui riuniti in chiesa
non significa ancora che abbiamo fede. Certo, crediamo in Dio, in Gesù, ma la
fede non è tanto una cosa che riguarda l'accettazione dei dogmi, della dottrina ai
quali si dà l'assenso. Si può conoscere tutta la Scrittura, i dogmi e le leggi
della Chiesa a memoria e non avere fede. Si è impegnato l'intelletto, ma non
significa ancora avere fede.
Gli apostoli,
dunque, chiesero a Gesù di accrescere la loro fede. Gesù aveva detto di
perdonare, anche se uno avesse peccato contro di loro sette volte al giorno, sempre. E' allora
che gli apostoli chiedono di accrescere la loro fede, perché riconoscono di non
essere capaci di quel perdono.
Non dobbiamo chiedere
al Signore di aumentare la nostra fede, ma di darci la fede. Alla fede
non possiamo arrivare da soli. Non si arriva alla fede studiando la Scrittura,
studiando teologia. A volte, anzi, studiando teologia si rischia di perderla la
fede. La fede ci porta in una relazione
con Gesù Cristo, con Dio. Non è necessario sapere troppe cose. E' necessario
stare con Gesù, innamorarci di Gesù. Anche con una fede piccola possiamo fare
qualsiasi cosa. Senza la fede noi non possiamo fare nulla. Se abbiamo la fede,
se abbiamo lo Spirito Santo, nulla è impossibile, dice la Scritture. Nulla è
impossibile per coloro che credono.
In mezzo alle
tentazioni della vita, basta una parola per chi ha fede: "Lungi da me! Via, Satana". Nel
deciderci per il peccato, manifestiamo di preferire di regnare all'inferno che
servire in Cielo.
Nella seconda parte
del brano evangelico ci viene presentato l'esempio del padrone che, quando i
servi tornano dal lavoro assegnato loro, chiede di essere servito, loro
mangeranno dopo. Egli non è grato ai servi perché hanno eseguito gli ordini
ricevuti. Perché Dio dovrebbe esserci grato per averlo servito, per aver fatto
ciò che è il nostro dovere? In fin dei conti non facciamo nulla di
straordinario. Nella fede dobbiamo prendere la croce e seguire Gesù. Non
possiamo servire due padroni. Noi siamo chiamati ad essere grati a Dio, grati
della vita, grati della fede ricevuta, grati perché Dio ci illumina e ci aiuta
a capire la nostra vita, la nostra storia, grati di tutto, perché tutto viene
da Dio. Sbagliamo quando ci mettiamo al centro di tutto e riteniamo che la fede sia frutto della nostra perseveranza,
del nostro impegno, dei nostri sacrifici e ci aspettiamo che Dio ci sia grato
e, nella preghiera, gli chiediamo il contraccambio. Non abbiamo capito nulla.
Tutto è dono, tutto abbiamo ricevuto gratuitamente da Dio. A Dio possiamo solo
chiedere di darci la fede. Siamo servi, ma non necessari. Tutto ciò che viene
da Dio è gratis. Questo Vangelo si compie perché c'è un padrone che mette a
tavola i suoi servi e dà loro da mangiare. Anche stamattina egli ci ha riuniti
intorno alla tavola per darci come alimento il suo corpo e il suo sangue. Gesù
ci ha dato l'esempio nell'Ultima Cena, lavando il piedi dei discepoli: egli è
venuto per servire e chiede a noi di fare altrettanto con i fratelli, se siamo
davvero membri del suo Corpo, se siamo davvero cristiani.
Sintesi di Mario Ardigò, per
come ha inteso le parole del celebrante – Azione Cattolica in San Clemente Papa
– Roma, Monte Sacro Valli
Avvisi parrocchiali:
-lunedì 7 ottobre
inizieranno gli incontri del catechismo; alle ore 16 si riunirà il Gruppo Amicizia, per le persone che
hanno superato l'età degli "-anta"
per stare insieme e parlare;
- venerdì 11 ottobre
si fa memoria del beato Giovanni 23° - Angelo Giuseppe Roncalli, il quale sarà
proclamato santo il prossimo 27 aprile, insieme a Giovanni Paolo 2° - Karol
Wojtyla;
- il mese di ottobre
è il mese missionario, tutti siamo invitati a pregare per le missione;
-questa domenica è la
prima domenica del mese, dedicata ai bisognosi della parrocchia. La parrocchia
sta assistendo ogni mese 47 famiglie, dando loro il necessario, e diverse altre
persone in difficoltà.
Avvisi di A.C.:
-il gruppo si riunirà martedì 8 ottobre. I soci sono invitati a riflettere sulle letture
bibliche della Messa del 13 ottobre: 2Re 5,14-17; Sal 97; 2Tm 2,8-13; Lc
17,11-19;
- si segnala il nuovo
sito WEB dall'AC diocesana:
www.acroma.it
- si segnala il sito WEB www.parolealtre.it , il nuovo portale di Azione Cattolica sulla
formazione;
iniziativa
attuata per conoscere la storia, lo spirito e i documenti del Concilio Vaticano
2° (1962-1965) e per scoprirne e
promuoverne nella società di oggi tutte le potenzialità.