Domenica 17-7-16 – 16° Domenica del
Tempo Ordinario - Lezionario dell’anno C per le domeniche e le solennità
– – colore liturgico: verde – salterio: 4° settimana del Tempo -
Letture della Messa e sintesi
dell’omelia della Messa delle nove – avvisi del parroco e di A.C.
Osservazioni ambientali:
temperatura 21°C; cielo sereno. Canti: ingresso, Ti esalto, Dio mio re; Offertorio, Se m’accogli; Comunione, E
sono solo uomo; finale, Nome
dolcissimo.
Alla Messa delle nove il gruppo di A.C.
era nei banchi di sinistra, a fianco dell’altare, guardando l’abside.
Buona domenica a tutti i lettori!
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L'abside e il presbiterio della chiesa parrocchiale, oggi, qualche minuto prima delle nove |
Pillola di Concilio
[Dalla Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Luce per il mondo, del Concilio Vaticano
2° (1962-1965)]
43. L'aiuto che la Chiesa intende dare all'attività umana per
mezzo dei cristiani.
Il Concilio esorta i
cristiani, cittadini dell'una e dell'altra città, di sforzarsi di compiere
fedelmente i propri doveri terreni, facendosi guidare dallo spirito del
Vangelo.
Sbagliano coloro che,
sapendo che qui noi non abbiamo una cittadinanza stabile ma che cerchiamo
quella futura, pensano che per questo possono trascurare i propri doveri
terreni, e non riflettono che invece proprio la fede li obbliga ancora di più a
compierli, secondo la vocazione di ciascuno.
A loro volta non sono meno
in errore coloro che pensano di potersi immergere talmente nelle attività
terrene, come se queste fossero del tutto estranee alla vita religiosa, la
quale consisterebbe, secondo loro, esclusivamente in atti di culto e in alcuni
doveri morali.
La dissociazione, che si
costata in molti, tra la fede che professano e la loro vita quotidiana, va
annoverata tra i più gravi errori del nostro tempo.
Contro questo scandalo già nell'Antico Testamento elevavano con
veemenza i loro rimproveri i profeti e ancora di più Gesù Cristo stesso, nel
Nuovo Testamento, minacciava gravi castighi.
Non si crei perciò
un'opposizione artificiale tra le attività professionali e sociali da una
parte, e la vita religiosa dall'altra. Il cristiano che trascura i suoi impegni
temporali, trascura i suoi doveri verso il prossimo, anzi verso Dio stesso, e
mette in pericolo la propria salvezza eterna.
Gioiscano piuttosto i
cristiani, seguendo l'esempio di Cristo che fu un artigiano, di poter esplicare
tutte le loro attività terrene unificando gli sforzi umani, domestici,
professionali, scientifici e tecnici in una sola sintesi vitale insieme con i
beni religiosi, sotto la cui altissima direzione tutto viene coordinato a
gloria di Dio. Ai laici spettano propriamente, anche se non esclusivamente, gli
impegni e le attività temporali. Quando essi, dunque, agiscono quali cittadini
del mondo, sia individualmente sia associati, non solo rispetteranno le leggi
proprie di ciascuna disciplina, ma si sforzeranno di acquistare una vera
perizia in quei campi. Daranno volentieri la loro cooperazione a quanti mirano
a identiche finalità. Nel rispetto delle esigenze della fede e ripieni della
sua forza, escogitino senza tregua nuove iniziative, ove occorra, e ne
assicurino la realizzazione.
Spetta alla loro
coscienza, già convenientemente formata, di inscrivere la legge divina nella
vita della città terrena. Dai sacerdoti i laici si aspettino luce e forza
spirituale.
Non pensino però che i
loro pastori siano sempre esperti a tal punto che, ad ogni nuovo problema che
sorge, anche a quelli gravi, essi possano avere pronta una soluzione concreta,
o che proprio a questo li chiami la loro missione; assumano invece essi,
piuttosto, la propria responsabilità, alla luce della sapienza cristiana e
facendo attenzione rispettosa alla dottrina del Magistero.
Per lo più sarà la stessa
visione cristiana della realtà che li orienterà, in certe circostanze, a una
determinata soluzione. Tuttavia, altri fedeli altrettanto sinceramente potranno
esprimere un giudizio diverso sulla medesima questione, come succede abbastanza
spesso e legittimamente.
Ché se le soluzioni
proposte da un lato o dall'altro, anche oltre le intenzioni delle parti,
vengono facilmente da molti collegate con il messaggio evangelico, in tali casi
ricordino essi che nessuno ha il diritto di rivendicare esclusivamente in
favore della propria opinione l'autorità della Chiesa.
Invece cerchino sempre di
illuminarsi vicendevolmente attraverso un dialogo sincero, mantenendo sempre la
mutua carità e avendo cura in primo luogo del bene comune.
I laici, che hanno responsabilità
attive dentro tutta la vita della Chiesa, non solo son tenuti a procurare
l'animazione del mondo con lo spirito cristiano, ma sono chiamati anche ad
essere testimoni di Cristo in ogni circostanza e anche in mezzo alla comunità
umana.
I vescovi, poi, cui è
affidato l'incarico di reggere la Chiesa di Dio, devono insieme con i loro
preti predicare il messaggio di Cristo in modo tale che tutte le attività
terrene dei fedeli siano pervase dalla luce del Vangelo.
Inoltre i pastori tutti ricordino che essi con la loro quotidiana
condotta e con la loro sollecitudine mostrano al mondo un volto della Chiesa, in
base al quale gli uomini si fanno un giudizio sulla efficacia e sulla verità
del messaggio cristiano. Con la vita e con la parola, uniti ai religiosi e ai
loro fedeli, dimostrino che la Chiesa, già con la sola sua presenza, con tutti
i doni che contiene, è sorgente inesauribile di quelle forze di cui ha assoluto
bisogno il mondo moderno.
Con lo studio assiduo si
rendano capaci di assumere la propria responsabilità nel dialogo col mondo e
con gli uomini di qualsiasi opinione.
Soprattutto però abbiano
in mente le parole di questo Concilio: « Siccome oggi l'umanità va sempre più
organizzandosi in unità civile, economica e sociale, è tanto più necessario che
i sacerdoti, unendo sforzi e mezzi sotto la guida dei vescovi e del sommo
Pontefice, eliminino ogni motivo di dispersione, affinché tutto il genere umano
sia ricondotto all'unità della famiglia di Dio ».
Benché la Chiesa, per la
virtù dello Spirito Santo, sia rimasta la sposa fedele del suo Signore e non
abbia mai cessato di essere segno di salvezza nel mondo, essa tuttavia non
ignora affatto che tra i suoi membri sia chierici che laici (100), nel corso
della sua lunga storia, non sono mancati di quelli che non furono fedeli allo
Spirito di Dio.
E anche ai nostri giorni
sa bene la Chiesa quanto distanti siano tra loro il messaggio ch'essa reca e
l'umana debolezza di coloro cui è affidato il Vangelo.
Qualunque sia il giudizio
che la storia dà di tali difetti, noi dobbiamo esserne consapevoli e combatterli con forza, perché
non ne abbia danno la diffusione del Vangelo. Così pure la Chiesa sa bene
quanto essa debba continuamente maturare imparando dall'esperienza di secoli,
nel modo di realizzare i suoi rapporti col mondo.
Guidata dallo Spirito Santo, la madre Chiesa non si stancherà di
«esortare i suoi figli a purificarsi e a rinnovarsi, perché il segno di Cristo
risplenda ancor più chiaramente sul volto della Chiesa» .
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LETTURE BIBLICHE DELLA
MESSA
Prima
lettura
Dal libro della Genesi
(18,1-10a)
In quei giorni, il Signore
apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della
tenda nell’ora più calda del giorno.
Egli alzò gli occhi e vide che
tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro
dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se
ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo
servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto
l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete
proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo».
Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta
nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne
focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono
e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco
insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli
stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: «Dov’è Sara,
tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno
a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».
Salmo responsoriale
Dal
salmo 14 (15)
Ritornello:
Chi teme il Signore,
abiterà nella sua tenda
Colui che
cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.
Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.
Seconda lettura
Dalla seconda lettera di san
Paolo apostolo ai Colossesi (Col 1,24-28)
Fratelli, io sono lieto nelle
sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di
Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.
Di essa sono diventato ministro, secondo
la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di
Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi
santi.
A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo
mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui
infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni
sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo.
Canto al Vangelo (Lc 8,15)
Alleluia, alleluia
Beati quelli che
custodiscono la parola di Dio
con
cuore integro e buono,
e
producono frutto con perseveranza
Alleluia
Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca (Lc
10,38-42)
In quel tempo, mentre erano in
cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome
Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece
era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse:
«Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire?
Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti
affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha
scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Sintesi dell’omelia della Messa delle nove
Le lettura bibliche ci parlano dell’accoglienza.
Nella prima lettura è narrato di quando Abramo
accolse Dio, in persone di tre uomini.
Ebbe fede in Dio anche quando gli fu annunciato che la moglie Sara, che
si riteneva fosse sterile, avrebbe avuto un figlio. Poiché non aveva potuto
avere un figlio da Sara, Abramo si era unito ad una sua schiava Agar, da quale
l’aveva avuto. Ma credette alla promessa di Dio. Isacco, nato a Sara, sarà il figlio
della promessa.
Abramo aveva già creduto alla promessa di Dio
di una nuova terra e di una stirpe innumerevole: era partito dalla sua terra e
si era messo in viaggio seguendo la volontà di Dio.
Nel brano evangelico, si narra di due donne,
Maria e Marta, che accolsero Gesù. Maria ascoltava Gesù, mentre Marta era
impegnata in molti servizi. Marta chiese a Gesù di sollecitare Maria perché l’aiutasse,
ma la risposta che ebbe non era quella che Marta si aspettava. Non che si sia
voluto rimproverare Sara per il suo darsi da fare per Gesù. Entrambe le donne
accolsero Gesù, ma Maria si lasciò anche accogliere da lui.
Dobbiamo lasciarci accogliere da Gesù. Gesù ci
accoglie e ci ama anche se siamo peccatori. E’ di lui che abbiamo bisogno. Non
ci servirà a nulla darci da fare con le sole nostre forze.
Accostandoci all’Eucaristica accogliamo Gesù
e ci facciamo accogliere da lui.
Cristo entra in noi, come si legge nella
seconda lettura, ed è per noi via, verità e vita.
Sintesi di Mario
Ardigò - Azione Cattolica in San Clemente papa, per come ha compreso le parole del celebrante.
Avvisi del parroco:
- Nei mesi di luglio e agosto, non sarà
celebrata la Messa feriale delle ore 8: le Messe, quindi, nei giorni feriali
saranno celebrate alle 9 e alle 19.
- Per tutto luglio e agosto non sarà celebrata
la messa delle 12.
Avvisi di A.C.
- Le riunioni infrasettimanali del gruppo
parrocchiale di AC riprenderanno ad ottobre prossimo. Continueremo ad animare
la messa domenicale delle nove.
- Le letture bibliche della Messa del
24-7-16 saranno: Gen 18,20-32; Sal 137; Col 2,12-14; Lc 11,1-13