Domenica
13-7-14 – Lezionario dell’anno A per le domeniche e le solennità - 15° Domenica
del Tempo Ordinario - salterio: terza settimana – colore liturgico: verde -
Letture e sintesi dell’omelia della Messa delle nove
Osservazioni ambientali: temperatura 22C°;
cielo: coperto, piovoso. Canti: ingresso, Beati
quelli che ascoltano; Offertorio: Ti offro Signor; Comunione, Il
Signore ha messo un seme. Il gruppo di AC era nei banchi a sinistra
dell'altare, guardando l'abside.
Buona Domenica
a tutti i lettori!
Prima lettura
Dal libro del profeta Isaia (Is
55,10-11)
Così dice il Signore: "Come la pioggia e
la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e
il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non
ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver
compiuto ciò per cui l'ho mandato".
Salmo responsoriale (Sal 64 (65) )
Ritornello:
Tu visiti la
terra, Signore,
e benedici i
suoi germogli
Tu visiti la
terra e la disseti,
la ricolmi di
ricchezze.
Il fiume di
Dio è gonfio di acque;
tu prepari il
frumento per gli uomini.
Così prepari
la terra:
ne irrighi i
solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con
le piogge e benedici i suoi germogli.
Coroni l'anno
con i tuoi benefici,
i tuoi solchi
stillano l'abbondanza.
Stillano i
pascoli del deserto
e le colline
si cingono di esultanza.
I prati si
coprono di greggi,
le valli si
ammantano di messi:
gridano e
cantano di gioia!
Seconda lettura
Dalla lettera
di san Paolo apostolo ai Romani (Rm 8,18-23)
Fratelli, ritengo che le sofferenze
del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata
in noi. L'ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la
rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla
caducità -non per sua volontà, ma per volontà di colui che l'ha sottoposta-
nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù
della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione
geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi,
che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando
l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
Vangelo
Dal
Vangelo secondo Matteo (Mt 13,1-23)
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in
riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e
si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro
di molte cose con parabole. E disse: "Ecco, il seminatore uscì a seminare.
Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la
mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta
terra; germogliò subito, perché il terreno non era molto profondo, ma quando spuntò
il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi,
e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e
diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi,
ascolti". Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero:
"Perché a loro parli con parabole?". Egli disse loro: "Perché a
voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a colui che non
ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole:
perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. Così si
compie per loro la profezia di Isaia che dice: «Udrete sì, ma non
comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo
è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli
occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non
comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!». Beati invece i
vostri occhi perché vedono e i vostri
orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti
giusti hanno desiderato vedere ciò che
voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo
ascoltarono!. Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta ch
uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò
che è stato seminato nel cuore: questo è il
seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui
che ascolta la Parola e l'accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed
è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa
della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che
ascolta la Parola, ma la preoccupazione del modo e la seduzione della ricchezza
soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la
Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il
trenta per uno".
Sintesi
dell'omelia della Messa delle nove
Con le letture bibliche di oggi la Chiesa
madre di nutre.
La parabola narrata nel brano evangelico non
richiede spiegazione, perché è contenuta nel brano stesso. La Parola in esso
contenuta parla anche a noi oggi, si compie anche in noi. Può accaderci infatti
di venire a Messa ma di non prestarle attenzione. Allora, usciti dalla chiesa,
non ricordiamo ciò che abbiamo ascoltato. Oppure ci può accadere di ascoltarla,
ma poi i problemi della vita ce la fanno mettere in secondo piano. Ci preoccupiamo
innanzi tutto di trovare da mangiare e di tutto il resto che serve per vivere. L'efficacia
della Parola dipende quindi dal terreno in cui cade, vale a dire da noi. Bisogna
innanzi tutto capire chi siamo noi. Se noi veramente crediamo che Dio ci sia
Padre, perché preoccuparsi dei problemi della vita?
Nel brano evangelico si narra che Gesù, per
parlare, si distanziò dalla folla. Egli non vuole incontrarci come folla, vuole
un rapporto intimo con ciascuno di noi. Per avere questo tipo di rapporto con
Gesù dobbiamo capire noi chi siamo, a che cosa attribuiamo importanza, a che
cosa crediamo.
Si presta attenzione a ciò in cui si crede.
Quindi ascoltiamo la Parola nella misura in cui crediamo che sia importante per
la nostra vita.
La
Parola di Dio si può riassumere in "amore", perché è l'amore che essa
ci chiede. L'amore accolto dà frutto, come si legge nella parabola, "il
cento, il sessanta, il trenta per uno".
Nella
misura in cui le crediamo la Parola ci cambia, si fa carne in noi. Lasciamoci dunque cambiare dalla Parola,
perché compia in noi ciò per cui è stata mandata, perché, come si legge nella
prima lettura, dia frutto in noi, secondo la volontà del Padre.
Sintesi di Mario Ardigò, per come ha
inteso le parole del celebrante – Azione Cattolica in San Clemente Papa– Roma,
Monte Sacro Valli
Avvisi parrocchiali:
-si segnala il sito WEB della
parrocchia:
Avvisi di
A.C.:
- le riunioni
infrasettimanali del gruppo parrocchiale di AC
riprenderanno nel prossimo ottobre. Il gruppo continuerà ad animare la Messa
domenicale delle ore 9;
-le letture della
Messa di domenica prossima 20-7-14, 16° Domenica del Tempo ordinario, sono: Sap 12,13.16-19; Sal 85 (86); Rm
8,26-27; Mt 13,24-43.
- si segnala
il nuovo sito WEB dall'AC diocesana:
www.acroma.it
- si segnala
il sito WEB www.parolealtre.it , il nuovo portale di
Azione Cattolica sulla formazione;
iniziativa
attuata per conoscere la storia, lo spirito e i documenti del Concilio Vaticano
2° (1962-1965) e per scoprirne e promuoverne nella società di oggi tutte le
potenzialità.
-si segnala
il blog curato dal presidente http://blogcamminarenellastoria.wordpress.com/