Domenica 2-6-13 -
Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo - Lezionario dell’anno C per le le solennità – salterio: proprio del tempo–
colore liturgico: bianco– Letture della Messa -
avvisi parrocchiali e di A.C.
Osservazioni
ambientali: temperatura 19° C. . Cielo: sereno: è un splendida giornata di
sole, una vera prima vera romana (almeno questa mattina, ore 11 circa - le previsioni meteorologiche
non sono favorevoli) . Canti: ingresso, Il
Signore è la mia salvezza; Offertorio, Ti
offro, Signore; Comunione, Dio s'è fatto come noi. Il gruppo di AC era nei banchi a sinistra
dell'altare, guardando l'abside.
Buona Domenica a
tutti!
Prima lettura
Dal libro della
Gènesi (Gen 14,18-20)
In quei giorni, Melchìsedek,
re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse
Abram con queste parole: "Sia benedetto Abram dal Dio altissimo, creatore del
cielo e della terra, e benedetto sia il Dio altissimo, che ti ha messo in mano
i tuoi nemici". E [Abramo] diede a lui la decima di tutto.
Salmo responsoriale
Dal salmo 109
Ritornello:
Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore
Oracolo del Signore al mio signore:
"Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi".
Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!
A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora,
come rugiada, io ti ho generato.
Il Signore ha giurato e non si pente:
"Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek".
Seconda lettura
Dalla prima lettera
di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mio volta
vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del
pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: "Questo è il mio corpo
che è per voi; fate questo in memoria di me". Allo stesso modo, dopo aver
cenato, prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la Nuova Alleanza
nel mio sangue, fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me".
Ogni volt infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate
la morte del Signore, finché egli venga.
Sequenza (facoltativa - si può usare solo la forma breve, di seguito in neretto)
Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.
Impegna tutto il tuo fervore
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.
Pane vivo che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.
Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.
Loda piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.
Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.
E' il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova lette;
e l'antico è giunto a termine.
Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra:
luce non più tenebra.
Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.
Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.
E' certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.
Tu non vedi, non
comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.
E' un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.
Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.
Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.
Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato,
Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.
Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l'esito!
Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte
quanto nell'intero.
E' diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.
Ecco il pane degli
angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev'essere
gettato.
Con i simboli è
annunziato,
in Isacco dato a
morte,
nell'agnello della
Pasqua,
nella manna data ai
padri.
Buon pastore, vero
pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni
eterni
nella terra dei
viventi.
Tu che tutto sai e
puoi,
che ci nutri sulla
terra,
conduci i tuoi
fratelli
alla tavola del
cielo,
nella gioia dei tuoi
santi.
Vangelo
Dal Vangelo secondo
Luca (Lc 9,11b-17)
In quel tempo, Gesù
prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno
di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono
dicendo: "Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei
dintorni, per alloggiare e trovare cibo; qui siamo in una zona deserta".
Gesù disse loro: "Voi stessi date loro da mangiare". Ma essi
risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non
andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente". C'erano infatti circa
cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: "Fateli sedere a gruppi
di cinquanta circa". Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli
prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi
la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla
folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati:
dodici ceste.
Sintesi dell'omelia
della Messa delle nove in parrocchia
Questa domenica si
celebra la solennità del Sacratissimo
Corpo e Sangue di Cristo.
Quando facciamo la
Comunione, non riceviamo qualcosa che ci parla di Gesù: riceviamo Gesù.
Nell'Eucaristia Gesù si fa alimento per noi, dà se stesso. Questa è la nostra
fede.
Il mangiare è un problema reale per le persone. Fa parte,
più in generale, dei problemi che riguardano il futuro e che ci angosciano.
Temiamo sempre di non avere abbastanza di ciò che ci necessita e, quando
pensiamo ai bisogni degli altri, spesso siamo propensi a dare agli altri solo ciò
che avanza dopo soddisfatti i nostri bisogni.
Nel brano evangelico di oggi ci viene presentato Gesù che
provvede alla fame della numerosa gente
che era convenuta attorno a lui per sentire le sue parole.
Gesù non creò dal
nulla ciò che servì. Partì invece da ciò che i discepoli gli presentarono:
cinque pani e due pesci, una quantità di alimenti a stento sufficiente per loro
stessi, ma che essi vollero condividere con gli altri. Da questa base operò per
sfamare la moltitudine che era attorno a lui, riuscendovi, tanto che avanzò
molto cibo.
Nella fede riteniamo
che la benevolenza e la misericordia divine suppliranno in ciò in cui noi,
volendo sinceramente e generosamente andare incontro alle necessità altrui per
provvedervi secondo il comando ricevuto
da Gesù ("Voi stessi date loro da mangiare"), siamo carenti.
Avvisi parrocchiali:
- giovedì 6 giugno sarà
il primo giovedì del mese: il Santissimo sarà esposto nella chiesa parrocchiale
dalle ore 10:00 alle ore 19:00. Alle ore 18:00 preghiera per le vocazioni
sacerdotali; seguirà la Messa vespertina;
- venerdì 7 giugno
sarà il primo venerdì del mese: verrà portata la Comunione agli ammalati. Sarà
anche la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù.
Avvisi di A.C.:
-le riunioni infrasettimanali
del gruppo di AC riprenderanno il primo martedì di ottobre;
- si segnala il sito WEB www.parolealtre.it , il nuovo portale di Azione Cattolica sulla
formazione;
iniziativa
attuata per conoscere la storia, lo spirito e i documenti del Concilio Vaticano
2° (1962-1965) e per scoprirne e
promuoverne nella società di oggi tutte le potenzialità.