Domenica 7-4-13
- 2° Domenica di Pasqua - Domenica della
Divina Misericordia - Ottava di Pasqua Messa del Giorno - Lezionario dell’anno C per le domeniche e le
solennità – salterio: proprio del Tempo – colore liturgico: bianco – Letture
della Messa - avvisi parrocchiali e di A.C.
Osservazioni
ambientali: temperatura 14° C. Cielo: poco nuvoloso. Canti: ingresso, E' la Pasqua del Signore; Offertorio, Le
mie mani son piene di fiori; Comunione, Symbolum
77. Partecipazione: molti parrocchiani oggi si sono recati alla basilica di
S.Giovanni in Laterano per la solenne celebrazione di insediamento di Papa
Francesco come vescovo di Roma. Il gruppo di AC era a destra dell'altare,
guardando l'abside.
Buona Domenica a
tutti!
Prima lettura
Dagli Atti degli
apostoli (At 5,12-16)
Molti segni e prodigi avvenivano fra il
popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico
di Salomone; nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li
esaltava. Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, un
moltitudine di uomini e di donne, tanto che portavano gli ammalati persino
nelle piazze, ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava,
almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro. Anche la folla delle città
vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti
impuri, e tutti venivano guariti.
Salmo responsoriale
Dal salmo 117
Ritornello:
Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per
sempre.
Dica Israele:
"Il suo amore è per sempre".
Dica la casa di Aronne:
"Il suo amore è per sempre".
Dicano quelli che temono il Signore:
"Il suo amore è per sempre".
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d'angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!
Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.
Seconda lettura
Dal libro
dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo (Ap 1,9-11a.12-13.17-19)
Io, Giovanni, vostro
fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù,
mi trovavo nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della
testimonianza di Gesù. Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii
dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: "Quello che
vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese". Mi voltai per vedere
la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d'oro e, in
mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d'uomo, con un abito lungo fino ai
piedi e cinto al petto con una fascia d'oro. Appena lo vidi, caddi ai suoi
piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: "Non
temere! Io sono il Primo e l'Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per
sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai
visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito.
Vangelo
Dal Vangelo secondo
Giovanni (Gv 20,19-31)
La sera di quel
giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove
si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e
disse loro: "Pace a voi!". Detto questo mostrò loro le mani e il
fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo:
"Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi". Detto
questo soffiò e disse loro: "Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui
perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non
saranno perdonati". Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Didimo, non era con
loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: "Abbiamo visto
il Signore!". Ma egli disse loro: "Se non vedo nelle sue mani il
segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la
mia mano nel suo fianco, io non credo". Otto giorni dopo i discepoli erano
di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse,
stette in mezzo e disse: "Pace a voi!". Poi disse a Tommaso:
"Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila
nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!". Gli rispose
Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!". Gesù gli disse: "Perché mi
hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno
creduto!". Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni
che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché
crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la
vita nel suo nome.
Sintesi dell'omelia
della Messa delle nove
Il beato Giovanni Paolo 2° dedicò la prima
domenica dopo Pasqua alla Divina Misericordia. Può sembrare che il tema della
misericordia non riguardi il brano evangelico ce si è letto in questa Messa, ma
non è così.
Il Vangelo di oggi ci presenta i discepoli
chiusi in un edificio per paura dei Giudei. Gesù entra e augura loro pace. La pace del signore non è quella
che solitamente ci figuriamo, che è legata alla mancanza di problemi, quindi a
situazioni che in genere non possiamo controllare, esteriori. E' una pace interiore che dipende dalla
consapevolezza dell'amore di Dio per noi e che non può quindi essere turbata.
Essa consegue alla Resurrezione di Gesù, che significa che i nostri peccati
sono stati perdonati.
Il fatto che Gesù
dia ai discepoli il perdonare i peccati
può preoccuparci, perché può sembrare che la nostra salvezza sia posta nelle
mani di esseri umani. Ma il perdono dei peccati discende da Dio. Avendo fatto
l'esperienza del perdono dei peccati si è poi mandati agli altri, per
diffonderla.
La pace che ci dà
Gesù deriva dalla constatazione della sua Resurrezione, ma non è facile credere
in essa. E' lo Spirito che Gesù ci dà che ci consente di contemplare le ferite
di Gesù ricavandone la fede nella sua Resurrezione e quindi nel perdono dei nostri peccati. E'
questo che cambia la nostra vita, non i nostri sforzi per adeguarci a una legge
morale. Infatti Dio ci ama anche se siamo peccatori.
Sintesi di Mario Ardigò, per
come ha inteso le parole del celebrante – Azione Cattolica in San Clemente Papa
– Roma, Monte Sacro Valli
Avvisi parrocchiali:
-lunedì 8 aprile è la
solennità dell'Annunciazione, spostata a questo giorno perché quest'anno il 25
marzo, giorno fissato per la sua celebrazione, cadeva nella Settimana santa. Le
Messe saranno celebrate alle 8, alle 9 e alle 18. I parrocchiani, benché non
sia una festa di precetto, sono invitati a parteciparvi.
-questa domenica le
offerte raccolte saranno destinate alle persone bisognose della parrocchia.
-oggi alle ore 17,
nel Pratone delle Valli, nei pressi
del mercatino, si svolgerà il primo incontro della Grande Missione Cittadina organizzata dalla Diocesi di Roma
nell'ambito delle iniziative dell'Anno
della Fede. Verrà proclamato l'annuncio evangelico (Cristo è morto e risorto per la nostra salvezza, perché Dio ci ama)
e ci sarà una chiamata alla conversione. Tutti sono invitati a partecipare,
possibilmente portando con sé altre persone. Gli incontri proseguiranno nelle
giornata del 14, 21, 28 aprile e 5° maggio. La fede religiosa può cambiare in
meglio il nostro modo di affrontare i problemi e le difficoltà della nostra
vita, donando pace interiore e un
senso alla nostra vita, con le sue gioie e le sue sofferenze; ciò anche se la
religione non promette di farci conseguire magicamente la soluzione di tutti i
nostri guai.
Avvisi di A.C.:
- martedì 9 aprile.
alle ore 17:00, nella sala nel corridoio davanti al Centro di ascolto), si terrà la riunione del gruppo parrocchiale
dell’Azione Cattolica. Gli associati sono invitati a preparare una
meditazione sulle lettura di domenica 14
aprile 2013 - 3° del Tempo di Pasqua
(At 5,27b-32.40b-41. Sal 29. Ap 5,11-14. Gv 21, 1-19). Saranno trattati temi
relativi all’Anno della Fede;
- si segnala il sito WEB www.parolealtre.it , il nuovo portale di Azione Cattolica sulla
formazione;
- si segnala il sito WEB Viva il Concilio http://www.vivailconcilio.it/
iniziativa
attuata per conoscere la storia, lo spirito e i documenti del Concilio Vaticano
2° (1962-1965) e per scoprirne e
promuoverne nella società di oggi tutte le potenzialità.